Il 6 Gennaio (1994) – Maurizio Broccoletti (a sinistra nella foto), viene estradato in Italia, per le accuse sui fondi riservati del SISDE, dopo essere stato arrestato all’inizio di Dicembre ’93 a Montecarlo. All’arrivo in Italia consegna 3 bobine con le registrazioni di alcune conversazioni tra gli inquisiti, prima del loro secondo arresto. Nelle conversazioni, gli ex funzionari del SISDE, fanno riferimento ad una versione di comodo.
21 Gennaio – Il ministro dell’interno Nicola Mancino (foto sopra), viene iscritto nel registro degli indagati nell’ambito dell’inchiesta sui fondi neri del SISDE, per favoreggiamento, in seguito alle dichiarazioni di Maurizio Broccoletti. Rassegna le dimissioni da ministro che vengono respinte da Ciampi.
22 Gennaio – Sventato a Trapani, grazie a una serie di intercettazioni, un attentato al giudice Luca Pistorelli, titolare di inchieste su mafia e massoneria, servizi deviati e Gladio.
26 Gennaio – Silvio Berlusconi (tessera P2 n. 1816) decide di fondare un suo partito politico: Forza Italia. Ci lavorava da almeno 6 mesi. Mette insieme ex socialisti craxiani, ex democristiani, liberali, imprenditori e professionisti sempre vicini alle stesse aree politiche. Il programma elettorale del movimento ricalca, in parecchi punti, il «Piano di rinascita democratica» di Licio Gelli e della loggia massonica segreta P2.
31 Gennaio – Il Tribunale della Libertà ha ritenuto illegittimo il sequestro di 16 miliardi e 400 milioni a Licio Gelli e ha disposto la restituzione di tutti i titoli e certificati di deposito.
1 Febbraio – Al Tribunale dei ministri, Malpica sostiene il confronto con coloro che ha accusato, nel corso dell’inchiesta sui fondi riservati del SISDE, da Parisi a Mancino a Finocchiaro. Il comitato parlamentare sui servizi censura la condotta di Mancino, Malpica e Finocchiaro. I 7 imputati, ex funzionari del SISDE vengono rinviati a giudizio.
3 Febbraio – Chiesto dalla Procura distrettuale antimafia di Palermo il rinvio a giudizio del funzionario del SISDE, Bruno Contrada (foto sotto) accusato di concorso in associazione mafiosa. 18 Febbraio – La Corte di Appello di Firenze assolve Massimo Abbatangelo, deputato del MSI, per la strage del rapido 904. In primo grado era stato condannato all’ergastolo. Viene invece condannato per detenzione e porto di esplosivo a 6 anni di reclusione, 4 milioni di multa e all’interdizione perpetua dai pubblici uffici.
2 Marzo – Il boss di Cosa Nostra Francesco Marino Mannoia, interrogato negli USA, ribadisce le accuse contro Bruno Contrada che avrebbe protetto il boss Rosario Riccobono assassinato negli anni ’80. Riccobono avrebbe poi ricambiato i favori a Contrada facilitandogli gli arresti di personaggi minori.
3 Marzo – Durante una rapina a Bologna, alla Banca Popolare di Imola, la banda della Uno bianca ferisce il cassiere Alessandro Santini.
26 Marzo – Ricercati per la strage di Via dei Georgofili a Firenze i boss di Cosa Nostra Giovanni Brusca, Leoluca Bagarella e Bernardo Provenzano. Sembra che Brusca si trovasse effettivamente a Firenze in quei giorni insieme ad altri corleonesi. 12 Aprile – Si apre a Palermo il processo a Bruno Contrada, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa. 16 Aprile – La Corte di Assise di Roma pronuncia la sentenza al processo contro la loggia P2: Licio Gelli non era imputato in questo processo del reato di cospirazione mediante associazione perché la Svizzera, dove si rifugiò durante l’inchiesta, non accettò l’estradizione per questa imputazione, è invece condannato per millantato credito (per aver mostrato a Roberto Calvi dei documenti del procedimento penale contro il Banco Ambrosiano in modo da indurlo a credere che potesse influire sulla conduzione dell’inchiesta), calunnia (nei confronti dei magistrati milanesi Giuliano Turone, Guido Viola e Gherardo Colombo) e procacciamento di notizie segrete (relativamente ai fascicoli dei servizi segreti italiani ritrovati nella villa di Gelli a Montevideo e datigli dal gen. Allavena), a un totale di 17 anni di cui però 5 gli vengono condonati e i 5 relativi al procacciamento di notizie segrete non saranno applicati perché l’Uruguay, nel documento di estradizione, ha precluso l’espiazione della pena eventuale. Viene inoltre condannato all’interdizione perpetua dai pubblici uffici. Il gen. Gianadelio Maletti è condannato a 14 anni per sottrazione di documenti riguardanti le indagini e raccolti nel cosiddetto rapporto “M.Fo.Biali” riguardante traffici illeciti di petrolio, è invece assolto dal reato di cospirazione politica, 5 degli anni inflitti vengono condonati. Assolti anche Umberto Ortolani, Antonio La Bruna, Antonio Viezzer, Giuseppe Battista, Franco Picchiotti dal reato di cospirazione politica mediante associazione. Assolti anche dai reati contestatigli Raffaele Giudice, Pietro Musumeci, Luigi De Santis, Salvatore Bellassai. Una sentenza scandalosa soprattutto alla luce delle risultanze della Commissione parlamentare sulla P2, pubblicata 10 anni prima.
