Il 18 settembre sono iniziate le prove di guerra ai piedi della Marmolada (parte 1)

Stella Alpina 2024: l'Esercito si addestra con nuovi sistemi e tecnologie –  Analisi Difesa

Il 18 settembre è iniziata una nuova esercitazione militare occulta (neanche i mass-media ne hanno parlato) chiamata  “Stella Alpina”, per testare le nuove tecnologie dell’Esercito Nato su campo Italiano.  Un addestramento di due settimane che ha coinvolto 650 militari dell’Esercito, tutti provenienti da reparti altamente specializzati (come Gladio…) e circa 250 mezzi. All’evento conclusivo erano presenti anche Carmine Masiello, capo di Stato maggiore, e Guido Crosetto, ministro della Difesa. Questa esercitazione si svolge in periodo di Pace, con la Costituzione italiana che ripudia fortemente il fascismo e le guerre, ma i militari non si limitano a simulare uno scenario di conflitto convenzionale, ma l’esercitazione si sviluppa con un approccio di guerra, in linea con gli standard sleali: senza morale e senza scrupoli delle forze armate. Al centro delle operazioni troviamo il concetto di Bolle Tattiche Multi-Dominio, strumento che garantisce una protezione cibernetica ed elettromagnetica alle unità sul campo militare.  Il Generale di Brigata Franco del Favero, comandante della Brigata Alpina Julia (da dove proveniva Edgardo Sogno, capo dei partigiani bianchi che tradirono la resistenza) e direttore dell’Esercitazione “Stella Alpina 2024”, ha illustrato l’operazione di guerra, mettendo in evidenza l’importanza della tecnologia all’interno della cosiddetta bolla tattica.

AW249 | Leonardo - Elicotteri

Il protagonista assoluto dell’esercitazione è l’elicottero di nuova generazione Leonardo AW249 (foto sopra), sviluppato da Leonardo, una società pubblica italiana attiva nei settori della difesa militare, dell’aerospazio. Il suo maggiore azionista è il Ministero dell’economia e delle finanze italiano, che possiede circa il 30% delle azioni. Si tratta del primo e unico elicottero da combattimento occidentale completamente nuovo, denominato AH-249A NEES (Nuovo Elicottero da Esplorazione e Scorta) “Fenice”. Questo velivolo rappresenta una svolta nel settore della difesa, grazie alle capacità avanzate di digitalizzazione, connettività e integrazione di dati provenienti da una molteplicità di sensori. Altamente sofisticato con una connettività avanzata, l’AW249 può collaborare con droni e sistemi a pilotaggio remoto, raccogliendo e trasmettendo informazioni in tempo reale. Il velivolo è inoltre equipaggiato con un’ampia gamma di sistemi d’arma, tra cui razzi guidati e non guidati, missili aria-aria e aria-superficie, e un cannone rotante da 20 mm, rendendolo uno strumento versatile sul campo di battaglia.

Esercitazione Stella Alpina

Il Ministro della Difesa, Guido Crosetto, nella foto col sottosegretario Isabella Rauti (fascista di seconda generazione), ha espresso il suo onore per essere presente all’esercitazione “Stella Alpina 2024” e ha portato i saluti di quel rincoglionito democristiano ( faceva inciuci sia con la destra che con la sinistra…) del Presidente della Rep. Sergio Mattarella. Secondo il ministro della difesa Crosetto (persona ambigua ‘sto Frankenstein di Cuneo), Stella Alpina 2024 è più di una semplice esercitazione militare: è una dimostrazione tangibile dell’evoluzione continua dell’Esercito Italiano e della sua capacità di adattarsi ai nuovi paradigmi di guerra. L’utilizzo di tecnologie avanzate come l’AW249, il focus sulla superiorità cibernetica e la capacità di integrare mezzi e strumenti in un contesto di multidominio dimostrano la volontà delle Forze Armate di continuare a fare guerre! Questi ripudiano la pace!! L’esercitazione “Stella Alpina” ha messo in evidenza l’Esercito Italiano e le capacità di difesa dello spettro elettromagnetico. Oltre alla centralità della “bolla tattica” anti-EMPS e delle capacità sia offensive che difensive dei droni, va rilevata la notevole importanza data alla componente della “terza dimensione”, cioè agli elicotteri. Il Nuovo elicottero da esplorazione e scorta (NEES) AW-249 Fenice della Leonardo è stato schierato al fianco del rodato elicottero d’attacco AW-129 Mangusta e dell’elicottero pesante da trasporto ICH-47F Chinook. L’AW-249 è stato infatti progettato per operare sia con gli elicotteri in dotazione all’esercito italiano, sia con quelli degli altri Paesi Nato (organizzazione nata nel 1949 dal Trattato dell’Atlantico del Nord, un’alleanza militare tra 31 Stati membri, di cui 29 europei e due nordamericani), in un quadro operativo digitalizzato e multidominio.

