L’imposizione del decreto giolittiano della ministra Lorenzin

L’imposizione del decreto giolittiano della ministra Lorenzin

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7/6/2017 il presidente della repubblica Sergio Mattarella ha firmato il decreto che reintroduce l’obbligo delle vaccinazioni per la frequenza della scuola…

Chi è Mattarella? Quel democristiano cattosinistroide che ha attraversato tutti i periodi più ambigui e oscuri d’Italia…. fino ad arrivare ai segreti sempre più occulti come la seduta spiritica di Prodi (pagliacciata allegorica) per ritrovare il luogo del rapimento di Moro. Lui e tutti i suoi compari democristiani conosceva chi veramente aveva interesse che Moro non uscisse vivo, da quel rapimento…, ma da buon democristiano codardo, Mattarella ha preferito stare zitto perfino sulla morte di Moro (pur di non mettere in discussione la Dc di Andreotti) per non perdere il potere (tresche, soldi, fama, gloria). Ricordiamo che Moro nel ‘64 fonda all’interno della democrazia cristiana (in prevalenza di centrodestra – Andreotti), la democrazia cristiana di centrosinistra….. Ma naturalmente il vecchio vizio democristiano riemerge ancora, con quell’indole mediocre, ambiziosa e opportunista, lui, troppo abituato a imporre e non a ragionare (il gusto del comando), perciò lo hanno riciclato di nuovo in politica… Mattarella è il classico politico democristiano che ha passato più tempo a pregare a messa che a guardarsi attorno, per riuscire a notare le tante ingiustizie e differenze sociali che ancora oggi esistono anche grazie al magna magna del suo partito chiamato ”balena bianca”, un partito nato dopo il fascismo, un partito corrotto con la mafia e i servizi segreti, che ha creato molte ingiustizie sociali (stragi di stato, repressione dei movimenti che protestavano per le condizioni sociali di sfruttamento dei lavoratori e di miseria nei quartieri popolari, dove il sottoproletariato viveva la giornata con la raccolta del rame, cartone, ferro ecc…).

Insomma, sempre la stessa solfa da secoli: c’è chi ha troppo e chi invece non ha niente (la maggioranza). Chi può permettersi di vivere in una bella villa con tutti i confort e chi invece vive in case vecchie e malsane, senza luce e acqua, senza diritti, con le incombenze di tutti i giorni, magari anche quella di mandare i figli puliti a scuola, altrimenti glieli portano via.

Ma l’imposizione di tutte quelle vaccinazioni obbligatorie, è davvero la conquista di un diritto?

Non è ipocrita ‘garantire il benessere’ anche delle persone che nascono e muoiono senza diritti, ai quali, comunque vanno portargli via i figli, perché non riescono ad accedere alla sussistenza. Per poi incentivare la mafia speculativa del ‘no profit’(associazioni, coop, consorzi diretti da manager senza scrupoli che si ingrassano da secoli sulle disgrazie dei poveri).

Per effetto del decreto Lorenzin, i vaccini obbligatori passano da 4 a 12!

Ma chi è Beatrice Lorenzin? Ministro della salute dal 2013, titolo di studio: diploma di maturità classica, proviene dalle file del cattofascismo giolittiano.

Nell’aprile 1999 è Coordinatore Regionale del Lazio del movimento giovanile di Forza Italia, tra la fine del 2004 e la metà del 2006 è capo della Segreteria Tecnica del Consiglio dei ministri per l’informazione e l’editoria nel governo Berlusconi III. Nel maggio del 2005 è nominata Coordinatore Regionale di Forza Italia per il Lazio. Eletta alla Camera dei deputati nelle elezioni politiche del 2008 nella lista PdL, per la XVI legislatura.

Le 12 vaccinazioni obbligatorie per i minori di età compresa tra zero e 16 anni:

anti-poliomielitica – anti-difterica – anti-tetanica – anti-epatite B – anti-pertosse – anti-Haemophilus influenzae tipo b – anti-meningococcica B – anti-meningococcica C – anti-morbillo – anti-rosolia – anti-parotite – anti-varicella. Non saranno necessarie 12 diverse punture: nello specifico, sei vaccini (anti poliomielite, anti difterite, anti tetano, anti epatite B, anti pertosse, anti Haemophilus Influenza e tipo B) . Le vaccinazioni possono essere somministrati con la cosiddetta vaccinazione esavalente; quattro vaccini (anti morbillo, anti rosolia, anti parotite, anti varicella) possono essere somministrati con la cosiddetta vaccinazione quadrivalente, mentre i vaccini anti meningococco B e anti meningococco C devono essere somministrati separatamente.