21 Aprile – Il generale Inzerilli (foto sopra), ex comandante della VII divisione del SISMI e responsabile per circa 6 anni di Gladio, l’avv. Francesco Stoppani e l’ex ufficiale del SISMI Sergio Mura sono rinviati a giudizio da Francesco Monastero per cospirazione politica mediante accordo, attentato contro gli organi costituzionali, tentato sequestro di persona a scopo di terrorismo ed eversione, associazione con finalità di terrorismo ed eversione dell’ordinamento democratico. Le accuse si riferiscono ad attività compiute dal SISMI in Alto Adige fra il 1979 e il 1981.
26 Aprile – Si apre il processo contro gli ex funzionari del SISDE incriminati per lo scandalo dei fondi riservati. Gli imputati sono: Riccardo Malpica, Matilde Martucci, Maurizio Broccoletti, Gerardo Di Pasquale, Michele Finocchi, Antonio Galati e Rosa Sorrentino. Nel corso dell’inchiesta il PM Leonardo Frisani ha sequestrato sui conti dei 7 imputati 51 miliardi e 400 milioni.
10 Maggio – Silvio Berlusconi forma il nuovo governo di destra; ne fanno parte Forza Italia, la Lega Nord, l’Unione di Centro, Alleanza Nazionale-MSI, la Federazione Liberal-democratica, il CCD, Giuliano Ferrara e un uomo di Cossiga. Ben 5 sono i neofascisti diventati ministri (alla faccia della Costituzione antifascista…).
11 Maggio – La procura di Palmi fa arrestare, nell’ambito dell’indagine sui finanziamenti occulti e il traffico di voti della massoneria alla lista “Solidarietà Democratica ” del col. Antonio Pappalardo (foto sopra), poi confluita in Forza Italia, il principe Giovanni Alliata di Montereale, Cosmo Sallustio Salvemini, Alfredo Rasoli, il col. Benedetto Miseria per “…associazione a delinquere e associazione segreta per aver fatto parte di un gruppo massonico occulto con finalità di interferenza sull’esercizio delle funzioni di organi costituzionali, di amministrazioni pubbliche, di enti pubblici e di servizi pubblici per impedire ed ostacolare il libero esercizio del diritto di voto…”. Per la prima volta vengono utilizzati gli articoli 1 e 2 della legge sulla P2 del 1982.
13 Maggio – Berlusconi presenta i sottosegretari del suo governo. Tra di essi figurano: Franco Rocchetta della Lega, provienente da una militanza nell’estrema destra. Il 16/4/1968 insieme a Mario Merlino, Stefano delle Chiaie e molti altri protagonisti della strategia della tensione, viene invitato dai colonnelli in Grecia; Guido Lo Porto di AN che il 24 Ottobre 1969 all’età di 32 anni, insieme a 4 camerati tra cui Pierluigi Concutelli, viene fermato dai carabinieri attirati da una sparatoria, che nel bagagliaio della macchina trovano una quantità considerevole di armi da guerra; Ilario Floresta di Forza Italia, indagato per fatti di mafia e voto di scambio; Mario Borghezio della Lega, l’anno precedente ha preso una multa di 750.000 lire per aver picchiato un bambino marocchino, ha inoltre l’abitudine di partecipare alle commemorazioni della Repubblica di Salò; è stato anche arrestato per attività mafiosa nel 1979 e condannato in un altro processo per speculazione edilizia; Antonio Parlato di AN, uomo di Rauti, organizzatore all’inizio degli anni ’70 dei “Campi Hobbit”, campi paramilitari di fascisti in tutina mimetica.
