TERRORISTA E’ LO STATO
strage di Piazza della Loggia : lo stato non condanna se stesso e assolve i suoi apparati occulti…..
26 maggio 2015
I giudici della Corte d’Assise d’Appello di Milano hanno disposto una perizia per valutare la capacità dell’ex ispettore per il triveneto di Ordine Nuovo, Carlo Maria Maggi, per il processo d’Appello ‘bis’ per la strage di piazza della Loggia. L’udienza è stata rinviata per il conferimento dell’incarico ai periti.
Non nasconde la sua amarezza Manlio Milani, presidente dell’associazione ‘Familiari vittime della strage di piazza della Loggia a Brescia’ di fronte alla scelta dell’imputato Carlo Maria Maggi di chiedere la sospensione del processo d’Appello bis per ragioni di salute.
Se Maggi fosse effettivamente giudicato incapace di stare in giudizio, la sua posizione potrebbe essere stralciata e il processo proseguire solo per il secondo imputato, l’ex collaboratore dei servizi segreti Maurizio Tramonte, il cui ruolo è ritenuto primario …..
Ma facciamo un excursus su quello che è stata la strategia della tensione in Italia:
Le stragi di stato sono state 11, con 150 morti e 652 feriti.
Ma limitiamoci a ricordare la strage di Piazza della loggia, visto che il 22/02/2014 la Cassazione ha rinviato a giudizio per la Strage di Brescia del 1974 Carlo Maria Maggi e Maurizio Tramonte, che erano stati assolti nei primi due gradi di giudizio. Si farà un nuovo processo d’appello a 40 anni dalla strage di stato.
L’attentato provocò la morte di 8 persone e il ferimento di altre 102.
Gli apparati occulti militari “stay behind” dopo la strage di Piazza Fontana, iniziano a mettere in atto un’operazione di sganciamento nei confronti della manovalanza fascista. Alcuni dei terroristi neri sono stati protetti di fronte alle indagini della magistratura, se non addirittura sottratti al giudizio attraverso operazioni di vera e propria «esfiltrazione».
Il 28 maggio 1974 In Piazza della Loggia a Brescia scoppiò una bomba, mentre era in corso una manifestazione contro il terrorismo neofascista, indetta dai sindacati e dal Comitato Antifascista.
Quella strage fu compiuta subito dopo che i carabinieri avevano deciso di troncare i loro rapporti con il Mar (Movimento d’azione rivoluzionaria) di Carlo Fumagalli…..
A Brescia, 20 giorni prima della strage, era stato arrestato il leader del gruppo Carlo Fumagalli insieme ad altre 11 persone, con le quali trasportava ingenti quantità di esplosivo e di armi (compreso un bazooka, divise militari, 200 targhe false di automobili, passaporti falsi e 2 tende cabine insonorizzate del tipo usato per detenervi persone sequestrate.
Fumagalli e il suo gruppo furono accusati anche per una serie di attentati ai tralicci Enel in Valtellina…
Fumagalli fu arrestato dall’allora capitano Delfino il 9 maggio ’74, la strage è avvenuta il 28maggio.
I Mar, il movimento di Carlo Fumagalli è uno dei casi più evidenti della saldatura sotterranea tra l’anticomunismo bianco e l’anticomunismo nero e gli apparati dei servizi segreti militari.
Fumagalli, ex partigiano bianco, aveva fondato il Mar nel 1962 sostenuto da apparati istituzionali, cioè esponenti dei carabinieri e dell’esercito, che aveva come fine di impedire che il comunismo andasse al potere in Italia. (Stay-behind fu fondata nel 1947….).
Carlo Fumagalli fu anche quello che organizzò il 14 marzo 1972 l’uccisione di Feltrinelli, dilaniato da un’esplosione, ai piedi di un traliccio dell’alta tensione a Segrate, nelle vicinanze di Milano.
I militari Nato volevano una garanzia assoluta che in Valtellina, ma anche in altre regioni come la Toscana, vi fosse una buona organizzazione di civili pronti a ricevere le armi dai carabinieri ed affiancarli quando fosse giunto il momento del mutamento istituzionale. La struttura faceva capo ai servizi segreti della Nato, che davano gli ordini, mentre i carabinieri provvedevano al coordinamento. Il Mar aveva rapporti con ambienti istituzionali, con il Sid e con la divisione dei carabinieri Pastrengo.
