Il 19 gennaio 2024 i mass media scrivono che la Nato, quella delle stragi fatte dallo stato (vedi video sotto), ha annunciato una maxi-esercitazione atlantica anticomunista, anti-Russia della Nato con 90mila uomini: uno scenario da III guerra mondiale!
Una maxi esercitazione militare della Nato chiamata ‘Steadfast Defender 2024’, la più massiccia dalla Guerra fredda in poi che prenderà il via la prossima settimana e che prevede l’impiego navale, aereo e di truppe di terra specializzate nei combattimenti in terreni ostili artici. L’area interessata è compresa tra la Germania, la Polonia e i Paesi baltici. L’Alleanza dimostrerà la sua abilità di difendere l’area transatlantica anche con un trasferimento di truppe dal Nord America, in uno scenario di risposta a una minaccia militare. Ovvio che la prospettiva è rivolta a un ipotetico pericolo comunista proveniente da Mosca.
In realtà la mobilitazione di truppe occidentali è doppia perché a febbraio prenderà il via anche l’esercitazione Nordic Response 24, prevista nell’area del Circolo polare artico in Norvegia.
Per l’Italia nel gelo più duro e in condizioni estreme sarà impiegata la Brigata Alpina Taurinense.
L’esercitazione militare è anche un test per verificare la cooperazione e la pianificazione militare fra i 31 Paesi Nato e dare un messaggio di coesione. Non a caso si è appena riunito il Comitato militare Nato con tutti e 31 i capi di Stato maggiore della Difesa e con l’aggiunta della Svezia che sta per entrare, e in una sessione anche l’Ucraina. L’obiettivo dei vertici dell’Alleanza Atlantica è di simulare una reazione rapida in caso di un’aggressione di territori Nato da parte di un soggetto esterno es: la Russia. Un evento che farebbe scattare l’articolo 5 della Nato, il quale prevede che l’attacco a un Paese membro faccia scattare la difesa collettiva. Non è un caso dunque, che parte dell’area delle simulazioni sia vicina ai confini russi, e che di fatto abbracci l’enclave russa di Kaliningrad, nei pressi del cosiddetto Corridoio Suwalki. È anche significativo il fatto che nel 2021 la stessa esercitazione comprese l’impegno di ‘soli’ 20 mila uomini.
L’esercitazione Steadfast Defender 2024 prenderà il via la prossima settimana. Si tratta del più grande dispiego di uomini e mezzi della Nato, che fanno parte dell’Alleanza Atlantica anticomunista, dalla fine della Guerra fredda.
Lo scopo finale è di dissuadere la Russia dal prendere di mira un Paese membro. “L’esercitazione, ‘Steadfast Defender 24’, dimostrerà che la Nato è in grado di condurre e sostenere complesse operazioni multidominio per diversi mesi, attraverso migliaia di chilometri, dal Grande Nord all’Europa centrale e orientale, e in qualsiasi condizione”, ha dichiarato l’organizzazione di 31 nazioni.
Le truppe si muoveranno verso e attraverso l’Europa fino alla fine di maggio. Secondo i nuovi piani di difesa della Nato, i suoi principali avversari sono la Russia e le organizzazioni terroristiche che fanno parte dei servizi segreti. L’Alleanza dimostrerà la sua capacità di rafforzare l’area euro-atlantica attraverso il movimento transatlantico di forze dal Nord America.
Il presidente del Comitato militare della Nato, l’ammiraglio Rob Bauer (a destra nella foto), ha detto che “si tratta di un numero record di truppe che possiamo mettere in campo e fare un’esercitazione di quelle dimensioni, attraverso l’Alleanza, dall’altra parte dell’oceano, dagli Stati Uniti all’Europa”. Bauer l’ha definito “un grande cambiamento” rispetto al numero di truppe che si esercitavano solo un anno fa. Parteciperà anche la Svezia, che dovrebbe entrare nella Nato quest’anno.
Il coinvolgimento della Nato nella guerra in Ucraina
Le esercitazioni si svolgono mentre la guerra della Russia contro l’Ucraina è in fase di rallentamento. La Nato come organizzazione non è direttamente coinvolta nel conflitto, se non per fornire a Kiev un supporto non letale, anche se molti Paesi membri (compresa l’Italia), inviano armi e munizioni individualmente o in gruppo e forniscono addestramento militare. Ancor prima dello scoppio della guerra, la Nato aveva già iniziato a rafforzare la sicurezza sul suo fianco orientale con la Russia e l’Ucraina.