16 Maggio – Al secondo appello per la strage di Bologna, viene emessa la sentenza che condanna all’ergastolo Francesca Mambro, Valerio Fioravanti (foto sopra) e Sergio Picciafuoco, 11 anni a Gilberto Cavallini, 10 anni a Licio Gelli e Francesco Pazienza, 8 anni e 5 mesi a Pietro Musumeci, 8 anni a Egidio Giuliani, 7 anni e 11 mesi a Giuseppe Belmonte. E’ la quinta sentenza emessa da un tribunale per la strage del 2 Agosto 1980. I carabinieri di Como arrestano il sostituto procuratore, Romano Dolce, titolare di un’inchiesta sul traffico internazionale di armi, per “…associazione per delinquere finalizzata all’introduzione in Italia di armi, esplosivi, sostanze radioattive, materiale strategico, denaro e titoli di Stato falsi…”. In pratica Dolce, invece di indagare, avrebbe partecipato ai traffici di Aldo Anghessa (Malpica quando era direttore del SISDE, aveva dichiarato: “…Anch’esso è un informatore occasionale del servizio…”), anch’egli incriminato. Sono stati arrestati anche il segretario di Dolce, l’appuntato della guardia di Finanza Antonio Erdas, la convivente di Anghessa, Donata Peterlini, Franco Fraquelli, commerciante e il collaboratore di Anghessa, Antonio Muolo.
21 Maggio – La Procura di Palermo chiede il rinvio a giudizio per Giulio Andreotti.
24 Maggio – Durae una rapina alla Cassa di Risparmio di Pesaro, la banda della Uno bianca uccide il direttore della banca Ubaldo Paci.
31 Maggio – Laura Cassarà, vedova dell’ingegner Roberto Parisi, assassinato dalla mafia nel 1985, testimonia al processo contro Bruno Contrada. Afferma di essere stata intimidita dall’imputato che, subito dopo la morte del marito, le consigliò di non rivelare a nessuno i suoi eventuali sospetti. Testimonia anche l’ex alto commissario per la lotta alla mafia Emanuele De Francesco che difende l’operato dell’ex funzionario del SISDE.
20 Giugno – Muore a Roma il principe Giovanni Alliata di Montereale (foto sopra), mentre è agli arresti domiciliari con l’accusa di aver condizionato le ultime elezioni amministrative di Roma.
21 Giugno – Viene arrestato l’agente di cambio romano Giancarlo Rossi. Risulta essere colui che ha aperto il conto alla Trade Develpment Bank di Ginevra FF2927. Da tale conto sono transitati 2 miliardi e 100 milioni delle tangenti Enimont. A Rossi viene sequestrato l’organigramma del SISMI suddiviso per settori, inoltre Michele Finocchi del SISDE risulta essere tra i clienti dell’agente di cambio.
24 Giugno – Annunciati accertamenti patrimoniali da parte della Guardia di finanza su Giulio Andreotti. Disposte analoghe verifiche nei confronti di altre 47 persone, tra cui i familiari del senatore, l’imprenditore Giuseppe Ciarrapico, il giudice Corrado Carnevale, l’ex senatore Claudio Vitalone, il costruttore Gaetano Caltagirone.
4 Luglio – Viene reso noto che i PM Adelchi D’Ippolito e Diana De Martino hanno ottenuto un ordine di custodia cautelare per l’agente di cambio Giancarlo Rossi in relazione alle tangenti ACEA, che sarebbero transitate sul conto svizzero FF2927 di cui sarebbero stati beneficiari esponenti della DC.
5 Luglio – Depositata la requisitoria sulle inchieste bis sulle stragi dell’Italicus e di Bologna: l’intero gruppo dirigente dell’MSI negli anni ’70 è coinvolto. Vengono rilevate anche responsabilità del ministero dell’Interno, dei gruppi neofascisti e neonazisti, di agenti dei servizi segreti italiani e USA, di delinquenti comuni e della loggia P2.
7 Luglio – La Gran Loggia di Washington toglie il riconoscimento alla maggiore obbedienza massonica italiana, il Grande Oriente d’Italia. Il PM Paolo Giovagnoli nell’ambito dell’inchiesta sulla strage dell’Italicus ha trasmesso gli atti alla Procura di Roma affinché indaghi, per le ipotesi di attentato alla Costituzione e cospirazione politica nei confronti di Licio Gelli, dell’ex direttore dell’Ufficio Affari Riservati, Federico Umberto D’Amato (foto sopra), del generale Pietro Musumeci e del colonnello Giuseppe Belmonte del SISMI, del gen. Gianadelio Maletti, del colonnello Giancarlo D’Ovidio, del capitano Antonio Labruna, del colonnello Federigo Mannucci Benincasa, tutti presunti appartenenti alla loggia massonica P2.
11 Luglio – Arrestato il cavaliere del lavoro di Catania Gaetano Graci con l’accusa di aver strettamente collaborato per circa 10 anni con la cosca mafiosa di Nitto Santapaola. Secondo il pentito Maurizio Avola sarebbe stato Graci a chiedere a Santapaola di eliminare il giornalista de “I Siciliani” Giuseppe Fava. Oltre a Graci sono stati arrestati i gioiellieri Aldo Fabio Ugo e Angelo Carlo Lamorella e due dipendenti comunali che fornivano carte d’identità di cittadini morti. I magistrati avevano già indagato su Graci a proposito del viaggio segreto in Sicilia di Michele Sindona (foto sotto), Graci infatti si incontrò con Joseph Macaluso, mafioso siculo-statunitense al seguito di Sindona.
