Il 9 gennaio i mass media scrivono che la procura di Roma ha mandato una prima informativa sulla commemorazione della strage di via Acca Larentia davanti all’ex sede dell’Msi, con più di 200 persone che hanno fatto il saluto romano il 7 gennaio al quartiere tuscolano. Gli investigatori avrebbero già identificato alcuni partecipanti all’iniziativa.
La manifestazione di Acca Larentia si tiene da anni con le stesse modalità e, in passato, con una partecipazione addirittura più grande. Se si guardano i numeri si potrebbero addirittura dire in calo ma questo non toglie il valore o il disvalore delle immagini viste, ha concluso il responsabile del Viminale.
Tutto è iniziato il 7 gennaio 2024 (veramente ancora prima, quando il centrosinistra ha eletto la Meloni), quando i fasci sono venuti fuori dalle fogne e si sono radunati più di un centinaio di militanti di estrema destra davanti all’ex sede del Msi, per commemorare i tre attivisti del Fronte della gioventù uccisi 46 anni fa: Franco Bigonzetti, Francesco Ciavatta e Stefano Recchioni, i primi due da un commando di estrema sinistra, il terzo negli scontri che seguirono tra giovani di estrema destra e forze dell’ordine.
La segretaria del Pd, Elly Schlein, con tanto di video, denuncia il raduno anticostituzionale dei saluti romani che si sono levati davanti all’ex sede dell’Msi di via Acca Larentia, a Roma. Dichiara ai mass media la Schlein: “Presenteremo un’interrogazione di Piantedosi ministro dell’interno nel governo Meloni, quel che è accaduto non è accettabile. Le organizzazioni neofasciste vanno sciolte, come dice la Costituzione”. Il M5s presenta un esposto in Procura, per apologia di fascismo. A documentare tutto un video di qualche decina di secondi, che fa il giro dei social, che racconta quanto accaduto a Roma dopo le commemorazioni ufficiali delle autorità, con la deposizione delle corone di alloro da parte del presidente della Regione Lazio Francesco Rocca e, per il Campidoglio, dell’assessore alla Cultura Miguel Gotor, nel piazzale dove c’è la targa ricordo. Poi, in serata, il rito, la “cerimonia” che i gruppi neofascisti dedicano ai loro caduti con centinaia di braccia tese .. Compatto il Pd, che sulla scia della sua segretaria, condanna senza se e senza ma quanto accaduto. “Ma il saluto romano, fatto in occasione del ricordo di Acca Larentia, è esso stesso simbolo di morte, violenza e sopraffazione. Per questo dovrebbe essere condannato in primo luogo dalle forze politiche. Tutte. Chi non lo fa è complice”, così Nicola Zingaretti. E Sandro Rotolo aggiunge: “Il fascismo è un crimine che va perseguito sempre. Le organizzazioni fasciste vanno sciolte”. Si indigna anche il leader di Azione, Carlo Calenda: “Questa è una vergogna inaccettabile in una democrazia europea”. E segue il verde Angelo Bonelli, che come il Pd, annuncia un’interrogazione urgente: “Siamo indignati e non capiamo come sia stato possibile che si sia permessa questa sceneggiata fascista (scrive in una nota il co-portavoce di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra). La glorificazione e la celebrazione di simboli e gesti inneggianti al fascismo sono inaccettabili e vanno contro i valori fondamentali della democrazia e della convivenza civile. Presenteremo un’interrogazione urgente al Ministro Piantedosi affinché si faccia luce su come abbia consentito lo svolgersi di questi inquietanti avvenimenti e sulla necessità di adottare misure concrete per contrastare ogni forma di organizzazione illegale che promuova ideali fascisti”. Conte: “E’ apologia del fascismo, Meloni prenda le distanze”. La celebrazione dei tre militanti del Msi è molto più che un ricordo. Sotto gli occhi della polizia, che è lì per garantire l’ordine pubblico. E si ripete uguale, ogni anno: un “presente” e un braccio teso davanti agli agenti dei poliziotti della digos che difendono l’ex sede del Msi in una traversa di via Tuscolana dove furono uccisi i tre ragazzi fascisti. Una ormai conosciutissima liturgia fascista che non dà nessun fastidio a uomini e donne delle forze dell’ordine. Così come l’enorme croce celtica che campeggia davanti l’ingresso della sezione, tranquillamente visibile dalle mappe satellitari. L’Italia mediocre: Tutti sanno tutto, nessuno muove un dito. Non da oggi, da anni.