Il 9° Reggimento Sicurezza Cibernetica "ROMBO" ottiene un prestigioso 3°  posto alla Defence Cyber Marvel 3

Protagonista della gestione delle nuove tecnologie è stato il neocostituito 9° Reparto sicurezza cibernetica “Rombo” (nulla a che vedere con Sylvester Stollone), che ha realizzato una serie di misure di protezione cibernetica ed elettromagnetica per salvaguardare le unità sul campo, i sistemi e le connessioni tra di essi (dopo le “bombe intelligenti” che, per sbaglio, finivano sopra asili e ospedali, c’è da aspettarsi di tutto…). Una “bolla tattica” che permette di massimizzare l’efficacia delle azioni cinetiche e la protezione delle forze impiegate presso la diga di Fedaia: unità di fanteria, cavalleria, artiglieria e genio della brigata alpina Julia, Forze speciali del 185° reggimento paracadutisti ricognizione ed acquisizione obiettivi ed elicotteri dell’aviazione dell’Esercito (mancavano solo i Blues Brothers).

The Blues Brothers: la scena cult dell'incredibile inseguimento finale

Sono stati impiegati sistemi a pilotaggio remoto, nuove tecnologie di comunicazione, sistemi di difesa anti-drone, mezzi e sistemi d’arma a guida autonoma, strumenti di acquisizione delle minacce supportati dall’intelligenza artificiale e sistemi di comando e controllo avanzati (e poi non ci sono fondi per scuole e ospedali pubblici!).

Ma ora, per capire meglio il problema di questa esercitazione militare occulta, chiamata  “Stella Alpina”, dobbiamo  analizzare e ricordare cos’è Gladio:  organizzazione segreta – occulta (TOP SECRET) dello stato che eseguiva piani militari della Nato Atlantica anticomunista già dal 1949, come la strategia della tensione (piano militare  volto a creare una situazione di paura diffusa tra la popolazione, attuata mediante l’organizzazione e la realizzazione di atti terroristici, e che, mediante un disegno eversivo, tende alla destabilizzazione o al disfacimento degli equilibri politici, sociali, economici, militari. Un piano militare che comprendeva colpi di stato e stragi di stato per eliminare e incolpare ingiustamente sia gli Anarchici che i comunisti.

Gladio e gli apparati deviati: la genesi della "strategia della tensione"

L’organizzazione Gladio, era un’organizzazione paramilitare, organizzata e gestita dalla CIA e dai Servizi Segreti Italiani, per evitare l’invasione nell’Europa occidentale della Russia e dei Paesi aderenti al Patto di Varsavia, ma in particolare contro la Jugoslavia. I loro metodi sleali e brutali, erano invasivi e distruttivi, consistevano  in sabotaggio, guerra psicologica e guerriglia dietro le linee nemiche, con la collaborazione dei Servizi Segreti e altre strutture d’appoggio. Durante la guerra fredda, quasi tutti gli Stati dell’Europa occidentale organizzarono reti analoghe.

Francesco Cossiga, durante il periodo in cui era sottosegretario alla Difesa, aveva la delega alla sovrintendenza di Gladio, spesso è stato indicato come uno dei suoi fondatori, nel 2008 affermò che «i padri di Gladio sono stati Aldo Moro, Paolo Emilio Taviani, Gaetano Martino e i generali Musco e De Lorenzo, capi del SIFAR (servizio segreto). Io ero un piccolo amministratore». Affermò altresì che «gli uomini di Gladio erano ex partigiani bianchi (quelli che tradirono la Resistenza).

È stata provata da più parti (anche dalla Commissione stragi) l’esistenza di strutture di volontari nate in chiave anticomunista nelle ultime fasi della guerra (come quelle che sarebbero derivate dalle disciolte Brigate Osoppo (PARTIGIANI BIANCHI) che presero il nome di Organizzazione «O», organizzazione occulta (“O” per Osoppo) che, secondo i documenti della Commissione stragi presieduta dal senatore Libero Gualtieri, fu una organizzazione militare segreta, che operò, con nomi anche diversi dal gennaio 1946 al 4 ottobre 1956. Francesco Gironda (nella foto con Kossiga), ex responsabile del settore guerra psicologica di Gladio e poi portavoce dell’associazione degli ex appartenenti alla struttura segreta, affermò che uno dei primi reclutatori dei gladiatori fu Enrico Mattei, capo-partigiano bianco e futuro presidente dell’ENI. Gladio fu costituita ufficialmente con un protocollo d’intesa tra il servizio segreto italiano e quello statunitense in data 26/11/1956: nella relazione inviata dal Presidente del Consiglio Giulio Andreotti (foto sotto) alla Commissione stragi il 17/10/1990 dichiarò che con quella intesa tra SIFAR al cui comando, al tempo della stesura del protocollo, era da poco stato posto il generale dei CARABINIERI Giovanni de Lorenzo. Fu capo del SIFAR, comandante generale dell’arma dei Cc e capo di stato maggiore dell’esercito italiano. Divenne noto per il ruolo avuto nello sviluppo del Piano Solo, un colpo militare chiamato Solo perché fatto solo dai carabinieri.

