Torture e psichiatria per ragazza iraniana che protesta contro il velo!

 

Student who stripped on campus undergoing treatment, Iran minister says | Iran International

L’8 novembre Amnesty International ha dichiarato ai mass media il timore che in Iran, la studentessa seminuda per protesta, venga torturata.

Una studentessa universitaria dopo essersi spogliata davanti all’Università prestigiosa islamica di Azad, a Teheran, è stata arrestata dalla polizia e portata in un ospedale psichiatrico. Le autorità universitarie gli stavano addosso perché secondo la cultura e religione islamica (conservatrice, maschilista e arcaica), indossava l’hijab in modo scorretto. La tortura è la punizione riservata  alle donne che osano ribellarsi al contesto culturale e religioso. L’allarme per le sue sorti è arrivato da Amnesty International, che ha detto di avere le prove che il regime iraniano utilizza elettroschock, tortura, percosse e medicinali contro i manifestanti ai detenuti politici. Il video del suo gesto è stato interpretato da alcuni utenti come un atto di disobbedienza civile. La polizia iraniana controlla che le donne rispettino il rigido codice di abbigliamento nazionale, che prevede il ricorso a un hijab che lasci scoperti solo viso e mani. Le autorità iraniane utilizzano sistematicamente l’ospedalizzazione psichiatrica obbligatoria come strumento per reprimere il dissenso, etichettando i manifestanti come ‘mentalmente instabili per minarne la credibilità’. Rinchiudere chi partecipa a proteste pacifiche in ospedali psichiatrici rappresenta un atto di detenzione arbitraria, ma costituisce anche una forma di rapimento. Questa pratica è una mossa palesemente vigliacca e illegale. Il video della ragazza è diventato virale e ha riacceso l’attenzione sulla condizione sociali delle donne nel paese.

Iran Parliament Nominee for Science, Research and Technology Minister, Hossein Simaei-Sarraf

Il ministro conservatore iraniano della Scienza, della Ricerca e della Tecnologia Hossein Simaei (nella foto), a una riunione di governo, ha dichiarato che il comportamento della donna che si è spogliata in pubblico fuori da un’università di Teheran è “immorale”.“Ha infranto le regole e il suo comportamento non era basato sulla Sharia (la legge islamica), era immorale e contrario ai costumi”. Il ministro ha aggiunto che la studentessa non è stata espulsa dalla sua università (che consolazione… Vigliacchi!). Secondo il ministro Simaei: “coloro che hanno ripubblicato queste immagini hanno propagandato la prostituzione”, sostenendo che l’atto non è né moralmente né religiosamente giustificato. Amnesty International sostiene invece che la studentessa “si è tolta i vestiti per protestare contro l’applicazione abusiva del velo obbligatorio da parte delle guardie di sicurezza dell’università.

Protesta per Mahsa Amini e contro l'obbligo del velo: Ghazaleh Chalabi viene uccisa dai paramilitari iraniani - Fondazione Luigi Einaudi

Dall’istituzione della Repubblica islamica nel 1979, la legge iraniana ha imposto un rigido codice di abbigliamento alle donne, che sono tenute a indossare foulard e abiti larghi. La ragazza, prima di essere fermata dalle milizie ha protestato pacificamente mostrandosi pubblicamente in biancheria  intima. Le autorità iraniane l’hanno subito arrestata perché stava manifestando da sola, inerme, anche contro le molestie e la prepotenza delle guardie armate universitarie (forze speciali della milizia Basij, una struttura militare composta da: esercito, marina, aeronautica). La studentessa  ha ‘osato’ sedersi fuori dall’università vestita solo con la biancheria intima, prima di camminare in strada tra lo stupore dei passanti, come mostra il video sui social media. Il filmato, pubblicato per la prima volta dal canale degli studenti iraniani, il ‘bollettino Amir Kabir’, è stato condiviso da numerosi organi di informazione in lingua persiana, il gruppo per i diritti Hengaw e il sito web di notizie Iran Wire. Il bollettino di Amir Kabir sostiene che sia stata picchiata durante l’arresto. L’agenzia di stampa conservatrice iraniana Fars ha confermato l’incidente, pubblicando una foto della studentessa. Secondo l’agenzia, la studentessa aveva indossato “abiti inappropriati” in classe e si era “spogliata” dopo essere stata avvertita dalle guardie di sicurezza di rispettare il codice di abbigliamento.

Iran, "Another love" di Tom Odell diventata il simbolo della protesta - MetroNews

Nel 2022 sono scoppiate proteste senza precedenti guidate da donne che chiedevano l’abolizione del codice di abbigliamento obbligatorio dopo la morte in carcere di Mahsa Amini, una donna curda iraniana che era stata arrestata per una presunta violazione del codice. Le proteste, che hanno visto le donne infrangere i tabù togliendosi il velo e in alcuni casi bruciandolo, si sono dovute fermare di fronte a una repressione disumana che ha provocato la morte di 551 manifestanti e l’arresto di migliaia di persone.

