Ieri 28 giugno la Meloni è intervenuta sui mass media per giustificare, con una generale leccata di culo, i democratici di destra e sinistra assieme, evidenziando cosi l’incoerenza che il suo partito (essendo anticostituzionale era logico) aveva ammesso ai mass media per giustificare il suo fascismo cattolico opportunista, di destra e di sinistra assieme assieme, con una cultura militaresca, arretrata, ignorante, razzista e classista. Dichiara che per lei, “il razzismo è incompatibile con FdI ma infiltrarsi è metodo da regime. Penso che chi ha sentimenti razzisti, antisemiti e nostalgici abbia sbagliato la propria casa perchè questi sentimenti sono incompatibili con Fdi, con la destra italiana, con la linea politica che noi abbiamo definito in questi anni e quindi su questo non accetto ambiguità”. Lo ha dichiarato la scorsa notte in un punto stampa organizzato al termine del Consiglio europeo, commentando l’inchiesta di Fanpage sui cori fascisti e sugli insulti antisemiti all’interno di Gioventù Nazionale (l’organizzazione giovanile di Fratelli d’Italia), vicenda che ha già portato alle dimissioni di due persone. Il direttore di Fanpage dichiara: “Chiedere di tappare la bocca a un giornale dall’alto della presidenza del Consiglio è ‘metodo da regime'”. Mentre quel pagliaccio di Renzi, che è salito al potere grazie anche al fascismo, si giustifica dichiarando ai mass media: “stupisce la reazione della premier “. “Prendo atto [ha aggiunto Meloni] che da oggi è possibile infiltrarsi nei partiti politici e nei sindacati, riprendere le riunioni e pubblicarle discrezionalmente. Prendo atto che questa è una nuova frontiera dello scontro politico. Si tratta di uno strumento che si potrà utilizzare a 360 gradi”, ha proseguito Meloni sottolineando che “infiltrarsi nelle riunioni dei partiti politici è un metodo da regime. Specifichiamo e ricordiamo alla pagliaccia, che sono proprio loro il regime, fascista anticostituzionale, che ci hanno tolto lo statuto dei lavoratori, imponendoci la dittatura militare e aumentando gli sbirri P2 anticostituzionali che controllano, togliendoci anche il minimo dei diritti e lasciandoci nella miseria più nera! Ma tutta questa discussione è partita dall’inchiesta di Fanpage su Gioventù Nazionale, che ha scoperchiato definitivamente il problema neofascismo dentro Fratelli d’Italia. Sulla vicenda ha detto la sua anche Simona Malpezzi, capogruppo Pd in commissione straordinaria intolleranza, razzismo, antisemitismo, istigazione all’odio e alla violenza: “Presidente Meloni, i regimi sono quelli che minacciano e intimidiscono la stampa libera e utilizzano le posizioni di potere per impedire inchieste come quelle di Fanpage. Credo sia di interesse nazionale e pubblico sapere se l’organizzazione giovanile del primo partito di governo è chiaramente fascista, razzista e antisemita. Il problema di Fratelli d’Italia non sono i giornalisti che entrano nelle chat del partito, sono i razzisti che non vengono fatti uscire subito” Ricordiamo che il 27 giugno i mass media dichiarano che ci sono stati cori fascisti e insulti antisemiti, saluti romani, nostalgici del fascismo. La seconda puntata dell’inchiesta di Fanpage sul neofascismo in Gioventù nazionale, il movimento Giovanile di FdI, rinnova la polemica che già pochi giorni fa aveva scatenato un confronto dai toni anche aspri tra maggioranza e opposizione. Dopo la bufera, Flaminia Paci lascia il Consiglio nazionale mentre Elisa Segnini non è più capo segreteria della deputata Ylenja Lucaselli (foto sotto).
Fratelli d’Italia interviene dichiarando ai mass media: “Non è possibile che ci sia spazio per chi si richiama al Duce, all’antisemitismo e al razzismo”, attacca allora il presidente dei senatori Pd, Francesco Boccia. “Ora Fratelli d’Italia non ha più alcuna giustificazione: faccia pulizia al suo interno, allontani per sempre i nipotini di Mussolini e del nazismo dalle sue fila e quei dirigenti che li tollerano, recida ogni rapporto con quel mondo”, incalza Nicola Fratoianni (Avs). “Voglio precisare che come senatrice [ipocrita] della Repubblica italiana componente di FdI non mi riconosco in quelle immagini. In quei comportamenti e in quelle parole che sono state mostrate [ha fatto sapere Ester Mieli, a destra nella foto], non ritrovo la realtà che conosco di Fratelli d’Italia e Gioventù Nazionale. È evidente che la presenza di elementi nostalgici piegati ad un passato riprovevole e criminale non mi appartengono. Le parole e i comportamenti là tenuti sono per me motivo di condanna e disapprovazione”.
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Nessuno è libero finchè c’è la polizia.
Non c’è comunismo finchè c’è polizia, perchè
Non c’è comunità ovunque ci sia polizia.
J. Beck
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Libertà per tutti i compagni e le compagne ingiustamente arrestati.
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Cultura dal basso contro i poteri forti
Rsp (individualità Anarchiche)