13 Luglio – Viene nominato capo del SISDE il generale dei cc Gaetano Marino e suoi vice il prefetto Carlo Mosca e il dirigente di polizia Mario Fasano. Capo del SISMI è stato nominato il generale dell’esercito Sergio Siracusa. A capo del CESIS è stato nominato il prefetto Umbero Pierantoni [chi controlla il controllore?].
14 Luglio – Vengono individuati alcuni responsabili degli attentati romani del 14 maggio e del 27 luglio 1993. La DDA di Roma ottiene 8 ordini di custodia cautelare contro membri di Cosa nostra: Riina, Provenzano, Bagarella, Brusca, Filippo e Giuseppe Graviano. Oltre ai componenti di Cosa nostra vengono anche individuati due pregiudicati romani: Antonio Scarano e Aldo Fabretti. I giudici del Tribunale dei Ministri hanno archiviato la posizione di Francesco Cossiga in relazione all’inchiesta su Gladio. Proseguono invece gli accertamenti nei confronti dell’ammiraglio Fulvio Martini e del generale Paolo Inzerilli.
19 Luglio – Viene reso noto che è stata emessa un’ordinanza di custodia cautelare contro Michele Massaria per una rapina realizzata il 20/12/1992 alla gioielleria Barducci di Roma. Massaria avrebbe fatto parte della Banda della Magliana.
25 Luglio – Arrestato a Losanna l’ufficiale del SISDE Michele Finocchi (foto sopra). A tradirlo è stata una carta di credito. E’ stato appurato che ad aiutarlo nella latitanza ha contribuito a nche Ignazio Moncada, coinvolto in un’inchiesta su appalti e mafia a Torino, nonché marito di una delle ex amanti di Finocchi.
29 Luglio – Condannati per concorso nella bancarotta del Banco Ambrosiano Bettino Craxi e Claudio Martelli a 8 anni e mezzo, Leonardo Di Donna a 7 anni e Licio Gelli a 6 anni e mezzo. L’inchiesta era imperniata sul versamento fatto da Roberto Calvi sul cosiddetto “conto Protezione” e cioè il conto 633369 dell’UBS di Lugano per ben 7 milioni di dollari. I 7 milioni di dollari erano un finanziamento al PSI in cambio di un prestito di 50 milioni di dollari che l’ENI, presieduta da Leonardo Di Donna, iscritto alla P2, avrebbe dovuto dare al Banco Ambrosiano.
4 Agosto – Il giudice Leonardo Grassi ha depositato la sentenza di rinvio a giudizio per la strage della stazione di Bologna e dell’Italicus e nel frattempo trasmette gli atti alla Procura perché continui le indagini sull’attentato al treno Italicus avvenuto nell’agosto del ’74. Sono stati rinviati a giudizio per i depistaggi il capo del centro SISMI di Firenze Federico Mannucci Benincasa, il maggiore del SIOS Aeronautica Umberto Nobili, i fascisti Ivano Bongiovanni e Massimo Carminati. Nell’ordinanza vengono trasmessi gli atti dell’inchiesta anche alla Procura di Roma perché proceda contro Gelli e gli uomini dei servizi e gli affiliati alla P2 che insieme a lui, hanno portato avanti un disegno antidemocratico attraverso mezzi non consentiti dall’ordinamento, per mutare in senso autoritario e illiberale e poi in forma di Repubblica presidenziale la costituzione dello Stato. Inoltre tali personaggi sono accusati di “aver organizzato, tollerato, orientato bande paramilitari neofasciste, pur avendo l’obbligo giuridico di neutralizzarle; hanno ispirato tentativi di golpe, attentati e stragi, consumate o solo programmate, ovvero non le hanno impedite, assicurando l’impunità agli autori di questi fatti, e favorendone persino la fuga”.
10 Agosto – Sulla stampa vengono pubblicate nuove accuse al magistrato ed ex ministro Claudio Vitalone (nella foto con Andreotti), nell’ambito delle indagini sull’omicidio Pecorelli. Dopo Vittorio Carnevale due pentiti della banda della Magliana, Antonio Mancini e Fabiola Moretti, indicano in Vitalone il mandante del delitto.
25 Agosto – Viene nominato capo della polizia Fernando Masone. Vicario di Masone sarà Achille Serra. Nel ’78 Masone era capo della mobile a Roma quando poliziotti travestiti da manifestanti, ai suoi ordini, uccisero la studentessa Giorgiana Masi.
20 Settembre – Viene arrestato l’ex ministro degli interni DC Antonio Gava per associazione mafiosa nell’ambito dell’operazione “maglio” per la quale sono stati emessi 98 ordini di arresto. Gava avrebbe instaurato stretti rapporti con la camorra capeggiata prima da Raffaele Cutolo e poi da Carmine Alfieri.
