Il solito giochino sporco dei digossini terroristi…

Il solito giochino sporco dei digossini terroristi…

Il 4 luglio i mass media scrivono che, in mattinata c’è stata una retata nei centri sociali dell’autonomia di varie città italiane. Il solito giochino sporco dei digossini terroristi (i servizi segreti, i vertici perversi delle trame occulte, mentre gli sbirri sono il loro braccio armato): colpire nel mucchio e creare un capro espiatorio (come per esempio Pinelli), per nascondere le loro trame militari geopolitiche, come la ‘strategia della tensione’ che ancora oggi è tabù, ancora oggi non si può aprire un dibattito…

La retata ai compagni antifascisti è stata eseguita da Carlo Ambra (foto sopra), dirigente della Digos di Torino insieme ai reparti della digos di Roma, Firenze, Modena, Bari e Venezia….

I digossini boia, hanno deciso di indagare dopo 2 anni alcuni antifascisti dell’area dei centri sociali, denunciandoli per i tafferugli avvenuti nel settembre del 2017 a Torino in occasione del vertice del G7 alla Reggia di Venaria. Quel Settembre 2017 erano andati anche loro, come tantissimi altri partecipanti al grande evento, alla manifestazione, dove si protestava contro i potenti del mondo, contro i 7 paesi più ricchi e industrializzati del mondo, che per il loro tenore di vita tengono ancora oggi milioni, miliardi di persone in schiavitù, nella miseria, quando basterebbe distribuire il Pil in modo equo per sconfiggere la miseria sia culturale che economica. Finora sono 17 le misure cautelari in tutta Italia. Gli sbirri hanno denunciato gli antifascisti dei centri sociali (dopo 2 anni!), quando sono sempre stati loro ad organizzare le trappole e attaccare i manifestanti. Ricordiamoci sempre degli eventi drammatici avvenuti durante Il G8 di Genova nel 2001! Sono stati 3 giorni di diritti lesi…

Gli sbirri in quei 3 giorni a Genova organizzarono un vero e proprio assedio militare per la sicurezza dei piu potenti del mondo, organizzando il controllo sociale, a livello internazionale, impostando un vero e proprio colpo di stato, per l’arrivo dei 700 mila manifestanti che esprimevano il loro dissenso contro il G8, contro i più ricchi e (pre)potenti del mondo… In quei giorni l’atmosfera che si respirava a Genova era quella di una dittatura militare dove il potere era in mano solo alle forze militari. Sembrava che volessero instaurare lo stesso colpo di stato avvenuto in Cile nel 1973, quando catturarono, torturarono e uccisero, un’intera generazione di giovani studenti che si ribellava al regime fascista e dittatoriale di Pinochet. A genova in quei tre giorni il clima era quello: gli sbirri picchiarano, torturarono con violenza i manifestanti inclusi donne anziani, ragazzini e uccisero anche un giovane manifestante, Carlo Giuliani, con una pallottola alla testa e schiacciandolo per 3 volte col blindato! Torturarono e umiliarono per una notte intera (terrorismo psicologico) alla scuola Diaz e alla caserma di Bolzaneto, giovani studenti, colpevoli solo di aver partecipato alla manifestazione contro le disuguaglianze sociali e l’odio razziale.

Torino, blitz  per gli scontri al G7 di Venaria di due anni fa. Salvini: finita la pacchia per gli estremisti rossi

Questa bastardata da parte della digos di tirare fuori piccoli eventi successi 2 anni fa per arrestare gli antifascisti, fa pensare che vogliono passare loro da vittime!! e non da boia, per allontanare così le critiche che arriveranno anche dai mass media per l’imminente anniversario del G8 di Genova nel luglio 2001. I digossini hanno fatto la solita bastardata contro il movimento antifascista, per evitare che la gente media deduca poi, che i metodi usati per reprimere la manifestazione del 2001, sono gli stessi metodi fascisti usati dal 1920 e usati ancora oggi, per reprimere i manifestanti (come avvenne anche negli anni ’60/’70) che protestano contro le disuguaglianze e le ingiustiziie sociali create dal surplus dei paesi ricchi, che porta disoccupazione, miseria, guerra tra poveri, odio razziale e guerra di religione (che è sempre una strategia militare), che ci riporta alla condizione sociale del 1100, quando le diverse religioni si scannavano tra di loro per detenere il potere economico, politico militare. Un surplus che, invece di essere distribuito per eliminare le ingiustizie, diventa uno status symbol (più hai e più conti! Meno hai e meno conti e sei considerato 3° mondo, sei solo un bacino di sfruttamento delle risorse prime e di risorse umane ridotte in schiavitù, in miseria! sfruttamento dell’uomo sull’uomo.

