Il 19 gennaio i mass media scrivono che sono in totale 800 i soldati che pattuglieranno le strade di Milano. Ci ritroveremo i soldati dell’esercito con le forze di ps per il controllo sociale (ma chi controlla poi il controllore?). L’operazione denominata ‘Strade Sicure’, si concentra all’ombra della madonnina dove si troveranno 800 uomini e donne in più con la divisa dell’esercito italiano. A dichiararlo ai mass media è il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi (foto sotto). Complessivamente sono stati ripartiti sul territorio nazionale 6.800 militari. Ma a cosa serve tutta questa militarizzazione? Dobbiamo preoccuparci? E’ ovvio! Soprattutto adesso che ci sono al potere i cattofascisti mussoliniani (anticostituzionali), e dovevamo ancora discutere bene sul periodo delle stragi di stato… Non abbiamo ancora messo in discussione dopo l’eliminazione del segreto militare chi ha fatto le stragi, per poi dare la colpa a Noi Anarchici !!
A cosa servono questi (as)soldati: per aumentare i diritti, o per aumentare la repressione e il controllo sociale? Questo aumento di militi, secondo il ministro Piantedosi, serve a controllare le stazioni ferroviarie di: Roma, Milano, Napoli, Torino, Bologna, Firenze, Bari e dei maggiori capoluoghi del Paese. Ma poi chi controlla il controllore stupratore spacciatore? (vedi esempio: caserma di Piacenza: carabinieri che spacciavano e facevano ‘festini’ dentro alla caserma; generale Ganzer e altri 13 carabinieri condannati in primo grado a pene varie fino a 18 anni di reclusione. Ganzer (foto sotto), è stato condannato a 14 anni “per aver costituito un’associazione per delinquere finalizzata al traffico di droga, al peculato, al falso e ad altri reati, al fine di fare una carriera rapida”. Le condanne si riferiscono episodi commessi nel corso di alcune importanti operazioni antidroga compiute «sotto copertura» dal Ros tra il 1991 e il 1997, nel gennaio 2016 la terza sezione penale della Cassazione ha ritenuto che i fatti ascritti all’imputato fossero di lieve entità, con la conseguente applicazione dell’art. 73, la Corte ha dichiarato non doversi procedere per essere il reato estinto per prescrizione). E chi controlla il controllore stragista? (vedi es: le stragi di stato compiute negli anni ‘60/’70/’80, ma risalgono all’immediato dopoguerra con Portella della ginestra).
Ma per capire meglio il problema militare dobbiamo rifarci alla storia:
Il 21 ottobre 2022 (il segreto di stato militare, ufficialmente era stato tolto a fine anni 90’), il governo Draghi ha tolto il segreto a centinaia di atti sulle stragi italiane, un passo verso la trasparenza su alcuni dei passaggi più sanguinosi della storia della Repubblica. È stata depositata la prima relazione del Comitato consultivo sulle attività di archiviazione, presieduto da Roberto Chieppa, segretario generale della presidenza del consiglio, dei documenti su numerose stragi definite ‘di Stato’. Siamo di fronte a un documento di straordinaria rilevanza che svela alcuni dei segreti degli ultimi 50 anni di vita del Paese sulle tragedie di Ustica, dell’Italicus, delle bombe alla stazione di Bologna, in piazza della Loggia a Brescia e piazza Fontana a Milano. Attraverso numerosi allegati si ricostruisce anche uno spaccato sulla loggia P2 e sull’organizzazione paramilitare segreta Gladio. Restano ancora secretate però altre vicende cruciali della nostra storia: il sequestro e l’uccisione di Aldo Moro (foto sotto) per mano delle Brigate Rosse e gli assassini mafiosi dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.
La strategia della tensione, viene organizzata dalla Nato nel 1949 dal Patto Atlantico anticomunista dal 3 al 5 maggio del 1965 al convegno dell’hotel Parco dei Principi, come disegno militare eversivo basato su una serie di colpi di stato e atti terroristici finalizzati alla creazione di una situazione di tensione sociale, politica, allo scopo di destabilizzare l’ordine costituito e favorire l’avvento di un governo nazionale militarizzato e autoritario. Tale terrorismo si espresse soprattutto in stragi rivolte senza movente contro cittadini comuni o contro militanti antifascisti, Anarchici e di sinistra.