Ma cosa c’è dentro la fiala di un vaccino? Virus e batteri modificati e ‘assemblati’ in laboratorio, in compagnia di: alluminio, mercurio, formaldeide, fenossietanolo, fenolo, sorbitolo, glutaraldeide, borato di sodio, cloruro di sodio, acetato di sodio, solfato di ammonio, glutammato monosodico, acido cloridrico, perossido di idrogeno, lattosio, gelatina, proteina di lievito, ovoalbumina, siero di albumina di origine umana o bovina, antibiotici, sostanze e contaminanti non identificati.

Diversa la visione del Moige, il Movimento Nazionale Genitori Onlus, che ha fatto un appello al parlamento perché bocci quello che loro chiamano il decreto “strappafigli” della Lorenzin: “Nell’Italia presente nella top ten mondiale degli stati migliori per la salute dell’infanzia, col più basso tasso di mortalità infantile, per il Moige, il ministero ha lanciato allarmi ingiustificati, per giustificare scelte illiberali e coercitive, con decreto di urgenza”. Critico anche il Codacons: “Il presidente della rep. Sergio Mattarella ha posto la sua firma su un provvedimento che va contro i più basilari principi costituzionali. E’ un miscuglio di cose che non c’entrano nulla con la salute e con le vaccinazioni. Un provvedimento varato in fretta e furia, contenente misure che cozzano con la nostra Costituzione e che rappresentano un danno per le famiglie a tutto vantaggio delle multinazionali farmaceutiche. In tal senso riteniamo del tutto sbagliata la scelta di Mattarella di avallare un simile decreto, che sarà impugnato dal Codacons allo scopo di ottenerne l’annullamento dinanzi la Corte Costituzionale e in sede europea”.

Il 9/6/2017 i mass media hanno scritto che oltre 130 famiglie altoatesine hanno annunciato che chiederanno “asilo” in Austria per non dover vaccinare i loro bambini. “I genitori hanno già scritto al presidente italiano Mattarella, a quello austriaco Van der Bellen, come anche al Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite di Ginevra”, ha dichiarato l’attivista no vax Reinhold Holzer. “Di certo non avveleneremo i nostri bambini”.   Secondo Holzer, “i vaccini sono una carneficina chimica ai danni dei nostri figli”. Holzer esperto di edilizia biologica negli anni ’90 era ‘scappato’ con la moglie e i 4 figli in Austria, perché la Cassazione a Roma gli aveva revocato la potestà genitoriale proprio per non aver vaccinato i propri bambini, suscitando grande clamore mediatico. Su intervento dell’allora governatore Luis Durnwalder, la famiglia era tornata dopo alcune settimane in Alto Adige. Holzer poi specifica che gli altoatesini sono particolarmente sensibili ai temi della salute e dell’ambiente, perciò da noi il numero di bambini non vaccinati è particolarmente alto”.

Ma facciamo un po’ di storia…

il ‘600 fu il secolo della peste, il ‘700 il secolo del vaiolo, l’800 fu il secolo della tbc. Si diffondevano semplicemente nelle grosse agglomerazioni urbane e in particolari condizioni di miseria (mancanza di diritti). La tubercolosi fu la “malattia della povertà” come venne definita da alcuni medici nel corso del 1800, quando esplose, soprattutto nei quartieri proletari cresciuti a dismisura a causa della rivoluzione (presa per il culo) industriale.

Ma in precedenza la tbc era endemica anche nel periodo del latifondismo, quando i contadini vivevano in estrema povertà: affollamento in spazi angusti, cattive condizioni igieniche nelle abitazioni/stalle, cattiva alimentazione.

Negli ambienti urbani si creavano quindi le migliori condizioni al propagarsi dell’infezione a causa anche delle fatiche del lavoro, non compensate da una buona alimentazione, in organismi debilitati spesso dall’alcolismo, da una generale debolezza e dall’incapacità da parte dell’organismo di reagire alle minacce esterne (caldo, umidità, freddo). Ma a falcidiare il mondo contadino e poi gli ambienti operai, non c’era solo la tbc. Il colera comparve in Italia dal 1835 con alcune epidemie localizzate nel corso dell’800 provocando mezzo milione di morti. Le cause erano nelle pessime condizioni igieniche e in particolare l’acqua inquinata. E poi c’erano la scrofola, lo scorbuto (mancanza di vitamina C), la malaria, l’epilessia, il gozzo, il rachitismo (mancanza di vitamina D), il morbillo, la scarlattina, la varicella, la polmonite, la pleurite, la pertosse, la pellagra (alimentazione solo con polenta scondita), la difterite, la gastroenterite (la malattia delle “mani sporche”), l’alcolismo, le malattie veneree, la meningite, le febbri puerperali, il tifo esantematico o petecchiale (infezioni portate dai pidocchi), la dissenteria (alimentazione prevalentemente fatta di liquidi), la scabbia (mancanza di pulizia personale). Tanti bambini nascevano gracili perché le mamme erano a loro volta debilitate dal lavoro disumano e dalla cattiva alimentazione. E poi c’erano le malattie infettive dovute all’acqua sporca dei pozzi (spesso costruiti vicino a stalle o concimaie) o negli acquedotti si infiltravano le acque dei pozzi neri, delle latrine ecc.