In seguito agli eventi accaduti a Genova per il summit del G8, avvenuto dal 19 al 21 luglio 2001, il Parlamento europeo ha approvato una “Relazione sulla situazione dei diritti fondamentali nell’Unione europea (2001)” nella quale, tra l’altro, “denuncia le sospensioni dei diritti fondamentali avvenute durante le manifestazioni pubbliche, e in particolare in occasione della riunione del G8 a Genova, come la libertà di espressione, la libertà di circolazione, il diritto alla difesa, il diritto all’integrità fisica” ed “esprime grande preoccupazione per il clima di impunità che sta sorgendo in alcuni Stati membri dell’Unione europea (Austria, Belgio, Francia, Italia, Portogallo, Svezia e Regno Unito), in cui gli atti illeciti e l’abuso della violenza da parte degli agenti di polizia e del personale carcerario, soprattutto nei confronti dei richiedenti asilo, dei profughi e delle persone appartenenti alle minoranze etniche, non vengono adeguatamente sanzionati ed esorta gli Stati membri citati, a privilegiare maggiormente tale questione nell’ambito della loro politica penale e giudiziaria”. Amnesty International nel suo rapporto sui fatti di Genova 2001, ha parlato di “una violazione dei diritti umani di proporzioni mai viste in Europa nella storia recente”. Anche i giudici della Cassazione dichiararono che nella caserma di Bolzaneto “fu accantonato lo stato di diritto”.

Il 22 giugno 2017 l’Italia è stata nuovamente condannata con le stesse motivazioni: “le forze dell’ordine hanno torturato coloro che furono fermati e portati nella caserma e lo Stato italiano non li ha né protetti né gli ha garantito giustizia”. Perché in Italia non esiste una legge sul reato di tortura che sanzioni con pene adeguate questa gravissima violazione, facendo cosi anche da deterrente…..

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Nel 2018 la procura della Corte dei Conti della Liguria non ha condannato i torturatori ma ha chiesto un risarcimento di 8 milioni di euro ai 28 agenti (tra poliziotti, carabinieri e medici), per gli abusi e le torture avvenute nella caserma di Bolzaneto, di cui era responsabile il direttore Alfonso Sabella, all’epoca capo dell’Ispettorato del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria. Oltre alla bassa manovalanza che ha eseguito i brutali pestaggi, sono stati chiamati a risarcire i danni anche tutti i comandanti, da Francesco Gratteri, allora direttore del Servizio Centrale Operativo, e il suo vice Gilberto Caldarozzi; Vincenzo Canterini, comandante del primo reparto Mobile di Roma, il suo vice comandante e i capisquadra, Giovanni Luperi e Francesco Gratteri, Filippo Ferri, Fabio Ciccimarra, Nando Dominici (questi ultimi all’epoca dirigenti di diverse Squadre mobili), Carlo Di Sarro, Massimo Mazzoni, Renzo Cerchi, Davide Di Novi e Massimiliano Di Bernardini, fino al capo della Digos di Genova Spartaco Mortola (foto sopra), responsabile dell’uscita notturna alla scuola Diaz…

E non dimentichiamoci chi c’era al potere nel 2001: Berluska!