21 Settembre – I giudici argentini hanno deciso di rifiutare l’estradizione richiesta dalla magistratura italiana per il terrorista fascista Augusto Cauchi perché la richiesta italiana avrebbe “eminente carattere politico”. Il presidente dei senatori della Sinistra Democratica Libero Gualtieri ha rivelato che i servizi segreti avrebbero speso 1992 miliardi di lire senza alcun rendiconto per “spese riservate”.
27 Settembre – Il tenente dei cc Carmelo Canale (foto sopra), già collaboratore di Paolo Borsellino, dichiara al processo contro Bruno Contrada che Giovanni Falcone rivelò a Borsellino di aver individuato nel funzionario del SISDE il responsabile nel 1989 del fallito attentato al giudice istruttore palermitano Falcone.
10 Ottobre – Sono state depositate le motivazioni della sentenza per il crac del Banco Ambrosiano che ha visto condannati Umberto Ortolani, Licio Gelli, Francesco Pazienza (foto sotto), Flavio Carboni.
14 Ottobre – Nel dicembre 1984 il servizio segreto delle Seichelles individuò in Antonio Di Pietro un agente della CIA e per questo motivo organizzò un agguato: lo avrebbero dovuto scaraventare da un dirupo insieme alla futura moglie. A rivelarlo è il faccendiere Francesco Pazienza che lo avrebbe salvato dato che in quel periodo era consulente del presidente delle Seychelles Rene. In effetti Di Pietro ufficialmente in vacanza si incontrava segretamente col vescovo, all’epoca a capo dell’opposizione e agli agenti nordcoreani che in quel momento agivano alle Seychelles; arrivarono alla conclusione che Di Pietro lavorasse per la CIA.
18 Ottobre – Nell’aula del Tribunale dove si svolge il processo per i fondi neri del SISDE, i periti hanno dimostrato che gli imputati rubavano anche sugli appalti, facendo lievitare le spese dal 50 al 90%. Principale beneficiario di tali ruberie, oltre agli imputati, sarebbe stato l’architetto Adolfo Salabè e suo fratello Mario. Ad esempio la Fra.sa, società intestata ai due fratelli, ha emesso una fattura per 3 miliardi di lire, che nei libri contabili del SISDE risultava essere di soli 3 milioni e tra l’87 e il ’92 la Fra.sa avrebbe fatturato oltre 43 miliardi maggiorando il tutto di circa il 50%.
21 Ottobre – Riccardo Malpica, Matilde Martucci, Maurizio Broccoletti, Gerardo De Pasquale, tutti imputati per lo scandalo dei fondi neri del SISDE, non sono più agli arresti domiciliari perché il Tribunale ha ritenuto che non esistessero più le esigenze cautelari. Rimane invece agli arresti il capo di gabinetto Michele Finocchi. Durante una rapina alla BNA di Bologna la banda della Uno bianca ferisce due cassieri.
26 Ottobre – Giulio Caradonna, ex deputato dell’MSI, in un’intervista all’Europeo, afferma che Giorgio Almirante (foto sopra), ricevette finanziamenti da Gelli. Almirante e Gelli si sarebbero incontrati per accordarsi sui versamenti all’Hotel Excelsior di Roma. Tale circostanza è confermata da Gelli.
7 Novembre – Licio Gelli è stato condannato dal Tribunale di Treviso a 8 mesi di reclusione per aver offeso l’onore e il prestigio del presidente della Rep. Oscar Luigi Scalfaro per un articolo da lui pubblicato nell’agosto del ’93. Il giudice Carlo Mastelloni ha inviato un rapporto alla Procura della Rep. di Venezia e a quella di Trieste in cui afferma che Edward Mac Gettigam, in servizio al centro della CIA di Roma, abbia avuto un ruolo nella strage di Peteano, avvenuta nel ’72 e ipotizza il reato di concorso in strage. All’agente della CIA, Mastelloni sarebbe arrivato attraverso le indagini sul deposito di armi di Gladio di Aurisina. Vengono, quindi, individuate responsabilità anche di tre ufficiali dei servizi segreti italiani: i generali Fortunato, Serravalle e Cavataio, responsabili, all’epoca, delle strutture SID cui faceva riferimento Gladio. Il miliardario Hermann Niermann nel ’77 costituì a Dusseldorf una fondazione che, afferma il settimanale “Der Spiegel” serviva a finanziare gli attentati dinamitardi firmati “Ein Tirol” e organizzazioni naziste come i “Lupi Neri” e razziste in Belgio. Alla morte di Niermann, nel 1985 diventò capo della fondazione Norbert Burger, due volte presidente del partito nazionaldemocratico d’Austria, dichiaratamente filonazista e condannato all’ergastolo nel ’70 dalla magistratura italiana per terrorismo.