La NATO inizierà la prossima settimana la sua più grande esercitazione militare degli ultimi decenni, che coinvolgerà 90.000 uomini, 50 navi e 80 aerei e durerà fino al mese di maggio. L’operazione, sul fianco orientale della NATO, dovrà avere un effetto dissuasivo nei confronti della Russia, a ormai quasi due anni dall’inizio del conflitto in Ucraina. Con “Steadfast Defender”, la NATO dimostrerà la propria capacità di difesa dello spazio euro-atlantico in caso di minaccia militare, trasferendo truppe dagli Stati Uniti in direzione dell’Europa.
L’esercitazione si svolgerà tra Polonia, Germania e Paesi baltici. Tra febbraio e marzo si terrà la più grande esercitazione della Nato in Europa dal 1989, anno che segnò la fine della Guerra Fredda. 35 anni dopo quell’evento, l’Alleanza atlantica rinserra le file per fronteggiare un’eventuale minaccia russa dopo l’aggressione dell’Ucraina.
Dopo il 24 febbraio 2022 tutto è cambiato, col rafforzamento dei confini orientali dell’Alleanza, la presenza permanente di 4mila soldati tedeschi in Lituania e l’intensificarsi dei piani di esercitazione. L’ultima annuale, “Northern Coasts 2023” si è svolta a settembre nel Mar Baltico sotto il comando tedesco, col coinvolgimento di 3.200 soldati di 14 Stati, tra cui Italia, Francia, Olanda, Belgio, Canada e Usa.
Contrariamente a quanto riferito a settembre 2023, quando l’esercitazione Steadfast defender è stata annunciata la prima volta, saranno 90mila le truppe coinvolte e non 40mila. Il numero è inferiore solo all’esercitazione Reforger del 1988, durante la quale sono state spiegate 125mila unità. Parteciperanno anche più di 50 navi, dalle portaerei alle cacciatorpediniere, sottomarini, oltre 80 jet da combattimento, elicotteri, droni e almeno 1.100 mezzi corazzati, tra cui carri armati e veicoli da combattimento di fanteria. La simulazione durerà fino a maggio 2024 e comporterà un’imponente spostamento di truppe e mezzi da una sponda all’altra dell’Atlantico. Il tutto sarà coordinato dal comando operativo della Allied reaction force con sede in Italia, scelta come base principale lo scorso autunno, in concomitanza con la nomina dell’ammiraglio Giovanni Cavo Dragone (foto sotto) a capo del Comitato militare della Nato. Per la prima volta, parteciperanno alle operazioni Nato anche la Finlandia, ultima arrivata nell’Alleanza, e la Svezia, che, nonostante sia ancora in attesa di ricevere il via libera alla sua adesione da parte della Turchia, sarà inclusa nell’esercitazione, portando il numero totale di paesi coinvolti a 32. Attenzione particolare sarà data al dispiegamento rapido delle forze al confine orientale della Polonia e nei paesi Baltici, confinanti con Russia e Bielorussia. Altri luoghi importanti saranno la Germania, la Norvegia e la Romania.
Secondo i nuovi piani di difesa della Nato, i suoi principali avversari sono la Russia e le varie organizzazioni terroristiche organizzate dai vari servizi segreti Atlantici anticomunisti (sono sempre loro…).
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Negli anni ’70 ci fu chi tenne l’Italia in uno stato costante di tensione attraverso stragi, attentati, tentativi di golpe al fine di instaurare una dittatura militare. Quell’epoca prende il nome di “strategia della tensione”:
La strategia della tensionehttps://www.youtube.com/watch?v=nhJOiS8wvKA
L’alleanza tra CIA, Mafia ed Estrema Destra per manipolare l’Italiahttps://www.youtube.com/watch?v=Rtd7TeT2U0Q&t=1163s
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L’esercito è una scuola, soprattutto.
E’ questo il suo compito di tutti i giorni:
educare, persuadere, plasmare, convincere, abituare.
Abituare a sopportare i soprusi,
ad obbedire senza discutere, ad accettare
le umiliazioni sol che provengano da uno
che sulla manica della giacca
ha un pezzo di stoffa in più.
A. Manni
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Fuori il compagno anarchico Cospito dal 41bis!
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Cultura dal basso contro i poteri forti
Rsp (individualità Anarchiche)