Quando a Genova si svolgeva il Summit del G8, fra i capi di governo dei maggiori Paesi piu ricchi e industrializzati al mondo, Berlusconi era appena entrato al potere con le elezioni politiche avvenute l’ 11/6/2001. Il governo P2 di Berlusconi organizzò il controllo sociale e la repressione dei manifestanti in quei 3 giorni a Genova. Il Governo P2 di Berluska (figlio scemo di Kossiga) ha mantenuto il potere, insieme ai principali partiti di centrodestra (inclusa la Lega Nord), fino a al 23/4/2005, ed è stato il governo più longevo della storia della Repubblica italiana, dopo il governo Mussolini….

Ma ricordiamo ancora cosa avvenne al G8 di Genova in quei 3 giorni: ci fu un pestaggio da parte delle forze del disordine contro i manifestanti (metodi sleali usati da secoli), contro i 700 mila manifestanti antifascisti che in quei giorni si ritrovarono in piazza per protestare e rendere visibile al mondo intero la loro protesta anticapitalista.

I politici che all’epoca erano responsabili delle forze dell’ordine (polizia, guardie penitenziarie, carabinieri, finanzieri, medici carcerari, ecc.), non hanno mai dovuto dare spiegazioni. Le 222 persone detenute a Bolzaneto furono sottoposte a un trattamento che in seguito i pubblici ministeri hanno definito: ‘tortura’. All’arrivo furono marchiati con dei segni di pennarello sulle guance e molti furono costretti a camminare tra due file di poliziotti che li bastonavano e li prendevano a calci. Dopo la mattanza alla scuola Diaz, gli sbirri rilasciarono un’intervista ai mass media dove esibirono quelle che per loro erano le armi usate dai terroristi Blac Bloc: piedi di porco, martelli e chiodi che gli stessi agenti avevano preso in un cantiere accanto alla scuola, degli zaini, 17 macchine fotografiche, 13 paia di occhialini da nuoto, 10 coltellini e un flacone di lozione solare. Mostrarono anche due bombe molotov che, come ha concluso in seguito il magistrato Zucca, erano state trovate in precedenza dalla polizia in un’altra zona della città e introdotte alla Diaz alla fine del blitz (era una trappola per far passare i manifestani come terroristi – strategia della tensione), una trappola archittetata per creare panico (terrorismo psicologico) e quindi più controllo sociale, più soldi e più magna magna…….

Il terrorismo da secoli è stato creato e sovvenzionato da loro, dai capi più potenti del mondo, per scopi di egemonia militare economica e politica, finanziaria (dittatura militare).

Secondo il magistrato Zucca le bugie degli sbirri che hanno torturato alla scuola Diaz e alla questura di Bolzaneto, facevano parte di un più ampio tentativo di inquinare i fatti e nascondere la cruda realtà: l’incursione delle forze del disordine alla scuola Diaz, serviva per sequestrare le prove dei crudeli pestaggi fatti in quei giorni dagli sbirri per reprimere i manifestanti. Nella scuola Diaz c’era anche la redazione di Indymedia con un gruppo di avvocati che stava raccogliendo le prove degli attacchi violenti degli sbirri. Quella notte gli sbirri cocainomani, belli esaltati, sfondarono il portone ed entrarono nella stanza degli avvocati, li minacciarono, spaccarono i computer e sequestrarono i dischi rigidi, e portarono via tutto ciò che conteneva fotografie e filmati, facendo sparire tutto. Fecero sparire tutto! un pò come quando fecero sparire la borsa di Falcone e l’agenda di Borsellino, fatte sparire durante gli attentati dove persero la vita i 2 giudici. La borsa e l’agenda di Falcone e Borsellino erano pericolose perchè contenevano le inchieste e le prove degli intrecci perversi massomafiosi tra massoneria, politica, servizi segreti e mafia (scala gerarchica)….

Ma la cosa che ai manifestanti rimase impressa in quei giorni, è che gli sbirri mentre li massacravano con l’intento di ucciderli, si divertivano a far suonare la suoneria del loro cellulare che intonava vecchie canzoni fasciste che esaltavano Mussolini e Pinochet. Diverse volte ordinarono ai prigionieri di gridare “Viva il duce” e usarono le minacce per costringerli a intonare canzoni fasciste….