13 Novembre – La magistratura di Pavia ha riaperto l’inchiesta sulla morte di Enrico Mattei (fondatore dell’Eni), dopo le rivelazioni fatte da alcuni mafiosi pentiti in cui affermano che ad uccidere Mattei sarebbe stata Cosa nostra.
21 Novembre – Sono stati individuati alcuni componenti della ‘banda della Uno bianca’. Si tratta di Roberto e Fabio Savi. Roberto è un poliziotto in servizio alla sala operativa della questura di Bologna ed è stato arrestato. Suo fratello Fabio è invece riuscito a sfuggire alla cattura. I mass media scrivono che è stato pubblicato un avviso di garanzia inviato dal pool di Milano al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi che, in quel momento, a Napoli presiedeva la conferenza ONU sulla criminalità.
23 Novembre – Inizia ad emergere dagli accertamenti la personalità di Roberto Savi, il poliziotto della Uno bianca. Risulta collocarsi politicamente all’estrema destra. Sono stati inoltre trovati nel suo garage una valigetta con 230 milioni e un consistente arsenale di armi. Sono stati posti i sigilli al tesoro della banda della Magliana. Si tratta di 500 miliardi di beni appartenenti ad Enrico Nicoletti che li gestiva grazie ad un giro di parenti, amici e semplici prestanome.
24 Novembre – Vittorio Mangano, boss mafioso ed ex stalliere di Silvio Berlusconi ad Arcore è indagato per corruzione insieme all’avvocato Giovanni Aricò. Avrebbe ricevuto 200 milioni da Salvatore Cancemi, ora pentito, per corrompere i magistrati della Suprema Corte prima della sentenza del maxiprocesso ter contro la mafia. Viene catturato Fabio Savi, il componente della banda della Uno bianca riuscito fino ad ora a sfuggire all’arresto, nei pressi del confine con l’Austria.
25 Novembre – Nell’ambito dell’inchiesta sulla banda della Uno bianca è stato arrestato un altro poliziotto, altri due sono sospettati di avere chiuso gli occhi sull’attività dei colleghi, un altro ancora a Pescara ha ricevuto un avviso di garanzia. I magistrati bolognesi hanno inoltre trasmesso gli atti dell’inchiesta ai colleghi romani che indagano sulla Falange Armata. Il poliziotto arrestato si chiama Pietro Gugliotta (foto sopra) e prestava servizio alla sala operativa delle volanti della questura di Bologna.
26 Novembre – E’ stato arrestato anche il terzo dei fratelli Savi, Alberto, anche lui poliziotto. E’ stato intervistato il padre dei fratelli Savi, Giuliano che ha dichiarato di possedere 20 fucili da caccia anche “per sparare ai gatti che lo disturbano e per tenere lontani i negri, gli ebrei e gli zingari da casa mia”.
27 Novembre – Una perizia ha constatato che una delle pistole 357 magnum sequestrata ai componenti della banda, è la stessa che nell’aprile del ’90 uccise l’educatore carcerario di Opera Alberto Mormile. Il senatore Libero Gualtieri racconta che l’ex segretario del CESIS, Francesco Paolo Fulci redasse un elenco di 16 nomi interni alle “forze dell’ordine” come sospetti di essere implicati nella vicenda della Falange Armata che tale sigla avrebbe avuto lo scopo di disinformare e intimidire per allontanare i sospetti su Gladio.
29 Novembre – Sono stati arrestati altri due poliziotti nell’ambito dell’inchiesta sulla banda della Uno bianca. Si tratta di Marino Occhipinti (foto sopra), vice sovrintendente della narcotici della squadra mobile e Luca Vallicelli, agente scelto della scuola di polizia stradale di Cesena. Sono accusati di aver preso parte a una serie di rapine precedenti alla comparsa della Uno bianca effettuate ai danni di alcuni negozi Coop alla fine degli anni ’80. Occhipinti è anche accusato di aver preso parte a un assalto a un furgone della Coop di Casalecchio di Reno, il 19/2/1988. La rapina in cui furono impiegati esplosivo, pistole e fucili, fu rivendicato da Avanguardia Nazionale. Per tali rapine erano già stati condannati i componenti di una banda di catanesi incastrati da una pentita. E’ stato reso noto un rapporto del comitato di coordinamento operativo del NSC (Consiglio Nazionale di Sicurezza) degli Stati Uniti, datato 29 maggio 1958 in cui si afferma: “I progressi verso il conseguimento dei nostri obiettivi sono stati ostacolati dalle attività, dentro e fuori dall’Italia, di Enrico Mattei e dalle interferenze del presidente Giovanni Gronchi negli affari del governo… il partito comunista italiano è ancora molto potente… La concorrenza tra l’ENI e le compagnie petrolifere americane è un importante e irritante problema. Il governo italiano su pressioni del presidente Gronchi, ha sollecitato consultazioni tra i due governi per evitare attriti in futuro… Mattei ha approfittato della tensione tra occidente e paesi islamici per scavalcare le “7 sorelle” e firmare con l’Iran un accordo inaudito, che lascia al paese produttore di petrolio tre quarti dei profitti”.
