Per ricordare il nostro amico e compagno Anarchico Bakunino

Noi Ricercatori senza padroni (individualità Anarchiche), volevamo ricordare il nostro compagno Anarchico Bakunino, volevamo mandare un saluto di lotta a lui che, come noi credeva veramente di voler cambiare questo mondo mediocre crudele e senza sentimenti, un mondo classista, arrivista, repressivo e doppiogiochista, un mondo troppo ambiguo, senza senso, dove noi Anarchici utopisti, sentimentali e sognatori, eravamo destinati a combattere per non soffrire.

Bakunino era uno di noi, veniva dal basso, aveva visto fin da ragazzo che la vita era ingiusta e voleva lottare contro tutte le ingiustizie sociali che vedeva e che questa società classista ti obbliga a subire come prassi. Ma lui era, come noi, d’istinto nato ribelle, e sognava di cambiare questo mondo e ha lottato per questo, solo nell’età della maturità capì che cambiare questo mondo crudele dove comanda solo il capitale, la chiesa, la massoneria e i servizi segreti, era quasi una sfida impossibile. Capì qual’è il vero problema di questo mondo pieno di ingiustizie sociali, un problema che nasce a livello militare, dalle lotte interne, dalle rivalità tra Est ed Ovest, un problema quindi geopolitico sociale, creato appunto da questa sovranità militare illimitata che ci hanno imposto subito dopo quella che doveva essere la liberazione dal nazifascismo, nel 1946 ma, purtroppo, i fasci ce li troviamo ancora oggi in mezzo ai coglioni infatti, anche quest’anno hanno vinto le elezioni e comandano la politica, l’economia e i militari, senza mai smettere di spiarci e controllarci dall’alto (massomafia, li definiva Falcone).

Anche se, con quello che hanno fatto, siamo noi che dovremmo controllare cosa fanno loro…

Sono loro, quelli che hanno finanziato e organizzato la Strategia della tensione Atlantica (anticomunista e antianarchica), fatta di colpi di stato e di stragi (eccidi), attuati per evitare che la sinistra entrasse in politica. Per noi Anarchici era diverso, perché non abbiamo mai voluto entrare in parlamento e nemmeno votiamo, perché non accettiamo ne’ capi ne’ padroni,  e non abbassiamo mai la testa, come non accettiamo i mille compromessi che il potere impone. Ma noi Anarchici, anticlericali e antimilitaristi, davamo fastidio alla logica militare con le nostre analisi e dibattiti, e davamo fastidio ai servizi segreti che non volevano che la verità saltasse fuori, visto che anche loro erano compromessi, avevano partecipato, addestrando, e pagando (con soldi pubblici), i fasci per attuare le stragi di stato (eccidi).

Noi Anarchici abbiamo scoperto ben presto che il meccanismo delle ingiustizie sociali non era facilmente risolvibile, ci siamo rimasti male, ci siamo resi conto di essere quasi impotenti di fronte a questo problema geopolitico che hanno creato attraverso le stragi di stato per eliminare i dissenso e incolpare noi ribelli, noi sognatori e utopisti.

Noi che volevamo un mondo più equo e uguale per tutti senza classi sociali, senza guerre, senza poteri, senza sbirri, preti e massoni!

Il compagno Anarchico Pino Pinelli, portato in questura dopo la strage del 12 dicembre, ucciso dagli sbirri perché insisteva nel ribadire che non potevano loro dare la colpa a noi Anarchici, perché la strage di Piazza Fontana, era stata fatta e organizzata da loro: dallo stato, dai servizi segreti e dai fascisti. Perché (diceva Pinelli) noi Anarchici utopisti, non abbiamo mai compiuto eccidi uccidendo civili innocenti. E siccome Pinelli aveva ragione (probabilmente ci era arrivato anche attraverso analisi e ricerche storiche), gli sbirri che cercavano per forza un colpevole per chiudere subito il caso, dopo averlo torturato perché non si piegava, i bastardi, lo buttarono giù dalla finestra al 4° piano della questura di Milano, giustificandosi dichiarando che si era buttato lui dalla finestra dopo aver ammesso di aver fatto la strage.