Tremanti sui pavimenti di marmo delle celle, i detenuti ebbero solo qualche coperta, furono tenuti svegli senza mangiare e gli venne negato il diritto di telefonare e di vedere un avvocato.

Il magistrato Zucca ha lottato per anni contro le bugie e gli insabbiamenti fatti dai politici e dai vertici delle forze dell’ordine.

https://www.youtube.com/watch?v=u0_bIGIzdXQ

Ma nessun politico italiano è stato chiamato a rendere conto dell’accaduto, anche se secondo il magistrato Zucca i poliziotti, i carabinieri e il personale penitenziario, appartenevano a gruppi fascisti, e che gli sbirri abbiano agito come se qualcuno gli avesse promesso l’impunità. Mentre i manifestanti venivano torturati e umiliati, nella caserma di Bolzaneto c’era anche quel verme di Gianfranco Fini (ex segretario del partito neofascista Msi e all’epoca vicepremier), che si trovava nel quartier generale della polizia. Nessuno gli ha mai chiesto di spiegare quali ordini abbia dato.

Gran parte dei rappresentanti della legge coinvolti nelle vicende della scuola Diaz e di Bolzaneto se la sono cavata senza sanzioni disciplinari e senza incriminazioni. Nessuno è stato sospeso, alcuni sono stati addirittura promossi! Nessuno dei funzionari processati per Bolzaneto è stato condannato per tortura. La requisitoria di Zucca parla di “sospensione dello stato di diritto”…

Ma ricordiamo che cosa è il G7:

Il G7 è il vertice dei ministri dell’economia delle sette nazioni piu ricche al mondo, e sono: Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti d’America. Dal Dal 1998 al 2014 faceva parte anche la Russia (G8).

Ultimamente gli sbirri, per attaccare il movimento anarchico per qualsiasi azione diretta compiuta, gli accollano il 41 bis, paragonando le azioni dirette degli anarchici utopistici, coi reati dei mafiosi senza scrupoli, o i mercenari che noi da sempre combattiamo! Perchè servi del potere economico …..

Ma agli sbirri torturatori che hanno violato la costituzione durante il summit di Genova, perchè invece gli hanno dato l’impunità e non il 41 Bis, come hanno fatto invece coi compagni e le compagne anarchiche?? Ricordiamoci che Torino è sempre stata la citta più repressiva, piu militarizzata e piu cattoliberal – fascita di tutto lo stivale. Questa si che è un’altra ingiustizia sociale da puntualizzare ….. Ricordiamoci dei compagni anarchici Soledad e Baleno, incarcerati ingiustamente dallo stato massomafioso che non tollera chi si ribella al potere prestabilito dai piu forti e prepotenti del mondo.

A proposito di intighi perversi che ci sono sempre stati in Val Susa, vi mandiamo il volantino distribuito allora durante i cortei e nei presidi insieme agli squatter, organizzati per protestare contro i ‘suicidi di stato’ dei compagni Anarchici Baleno, e Soledad!!.

Sempre collegandoci agli intrecci massomafiosi, chi non si ricorda del generale Ganzer?!

Nel 2010 il generale Ganzer, e altri 13 carabinieri, sono stati condannati in primo grado a pene varie fino a 18 anni di reclusione. Ganzer è stato condannato a 14 anni “per aver costituito un’associazione per delinquere finalizzata al traffico di droga, al peculato, al falso e ad altri reati, al fine di fare una carriera rapida”. Le condanne si riferiscono a singoli episodi commessi nel corso di alcune importanti operazioni antidroga compiute «sotto copertura» dai Ros tra il 1991 e il ’97.