Davanti l’ex sede dell’Msi (foto sopra) dalle prime luci dell’alba del 7 gennaio, ogni anno si rincorrono rappresentanti istituzionali prima, e capi e capetti del neofascismo capitolino, fino al partecipatissimo gran finale della tarda serata. Oltre alla presenza dei partiti istituzionali come Fratelli d’Italia, sfilano le sigle più note, da CasaPound a Forza nuova, o i gruppi più piccoli, come i reduci di Avanguardia nazionale, delle volte insieme, delle volte divisi. La giornata si apre con un saluto delle istituzioni, da cui in passato non è mancata nemmeno l’attuale presidente del Consiglio Giorgia Meloni: nel 2009, da ministra della Gioventù del governo Berlusconi, si presentò con Giuliano Castellino, negli anni divenuto leader di Forza nuova a Roma, condannato per l’assalto alla sede della Cgil del 2021. Quest’anno alla cerimonia istituzionale hanno partecipato il presidente della regione Lazio Francesco Rocca insieme all’assessore alla Cultura del comune di Roma Miguel Gotor. Dopo di loro è arrivato il vicepresidente della Camera, il sempre presente Fabio Rampelli. Nome storico della destra capitolina, non ha mai saltato una commemorazione. Per anni lo storico custode della sede di Acca Larentia è stato Carlo Giannotta, morto nel 2019. Ma dietro il ricordo dei tre giovani militanti di estrema destra uccisi nel 1978 si è sempre mosso dell’altro: la ricerca dell’egemonia tra i gruppi del neofascismo capitolino. Che non si sono mai nascosti, né agli occhi dell’opinione pubblica, né a quelli della digos, che ha sempre assistito alle loro manifestazioni fasciste. In cui negli anni non sono mancati episodi di intolleranza nei confronti di quei giornalisti che si presentano per documentare l’immancabile saluto romano, tra croci celtiche e canti del Ventennio.
Ogni anno la cerimonia si ripete, sempre uguale a se stessa, con il triplice “Presente!” e le braccia tese, militanti o solo nostalgici, tutti schierati in file geometriche, a scandire il rituale fascista. Per i 40 anni l’adunata fu particolarmente partecipata, con militanti arrivati anche dall’estero, per un corteo nel quartiere San Giovanni terminato davanti alla sede missina. Le opposizioni chiamano il Governo a riferire sull’adunata di quest’anno, e in particolare sulla presenza delle forze dell’ordine che non sono intervenute.
Se andavamo noi Anarchici antifascisti (lottatori, sognatori e utopistici) a contrastare i fasci, gli sbirri venivano subito a reprimerci con le manganellate e i fumogeni per intossicarci e arrestarci, come fanno sempre i bastardi sleali, infami.