Proteste in Iran – Il Giunto

Come tutte le religioni, anche l’Islam è sempre stata culturalmente  conservatrice.

Ma per capire meglio il problema culturale e sociale partiamo dalla storia:

Le guerre di religione sono lotte di stati che vogliono obbligare e convertire gli altri Paesi alla propria fede religiosa; sono la continuazione delle guerre di predominio. Dopo la riforma protestante e la Controriforma, ci fu lo scisma dell’Europa in stati cattolici e stati protestanti. Quindi dopo il Cinquecento questi stati si affrontarono in guerre di religione, ma queste non ebbero solo scopi religiosi, volevano anche imporsi su tutta l’Europa. I conflitti scoppiarono anche dentro gli stati, infatti i re non tolleravano che i sudditi seguissero una religione diversa dalla loro.

La prima crociata di religione cristiana (1096-1099) fu la prima di una serie di spedizioni armate, che tentarono di conquistare Gerusalemme e la Terra santa, invocata da papa Urbano II nel 1095. La crociata iniziò come un vasto pellegrinaggio armato della cristianità occidentale obbediente alla chiesa di Roma per riconquistare la Terra santa. La crociata terminò con la presa di Gerusalemme.

Il papa Urbano II (foto), dichiarò ufficialmente la crociata, con l’obiettivo di conquistare Gerusalemme dopo 462 anni di territorio islamico.

Vaticano - La storia di papa Urbano II - romanews-lasupervisione24.com

Nel 1096, la crociata ufficiale, a cui parteciparono molti nobili cattolici europei insieme alla nobiltà, ai cavalieri massoni, ai contadini e i servi provenienti da molte regioni dell’Europa occidentale che viaggiarono via terra e via mare, raggiungendo prima Costantinopoli e poi Gerusalemme. I crociati, attraverso inenarrabili genocidi, presero Nicea nel 1097 e conquistarono Antiochia l’anno successivo.

Poi ci fu la Guerra di religione durata Trent’anni (1618-1648), un interminabile e devastante conflitto continentale, una guerra civile tedesca nonché l’ultima delle grandi guerre di religione provocate dalla rottura dell’unità cristiana ad opera di Martin Lutero (protestante) nel 1517.

La ‘Guerra dei 30 anni’ (foto sotto), si rifà ai conflitti intraeuropei, che non si risolsero con la fine del Cinquecento, ma continuarono fino al 1763, durante l’età moderna, e proseguono ancora oggi.

La Guerra dei 30 anni, tante guerre in una sola - Storia in Rete

I ‘nobili’ e i politici ladroni e massomafiosi, hanno ricominciato a imporci la guerra tra religioni, come il conflitto etnico e religioso fra Israele e Palestina.

Teniamo presente che quei fetenti burloni senza scrupoli dei nostri governanti, ci stanno ancora prendendo in giro, stanno facendo sparire senza che nessuno se ne accorga 250 miliardi di euro col PNRR!!! E’ un enorme business fatto di guerre e incentivi al capitale, che dura 5 anni, dal 2021-2026 e fu approvato nel gennaio 2021 dal governo Conte II. Può accadere solo in Italia (a causa del complice silenzio di tanti), che uno come Conte, l’autore del più rilevante assalto alla finanza pubblica della storia d’Italia, si erga a moralizzatore della politica nazionale. E può succedere solo in Italia che i più codardi e ambiziosi politici del più grande partito della ‘sinistra democratica’, decidano di affidare le nostre sorti a una persona ambigua come Conte, che aveva in realtà il compito di consegnare il potere statale alla destra (anticostituzionale), attraverso  quella pagliaccia fascista della Giorgia Meloni (foto sotto).

La sinistra se ne faccia una ragione: Meloni non è fascista

Specifichiamo che il gruppo dirigente del Movimento 5 Stelle, alla cui testa c’era Luigi Di Maio (foto sotto), non aveva nessuno da indicare come premier, quindi han puntato tutto sul magna magna detto Conte II. Ricordiamo anche la ruberia di Conte, fatta col bonus 110%, una regalia erogata a soggetti che, per reddito e patrimonio (come la massomafia e i colletti bianchi), non avevano alcun bisogno di questo extraincentivo che s’è trasformato in una dissipazione incontrollata di denari pubblici, una parte dei quali sono stati tranquillamente rubati. In definitiva, a oggi, il costo dell’operazione del 110% sembra più vicina ai 250 miliardi di euro che ai 150 stimati dal governo, con conseguenze sui bilanci pubblici e su spese essenziali come scuola, sanità e spazi sociali laici. 12,6 miliardi sono andati a banche e intermediari finanziari (dato prudenziale), comunque più alto di quel 10% inizialmente previsto, in quanto man mano che la cessione dei crediti acquisiti è diventata più difficile, questa percentuale è salita di molto.                                  Luigi Di Maio: le tante tappe di un cambiamento radicale | Vanity Fair Italia