Spesso nelle famiglie contadine c’era l’abitudine di passare l’inverno nelle stalle per difendersi dal freddo. E quindi nelle stalle si dormiva, si mangiava, giocavano i bambini, si ricevevano gli amici… accanto agli animali e ai loro escrementi. Non è un caso che la tbc aveva una recrudescenza soprattutto nei mesi di marzo-aprile quando l’organismo era maggiormente debilitato dopo lunghi mesi passati nelle stalle.

Ma nonostante le tante ingiustizie sociali create dalle classi più abbienti (ingordi), paradossalmente all’inizio del ‘900 l’Italia impiegava in spese militari oltre a 1/5 del proprio bilancio (20%) mentre per la formazione culturale dei suoi cittadini (scuole soprattutto) l’Italia nello stesso periodo spendeva il 2.7%, la Spagna invece spendeva il 4% fino ad arrivare alla Francia con il 6,6% e la Gran Bretagna con il 10%. Basta dire che nel 1881 la vita media era di 33 anni! A rendere la tbc meno virulenta furono gli antibiotici dopo la II guerra mondiale e soprattutto il miglioramento generale delle condizioni di vita e di alimentazione….

 

 

Le origini dell’AIDS – documentario shock!

https://www.youtube.com/watch?v=axi5drXcbfw

 

Tre tipi di vaccino sono stati utilizzati in tutto il mondo per combattere la poliomielite: il vaccino Koprowski ( 1950), il vaccino Salk (1955) e il vaccino Sabin (1962) e tutti e tre contenevano il virus dell’immunodeficienza delle scimmie Sv40. Quando gli scienziati han constatato la mutazione del virus (trasmesso dalla scimmia all’uomo), gli apparati militari, se ne sono appropriati per produrre armi batteriologiche negli anni ‘70. Il professor Segal (biologo) è certo che l’AIDS è stato messo a punto nel laboratorio di Fort Detrick , nel Maryland, un centro di ricerca su armi chimiche e biologiche. Segal per dimostrare la gravissima accusa, pubblicò tutti i dati che aveva raccolto nel 1986, in un libro dal titolo: “AIDS: una malattia prodotta in America”. In esso lo studioso sostiene che: “il virus della immunodeficienza (Hiv), che molti scienziati ritengono evolva in AIDS, è quasi identico ad altri due virus: il Visna, una malattia mortale che colpisce le pecore, il BVL (Bovine Leukemia Virus), ma non l’uomo, e il virus della leucemia delle cellule T: Htlv-1 (Human T Cell Leukemia Virus). Il Laboratorio di alta sicurezza di Fort Detrick realizzò l’unione dei virus Visna e Htlv-1. Il risultato fu l’Hiv messo a punto tra la fine del 1977 e la primavera del 1978. Il ‘cocktail’ di Fort Detrick venne testato su carcerati che decidevano volontariamente di partecipare all’esperimento in cambio della libertà anticipata. Siccome i sintomi non si manifestano prima di 6 mesi, i test furono giudicati fallimentari e i carcerati vennero rilasciati”.

Il 24/2/2016 i mass media hanno annunciato che un ricercatore che lavorava all’ospedale San Gerardo di Monza, si è infettato col virus dell’Hiv prodotto in laboratorio…

Sangue_analisi

Un ricercatore che lavorava al San Gerardo di Monza, dopo una donazione di sangue scopre di aver contratto il virus Hiv. Impossibile essersi contagiato naturalmente, non resta che il suo lavoro, che è quello di manipolazione di pezzi di virus, che avrebbero dovuto essere innocui…

I virus che utilizzava in laboratorio non erano quelli circolanti (virus dell’uomo), ma sono costruiti appositamente (virus e batteri modificati). Il virus viene dunque sequenziato e c’è la conferma. Si esclude categoricamente che il ricercatore si sia infettato con un virus circolante tra gli uomini e si conferma che il virus contratto è identico a quello costruito in laboratorio, il NL43 + JRFL. Spiega Andrea Gori, direttore del reparto Malattie Infettive del San Gerardo, università di Milano Bicocca: “ci siamo chiesti come sia potuto accadere, considerato che il ricercatore era autorizzato a lavorare non con un virus intero, ma con pezzi di virus che chiamiamo virus difettivi perché non possono replicarsi”.