La Strategia della tensione fu una serie di colpi di stato e stragi, attentati e depistaggi giudiziari che hanno segnato la storia italiana a partire dal 1969, ad opera di nuclei fascisti coperti dai servizi segreti e da alcuni settori monarchici conservatori dell’apparato statale decisi a contrastare e a fermare con la repressione la spinta a sinistra impressa alla società italiana, con l’esperienza dall’autunno caldo e della rivolta degli operai per ottenere lo statuto dei lavoratori, o quella degli studenti per ottenere una scuola aperta anche alla povera gente, dove la cultura fosse un diritto per tutti e non un privilegio per pochi…
Elenco delle stragi di Stato:
Il 25 aprile 1969 scoppia una bomba al padiglione FIAT della Fiera di Milano, provocando diversi feriti gravi, ma nessun morto, e un’altra bomba viene ritrovata all’Ufficio Cambi della stazione Centrale. Qualche mese dopo, il 9 agosto vengono fatte scoppiare 8 bombe su diversi treni, che provocano dodici feriti.
Il 12 dicembre 1969 una bomba esplose all’interno della sede della Banca Nazionale dell’Agricoltura in piazza Fontana a Milano, provocando 17 vittime e 88 feriti; nello stesso giorno viene trovata una seconda bomba inesplosa nella sede milanese della Banca Commerciale Italiana, in piazza della Scala, mentre altre tre bombe esplosero a Roma, una nel passaggio sotterraneo che collega l’entrata di via Veneto della Banca Nazionale del Lavoro con quella di via di San Basilio (13 feriti) e altre due nei pressi dell’Altare della patria (4 feriti).
Il 22 luglio 1970 un treno deraglia sui binari sabotati precedentemente da una bomba nei pressi della stazione di Gioia Tauro, uccidendo 6 persone e ferendone una sessantina (foto sotto).
Il 31 maggio 1972, una Fiat 500 imbottita di esplosivo esplose nei pressi di Peteano, frazione di Sagrado, in provincia di Gorizia, uccidendo 3 carabinieri e ferendone altri 2.
Il 17 maggio 1973, l’infiltrato fascista Gianfranco Bertoli lanciò una bomba a mano sulla folla durante una cerimonia davanti alla questura di Milano: 4 vittime e una quarantina di feriti.
Dal 30 aprile 1974 al 26 maggio ’75 una serie di esplosioni provocano un morto e 20 feriti a Savona.
Il 28 maggio 1974, durante una manifestazione sindacale in piazza della Loggia a Brescia, una bomba nascosta in un cestino portarifiuti uccise 8 persone mentre un centinaio rimasero ferite.
Il 4 agosto 1974 una bomba esplose su una carrozza del treno Italicus all’uscita della grande galleria dell’Appennino, nei pressi di San Benedetto Val di Sambro, in provincia di Bologna, provocando 12 vittime e 105 feriti.
Il 2 agosto 1980 una bomba esplose nella sala d’aspetto della stazione di Bologna, uccidendo 85 persone e provocando circa 200 feriti.
Il 23 dicembre 1984 una bomba esplose su una carrozza del Rapido 904, ancora presso la grande galleria dell’Appennino a San Benedetto Val di Sambro, in cui 17 persone persero la vita e oltre 260 rimasero ferite.
Ma togliendo il segreto militare è saltato fuori il gioco vile e sporco dei servizi segreti della Nato che volevano incolpare ingiustamente gli Anarchici!!
Il problema più ‘ingombrante’ era la presenza a Verona del comando FTASE (Forze Terrestri Alleate del Sud Europa), all’epoca ubicato nella centralissima via Roma, dove era operativa una struttura informativa della CIA con diramazioni in tutto il Triveneto di cui facevano parte pure gli ordinovisti Carlo Digilio e Marcello Soffiati, che avevano il compito di “promuovere”, se non addirittura appoggiare logisticamente e finanziariamente, le operazioni terroristiche della cellula veneta di Ordine Nuovo. Come ‘problema’, c’era anche il supporto logistico e ideologico dell’agenzia di stampa Aginter Press, fondata nel settembre 1966 a Lisbona da elementi francesi e diretta da Yves Guillou, alias Guérin-Sérac. Dietro il paravento dell’agenzia di stampa si celava un centro di eversione internazionale, alle dirette dipendenze del PIDE (la polizia politica del regime di Salazar) e della CIA, che si occupava del reclutamento e addestramento di mercenari specializzati in attentati e sabotaggi soprattutto nei Paesi africani (Tanzania, Algeria, Congo belga, Angola, Mozambico). Dopo la caduta del regime salazariano nel 1974, l’Aginter Press spostò le sue attività nella Spagna franchista, dove saranno rinsaldati i contatti con le strutture di Ordine Nuovo ed Avanguardia Nazionale, in particolare con Stefano Delle Chiaie. Un appunto del SID del 16 dicembre 1969 indicava Guérin-Sérac come mandante della strage di piazza Fontana, Delle Chiaie (foto sotto) come organizzatore e Mario Merlino come esecutore materiale. I legami operativi tra la struttura di Guérin-Sérac e i neofascisti italiani sono stati confermati dalle testimonianze degli ex terroristi neri Vincenzo Vinciguerra e Carlo Digilio.
