Aggiornamento sull’imposizione e sui danni delle centrali nucleari

A Corchiano la grande manifestazione contro il deposito di scorie  radioattive. - YouTube

Il 13 dicembre scorso, i mass media scrivono del problema (problemone) della Tuscia (Lazio settentrionale) e delle sue  “Scorie radioattive”; il ministero sta procedendo alla ‘Valutazione ambientale strategica’ per i 21 siti individuati nella Tuscia. Gli enti locali interessati hanno a disposizione 45 giorni per inviare le relazioni. Tutto questo succede in sordina, militarizzando il territorio (stato di polizia) e i siti prescelti (da chi?), usando metodi militari repressivi, economici, occulti.

Il 10 dicembre invece, l’Agenzia Internazionale per l’Energia (World Energy Outlook 2024), dichiara che il nucleare sarebbe più caro dell’energia elettrica: 170 dollari al megawattora contro 50 dal fotovoltaico. Un costo ben maggiore rispetto a quello delle fonti rinnovabili.

 Nel 2023 infatti, il costo di generazione dell’elettricità prodotta da nuove centrali nucleari in Europa è stato di 170 dollari al megawattora, contro quella generata dal solare fotovoltaico pari a 50 dollari al megawattora (3,4 volte di meno del nucleare), quella dell’eolico offshore di 60 dollari al megawattora (2,8 volte di meno) e quella dell’eolico offshore pari a 70 dollari al megawattora. Costi a cui, secondo 100% Rinnovabili Network, vanno aggiunti anche quelli relativi allo smantellamento delle centrali nucleari, alla bonifica dei siti nucleari contaminati e una parte significativa dei costi di gestione dei rifiuti radioattivi. In Europa, la più recente stima del 2019 del costo previsto di gestione dei rifiuti radioattivi generati dalle centrali nucleari, escluso lo smantellamento delle centrali, è nell’intervallo 422—566 miliardi di euro.

Come smaltire rifiuti radioattivi | Rigeneriamo il territorio

Questa decisione economica è stata decisa dallo stato e dalla politica fascista della Meloni (massomafia) che avviene proprio in contemporanea  alle decisioni prese anche da alcuni poteri più ricchi e forti del mondo, di questa Italia codarda, arrogante, furba e misera, ‘a bburina!’ .  Stiamo parlando di: Francia, Germania e Gran Bretagna, che stranamente hanno detto ‘stop all’escalation nucleare’. Ma per caso non è che vogliono sbolognarci il loro nucleare (cancerogeno) da riciclare in Italia, considerata da loro 3° mondo?

Nonostante la forte mobilitazione dei cittadini per non far attivare lo scellerato business (progetto), di un deposito scorie nucleari sul loro territorio, non vengono minimamente considerati dal potere statale e politico, che non informa dei problemi ambientali e salutari prodotti dal nucleare.

Intanto, l’individuazione del sito per la realizzazione del deposito rifiuti radioattivi, si avvicina sempre più. I biodistretti, i comitati e i comuni, nei prossimi mesi saranno impegnati non solo ad inviare osservazioni e documenti al ministero dell’ambiente , ma anche ad organizzare iniziative e mobilitazioni che rendano i cittadini consapevoli e protagonisti nel contrastare i danni delle centrali nucleari. La selezione dei siti è avvenuta senza alcun coinvolgimento delle comunità locali. I residenti della Tuscia criticano e rivendicano la metodologia scorretta da parte della Sogin e del ministero dell’ambiente, di imporre i siti nucleari, nonostante i cittadini dicano no al nucleare cancerogeno, rifacendosi al referendum del 1987 dove gli italiani aveva firmato no al nucleare.

Il Messaggero - Sospetto caso di contaminazione da plutonio di un  lavoratore nel Centro Ricerche di Casaccia, alle porte di Roma.  L'Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare (Isin) ha reso noto che

Questa opacità di comportamenti scorretti  si è confermata anche il 4 dicembre, quando un operaio si è contaminato alla Casaccia, nell’ex laboratorio nucleare alle porte di Roma. Un fatto che ha reso evidente ancora una volta, la pericolosità degli impianti che trattano materiale radioattivo, con un’informazione tardiva e poco chiara.                                                                                                                                                             Le probabilità che sarà proprio la Tuscia, a ospitare i 95 mila metri cubi di materiale radioattivo di cui 78mila a bassa e media attività, 17 mila di alta attività, sono molto alte. Sono 21, dei 51 totali in Italia, i siti i che si trovano nella Tuscia viterbese, indicati dalla Sogin, la società a partecipazione interamente statale (soldi pubblici sottratti agli ospedali, alle scuole e al sociale), incaricata dell’individuazione e della gestione dello stoccaggio delle scorie.

Puntualizziamo che il nucleare per diventare innocuo, cioè per smettere di emanare radiazioni pericolose per la salute, devono passare decenni per le scorie a bassa attività, secoli per quelli a media attività, fino alle centinaia di migliaia di anni per le scorie più pericolose, quelle ad attività alta.

