I mass media scrivono che il governo tecnico di Draghi vuole togliere il Reddito di cittadinanza e di emergenza alla povera gente (il minimo di sussistenza che serve per sopravvivere e non per vivere)!! Il reddito serviva per chi non aveva più un reddito, ad avere il minimo indispensabile per proseguire una vita dignitosa, per non essere costretto a chiedere la carità o andare a rubare.
Quindi il reddito di cittadinanza avrebbe dovuto creare lavoro, comunque serviva al sostegno delle famiglie fragili, invece, quei P2 papponi, sanguisughe dei politici, vogliono toglierlo! Con tutti i soldi pubblici che hanno preso e rubato, pretendono anche di togliere quell’ 1% del Pil (prodotto interno lordo), destinato alle situazioni di grave disagio economico.
I dati sulla nuova povertà dicono che ci sono 5,5 milioni di poveri in più come eredità 2020 del Covid per un totale di 14 milioni di italiani che vivono le disuguaglianze sociali e le privazioni.
Il Covid è un’arma batteriologica progettata appositamente per ingrassare il business delle multinazionali del farmaco, che hanno commissionato dei laboratori in Cina per inventare (mettere assieme batteri e virus, rischiando di infettarsi loro stessi) e divulgare armi batteriologiche. Non si fanno più le guerre con missili e fucili tra Est-Ovest – comunismo – anticomunismo, oggi gli attacchi sono più subdoli, camuffati, ma sempre devastanti.
Il decreto 4 del 2019, istituisce il Reddito, di cittadinanza, l’articolo 1 comma 1 lo definisce “misura fondamentale di politica attiva del lavoro”, oltre che “di contrasto alla povertà, alla disuguaglianza e all’esclusione sociale”. Il reddito di cittadinanza serviva anche per i cittadini che non riescono più a pagare nemmeno l’affitto.
Il mondo dell lavoro è sempre stato un mondo di sfruttamento. L’unica conquista dei diritti l’ abbiamo avuta negli anni ’70 con lo Statuto dei lavoratori, ottenuto con le lotte degli operai e degli studenti. Il problema peggiora ancora di più quando ci hanno imposto nel 2012 la nuova riforma del lavoro, chiamata legge Fornero: Jobs Act, una legge che giustifica il lavoro nero e le speculazioni, la flessibilità del mercato del lavoro, per renderlo sempre più precario e malretribuito.
Il Jobs Act prevede che solo ai dipendenti pubblici si applicherebbe l’art. 18 dello Statuto dei lavoratori, come prima della riforma del lavoro Fornero. Il provvedimento del Jobs Act è stato molto criticato dai movmenti in lotta per i diritti dei lavoratori, perchè considerato incostituzionale, accusando l’allora governo Renzi di essere al servizio delle lobby economiche e finanziarie (anticostituzionale come i fascisti che sono entrati ancora in parlamento, per prendersi il potere politico, economico e militare). Il Jobs Act ha introdotto una serie di riforme che hanno radicalmente rovinato il mercato del lavoro, a vantaggio solo delle industrie e delle imprese che si ingrassano ora anche coi sovvenzianamenti pubblici. Anche Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia vogliono abolire il reddito di cittadinanza e di emergenza. Risultato: i poveri aumentano, i posti di lavoro diminuiscono, come al solito, sono sempre i più deboli ad andarci di mezzo.
L’Italia è la solita Repubblica delle banane nella quale intrighi, spionaggi, dossier, servizi segreti ecc.., la fanno ancora da padrone e, come nei decenni passati, comandano i servizi segreti deviati della P2, insieme ai politici corrotti (di centro, destra e sinistra)!!
Adesso noi comuni cittadini siamo tutti in allarme, siamo tutti preoccupati per come i nostri politici (la storia ci insegna chealla fine se magnano sempre tutto), gestiscono tutti quei soldi arrivati dall’Europa: 250 miliardi di euro del Recovery plan, proposto dal ciellino Giuseppe Conte. E’ per questo che siamo arrabbiati, perchè con tutti quei soldi che devono gestire (speculandoci affannosamente sopra), vogliono togliere a noi poveracci la possibilità di una vita dignitosa, togliendoci il minimo indispensabile: vergogna! Tutti quei soldi che avete rubato, potevano servire a creare lavoro e spazi sociali dove poter crescere culturalmente, per esprimerci e socializzare costruttivamente, invece avete creato la guerra tra poveri! Vergognatevi massomafiosi!! Il risultato della nuova riforma del lavoro imposta dalla legge Fornero, ha creato solo: licenziamenti, mini stipendi che sembrano piccoli contributi spese per i dipendenti, sicurezza sul posto di lavoro azzerata e super buste paga per i manager massomafiosi.
Il n°1 di Boeing ha guadagnato 21 milioni di dollari, nonostante perdite per 12 miliardi e 30mila licenziamenti. La busta paga dei record è dell’amministratore delegato di Paycom Chad Richison (211 milioni di dollari). Tra il 1978 e il 2019 gli stipendi dei dipendenti sono cresciuti in media del 14%. Quelli dei “top manager” del 1.167%!