In secondo grado, nel 2013 la prima sezione della Corte di Appello di Milano ha confermato la condanna al generale, ormai in pensione, riducendo però la pena a 4 anni e 11 mesi di reclusione. La riduzione della pena è dovuta alla concessione delle attenuanti generiche e alla cancellazione delle aggravanti. Nel gennaio 2016 la terza sezione penale della Cassazione ha riqualificato i fatti imputati come di lieve entità, pertanto è scattata la prescrizione… Secondo il Tribunale, il comandante del Reparto operativo speciale dell’arma, fiore all’occhiello dei Carabinieri, tra il 1991 e il ’97 non si era fatto scrupoli ad accordarsi con pericolosissimi trafficanti ai quali ha dato la possibilità di vendere in Italia decine di chili di droga, garantendo loro l’assoluta impunità. Dunque secondo il tribunale, Ganzer ha tradito, per interesse personale (e sulla pelle di centinaia di ragazzi), lo Stato e tutti i suoi doveri, tra cui quello di rispettare e fare rispettare la legge…

La pm Maria Luisa Zanetti, aveva chiesto 27 anni per il generale Ganzer, ma il tribunale ridusse la condanna a 14 anni, in quanto la Corte presieduta da Luigi Capazzo, non ha riconosciuto il reato di associazione a delinquere. 17 i condannati nel processo, tra cui il narcotrafficante libanese Jean Bou Chaaya (tuttora latitante) e molti carabinieri: il colonnello Mario Obinu (servizi segreti) con 7 anni e 10 mesi, 13 anni e mezzo a Gilberto Lovato, 10 anni a Gianfranco Benigni e Rodolfo Arpa, 5 anni e 4 mesi a Vincenzo Rinaldi, 5 anni e 2 mesi a Michele Scalisi, 6 anni e 2 mesi ad Alberto Lazzeri Zanoni, un anno e mezzo a Carlo Fischione e Laureano Palmisano. La clamorosa condanna del generale Ganzer fu accolta tra il silenzio dell’allora ministro della Difesa Ignazio La Russa, la solidarietà dell’allora ministro dell’Interno Roberto Maroni e la difesa dell’ex procuratore antimafia Pierluigi Vigna, benché questa brutta vicenda che “scuote l’arma” avrebbe dovuto portare alla sospensione della carica di Ganzer. E invece il generale Ganzer è rimasto in carica fino alla pensione e nessun ministro (La Russa allora, Di Paola dopo), e nemmeno Giorgio Napolitano il capo dello Stato e capo delle forze armate, ha fatto rispettare la legge. Ganzer ha continuato a dirigere il Ros, ad occuparsi di inchieste della portata di Finmeccanica, degli attentatori dell’ad di Ansaldo Roberto Adinolfi, senza contare le presenze ai dibattiti sulla legalità al fianco dell’ex sottosegretario del Pdl Alfredo Mantovano, suo grande difensore. Infine, indisturbato Ganzer ha lasciato il comando del Reparto. Non per l’infamante condanna ridotta ma per andare in pensione. Tutto normale In Italia, dove la diffusione delle droghe pesanti faceva parte di un piano militare chiamato operazione Chaos, che prevedeva (oltre le infiltrazioni nei movimenti), anche la diffusione di droghe pesanti come LSD, l’eroina e la cocaina. Un’operazione militare attuata negli anni ’60/’70/’80 per sconfiggere le masse di studenti e operai che avevano imparato a scioperare e a organizzarsi per protestare contro le tante ingiustizie che già allora dovevano subire…

In uno Stato di diritto non è normale che un generale, che ricopre un incarico così importante nei cc, rimanga al suo posto nonostante fosse stato indagato, rinviato a giudizio e poi addirittura condannato a 14 anni di carcere per reati gravissimi. Uno come Ganzer ha fatto comodo a chi? Andiamo più in alto ad analizzare cosa c’è dietro… Gli intrecci perversi che ci spiegavano Falcone e Borsellino? Ecco perchè se lo sono tenuto fino alla pensione: per custodire i segreti militari (piani e operazioni militari geopolitiche Top secret, come la ‘strategia della tensione’, fatta di bombe e di colpi di stato!!).

Solidarietà ai compagni antifascisti indagati dalla digos ( servizi segreti della polizia fascista)….

 

Lo Stato è nato dalla forza militare;

si è sviluppato servendosi della forza militare;

ed è ancora sulla forza militare che

logicamente deve appoggiarsi per mantenere

la sua onnipotenza.

Dal “Manifesto internazionale Anarchico contro la guerra” (1915)

 

Cultura dal basso contro i poteri forti

Rsp (individualità Anarchiche)