Il Mar non agiva da solo; si inquadrava nel più ampio progetto eversivo della Rosa dei Venti. Fra i suoi organizzatori e i suoi capi, spicca la singolare figura di un tenente colonnello dei carabinieri: Amos Spiazzi. Amos Spiazzi viene arrestato nel Maggio del 1974 per aver organizzato una serie di attentati da attribuire alle sinistre.
Il capitano dei carabinieri Delfino venne mandato a Brescia con una missione precisa: colpire queste frange eversive, di cui prima ci si erano serviti ma che ormai risultavano scomode al prefetto Federico Umberto D’Amato che le aveva sovvenzionate. D’Amato Rappresentava l’Italia nell’Ufficio Sicurezza della Nato a Bruxelles.
Ricordiamoci che tutte le stragi di stato furono pianificate al Convegno svolto dal 3 al 5 maggio 1965 all’Istituto Alberto Pollio per gli Affari Strategici, un organismo privato costituito nel 1964 in ambienti vicini allo Stato Maggiore della Difesa.
Questo convegno rappresenterebbe per quanto riguarda l’Italia la pianificazione e l’inizio della “strategia della tensione” e degli “opposti estremismi” (comunismo e anticomunismo) inserito nella più ampia operazione internazionale “false flag” nota come “Operazione CHAOS” e volta a contrastare l’avanzata del comunismo nel potere politico.
Il convegno fu finanziato dall’Ufficio REI del SIFAR diretto dal colonnello Renzo Rocca.
Gli intenti programmatici ampiamente enunciati nel convegno dell’istituto Pollio avrebbero avuto pratica attuazione nei due anni immediatamente successivi mediante la creazione di una vasta rete clandestina denominata “Nuclei di difesa dello Stato“. Va sottolineato come la sigla “Nuclei di difesa dello Stato” compaia per la prima volta in una lettera che sul finire del 1966 fu inviata a molti ufficiali dell’esercito italiano per iniziativa di due noti estremisti di destra quali Franco Freda e Giovanni Ventura. La missiva anonima conteneva un invito pressante ad aderire alla nuova struttura, che si affermava costituita “in seno alle forze armate”. Nei suoi contenuti, quindi, sembrava muoversi nella logica ispiratrice di un noto pamphlet intitolato “Le mani rosse sulle forze armate” redatto da Pino Rauti e Guido Giannettini, che furono tra i partecipanti al convegno dell’Istituto Pollio.
La strategia della tensione era stata sostenuta dai servizi segreti della Nato per “impedire al PCI, di raggiungere il potere esecutivo nel paese”, identificando anche i Nuclei per la Difesa dello Stato non come un gruppo autonomo, ma come una delle operazioni portate avanti da Gladio.
Per 15 anni, dal 1969 al 1984, l’Italia è stato un paese insanguinato da una logica militare stragista al servizio di finalità politiche oscure…..
Qual’era l’esatto disegno di chi metteva le bombe sui treni, nelle banche, nelle piazze, alle stazioni?
TERRORISTA E STRAGISTA E’ LO STATO.
Terrorista è lo stato che spara nel mucchio (logica militare), uccidendo civili in ogni parte del mondo, per difendere interessi geopolitici, economici, militari; ed è sempre rimasto impunito.
Terrorista è lo stato che non vuole processare se stesso e i suoi apparati militari occulti.
Solidarietà ai ribelli No tav arrestati con l’accusa di terrorismo!
LIBERI/E TUTTI/E!
Ribellarsi alle ingiustizie è un diritto
Ricordiamoci anche di SOLE E BALENO due ragazzi anarchici uccisi dallo stato dopo essere stati arrestati dalle forze del disordine alla fine degli anni ’90 come terroristi e poi assolti, LOTTAVANO invece CONTRO LE DEVASTAZIONI AMBIENTALI E LE SPECULAZIONI fatte già allora in VAL SUSA , da politici mafiosi, ambiziosi e arrivisti.
Cultura dal basso contro i poteri forti
Ricercatori senza padroni (individualità Anarchiche)