Nel 2010 sono emersi i cosiddetti “Kissinger Cables”, comunicazioni diplomatiche inviate, tra gli altri, anche dall’ambasciata di Roma, e diretti al Dipartimento di Stato di Washington DC, durante l’ultima parte del segretariato di Henry Kissinger e il periodo immediatamente successivo (1973-‘76): da questi cablogrammi emerge la richiesta fatta al governo italiano di controllare gli apparati statali per impedirne la politicizzazione e penetrazione da parte dei comunisti. Molte comunicazioni riguardano il ruolo ambiguo e doppio dei servizi segreti italiani e del capo del SID Vito Miceli e l’avversione per il ministro democristiano Paolo Emilio Taviani, considerato troppo di sinistra (cattosinistra – centrosinistra). Altri documenti riguardano un possibile coinvolgimento dell’aviazione statunitense nella strage di Ustica (cablogrammi inviati dall’ambasciatore nel 1992 e nel 2003).
Vincenzo Vinciguerra, terrorista neofascista di Ordine Nuovo e poi di Avanguardia Nazionale, condannato e reo confesso per la strage di Peteano, ha reso dichiarazioni spontanee ai magistrati sui coinvolgimenti dell’estrema destra nella strategia della tensione e, riguardo alla strage di Bologna, ha fatto riferimento alla struttura clandestina anticomunista della NATO in Italia, nota poi come Organizzazione Gladio, e ai suoi settori deviati; queste allusioni e rivelazioni furono da lui ripetute in varie interviste successive. Ha poi affermato la colpevolezza di Mambro e Fioravanti nella strage del 2 agosto (e quindi il fatto che anche i NAR furono spinti a partecipare alla strategia della tensione, come era accaduto agli altri gruppi di estrema destra, in cambio di protezione), e che, a suo parere, avrebbero avuto coperture politiche anche da parte del MSI e dei suoi eredi diretti. Queste pressioni (di persone che poi avrebbero avuto importanti ruoli governativi e amministrativi negli anni ‘90 e 2000) attribuì, sempre secondo il suo parere, i benefici di legge a loro concessi, nonostante i numerosi ergastoli comminati.
La «Gladio» era un’organizzazione che aveva il compito di coordinare le strutture militari italiane con quelle dei Paesi alleati della Nato e di addestrare un certo numero di combattenti, pronti ad un colpo di stato nel caso di una vittoria elettorale del PCI. Sembra innegabile nella strategia della tensione, la presenza non solo di elementi neo-fascisti ma anche di settori deviati dei servizi segreti in un rapporto assai stretto con poteri occulti (tra i quali la loggia massonica P2) che, nel quadro di un sistema istituzionale, tendono a conquistare un peso sempre crescente. Episodi come quello dell’indagine del giudice Giovanni Tamburino sulla ‘Rosa dei Venti’ nella quale fu coinvolto il generale Vito Miceli, capo del doppio SID. ci autorizzano a parlare di “terrorismo di Stato” o di “strage di Stato” che evocano una serie di responsabilità degli apparati statali e della classe dirigente e pongono in luce la debolezza di un sistema italiano dove prosperano poteri occulti sottratti ad ogni controllo.