Mai avuto a che fare con la morte". Dalla Chiesa, parla Andreotti junior -  Affaritaliani.it

 Nel giugno 1959 il servizio segreto italiano Gladio entrò a far parte del Comitato di pianificazione e coordinamento, organo di SHAPE (Supreme Headquarters Allied Powers Europe), mentre nel 1964 entrò a far parte del Comitato Clandestino Alleato (ACC), emanazione del suddetto comitato di pianificazione e coordinamento e costituito tra Paesi che intendevano organizzare una resistenza sul proprio territorio, in caso di aggressione dall’Est. Oltre ai tre Paesi fondatori, diversi altri membri della NATO entrarono successivamente nella struttura. L’Italia lo fece in via ufficiale nel 1964, ma già in precedenza erano attivi accordi bilaterali tra SIFAR (l’allora servizio segreto italiano) e CIA tesi ad arruolare e ad addestrare nuclei di operativi in grado di organizzare la resistenza armata sia di destra che di sinistra. Nel 1964, oltre all’Italia, i Paesi aderenti erano Stati Uniti, Regno Unito, Francia, Germania Ovest, Paesi Bassi, Belgio e Lussemburgo. In seguito aderirono anche Danimarca e Norvegia. Altri Paesi NATO, come Grecia, Turchia, Spagna e Portogallo, non entrarono mai, a quanto risulta, nel comitato di coordinamento. Peraltro, organizzazioni simili vennero create in quasi tutti i Paesi occidentali che temevano un’invasione sovietica, compresi Stati neutrali come Austria, Finlandia, Svezia e Svizzera. Anche in Jugoslavia era presente un’organizzazione Gladio analoga ma dei partiti di sinistra.

Biografia - Generale Giovanni de Lorenzo

Nel gennaio 1967 fu istituita una commissione parlamentare d’inchiesta che, insieme a quelle militari, censurò con espressioni dure il comportamento tenuto dal generale Giovanni de Lorenzo (foto sopra), ma ritenne che il suo piano illegittimo (perché approntato all’insaputa dei responsabili governativi e delle altre forze dell’ordine e affidato unicamente ai carabinieri) fosse irrealizzabile, bollandolo come «una deviazione deprecabile» ma non come un tentativo di colpo di Stato. A fine anno il governo rimosse alcuni omissis ed emerse che anche la sede del PSI avrebbe dovuto essere occupata, impiegando nel colpo di Stato in totale 20.000 carabinieri.

A partire dal 1972, a causa dello smantellamento dei depositi d’armi Nasco e della revoca unilaterale dell’accordo del 1956 da parte degli Stati Uniti, Gladio subì una profonda trasformazione da rete di guerriglia anti-invasione a rete informativa a beneficio del SID (poi diventato SISMI nel 1977), in grado di sfruttare la presenza dei suoi membri in tutti gli ambiti della società civile.

Il 3/8/1990, davanti alla Commissione stragi presieduta dal senatore Libero Gualtieri, Andreotti ammise l’esistenza dell’organizzazione segreta Gladio ma “tali attività sono proseguite fino al 1972, dopodiché ritennero  che non ve ne fosse più bisogno”. Il 24 ottobre successivo, durante una seduta della Camera dei deputati, Andreotti rivelò pubblicamente l’esistenza di Gladio, che fu quindi la prima organizzazione aderente alla rete clandestina Stay-behind (organizzazione paramilitare occulta col fine di attivare operazioni di spionaggio)  ad essere resa pubblica. In una successiva trasmissione di atti alla Commissione stragi, Andreotti al contrario della precedente dichiarazione, ammise che la struttura era ancora in piedi ed operativa. Alla fine del novembre successivo, il capo di stato maggiore del SISMI, generale Paolo Inzerilli (foto sotto), dichiarò sciolta la struttura, ma ci dobbiamo credere? Adesso poi che ci ritroviamo la nipote di Mussolini e la figlia di Pino Rauti: quelli non perdono proprio mai il vizio di comandare a tutti i costi, sono talmente ignoranti e presuntuosi che sono ancora al potere (stato), consapevoli di essere anticostituzionali perché  fascisti,  ma si vantano di più!

Morto a 90 anni Paolo Inzerilli, il volto noto di Gladio - InsideOver

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Solidarietà ai compagni/e ingiustamente detenuti

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La follia di coloro che non comprendono

l’anarchia consiste precisamente

nell’impossibilità di concepire

una società ragionevole.

F. Ferrer

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Ora per ritrovare l’entusiasmo di vivere dopo questa analisi, vi consigliamo di ascoltare queste canzoni:

Il rap della costituzionehttps://www.youtube.com/watch?v=BEYOlpddOC4&list=RDSqc5gFf-35Y&index=15

Emsi Caserio: Rap Anarchico Popolare (VIDEOCLIP 2014)https://www.youtube.com/watch?v=qg4N2z7g_5k

MONTELUPO – IL CANZONIERE ANARCHICOhttps://www.youtube.com/watch?v=PBsjoJnDoCw

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Cultura dal basso contro i poteri forti

Rsp (individualità Anarchiche)

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