Questo testo è tratto dal libro autoprodotto da noi ‘ricercatori senza padroni’, intitolato “Storia della massoneria in Italia e delle sue complicità internazionali: dai cavalieri crociati ai cavalieri piduisti”, stampato nel 2006.
Questa analisi (ricerca), è stata aggiornata per riproporla nel 2020 e, contemporaneamente aprire un dibattito. Riteniamo molto importante analizzare questo strato, questa classe sociale rimasta sempre occulta per noi proletari e sottoproletari che eravamo fermi alle signorie e ai re, studiati a scuola. Una classe sociale occulta che ancora oggi domina il potere (massomafia la definì Falcone), una classe sociale che da secoli domina e si spartisce il potere economico politico e militare col potere secolare della chiesa…
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“Forse è il caso di cominciare a spiegare come funzionava il “doppio Stato” in cui abbiamo vissuto, che guerra segreta è stata combattuta, che ricatti sono scattati, che cosa oggi impedisce di sapere quanto è successo”….
Bisogna conoscere la storia e analizzarla per scoprire il segreto!!
L’Ordine dei cavalieri templari
Nella storia della cavalleria non vi fu mai un ordine cavalleresco che ebbe nel breve arco della sua vita tanta rinomanza e ricchezza, come avvenne nell’ordine del tempio, tanto che a 7 secoli dalla sua soppressione, continua ancora ad emanare un suo “fascino allegorico” occulto…
I cavalieri templari avevano una serie d’Ordini e gradi rituali allegorici, che servivano per suggestionare e rendere più servile l’adepto…
La nascita ufficiale dell’ordine del Tempio, si ebbe nel 1118, quando un cavaliere crociato di nome Ugo da Pagani, originario di Nocera, in provincia di Salerno, unitamente al cavaliere francese Goffredo de Saint Omer, raccolse una squadra di 9 cavalieri armati (crociati), e si misero al soldo del Patriarca di Gerusalemme e dal re Baldovino, con l’autorizzazione a purgare la Terra Santa dal banditismo e di difendere la fede di Cristo come religione dominante.
Questo gruppetto di cavalieri adottò la regola di Sant’Agostino, facendo giuramento di castità, povertà ed obbedienza. A questi 9 cavalieri del tempio si unì Bernardo di Chiaravalle, considerato un santone per l’epoca, con un carisma dominante, che si rifaceva sempre alla tradizione allegorica del tempio per attirare i fedeli.
Nel 1128, il patriarca Stefano da Gerusalemme e il Papa Onorio 2°, riconoscono e istituiscono L’Ordine Templare attraverso la legge delle guarentigie (suddivisione del potere: attraverso accordi legislativi tra il Regno d’Italia e la Santa Sede). Con le garanzie di Papa Onorio i cavalieri Templari furono invitati al concilio di Tryes dove il Cardinale Matteo Albanese diede l’incarico a Bernardo abate di Chiaravalle di predisporre la regola dell’Ordine. Queste regole e missioni sono rimasti segreti, anche se emergono prepotentemente dagli storici avvenimenti vissuti dall’ordine.
Il pontefice assegnò ai cavalieri la veste bianca di lana a forma di manto ed il Patriarca di Gerusalemme autorizzò a fregiarsi di una croce rossa patriarcale….
Successivamente nel 1163, quando l’Ordine con la bolla papale divenne sovrano ed indipendente, il simbolo di cui i cavalieri si fregiano, fu modificato in una croce rossa patente (ben visibile) che i cavalieri portarono ricamata sul mantello, all’altezza della spalla sinistra.
La croce templare deriva da quella celtica, composta geometricamente da linee curve, a volte disegnata ad angoli acuti, come le croci delle vele della marina di lungo corso portoghese.
Motto dell’ordine fu: NON NOBIS DOMINE, NON NOBIS, SED NOMINE TUO DAT GLORIAM, che veniva riportato sul vessillo nero e bianco con la croce patente vermiglia.
Furono 5 le battaglie combattute dai cavalieri Templari per difendere il potere del re e del papa e che rappresentano le pietre miliari della loro “gloria”: la difesa di Gaza 1171, la battaglia di Tiberiade 1187, il sacrificio di Damietta 1219, l’epopea di Marsourah 1250, il martirio di Asephet 1262.
Storicamente l’ordine dei cavalieri Templari rappresenta il risultato del processo di “incivilimento” dell’Occidente, in atto fin dai tempi degli egizi.
Per l’Occidente la missione dell’Ordine dei Templari è costituita dalla difesa della Terra Santa, vista come strumento di potere per essere riconosciuto ed apprezzato dalla cultura e mentalità di quel mondo arcaico e allegorico basato sulla suggestione e non sulla ragione; proprio per questa difesa deriva l’elargizione dei doni da varie parti. Questi doni andavano a costituire il tesoro dell’Ordine, in quanto la regola autorizzava i Templari al possesso di terre, case e persone, per metterle a frutto.