La ‘strategia della tensione’ ha avuto uno scopo essenzialmente destabilizzante, essa è addebitabile all’azione di «poteri occulti che avevano trovato un fertile terreno di inserimento nei servizi segreti «deviati», fonti citate dagli atti di alcune Commissioni parlamentari di inchiesta, che definisce il governo italiano cronicamente incapace di spiegare l’incoerenza, e arginare il terrorismo indiscriminato della destra eversiva. Comunque sono evidenti anche le connessioni internazionali, che nel corso degli anni ’60 e ’70, si individuano alla base della strategia di destabilizzazione del sistema politico-istituzionale statale in funzione anti-comunista, che passavano dalla NATO e andavano direttamente attraverso i rapporti di subordinazione o collaborazione tra la CIA e i nostri Servizi italiani, con la complicità, a volte il protagonismo individuale di alcuni dei maggiori responsabili del comando delle forze armate italiane. Quelle manovre eversive e destabilizzanti non possono essere circoscritte a una dimensione nazionale e politica, risultando abbondanti le tracce del collegamento internazionale con gli ambienti NATO. Alcuni dei principali imputati nei processi per eversione di quel periodo, il generale Francesco Nardella ed il colonello Angelo Dominioni, avevano già avuto la responsabilità dell’Ufficio Guerra psicologica presso il comando FTASE della NATO: un ufficio dalle attività misteriose che sembra avere avuto tra i suoi compiti, in collegamento con la CIA, quello di studiare le varie attività psicologiche da usare in caso di golpe, guerre civili, sommosse, controguerriglia ed anche di approfondire l’uso “scientifico” della strategia della tensione.
L’esistenza di Gladio venne rivelata nell’estate del 1990, dal presidente del Consiglio Andreotti all’autorità giudiziaria veneziana, nell’ambito delle indagini relative alla strage di Peteano ed alla vicenda dell’aereo «Argo 16». L’ipotesi immediatamente scandagliata tanto dall’autorità giudiziaria quanto dalla stessa Commissione stragi, fu quella che la sezione italiana della rete ‘Stay behind’ fosse il trait d’union fra servizi segreti ed estrema destra e che andasse cercato lì il bandolo della matassa stragista. L’Italia è l’unico Paese del mondo sviluppato che ha conosciuto nel breve volgere di 2 decenni tutte le forme di eversione e di terrorismo ed è l’unico stato che ha istituito una Commissione parlamentare dal nome significativo: “Commissione parlamentare d’inchiesta sul terrorismo in Italia e sulle cause della mancata individuazione dei responsabili delle stragi”. Essa fu costituita nel 1988, dopo che una serie di verdetti di proscioglimento confermavano l’incapacità di polizia e magistratura ad individuare e colpire i responsabili di così gravi delitti. Pochi dati per descrivere il lavoro svolto: atti, perizie, documenti giudiziari, studi e testimonianze per oltre 700.000 pagine. Con le acquisizioni della XII Legislatura si è ormai bel oltre il milione di fogli raccolti nell’archivio di Palazzo San Macuto. La mole del materiale costituisce un caso unico nella storia del parlamento italiano. La strategia della tensione è stato un progetto di “destabilizzazione per stabilizzare” il sistema politico allora vigente e lasciò un residuo: la contaminazione fra le varie forme di ‘devianza’ delle classi dominanti, potere occulto, servizi “deviati”, malavita organizzata, che sino a quel momento erano rimaste abbastanza separate e solo occasionalmente interagenti. Nasceva così un blocco della criminalità delle classi dirigenti (Falcone l’aveva definito massomafia), che non poteva non darsi una struttura stabile ed occulta. La P2 fu la principale (ma non l’unica) ad assolvere questo compito.
Oggi, nonostante lo scioglimento della Loggia P2 e l’esaurimento della strategia della tensione (ormai gli USA ci governano quasi del tutto indisturbati), la rete dei poteri occulti è sopravvissuta alle occasioni che la avevano generata. La stampa ha sintomaticamente adottato il nome di “nuova P2” in riferimento ai casi di Ior, Ambrosiano (il Banco Ambrosiano è stata una delle principali banche private cattoliche italiane, che fallì nel 1982 a seguito di uno dei più gravi dissesti bancari italiani del XX secolo, stimato in 1,2-1,3 miliardi di dollari, sotto la presidenza del massone Roberto Calvi, soprannominato ‘il banchiere di Dio’), BNL Atlanta (è un autentico intrigo internazionale in cui i complotti dei servizi segreti americani, inglesi e israeliani si mescolano con la megalomania di Saddam Hussein, l’avidità dei mercanti di armi, gli obiettivi di politica estera di Ronald Regan e George Bush. Sul reale svolgimento dei fatti, la ragion di stato ha steso una spessa cortina di disinformazione e depistaggi: non sorprende dunque che né la magistratura, né le commissioni d’inchiesta parlamentari, né la stampa abbiano potuto scoprire la verità), Enimont, SISDE (processo giudiziario della stagione di Mani pulite, svoltosi a Milano tra il 1993 e il 2000, che vide coinvolti i maggiori esponenti politici della I rep. accusati, insieme ad alcuni imprenditori, tra cui molti del gruppo Ferruzzi, padrona della Montedison, di aver versato e aver intascato una maxi-tangente di circa 150 miliardi di lire: soldi utilizzati per finanziare i partiti in maniera illegale, si scoprì che buona parte di quei soldi, circa 2/3, passò per conti detenuti presso l’Istituto per le Opere di Religione IOR [foto sotto], versati sotto forma di titoli di stato) e, da ultimi Pacini Battaglia (finanziere e banchiere, fu condannato per appropriazione indebita a 6 anni nell’inchiesta sui fondi neri dell’Eni), e “Phoney Money”: Luigi De Magistris come Agostino Cordova, Alfredo Ormanni e David Monti, sono magistrati dal destino più o meno simile; così come le inchieste che hanno montato, così somiglianti tra loro da sembrare un’eredità passata di mano in mano da una procura all’altra con un comune filo denominatore: le indagini su massoneria, poteri forti, lobby. La storia giudiziaria italiana negli ultimi tempi sembra ripetersi con esiti quasi sempre identici: inchieste archiviate, atti impolverati, magistrati trasferiti, depotenziati.
