Allerta: sbirri e fasci al potere!

Attacco terroristico, l'esercitazione in mare fra Ostia e Civitavecchia

Il 21 giugno a Roma c’è stata un’esercitazione dei reparti speciali del Nocs della Polizia di Stato e del Gis dell’Arma dei Carabinieri; hanno organizzato un’esercitazione contro il terrorismo (ricordiamoci i 100 milioni al giorno che l’apparati militari se magnano…). Ma cosa continuano ad esercitarsi contro il terrorismo, quando la Storia ci insegna che il terrorismo veniva organizzato proprio dai servizi segreti per scopi politici e interessi economici geopolitici? La strategia delle bombe in Italia era stata pianificata e organizzata dagli apparati militari (guerra fredda) che l’hanno attuata, i quali si sono serviti: sia della mafia (Lucky Luciano, il bandito Giuliano), sia del braccio armato della destra, sia del braccio armato della sinistra. Apparati militari nati con lo scopo di reprimere quelli che allora si chiamavano schiavi, ora invece si chiamano poveri, ma sono sempre loro. Apparati militari addestrati per reprimere con la violenza il ribelle e l’ultimo gradino della scala sociale. Apparati statali che speculano e addestrano soldati senza scrupoli e che non si fanno tante domande quando ubbidiscono e uccidono altri esseri viventi!! Un gioco incoerente e perverso, che nasce dalle guerre imperiali, fino alle guerre per le conquiste del colonialismo coi loro spietati apparati militari che si spiavano e si ammazzavano tra di loro (spionaggio – controspionaggio – mercenari).

L’esercitazione militare (pagliacciata) fatta oggi dagli apparati militari,consisteva nel fermare una nave passeggeri lungo la rotta di navigazione Palermo-Livorno, nel tratto di costa tra Ostia e Civitavecchia a bordo un gruppo di terroristi con armi automatiche e ordigni esplosivi, che volevano acquisire il controllo dell’imbarcazione e portarla a collisione contro un “imprecisato” porto italiano.

Alla pagliacciata hanno partecipato il Comando Operativo Aeronavale e quello del Centro Aviazione di Pomezia e del Reparto Operativo Aeronavale di Civitavecchia della Guardia di Finanza e unità navali della Guardia Costiera di Civitavecchia specializzate in SaR d’altura. Tutte le attività addestrative sono state coordinate da un’unità di intervento speciale (Un.I.S.) interforze Nocs-Gis che si è avvalsa anche del supporto operativo aereo del I Reparto Volo della Polizia di Stato e del Raggruppamento Aeromobili dei Carabinieri: e noi paghiamo…

Queste esercitazioni militari a noi Anarchici non ci piacciono mai! Ma non è che vogliono imporci la destra con la sua dittatura militare? Visto che i fasci ormai sono al potere, il passaggio successivo è quello!! Visto che l’opposizione di sinistra si è seppellita da sola, per le tante incoerenze e contraddizioni (inciuci) e adesso ci rimane solo quella merda P2 di Berluska (la P2 è una loggia segreta massonica Italiana, formata anche dai servizi segreti delle tante gerarchie militari – Cc, Ps, esercito, aereonautica , marina ecc). Berlusconi sta aspettando che Di Maio si dimetta per subentrare lui a governare, insieme a quella merdaccia senza neuroni del ministro degli interni Salvini (il figlio scemo di Cossiga P2, anche lui ministro degli interni negli anni ’70) è per quello che i giudici corrotti gli hanno concesso l’archiviazione dei suoi reati… Intanto il braccio armato della destra piduista si sta allargando:

Il 17 giugno i mass media scrivono le dichiarazioni della procura regionale del Lazio della Corte dei Conti, guidata da Andrea Lupi (ma come mai si fanno avanti adesso? Conflitto di interessi? Propaganda per le europeee?): Non c’è «nessuna emergenza abitativa» nell’edificio pubblico occupato da Casapound in via Napoleone III a Roma. La vicenda dell’edificio di 6 piani di proprietà dello Stato occupato abusivamente da 15 anni dai fasci con a capo Gianluca Iannone, che l’ha trasformato nella sua sede, è prima di tutto un caso di «gravissima negligenza e scarsissima cura (mala gestio)» dell’amministrazione pubblica, che ha causato alle casse dello Stato un danno di oltre 4,6 milioni di euro. La vicenda inizia alla fine del 2003, quando il gruppo di estrema destra occupa l’edificio di via Napoleone III di proprietà del Demanio ed in uso al ministero dell’Istruzione e dell’Università. L’edificio si trova nel cuore della capitale, con vista sulle cupole della basilica di Santa Maria Maggiore, la stazione Termini dietro l’angolo,e li si trova la sede ufficiale di Casapound (alla faccia della costituzione e della legge Scelba…). Se l’occupavamo noi anarchici che per etica e coerenza non mediamo mai con lo stato e il suo braccio armato (sbirri), non avendo nessun aggancio col potere, ci sgomberavano il giorno dopo, mandandoci anche l’esercito come successe al G8 di Genova 2001, poi ci arrestavano dandoci il 41bis. E’ solo con la repressione sbirresca subita dai manifestanti durante la manifestazione del G8 di Genova (c’erano 700 mila persone), che la gente media ha potuto vedere dal vivo come sono bastardi e sleali gli sbirri, immortalati dalle telecamere mentre rincorrevano e picchiavano famiglie indifese, col manganello alzato picchiavano donne, anziani e bambini e giovani studenti. E’ da secoli che il potere usa il suo braccio armato contro chi si ribella al contesto sociale, alle disuguaglianze, alla miseria e ai surplus (sprechi) che questo capitalismo produce.

Sono 15 anni che i fasci hanno occupato e nessun politico ha mai tirato fuori la costituzione (legge Scelba): non dobbiamo preoccuparci? Lo stato non difende la costituzione, o ci gira attorno per poi sguazzarci e mantenere il potere? Come già nel contesto dei partigiani antifascisti, che erano divisi dagli ideali differenti: i partigiani bianchi stavano col patto Atlantico anticomunista, mentre i partigiani rossi stavano coi russi comunisti). Ai politici, della cooerenza non gli è mai fregato niente, siamo solo noi anarchici sognatori e utopisti, che ci crediamo ancora.

Nella sede di Roma di CasaPound l'elettricità c'è ma non si paga: "Debito da 330 mila euro"

Dal documento della Procura contabile, è emerso che le condizioni reddituali dei fascisti, occupanti abusivi dell’edificio di proprietà pubblica, erano alti, non erano certo in condizioni di indigenza, non erano di certo in uno stato di emarginazione economica o sociale. Si tratta invece di soggetti economicamente autosufficienti, che dichiarano redditi imponibili ai fini dell’imposta sul reddito delle persone fisiche: dipendenti di società private, della Cotral spa, di società a partecipazione pubblica (Zetema Progetto Cultura srl), del Policlinico Gemelli, o, addirittura, in un caso, del comune di Roma!

Dal 2008, per circa 10 anni, nulla accade. Solo alla fine del 2017, l’Agenzia del Demanio ha chiesto alla Prefettura e ai Carabinieri di piazza Dante (competenti per l’area di via Napoleone III), un aggiornamento sulle “attività di liberazione del bene demaniale”. Nessuna risposta è mai arrivata.

Ma ricordiamo chi sono gli abusivi dello stabile occupato: ci sono tutti i vertici nazionali dell’organizzazione di estrema destra di Casapound. A partire dal candidato premier Simone Di Stefano, che al momento della presentazione delle liste per le politiche del 2013 ha dichiarato come residenza anagrafica proprio via Napoleone III, civico 8. C’è poi la moglie del presidente Gianluca Iannone, Maria Bambina Crognale, che alla Camera di Commercio nel 2014 aveva dichiarato quello stesso domicilio nelle schede delle società dove ancora oggi ha ruolo di rilievo. È una delle socie della catena di ristoranti “Angelino dal 1899”, con locali nella capitale, a pochi passi dal Colosseo, vicino alla stazione centrale di Milano, a Malaga e a Lima, in Perù. Un piccolo impero della ristorazione. E, ancora, tanti altri volti noti dell’estremismo di destra romano, infilati nelle liste elettorali durante le ultime elezioni comunali del 2016.