La catena alberghiera Hilton ha tagliato un dipendente ogni 4 e chiuso il bilancio con un rosso di 720 milioni. Ma l’amministratore delegato Chris Nassetta (foto sotto), si è intascato 56 milioni. C’è poi il caso di Frank Del Rio, al timone di Norwegian Cruise Line: organico ridotto del 20%, perdite per 4 miliardi di dollari e assegno da 36 milioni. At&t ha archiviato l’anno con 5,4 miliardi di perdite. Ha licenziato migliaia di dipendenti. Il suo capo, John Stankey, si è visto accreditare 21 milioni. Con una piccola limatura, va detto, rispetto ai 22 milioni ricevuti nel 2019…
La catena ospedaliera Tenet Healthcare ha detto arrivederci a 11mila dei suoi lavoratori. Il numero uno Ronald Rittenmeyer è passato alla cassa per ricevere 16,7 milioni. La differenza tra le retribuzioni dei top manager e il dipendente medio non è una novità. Oggi un alto dirigente guadagna 320 volte lo stipendio del suo dipendente medio. I manager sono stati ricompensati proprio per aver portato avanti la nuova riforma del lavoro imposta con la legge Fornero. La crisi creata dalla legge Fornero e Gelmini, ha colpito 12 milioni di lavoratori!!
Nel 2021 sono calati gli infortuni (anche perché calano gli occupati), e si riducono anche le denunce di infortunio, ma non calano gli incidenti mortali: nei primi tre mesi di quest’anno, rileva l’Inail, sono stati 185, 19 in più rispetto alle 166 denunce registrate nel primo trimestre del 2020 (+11,4%). Il caso di Luana D’Orazio, operaia ventiduenne che ha perso la vita dopo essere rimasta intrappolata in un macchinario in una fabbrica tessile di Oste di Montemurlo, è espressione di un fenomeno che sta diventando sempre più grave e inaccettabile.
Il 13 settembre 2019 in un’azienda agricola dell’Oltrepò Pavese, hanno perso la vita 4 persone, tutte di origine sikh. Secondo i dati INAIL nei primi sette mesi del 2019 i morti nel lavoro agricolo sono aumentati del 39,3%!
Nel mondo agricolo, permangono ancora ampie sacche di irregolarità, come il lavoro nero, lo sfruttamento e il caporalato, che rendono il duro lavoro nelle campagne, ancora più precario ed insicuro. Dall’inizio del 2021, in Italia sono morte sul lavoro due persone al giorno. Una strage silenziosa, che prosegue da anni, e che dobbiamo affrontare come una vera e propria emergenza.
Al lavoratore viene chiesto di dare troppo, in termini di ore e di sforzo, sopratutto nelle piccole imprese, che costituiscono un’importante fetta del tessuto produttivo italiano, si rileva in particolare il numero di infortuni più elevato. È evidente dunque che alcuni imprenditori cerchino di scaricare i costi di ammodernamento e messa in sicurezza, gravando i lavoratori di sforzi eccessivamente esosi (sfruttamento). E cosi aumentano i rischi di infortunio, specialmente quelli dovuti alla fatica immane e al conseguente abbassamento della soglia di attenzione.
Negli ultimi anni, c’è anche un’altra categoria di lavoratori che vediamo tra quelle maggiormente colpite ed è quella dei lavoratori impiegati per quelle fasi di lavorazione o di attività che offrono margini di profitto troppo bassi o risultano rischiosi. In questo caso si assiste ad una vera e propria esternalizzazione del rischio da parte dell’impresa committente. Questo sistema di speculazioni comporta palesi inconvenienti per i lavoratori. Anche nel settore edile c’è una incremento degli infortuni e delle morti sul lavoro, la prassi dell’esternalizzazione (appalti e subappalti), è più frequente rispetto ad altri comparti produttivi e consente lo sfruttamento di manodopera a basso costo per lo svolgimento delle mansioni meno qualificate.
Un modello economico che vuole incentivare la produttività erodendo i costi sulla sicurezza e che restituisce sfruttamento, precarietà e morte alle lavoratrici e ai lavoratori. Ma mentre l’emergenza Covid impone nuovi sacrifici agli italiani, i parlamentari italiani hanno gli stipendi più alti del mondo. Deputati e senatori eletti a Roma guadagnano in media 40 mila euro più dei tedeschi, 56mila euro più dei francesi, 35mila più degli americani, e 10 volte più degli ungheresi. Nel 2019, le pensioni degli ex eurodeputati sono costate complessivamente 15 milioni di euro in un’anno (questo succede da 11 anni). Bisognerebbe chiedersi perché, chi viene eletto in un Paese 30 volte più piccolo dell’Europa e con 1/5 degli abitanti, prenda 35mila euro in più all’anno? Solo eliminando l’ indennità ai parlamentari, si risparmiano 60 milioni l’anno, che potrebbero essere usati per scopi sociali, per migliorare la condizione sociale sul posto di lavoro e nei quartieri, ecc.. Ma questi politici non hanno scrupoli, il loro stipendio da 12mila euro non basta: cinque deputati hanno preso il bonus di 600 euro (tre leghisti, un M5s, un renziano).