Dopo la strage di piazza Fontana avevamo capito che la logica di cambiare questo mondo era troppo utopistica, qua c’erano dietro non solo i politici come pensavamo noi, ma anche i servizi segreti che si scannavano per il potere geopolitico, economico, militare!! Da quel giorno ci siamo sentiti molto impotenti, ma non ci siamo arresi, combattiamo ancora contro gli sbirri e le ingiustizie sociale per rendere questo mondo più equo e felice per tutti attraverso l’autogestione, l’auto/mutuo aiuto, la condivisione dei saperi e il rispetto per tutti gli esseri viventi, l’ecologia e l’ambiente (anche in questo, Bakunino, dai rigogliosi vigneti dei colli romani, ci ha insegnato molto).

Noi Anarchici credevamo che bastava alzare il livello culturale della povera gente, affinché fossero loro, consapevoli dei propri diritti, a contribuire efficacemente nel cambiamento drastico di questo mondo ingiusto, guasto; invece, dopo piazza Fontana capimmo che il gioco era diventato più grosso di quello che pensavamo.

La strategia della tensione: Servizi segreti, partiti, golpe falliti, terrore fascista, politica internazionale: un bilancio definitivo di [Aldo Giannuli]

Anche se alla fine degli anni ’90, una commissione stragi ha tolto il segreto di stato e ha scoperto chi erano i veri terroristi, ancora oggi non se ne può parlare e nemmeno aprire un dibattito, nessuno ha il coraggio di andare contro i servizi segreti P2 (una loggia massonica formata dagli alti gradi delle forze militari e dell’ordine, compresi servizi segreti, cc e ps), che sono rimasti impuniti e comandano ancora!!

Noi che sognavamo l’eliminazione delle classi sociali, quando iniziò la lotta armata delle Br pensavamo che questo fosse possibile, invece scoprimmo presto che erano organizzate a livello gerarchico e militare, con la base del gruppo che non conosceva le trame occulte dei loro capi, e quando lo capirono era troppo tardi: si ritrovarono in galera. Questi capi doppiogiochisti che provenivano dall’alta borghesia (nello specifico: Corrado Simioni che con la base parlava in latino, e Giovanni Senzani una persona molto ambigua), interagivano e collaboravano anche coi servizi segreti di Yalta e della Nato considerati da loro, compagni antifascisti!

Insomma, portavano avanti un gioco sporco, di cui la base non era a conoscenza: è questo il problema! Noi Anarchici, come indole non saremmo mai entrati nelle Br, proprio per come erano strutturati gerarchicamente e militarmente.

Noi siamo la generazione successiva, consapevoli di quello che è veramente successo, ma siamo ancora qua che sogniamo e lottiamo per cambiare questo mondo triste, ambiguo e pieno di ingiustizie sociali!

Anche Bakunino lottava e credeva che un’altro mondo è possibile, anzi, necessario!

Lui che era un uomo forte, combattivo e instancabile, una malattia (conseguenza dei veleni che respiriamo e mangiamo nostro malgrado), ce l’ha portato via, ma noi lo ricorderemo sempre per la sua cultura, la sua generosità, la sua semplicità, la capacità di stare con gli altri, il suo sorriso, che lo contraddistinguevano!! Ciao Bakunino, metti in fresco una bottiglia del tuo buon vino, perché prima o poi ci ritroveremo tutti, magari in un’altra dimensione, magari a lottare ancora contro le ingiustizie che troveremo lì, per essere tutti più felici, come abbiamo sempre sognato!

Un abbraccio forte alla giovane figlia e a sua moglie, che gli è stata vicina anche nei momenti più difficili della vita.

Sempre a testa alta, combattivi contro gli sbirri e i poteri forti

Ricercatori senza Padroni (individualità Anarchiche).

Video del funerale di Bakunino

Funerali bakunino 1

Volevamo ricordare anche l’uccisione avvenuta in questi giorni, del sindacalista Adil Belakhdim, 37enne che faceva parte dei SiCob, travolto da un camion durante un presidio per i diritti sul lavoro. E’ accaduto in provincia di Novara, all’ingresso del centro distribuzione Lidl. Un Omicidio organizzato dalla Digos che ha fatto passare il camion in mezzo al presidio!! Assassini, torturatori!! Sempre lo stesso gioco sporco messo in atto anche durante il G8 di Genova nel 2001!! Impuniti !Bastardi! Pagherete caro, pagherete tutto per le ingiustizie sociali che avete compiuto anche contro il Movimento!

 

Io sono quindi anarchica perché solo

l’Anarchia può rendere felici gli uomini.

L. Michel

 

Cultura dal basso contro i poteri forti

Rsp (individualità Anarchiche)