Nel palazzo demaniale c’è anche la sede amministrativa di cooperative e associazioni (magna magna, sfruttamento, controllo sociale), parte integrante di quel network creato dal movimento politico nel corso degli anni. Casapound è probabilmente la lista elettorale con più metri quadrati a disposizione nella capitale per l’attività politica….

A metà febbraio, una trentina di fasci di Casapound, hanno organizzato una delle tante “passeggiate per la sicurezza”: una sfilata a uso e consumo di fotografi e operatori, con spintoni e insulti verso una ragazza che aveva provato a contestare il taglio xenofobo del sit-in. Poco prima, accanto ai rituali slogan anti migrazione, c’era anche Davide Di Stefano (fratello del candidato premier) che nel 2011 rivendicava con orgoglio: «Io abito qui». Gratis, in un edificio pubblico, e nessuno dice nulla…

La scelta di mettere l’avamposto nazionale nel cuore del quartiere più multietnico di Roma, ha sempre avuto un significato altamente politico per il movimento di ultradestra. Roma è la capitale, dove ci sono piu soldi che girano, dove si decidono i giochi sporchi militari, politici ed economici a livello geopolitico (come per esempio la strategia della tensione attuata negli anni ’60/’70/’80…). Dopo l’occupazione del 27/12/2003 il Miur, il dicastero che ha in carico l’edificio, ha fatto finta di muoversi ma poi è finita a tarallucci e vino (a umma umma…).

I gruppi di estrema destra puntano a entrare in Parlamento, sovvenzionati dai fondi di società e privati in Italia e all’estero. I luridi fasci, alla faccia di chi davvero non ha diritto nemmeno alla casa, si sovvenzionano e investono anche sui ristoranti, catene di abbigliamento, gioiellerie, barberie, franchising di poste private, scuole di lingua, startup di comunicazione, imprese immobiliari, misteriosi trust e qualche strana società offshore.

Una galassia imprenditoriale che dall’Italia si allarga a Francia e Regno Unito. Passando per Cipro e arrivando fino alla Russia di Vladimir Putin. Una multinazionale nera dove gli ideali di purezza del ventennio si intrecciano alle più attuali esigenze dell’economia di mercato.

E’ molto fitta la rete imprenditoriale creata negli anni da Forza Nuova e Casapound, i due principali partiti d’ispirazione fascista. Movimenti che dopo aver conquistato spazio in Europa e aver ottenuto seggi nei consigli comunali di mezza Italia, ora puntano al grande passo: entrare in Parlamento attraverso quel piduista pedofilo di Berluska (Kossiga 2). Missione non impossibile, visto che la nuova legge elettorale ha fissato l’asticella a un abordabile 3%, che se superato permetterà alle piccole formazioni nostalgiche di avere un inedito potere negoziale nello scenario delle grandi coalizioni, necessarie per governare.

Roberto Fiore e Gabriele Adinolfi

Forzauova e Casapound, per quanto diverse tra loro, sono unite da una radice comune. Si chiama Terza Posizione, è un movimento neofascista nato nel 1978 e morto ufficialmente 4 anni dopo. Tra i suoi fondatori, all’epoca poco più che ventenni, c’erano Roberto Fiore e Gabriele Adinolfi. Imputati per l’attentato alla stazione di Bologna. Fiore e Adinolfi poi scappano dall’Italia per rifugiasi, in Inghilterra il primo, e in Francia il secondo. Nel 1982 c’è stato un mandato di cattura internazionale emesso dalla magistratura romana contro Duccio Berio e Corrado Simioni, i docenti italiani fondatori insieme con Giovanni Mulinaris, della scuola di lingue e Istituto culturale «Hyperion» di Parigi, considerata ormai da anni lo schermo di attività terroristiche a livello internazionale e più volte al centro delle cronache sull’eversione, ma in realtà dietro alla scuola di lingue francese c’era una stanza di compensazione dei diversi servizi segreti di Yalta – Nato). Quarant’anni dopo, con alle spalle processi e condanne, i due tornano in Italia. Fiore è diventato il segretario nazionale di Forza Nuova, Adinolfi l’intellettuale di Casapound. Le radici col passato non si sono però mai interrotte. Almeno quelle degli affari…