Ora vi consigliamo di andare a vedere il video : Trattativa Stato-mafia e stragi del 1992 e del 1993 con testimonianze inedite e documenti esclusivi: Trattativa STATO MAFIA – Reporthttps://www.youtube.com/watch?v=8rBaLaaBjaw&t=505s
Adesso vi consigliamo queste canzoni riflessive! Ma si, un po’ di svago, di utopia e sogni!! Perché no?
Noi Anarchici sognatori utopisti, spesso incompresi, ci troviamo sempre a fare i conti con questo mondo ipocrita, corrotto, egoista, senza senso, senza scrupoli e crudele!
CANZONE PER ALFREDO COSPITO – MARCO CHIAVISTRELLI SOLIDARIETA’ AD ALFREDO CONTRO L’ORRORE DEL 41 BIShttps://www.youtube.com/watch?v=_X33J74_ALE
Assalti Frontali – Faremo scuola (Video Lyrics)https://www.youtube.com/watch?v=PAaFCLIGn4U
O GORIZIA TU SEI MALEDETTAhttps://www.youtube.com/watch?v=dZ1L12tG1Z0
Borghesia (2006 Digital Remaster)https://www.youtube.com/watch?v=Ql7Q3xab_eM
Assalti Frontali – COURAGE (OFFICIAL VIDEO)https://www.youtube.com/watch?v=IBeujI0dEpk
Il Fantasma di Tom Joad – Stefano “Cisco” Bellottihttps://www.youtube.com/watch?v=u9Yj3YMDut8
Questa canzone invece parla della condizione sociale che dobbiamo subire in questo periodo storico dove i cattofascisti mussoliniani (anticostituzionali) sono ritornati al potere, ma Noi non ci arrenderemo mai e lotteremo sempre per la libertà e l’eliminazione delle classi sociali e per l’uguaglianza di tutti, senza servi né padroni! Noi Anarchici combatteremo soprattutto per chi non ha avuto la possibilità nella vita di accedere alla cultura, perché abbiamo come senso della vita l’Anarchia!
TALCO “Danza dell’Autunno Rosa” (Official video)https://www.youtube.com/watch?v=3SgcaZCLJFk
Assalti Frontali – “ROMA METICCIA” official videoclip – 2011https://www.youtube.com/watch?v=DDiyBA94w_g
Non Siete Stato Voihttps://www.youtube.com/watch?v=d35t0Mgr6pU
Montelupo (iFest) Concerto completo 2019https://www.youtube.com/watch?v=U4C-MC3-VNA
Ora vi consigliamo, per approfondire il ‘problema’, di andare a vedere un’analisi che abbiamo fatto sempre noi Ricercatori senza padroni:
https://www.rivoluzioneanarchica.it/il-ministero-degli-esteri-inglese-ha-declassificato-i-documenti-segreti-sul-terrorismo-nato/
.
Lo Stato è nato dalla forza militare;
si è sviluppato servendosi della forza militare;
ed è ancora sulla forza militare che
logicamente deve appoggiarsi per mantenere
la sua onnipotenza.
Dal “Manifesto Internazionale Anarchico contro la guerra” (1915)
.
Fuori i compagni/e dalle galere,
dentro Adinolfi e le camicie nere!
.
Cultura dal basso contro i poteri forti
Rsp (individualità Anarchiche)