Il virus defettivo (innocuo) comporta un profilo di rischio basso, e per questo motivo il ricercatore lavorava in un laboratorio Bsl 2 (bio safety lab) sigla che misura il livello di sicurezza adottato. “Il ricercatore però si è ritrovato a lavorare non con pezzi di virus , ma col virus intero, che aveva dunque capacità di potersi replicare, e lo ha fatto a dismisura. Anche perché è stato inserito in una proteina che si chiama G-VSV e funziona come un cavallo di Troia perché può entrare in tutte le cellule, infettandole col virus che si porta dentro. È probabile che la proteina abbia amplificato le possibilità di contagio che, da solo il virus non avrebbe. Andrea Gori, si giustifica dicendo che si tratta di metodiche che si utilizzano per la ricerca su vaccini per l’Hiv e che è alla base di tutte le terapie geniche“. Questo virus non è umano, ma bensì ha caratteristiche genetiche che derivano da costrutti utilizzati in laboratorio per fare esperimenti sull’Hiv. Un’ipotesi, spiega Gori, “è che, trattandosi di costrutti utilizzati a concentrazioni elevate, questo può avere avuto un ruolo. La persona si occupava proprio di questi esperimenti”. Il vettore Hiv replicante legato alla glicoproteina del Vsv ha dato un costrutto di pericolosità immensa, proprio perché replicante e legato a una glicoproteina che riesce a farlo entrare in moltissimi tipi di cellule del nostro organismo, non solo in quelle bersaglio dell’Hiv. Il costrutto, una volta infettato il soggetto, è diventato virus umano a tutti gli effetti, ma è nuovo per noi. Una drammatica bomba virale infettante, manipolata in un ambiente non congruo.

Ah!! Il virus che provoca il vaiolo bovino è attualmente studiato come vettore per diversi vaccini ricombinanti (modificati mescolando virus e batteri), tra i quali anche vari vaccini sperimentali contro il virus HIV, (il virus della leucemia nell’uomo delle cellule T: Htlv-1 – Sv40, provocato dal virus modificato dell’immunodeficienza delle scimmie). È anche in fase di studio un vaccino contro l’epatite B (sperimentato già negli anni ‘70) che ha come vettore la Salmonella.

Il 03 aprile 2014 dai mass media:

Il business segreto della vendita dei virus che coinvolge aziende e trafficanti

Ceppi di aviaria spediti in Italia per posta. Accordi tra scienziati e aziende. L’inchiesta segreta della procura di Roma ipotizza un vero e proprio traffico illegale. E nel registro degli indagati c’è un nome eccellente: quello di Ilaria Capua, virologa di fama e deputato. Dentro, in una confezione termica, alcuni cubetti di ghiaccio molto speciali: contengono uno dei virus dell’aviaria, l’epidemia che 10 anni fa ha scatenato il panico in tutto il pianeta. Quando il postino lo consegna, il destinatario è assente: è il manager italiano di una grande azienda veterinaria. La moglie lo chiama al telefono: «Cosa devo farci?». «Mettilo subito nel congelatore». Sembra il copione di un film apocalittico, con la malattia trasmessa da continente a continente scavalcando tutti i controlli. Invece è uno degli episodi choc descritti in un’inchiesta top secret della procura di Roma sul traffico internazionale di virus, scambiati da ricercatori senza scrupoli e dirigenti di industrie farmaceutiche: tutti pronti ad accumulare soldi e fama grazie alla paura delle epidemie. Questa indagine svela il retroscena dell’emergenza sanitaria provocata dall’aviaria in Italia. E si scopre che i ceppi delle malattie più contagiose per gli animali e, in alcuni casi, persino per gli uomini viaggiano da un Paese all’altro, senza precauzioni e senza autorizzazioni. Esistono trafficanti disposti a pagare decine e decine di migliaia di euro pur di impadronirsi degli agenti patogeni: averli prima permette di sviluppare i vaccini battendo la concorrenza.

 

La bandiera nazionale copre ogni ingiustizia,

inumanità, menzogna, oltraggio, delitto.

La responsabilità collettiva della nazione uccide

il senso di giustizia dell’individuo e conduce l’uomo

ad un punto in cui egli trascura l’ingiustizia che pur

viene compiuta, la quale anzi può perfino apparirgli

un atto meritorio se gli è presentata come commessa

dell’interesse della nazione.

R. Rocker

 

Cultura dal basso contro i poteri forti

Rsp (individualità Anarchiche)