I Templari, sui territori ad essi affidati, assicuravano agli artigiani ed ai costruttori particolare protezione, ottenendo in cambio franchigie (esenzione dal pagamento di imposte o tasse, privilegi e permessi) a loro favore. L’Ordine del Tempio finisce con l’ottenere dal papato anche particolari privilegi nei confronti del clero secolare, svincolandosi in tal modo da ogni potere e diventando di fatto, uno stato nello stato.
Il nucleo base dell’Ordine è rappresentato dai monaci cavalieri, che erano sottoposti ad un noviziato la cui durata era stabilita dal Maestro.
I cavalieri del tempio, che erano destinati alla milizia e non al monacato, dovevano essere di nascita nobile o di buona famiglia. Questi servivano l’Ordine in qualità di fratelli laici, non pronunciavano voti ma erano tenuti a delle promesse d’obbedienza. Sia i monaci cavalieri che i cavalieri laici (massoni), indossavano i medesimi abiti, obbedivano agli stessi ordini, avevano apparentemente i medesimi doveri religiosi e civili, anche se al loro interno esisteva una classe di iniziati, di dirigenti e di dignitari laici…
La struttura esterna dell’ordine era molto complessa, tanto che molti aspetti non sono ancora noti. Essa era suddivisa in 2 parti che pur incontrandosi restavano ben distinte:
l’Ordine nel quale i templari costituivano un’armata di guerra, e l’Occidente per il quale rappresentava un fattore di pace e di civiltà.
Al vertice dell’Ordine del tempio vi era il Gran Maestro, capo indiscusso, il quale secondo la regola doveva essere autoritario e avere a portata di mano, sia il bastone che la frusta. Sul piano simbolico il bastone (un regolo) rappresenta il bastone di Aronne, che significava che il Gran Maestro è un Maestro di costruttori (allora di piramidi, oggi di megainfrastrutture, ugualmente inutili e dispendiose…).
Il Lawrence nella sua opera dal titolo “I sette pilastri della saggezza”, ha dimostrato in maniera esauriente che la concessione delle fortezze militari dell’Ordine di Malta era perfettamente occidentale, così come per altro lo era, sia pure con qualche influenza bizantina, quella templare, quindi non musulmana.
L’esercito Templare combatté senza tregua per più di 200 anni, caratterizzandosi principalmente per la sua abilità nelle armi, per la disciplina e la cura del suo addestramento. Va considerato che l’Ordine in quel periodo era un gran crogiolo, nel quale s’incontrano dottori ebraici, filosofi gnostici, Cristiani Nestoriani e Suffi musulmani.
I Templari si interessarono anche allo studio dell’alchimia, e queste dottrine non poterono apprenderle che dai Sufi persiani. Salomone, Maestro della saggezza egiziana,
costruì il tempio a maggior gloria dell’Eterno. I cavalieri del tempio, con le stesse motivazioni eressero le cattedrali.
La potenza e l’entità delle ricchezze accumulate dall’Ordine dei Templari, preoccuparono il potere del re di Francia Filippo il Bello. Il Re con l’appoggio del vescovo di Bordeaux, scatenò una campagna denigratoria contro l’Ordine, imponendo ai loro beni onerose tasse, in violazione alle concesse immunità.
Proseguiranno in Francia i processi ai Cavalieri Templari anche senza l’assenso del papato che al momento, non aveva alcun interesse a condannare un ordine, che aveva protetto. Successivamente
però, anche da Avignone parte l’ordine di Papa Clemente V di processare i Templari.
L’ultimo Gran Maestro fu Jacques de Molay che era stato processato ma poi graziato e messo in libertà.
Venne di nuovo arrestato ed il 28 Marzo 1314, condannato e bruciato a fuoco lento dal Re e dal Papa (gli stessi che prima li pagarono e usarono, per imporsi con le armi), preoccupati di perdere il loro potere…
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Il prossimo argomento della ricerca storica “Storia della massoneria: dai cavalieri crociati ai cavalieri piduisti” sarà: I signori del mondo: gli illuminati.
Buona lettura e buona riflessione a tutti i compagni anarchici che ritengono necessaria l’eliminazione definitiva delle classi sociali e delle disuguaglianze che rappresentano…
Religione, il dominio della mente umama;
proprietà, il dominio dei bisogni umani;
e governo, il dominio della condotta umana,
rappresentano le roccaforti della schiavitù umana
e tutti gli orrori che questa comporta.
(Emma Goldman)
Cultura dal basso contro i poteri forti
Rsp (individualità Anarchiche)