Conte II viene dopo tangentopoli, l’inchiesta della magistratura che tra il 1992 e il ’94, scoperchiò un vasto sistema organizzato di corruzione utilizzata da tutti i partiti (cattolici, destra e sinistra – cani e porci allegramente assieme), per finanziare le loro attività e, in molti casi, per arricchire singoli politici e dirigenti. Tra il 1992 e il ‘96, ci furono una media di 2000 persone indagate per corruzione, concussione o altri reati cosiddetti “contro i doveri d’ufficio”. Tangentopoli portò al crollo degli storici partiti che avevano guidato la I repubblica, ma non generò una ‘moralizzazione’ della vita italiana. I problemi alla radice della corruzione e della generale percepita immoralità della vita pubblica non sono affatto cambiati. cambiati.

La scomparsa dei grandi partiti ha messo fine al finanziamento illecito organizzato, ma il nostro paese rimane uno dei più corrotti dell’Europa occidentale secondo tutti i principali indicatori.

Il giorno dell'avviso di garanzia a Craxi - Il Post

Nel 1992 /‘93 i magistrati iniziano ad aprire le indagini non solo sull’ultimo gradino della scala sociale ma osarono indagare anche sui più importanti personaggi politici italiani. L’inchiesta Mani Pulite e lo scandalo di Tagentopoli iniziarono il 17/2/1992 con l’arresto di Mario Chiesa, politico socialista, presidente della più grande struttura di cura e ricovero degli anziani di Milano, il Pio Albergo Trivulzio, poi c’era Renato Altissimo, segretario del Pli al primo avviso di garanzia, Bettino Craxi all’ottava informazione di garanzia, Severino Citaristi, segretario amministrativo della Dc, alla 17esima denuncia, Antonio Cariglia, Partito socialdemocratico, al primo avviso di garanzia. Terzo avviso per Antonio del Pennino, ex capogruppo del Pri alla Camera. Questi terroristi ladroni che hanno fatto man bassa dei soldi pubblici, non sono stati rinchiusi in psichiatria, come la ragazza che ha protestato per i diritti delle donne davanti all’università iraniana, ma sono rimasti quasi tutti impuniti, se non addirittura passati di grado. Ma non è finita qua: il 1994 segnò il business dell’incoronamento di Berluska, politico che faceva parte della loggia massonica P2, incentivato ed eletto dal potere massonico del centrodestra che ha fatto entrare esplicitamente i fasci in politica.

I soldi del PNRR che stanno sparendo, li gestisce l’ispettorato generale presso la ragioneria generale dello stato (ministero dell’economia). I beneficiari del PNNR sono la massomafia: le Pubbliche Amministrazioni, le imprese e le  industrie, soprattutto quelle militari.

Il potere politico con le sue ingiuste manovre, vuole ricreare ancora la guerra tra religioni attraverso la guerra tra poveri, ridotti alla fame apposta, per scannarsi tra di loro (noi).

Cerchiamo di non cadere nella trappola istituzionale e combattiamo insieme per alzare il livello culturale e per i nostri diritti!!

W l’Anarchia: l’unica via!!

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Vi consigliamo questo video che parla dei conflitti e dei poteri forti di oggi in Palestina:

https://www.rai.it/programmi/report/inchieste/Il-laboratorio-996f7402-dd1d-4ed9-9308-14251bf824e7.html

TORINO: sabato 23/11 AUTODIFESA ANTIPSICHIATRICA – incontro su autodifesa dal TSO c/o Radio Blackouthttps://artaudpisa.noblogs.org/

ASSALTI FRONTALI – FAN**LO CI SIAMO ANCHE NOIhttps://www.youtube.com/watch?v=gA0D-lhnIbE

Emsi Caserio: Rap Anarchico Popolarehttps://www.youtube.com/watch?v=qg4N2z7g_5k

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Solidarietà a tutte le ribelli e i ribelli che lottano per la Libertà (Anarchia)

Nè con la NATO, nè con l’Europa, nè con Israele!

Basta Armi, basta guerre!

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Non è Dio che mi interessa, ma gli uomini.

Luis Buñuel

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Cultura dal basso contro i poteri forti e i suoi cani

Rsp (individualità Anarchiche)

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