L’Inghilterra è sempre stata la base principale del business di Forza Nuova. Il legame finanziario tra Casapound e la Francia si è invece manifestato più di recente, ma è cresciuto in fretta da quando il Front National di Marine Le Pen ha scelto di investire sui camerati italiani.

Per capire l’oggi è necessario tornare ancora agli anni di piombo, subito dopo la bomba che uccise 85 persone a Bologna. Quando Fiore arriva in gran segreto nella Londra di Margaret Thatcher insieme a Massimo Morsello e ad altri militanti di Terza Posizione, ad aiutarli è la League of Saint George, snodo internazionale della destra europea, di cui fa parte tra gli altri anche l’ex presidente del British National Party Nick Griffin. Anni nebulosi, punto di partenza della carriera imprenditoriale del giovane neofascista italiano. Con un’ombra mai chiarita: “Era un agente al soldo dei servizi segreti britannici (MI6) fin dai primi anni ’80, o prima?”, scriverà in un documento del 1991 la commissione d’inchiesta sul razzismo e la xenofobia del Parlamento europeo, gettando un’ombra inquietante sul legame tra Fiore e il Regno Unito… Di certo, il politico romano ha avuto dei solidi agganci per creare l’enorme business. A lui e ai suoi uomini più fidati, fanno infatti capo diversi marchi specializzati in viaggi-studio Oltremanica per giovani, tra cui London Orange e Easy London. Forza Nuova per i fasci rappresenta la tradizione, mentre i cugini di Casapound rappresentano l’evoluzione moderna del cameratismo. Benché i contenuti della propaganda politica siano identici, a mutare sono i metodi.

Dietro la propaganda anti immigrati, cavallo di battaglia delle due organizzazioni politiche, che ha il suo quartier generale proprio nell’edificio pubblico occupato n via Napoleone III nel centro di Roma, c’è anche una fitta rete di imprese commerciali. Un network politico-affaristico esploso in concomitanza all’arrivo in Italia di alcuni francesi. Tutti vicini al Front National, il partito guidato da Marine Le Pen, decisamente più ricco dei cugini di Casapound anche grazie a un finanziamento da 11 milioni di euro ricevuto negli ultimi anni dalla Russia. Per questo Putin non dovrebbe essere ignaro delle tante società aperte in Italia dai seguaci della Le Pen. La più famosa si chiama Carré Français, una specie di Eataly in versione transalpina: champagne di tutti i generi, ostriche e formaggi. Un locale elegante nel cuore di Roma, che nel 2015 (ultimo bilancio disponibile) ha fatturato quasi mezzo milione di euro….

Chiara Del Fiacco è un donna sulla quarantina, capelli biondi e tatuaggi. Rappresenta il punto di contatto diretto fra i camerati nostrani e quelli d’Oltralpe. Il suo compagno è infatti Sébastien de Boëldieu, considerato il ministro degli esteri di Casapound, amico di vecchia data di un pezzo grosso del Front National. Frédéric Chatillon è l’uomo che ha curato la comunicazione nelle ultime campagne elettorali della Le Pen. Comprese quelle del 2012, 2014 e 2015, finite al centro di alcune inchieste della magistratura francese con accuse che vanno dalla frode all’abuso di beni sociali. Il nome di Chatillon è emerso anche dai Panama Papers in relazione ad alcune società offshore. La società dei fasci, la Riwal per esempio aveva lavorato per la Siria di Bashar al Assad, prendendo tra i 100000 e i 150000 euro l’anno dall’ambasciata siriana a Parigi!! Ora l’avido Chatillon ha puntato sull’Italia, forte dell’amicizia da lui vantata con esponenti di Alleanza nazionale, Forza Italia, Fratelli d’Italia oltre che col dirigente di CasaPound Sébastien de Boëldieu…