La segretaria del Partito Democratico Elly Schlein annuncia un’interrogazione: “Roma, 7 gennaio 2024. E sembra il 1924. Presenteremo un’interrogazione al ministro Piantedosi, quel che è accaduto non è accettabile. La consigliera Emanuela Droghei chiama in causa il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca. Rocca smentisce e annuncia querela contro Droghei. La commemorazione dei militanti Msi morti 45 anni fa in via Acca Larentia a Roma, innesca la reazione delle opposizioni che chiedono chiarimenti al governo e, in particolare al ministro Matteo Piantedosi (foto sopra). A non convincere Elly Schlein e gli altri partiti di opposizione, è la presenza sul posto delle forze dell’ordine (riprese anch’esse dai telefonini) che avrebbero assistito inermi ai saluti fascisti. Non solo: il Partito Democratico del Lazio, col segretario Enzo Foschi, denuncia la presenza di istituzioni regionali e nazionali nel piazzale della storica sezione del Movimento Sociale. A interrogare il ministro c’è anche Angelo Bonelli di Alleanza Verdi e Sinistra che si chiede “come sia stato possibile che si sia permessa questa sceneggiata fascista. La glorificazione e la celebrazione di simboli e gesti inneggianti al fascismo sono inaccettabili e vanno contro i valori fondamentali della democrazia e della convivenza civile. Italia Viva, col capogruppo alla Camera Davide Faraone, spiega che “l’adunata di Acca Larentia mette i brividi. Piantedosi ci dica: il reato di apologia del fascismo è stato abolito? La Digos ieri sera era operativa? Quante persone ha fermato? Quante segnalazioni sono arrivate? Non è tollerabile l’indifferenza nei confronti di manifestazioni che si richiamano ai simboli del Ventennio”, conclude Faraone. Alcuni parlamentari, poi, sottolineano la differenza nel trattamento riservato dalle forze dell’ordine al solitario contestatore del teatro La Scala e ai militanti che hanno partecipato alla cerimonia di Acca Larentia: “Vista la prontezza con cui alla Scala le forze dell’ordine sono intervenute per un urlo (innocuo), sono in attesa che il ministero dell’Interno comunichi di aver provveduto ad aver attivato le stesse procedure seguite dalla Digos alla Scala di Milano e a passare le riprese alla magistratura per le necessarie identificazioni”, dice il capogruppo di Iv al Senato, Enrico Borghi. All’esponente Iv fa eco la parlamentare Pd, Laura Boldrini: “Un signore alla prima della Scala grida ‘Viva l’Italia antifascista!’, cioè il principio base della nostra Costituzione, e viene immediatamente identificato dalla Digos come se fosse un potenziale pericolo. Centinaia di persone si radunano, ogni anno, facendo chiara apologia del fascismo a braccio teso, cioè contro la Costituzione, e nessuno interviene, nè li identifica, nè lo impedisce. Il mondo alla rovescia, la vergogna è questa qui”. Per Riccardo Magi, segretario di +Europa, “il ministro Piantedosi dovrebbe chiarire perché questo diverso trattamento tra chi afferma un principio costituzionale e chi invece della costituzione italiana se ne frega”.
Dall’Ovra all’Ufficio Affari Riservati (Polizia segreta- 1° parte)https://www.youtube.com/watch?v=9sCoYHXdtp0
Federico Umberto D’Amato e la polizia segreta (L’ufficio affari riservati)https://www.youtube.com/watch?v=GjUSYuGzZqw&t=328s
La ballata di Alfredo Cospitohttps://www.youtube.com/watch?v=LQsTdr2vGNs
Il tango di caseriohttps://www.youtube.com/watch?v=UHUPj2vTK0Y&list=RDntADLFHLXZ0&index=3
TALCO “Danza dell’Autunno Rosa” (Official video)https://www.youtube.com/watch?v=3SgcaZCLJFk
La ballata di Sacco e Vanzetti (Version 2)https://www.youtube.com/watch?v=GcPh7dfyED8
Assalti Frontali – COURAGE (OFFICIAL VIDEO)https://www.youtube.com/watch?v=IBeujI0dEpk
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Se la democrazia potesse essere altro
che un mezzo di ingannare il popolo,
la borghesia, minacciata nei suoi interessi,
si preparerebbe alla rivolta e si servirebbe
di tutta la forza e di tutta l’influenza che
le sono date dal possesso della ricchezza,
per ricordare al governo la sua funzione,
di semplice gendarme al suo servizio.
Errico Malatesta
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Solidarietà ai compagni/e anarchici rinchiusi nelle carceri
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Cultura dal basso contro i poteri forti
Rsp (individualità Anarchiche)