Tra stipendio, diaria, rimborso spese di soggiorno, budget per lo staff, rimborso per telefonate e spese informatiche, un parlamentare italiano può portare a casa anche 16mila euro al mese.
Dobbiamo eliminare non solo gli stipendi dei parlamentari, ma anche quello dei consiglieri regionali che lavorano solo 3 giorni alla settimana e guadagnano uno sproposito.
E a noi poveracci ci hanno lasciato alla fame, senza futuro, senza sogni!
Qui in Italia si sono fatte riforme di austerità dette ‘lacrime e sangue’, riforme pianificate per non far fallire banche e istituti previdenziali. Riforme percui l’Europa ci ha chiesto di far rispettare i conti, in un contesto sociale dove aumentava la povertà e gli stipendi dei nostri ‘rappresentanti’ aumentavano sempre di più, e di conseguenza anche il debito pubblico era destinato ad aumentare! La Storia ci insegna che più aumentava le retribuzioni dei politici e dei grandi funzionari pubblici, più aumentava la loro avidità e ingordigia di potere e denaro, tanto da spingerli sempre più a cadere nella corruzione. Solo con un livello di retribuzione proporzionato a quello dei lavoratori italiani, potremo avere politici motivati dal senso per il loro lavoro, anche se noi Anarchici restiamo contrari alla logica della delega…
Ma perchè il governo Meloni non va a recuperare quei 5 o 6 miliardi che ci deve lo stato vaticano per tasse e imposte non pagate? E’ Bruxelles che ce lo doveva ricordare? 2350 miliardi di debito pubblico sulle nostre spalle, non sulle loro, che si sono intascati il capitale di questo enorme debito ed interessi passivi. Solo in Italia i soldi portati nei paradisi fiscali ammontano a 130 -200 miliardi l’anno. Ci sarebbero più investimenti, più lavoro, più reddito di cittadinanza e pensioni più alte per i lavoratori e per aiutare i tanti poveri che fuggono dalle guerre e dalla fame. Purtroppo viviamo in un paese dove la lotta di classe l’hanno vinta i più ricchi – massoneria. Dove i politici corrotti e venduti (te li comperi con le regalie), che dovevano difendere la classe povera, si sono rivolti alla classe più ricca (massoneria) per avere in cambio i loro privilegi e fare le leggi che avvantaggiavano solo loro.
Per cambiare le cose bisognerebbe almeno eliminare la legge Fornero e Gelmini, il Jobs Act, e ripristinare l’art.18. Ma qualcuno può davvero pensare che si possano rovesciare 30 anni di errori e di clientelismo con la classe dirigente contro?
Ci sono contratti con stipendi bloccati da 7, 8, 10 anni, sia nel pubblico che nel privato.
Alcune categorie poi hanno subito negli ultimi 10 anni deflazione salariale e prendono meno oggi di quanto prendevano nel 2009.
Anche la sinistra sino ad oggi si è rivelata: ladra, corrotta, ed assassina. Non ci ricordiamo più di D’alema ed i bombardamenti in Serbia, dei soldati in Iraq, Siria, Afganistan, Niger, Mali, organizzati dall’Italia Atlantica, occidentale.
Ci sono persone che non possono nutrirsi adeguatamente, coltivare una passione, togliersi uno sfizio ecc., mentre queste larve umane mostrano il loro lusso, tutto a discapito di noi poveracci (proletari, sottoproletari).
La Merkel è l’artefice della recessione che ha prodotto piu di 5 milioni di poveri in Italia e ha distrutto la Grecia. Ma non si vergognano i nostri politici di fare sempre lo stesso giochetto dei colonnelli, cioè di andare in pensione col grado di generale per percepire pensioni più alte, quando ci sono anziani che, per campare recuperano l’ immodizia a chiusura mercato?
Abbiamo gli stipendi con potere d’acquisto tra i più bassi d’Europa e quelli dei parlamentari tra i più alti, c’è qualche cosa che non funziona in questa condizione sociale imposta dall’alto!!
Solidarietà ai compagni e alle compagne Anarchiche arrestate per aver difeso i diritti dell’ambiente e quelli dei lavoratori. Compagni utopisti e sognatori che hanno pagato il contesto sociale studiato apposta dalla nostra politica massomafiosa per sconfiggere il consenso, per sconfiggere il Movimento (vedi come esempio la strategia della tensione o il programma militare Blue Moon), e ritornare servi della gleba, che non potevano avere diritti e non potevano accedere alla cultura!!
Emsi Caserio: Rap Anarchico Popolare
https://www.youtube.com/watch?v=qg4N2z7g_5k
Ballata per l’anarchico Pinelli
https://www.youtube.com/watch?v=2wQwqqNXWag
Quando l’anarchia verrà
https://www.youtube.com/watch?v=4aCIw6BADNY
Assalti Frontali – “ROMA METICCIA” official videoclip – 2011
https://www.youtube.com/watch?v=DDiyBA94w_g
Nel senso più profondo la libertà
è basata sull’eguaglianza economica
A. Berkman
Cultura dal basso contro i poteri forti
Rsp (individualità Anarchiche)