3 Dicembre – Arrestato Michelangelo La Barbera, boss mafioso, considerato uno dei killer di Mino Pecorelli dell’agenzia OP.
5 Dicembre – Viene arrestato Marco Affatigato (foto sopra), ex leader di Ordine Nuovo, con l’accusa di concorso in detenzione di esplosivo. In ottobre Affatigato si era presentato alla questura di Lucca raccontando che dalla Croazia stava per giungere in Italia una partita di esplosivo. Il neofascista sarebbe stato contattato da un vecchio amico croato conosciuto circa 8 anni prima a Valence, una cittadina vicino a Lione dove Affatigato abitava ed aveva aperto una ditta di import-export. L’esplosivo, 44 chili di tritolo, 254 detonatore due rotoli di miccia, passa la frontiera nascosto in due ruote di scorta di una Renault 19 con tre croati a bordo dopo che il terrorista nero ha avvertito la polizia. Affatigato, insieme a un poliziotto che si finge il compratore, e i croati si incontrano in un capannone di Guamo, nei pressi di Lucca. La polizia fa irruzione ed arresta Zvonko Keretic, suo figlio Dragan e Ivan Bosili. I croati in carcere raccontano che è stato Affatigato a contattarli e a ordinare l’esplosivo. Il procuratore Giuseppe Quattrocchi e il sostituto Augusto Lama chiedono e ottengono sulla base delle dichiarazioni dei croati l’arresto di Affatigato.
10 Dicembre – Vincenzo Nardi, l’ispettore inviato dal Ministero di Grazia e Giustizia alla Procura di Palermo, sta indagando su Piero Di Miceli, commercialista, con uno studio sopra gli uffici del SISDE di Palermo, è stato consulente su incarico del Tribunale per le perizie sui beni di Vito Ciancimino e per 2 anni è stato fornito di scorta e di auto blindata. Il commercialista è ora indagato in un’inchiesta su mafia, affari e massoneria [massomafia, come li aveva definiti Falcone]. Nell’estate del ’92 fu inviata una lettera anonima in cui si affermava che Di Miceli era legato ai servizi segreti e a Totò Riina, al quale aveva prestato una propria auto coperta da immunità diplomatica, inoltre veniva accusato di essere stato il mediatore di un incontro tra l’onorevole Mannino e Riina e che Falcone aveva intenzione di muovere le sue prossime indagini proprio sulle attività del commercialista con particolare riferimento a una costituenda società internazionale per la gestione di capitali per milioni di dollari. Vincenzo Vinciguerra, il neofascista condannato all’ergastolo per la strage di Peteano è stato interrogato dal giudice Guido Salvini che conduce le indagini dell’ennesima inchiesta sulla strage di Piazza Fontana. Negli interrogatori Vinciguerra afferma che la strage fu attuata dalle cellule neofasciste italiane e i registi erano i capi dell’Aginter Press (associazione sovversiva fascista anticomunista che si celava dietro un’agenzia di stampa internazionale) di Lisbona guidata dal nazista franco-tedesco Yves Guerin-Serac.
12 Dicembre – Roberto Savi, componente della banda della Uno bianca, confessa in aula di essere uno degli autori, insieme ai fratelli Fabio e Alberto, della strage del Pilastro e della strage dei nomadi di Via Gobetti.
13 Dicembre – Arrestato Pino Mandalari (foto sopra), il “commercialista” di Totò Riina. Gran maestro massone, da anni al centro delle cronache di mafia, Mandalari è stato lungamente intercettato, prima delle elezioni politiche, per le quali si è attivato a sostegno dei candidati del centrodestra. Accertati i suoi rapporti coi senatori Filiberto Scalone (An) e Michele Fierotti (Forza Italia, massone). Nel ’72, Mandalari era stato in lista col Movimento sociale italiano, insieme al sottosegretario alla Difesa del governo Berlusconi Guido Lo Porto. Nella massoneria ha il grado 33. L’accusa contestatagli è “di aver gestito attività economiche di esponenti di Cosa Nostra tra i quali Riina Salvatore. Sono stati accertati collegamenti tra la loggia massonica Iside di Trapani e la loggia di Palermo, sita in Via Filippo Cordova, il cui sovrano è Mandalari.