A proposito non possiamo non ricordare che il 27 giugno era l’anniversario della strage (di stato) di Ustica. Trentanove anni sono passati e i famigliari delle 81 vittime del volo Bologna-Palermo rivendicano ancora la loro “misteriosa” morte. Fu all’inizio degli anni ’80. Era una domenica in cui giocava l’Italia e gli italiani mediocri erano tutti intenti a guardare e incrementare il business plan del balun. Quel giorno nei cieli Italiani c’è stata una guerra con un coinvolgimento internazionale, francese, libico e statunitense.

Il DC-9 che passava di li, venne abbattuto da un missile (sparato da un caccia NATO…). Eravamo ancora dentro alla guerra fredda e la Nato anticomunista voleva farcela pagare per aver firmato autonomamente accordi con Ghedaffi per il pertrolio considerato dalla Nato: ‘comunista’ …

E così non si sono fatti scrupoli ad uccidere vittime innocenti per attuare i loro perversi piani militari per interessi economici geopolitici.

Ricordiamoci che in Italia abbiamo, sparse, ben 56 basi militari della Nato operative…

Ebbene si, sono stati proprio gli apparati militari che le hanno attuate, a incolpare noi anarchici (Sognatori e utopistici), delle stragi!!

Il piano militare della strategia della tensione, comprendeva anche le stragi di stato per ricattare il partito comunista tutte le volte che rischiava di andare al potere con le elezioni. La maggioranza del potere politico era democristiano atlantico – anticomunista (patto Atlantico anticomunista firmato anche dall’Italia nel 1956), è per questo che Moro fu ucciso, perchè aveva fondato il centrosinistra all’interno della DC di destra (andreottiana atlantista). Ma ancora oggi siamo messi così?

A partire dalla seconda metà degli anni ’70 per annientare i movimenti giovanili, attuarono il piano Caos che prevedeva le infiltrazioni nei movimenti di sinistra, per assopire interi settori sociali e giovanili, che avevano osato ribellarsi ai danni prodotti dal surplus del capitalismo (guerre, miseria, disuguaglianze, sfruttamento, repressione). Roberto Cavallaro (ex sindacalista della Cisnaal – cattofascista), il 28/5/’74 al processo sulla strage di Piazza della Loggia dichiarò ai magistrati: “Ordine Nuovo era legato a doppio filo coi servizi segreti deviati della Nato”. Cavallaro tra le sue dichiarazioni ha anche rivelato che la strategia della tensione prevedeva anche la “diffusione di droghe pesanti per limitare la ribellione dei giovani”…

Droga di Stato

L’operazione Caos che prevedeva anche la diffusione di droghe pesanti tra i giovani, fu attuata nel ’68 in Francia, Italia, Germania e poi fu usata anche contro il movimento del ’77 in Italia. E’ iniziata così una operazione “coperta” che prevedeva l’infiltrazione e, soprattutto, la diffusione di droghe pesanti come le LSD, la cocaina, l’eroina, la morfina, pasticche anfetaminiche di vario tipo (benzedrina, metedrina ecc..).

In quel periodo ci fu una colossale operazione della sezione narcotici, che fermò e arrestò con l’accusa di detenzione di sostanze stupefacenti decine di giovani romani, perlopiù appartenenti alla generazione cosidetta “hippie” o “beat”. Col tempo dopo tante inchieste, si scoprì che era stata una montatura organizzata dal servizio segreto del SID (doppio Sid, il segreto militare che rivelò Sossi per poi essere liberato), per scopi politici precisi: reprimere le proteste fatte da migliaia di studenti, in un contesto sociale militarizzato e repressivo. Da allora militarizzarono il terrotorio coi poliziotti davanti alle scuole, e i comitati antidroga. I carabinieri si affrettarono a costituire i Nuclei Antidroga in tutta Italia; lavorano gomito a gomito col Narcotic Bureau; intrattengono rapporti continui con l’Ambasciata americana, diretta dal filogolpista, ambasciatore Graham Martin, amico del generale Miceli (al quale ha fatto versare 500 milioni, secondo il Rapporto Pike del Senato USA); e inviano uomini in USA ai corsi specializzati nelle tecniche di infiltrazione…. Siamo nel periodo d’oro del generale Miceli e dei suoi rapporti privilegiati coi politici e coi servizi segreti della Nato.