17 Dicembre – German Quiroga Gomez, ministro senza portafoglio del governo boliviano, si è dimesso perché è apparso in una foto pubblicata ed esibita in Parlamento che lo ritrae insieme a Stefano Delle Chiaie (foto sotto). Il ministro ha anche chiesto di essere sospeso dal partito e ha rinunciato all’immunità parlamentare. La foto è stata presentata dall’opposizione nell’ambito del dibattito parlamentare sui rapporti dell’ex presidente Zamora coi narco-trafficanti.
20 Dicembre – Si conclude con 7 condanne il processo per i fondi neri del SISDE. Pene dai 6 ai 9 anni per Maurizio Broccoletti, Gerardo Di Pasquale, Michele Finocchi e Antonio Galati. Pene più leggere agli altri 3 imputati: Riccardo Malpica, Rosa Maria Sorrentino, Matilde Paola Martucci.
21 Dicembre – Sono stati sequestrati nuovi documenti a Mach di Palmstein tra cui alcune ricevute di pagamento in favore di Salvatore Spinello, gran maestro del Grande Oriente scozzese. A Spinello infatti, Craxi aveva commissionato uno studio per riformare le istituzioni e il gran maestro in circa 60 pagina aveva quasi integralmente trascritto il “Piano di Rinascita democratica” di Gelli.
23 Dicembre – Sono state unificate ed affidate alla Procura di Firenze le indagini per l’attentato in Via Fauro a Roma, la strage in Via dei Georgofili a Firenze, la strage di Via Palestro a Milano, l’attentato di San Giorgio al Velabro a Roma. A tale proposito il Procuratore capo Vigna, ha dichiarato: “Le autobombe sono il frutto di un’unica strategia, sicuramente, ma non esclusivamente mafiosa… stiamo verificando se esistono nell’ideazione delle stragi responsabilità da ricercare anche al di fuori di Cosa Nostra”.
28 Dicembre – Negli USA, Clinton ha declassificato e resi pubblici 43 milioni di documenti raccolti dalla CIA. Tra questi il settimanale l’Espresso ne ha rintracciati alcuni inerenti alla struttura Gladio. Da essi emerge che Gladio esisteva già molto prima della sua data ufficiale di nascita nel 1956, che il gladio fu scelto come simbolo perché il nucleo iniziale era costituito da una formazione clandestina di ex appartenenti alla X MAS della repubblica fascista di Salò. La CIA aveva inoltre raccolto una descrizione dettagliatissima della struttura della X MAS e i nomi dei suoi appartenenti comandati da Junio Valerio Borghese, dato che intendeva utilizzare tali figuri in funzione anticomunista. Infatti tutti gli appartenenti alla X MAS su cui gli americani riuscirono a mettere le mani, furono “arrestati” ed inviati immediatamente dopo la fine della guerra in un campo di addestramento in USA. La struttura clandestina degli appartenenti alla X MAS nei documenti viene già chiamata “Stay Behind“, prima ancora che tale struttura venisse estesa a tutti i paesi europei sotto controllo USA. L’ultima sentenza svela il «livello superiore»: i terroristi di destra venivano «usati e coperti da ufficiali dei servizi manovrati dalla P2».
L’Italia è passata dalla contestazione sociale degli anni ’70, all’individualismo consumistico degli anni ’80, e l’eroina ha avuto un ruolo in questo cambiamento: la sua diffusione faceva parte di un piano militare segreto chiamato “Blue Moon”, per sopprimere i movimenti giovanili di sinistra. Il neofascista Paolo Bellini (foto sopra), condannato in primo grado per l’eccidio del 2 agosto 1980, è stato «protetto per tutta la sua carriera criminale», da killer nero a sicario della ‘ndrangheta. E i depistaggi continuano ancora oggi.
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G8 di GENOVA – Il racconto di un massacro (Parte 1)https://www.youtube.com/watch?v=h5nse3DyfnM&t=3s
G8 di GENOVA – Il racconto di un massacro (Parte 2)https://www.youtube.com/watch?v=eFQoluJt32M&t=771s
IL LATO OSCURO DEGLI ANNI ’80: la sconvolgente verità sull’EROINAhttps://www.youtube.com/watch?v=vKEMmcuh0xA
IL LATO OSCURO DEGLI ANNI 80: quando l’Italia si voltò dall’altra partehttps://www.youtube.com/watch?v=LNnsPXGZ7Hc
STRAGI E SEGRETI: perché l’Italia tace sugli americani?https://www.youtube.com/watch?v=LZalSQvhd0g
L’ Anello : Il “Vero” servizio segreto Italianohttps://www.youtube.com/watch?v=h5Zeij0Ud7o&t=482s
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Siamo anarchici perché vogliamo la giustizia;
rivoluzionari perché vediamo l’ingiustizia
regnare ovunque intorno a noi.
A. Reclus
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Solidarietà a tutti i compagni e le compagne anarchici ingiustamente arrestati.
Cospito libero!
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Cultura dal basso contro i poteri forti
Rsp (individualità Anarchiche)