Al ciclo dell’eroina, mai del tutto esauritosi, si è accompagnata la diffusione, costante e progressiva della cocaina. In questa fase entra in campo, ancora una volta la destra neofascista, alla quale il sistema dominante di allora, ma anche quello odierno, ha appaltato il lavoro sporco di diffusione e di spaccio delle droghe pesanti (paste per i rave, eroina, cocaina, nelle scuole, nelle piazze, ecc.)….

A proposito di fasci e di problematiche attuali: Il 26 giugno i mass media scrivono che, a Luca Lucci, capo ultrà del Milan, diventato famoso per il celebre selfie in compagnia di Salvini, gli sono stati sequestrati beni per circa un milione. Lucci già era stato arrestato nel maggio 2018 per spaccio in concorso …

Ma non è finita qua!

Il 28 giugno a Genova c’è stato un assedio militare (brutti tempi, sembravano gli anni ’70…). Per buttare giù il ponte Morandi di Genova hanno chiamato l’esercito e i loro dirigenti (servizi segreti) che dirigevano l’operazione!! Oggi è toccato agli incursori del 9° Reggimento “Col. Moschin” che alle 9:37 hanno collocato la dinamite e il plastico su piloni e stralli delle pile 10 e 11 dell’ex viadotto Morandi e hanno fatto saltare il ponte. Le varie giunte comunali (di destra e di sinistra) dopo essersi magnati i soldi per la manutenzione del ponte Morandi, se sono mossi solo quando un pezzo del ponte è crollato da solo, provocando una strage! E adesso? “Alè se magna” è il detto della massomafia!! ce sguazzano tutti!

A proposito di politica massomafiosa, durante l’esplosione organizzata dall’esercito, c’erano anche loro a vedere il ponte Morandi che crollava, infatti in prima fila c’era il ministro degli interni Salvini (il figlio scemo di Cossiga, che era P2ista e fondatore della Gladio), c’era il sindaco Marco Bucci e il governatore Giovanni Toti, il ministri dello sviluppo economico Luigi Di Maio e della Difesa Elisabetta Trenta. Il ministro Salvini ha dichiarato ai mass media: “Sono totalmente fiducioso sulla ricostruzione, dopo la demolizione delle pile”….. Alè! se ricomincia a magnà per la massomafia, alè se ricomincia ad accumulare surplus, e a creare disuguaglianza sociali, per dare da mangiare agli sbirri che controllano naturalmente da secoli, l’ultimo gradino della scala sociale che, se ruba, è per mangiare, infatti le carceri sono strapiene, perché i ricchi pagano gli ‘avvocati ed escono, mentre il poveraccio gli tocca l’avvocato d’ufficio, (l’avvocato della mutua si diceva una volta)…

A proposito: ma i servizi segreti che hanno fatto saltare il ponte, per caso hanno usato l’esplosivo T4 in uso solo all’esercito? Lo stesso esplosivo usato per le stragi di stato!! Ce lo conferma la commissione stragi istituita negli anni ’90, che ha potuto finalmente desecretare i documenti militari top secret dal dopo guerra in poi ….

 

La democrazia, è menzogna, è oppressione,

è in realtà oligarchia, cioè governo di pochi

a beneficio di una classe privilegiata

ma possiamo combatterla noi in nome

della libertà e dell’uguaglianza, e non già

coloro che vi han sostituito o vogliono

sostituirvi qualcosa di peggio.

E. Malatesta

Pinelli vive e lotta insieme a noi; le nostre idee di libertà non cambieranno mai!

Cultura dal basso contro i poteri forti

Rsp (individualità Anarchiche)