Specifichiamo che il territorio dell’alta Tuscia è famoso per l’olio DOP e l’asparago verde IGP, per i beni archeologici, per una natura ancora incontaminata e per le Terme di Vulci.

Sogin, nominato il nuovo Consiglio d'Amministrazione - Prima Chivasso

I siti indicati dalla Sogin rappresenterebbero un danno gravissimo  alla società e all’ambiente in una zona a forte vocazione agricola, con borghi pregiati, boschi, bellezze naturalistiche e storiche. Poi c’è anche il fattore sismico: nel 1971 a Tuscania ci fu un terremoto di intensità 5.2 che semidistrusse la città: 22 furono i morti e oltre 100 i feriti. Tutta la Tuscia, come confermano studi recenti dell’INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia), è a medio rischio sismico.

Ma quali sono i siti in Italia dove si trovano le scorie radioattive da stoccare? Si tratta delle 4 centrali nucleari  chiuse negli anni ‘90: Trino (Vercelli), Caorso (Piacenza), Latina, e Garigliano (Caserta), dell’impianto ‘Fabbricazioni Nucleari’ di Bosco Marengo (Alessandria) e dei tre impianti di ricerca sul ciclo del combustibile di Saluggia (Vercelli), Casaccia (Roma) e Rotondella (Matera).

Cos'è Arsenico: Rischi per la Salute

Nel 2021 l’Ordine dei medici di Viterbo ha prodotto un documento che analizza i danni dell’arsenico, un elemento tossico e cancerogeno presente anche nelle acque ad uso potabile; l’elevata concentrazione del gas radioattivo radon, è dovuta alla struttura geologica vulcanica dell’Alto Lazio; i pesticidi, sono anch’essi sostanze tossiche e cancerogene, usati soprattutto nelle colture intensive. L’ Asl di Viterbo, conscia di questi problemi, nell’aprile del 2023 ha istituito l’Unità di crisi contro le emergenze pandemiche provocate dalle  vaste aree territoriali che da decenni sono sottoposte anche a servitù militare (poligoni e caserme).

Ma la Carta Costituzionale, serve solo per andare al gabinetto e pulirsi il culo? L’articolo 32 riconosce ad ogni persona presente in Italia, il diritto alla salute e lo riconosce come elemento fondamentale anche per la salute dell’intera comunità.

Allora noi cittadini comuni, ci domandiamo: cosa lasceremo alle future generazioni? Un mondo inquinato, deturpato, in guerra e con sempre meno risorse? Cosa troveranno, se non si agisce ora con conoscenza, sapienza e responsabilità tutti insieme?

Poi c’è anche la nota della Asl di Viterbo, protocollo n.34025 del 28/4/2023, che fa presente che l’area viterbese evidenzia “ tassi di incidenza e prevalenza riguardanti alcune neoplasie, superiori agli standard previsti…”.

Ma non è finito qua il problema,  c’è anche il grande magna magna dei costi relativi allo smantellamento e alla bonifica dei siti nucleari contaminati, compresi nella  gestione dei rifiuti radioattivi, che si aggirano tra i 422—566 miliardi di euro. Miliardi di euro? Uno sproposito per un Paese che arranca, che cerca di sopravvivere!

In sintesi il nucleare non è una forma di risparmio come ci hanno voluto imporre col raggiro, ma è una forma di produzione di energia elettrica più costosa delle rinnovabili. Costi elevati che si sono riscontrati soprattutto negli Stati Uniti, in Cina e in India. L’EDF, la società francese che gestisce le centrali nucleari, fortemente indebitata, nel 2023 è stata interamente nazionalizzata dal governo francese, con una spesa di oltre 9 miliardi a carico dei contribuenti. Risparmio per chi dunque?

Chi critica e perché la Francia per la nazionalizzazione di Edf - Startmag

Inoltre la burocrazia è sempre più vulnerabile dal punto di vista delle irregolarità amministrative e/o penali, in quanto è incentrata su molti/troppi passaggi di trattamento, in ognuno dei quali possono innestarsi episodi speculativi, corruttivi, irregolari che crea il grande business (politico e statale) come l’infiltrazione mafiosa nel movimento terra che comporta lo smaltimento dei rifiuti nucleari sotterra, col controllo dei camion e dei mezzi utilizzati in tale settore, col controllo del traffico dei rifiuti pericolosi e non pericolosi, che vengono gestiti in modo del tutto scorretto.

 Su questo punto, vale la pena di richiamare il parallelismo effettuato dal dottor Paolo Storari, sostituto procuratore Dda di Milano, nel corso dell’audizione del 17/4/2012, tra la realtà lombarda e milanese, e in particolare la vicenda di Bardonecchia, comune dell’Alta Val di Susa (TO), il cui consiglio comunale, primo caso nel Nord Italia, nell’anno 1995 è stato sciolto per infiltrazioni mafiose.

Ora per rilassarci ed esaltarci vi proponiamo di ascoltare queste canzoni:

La ballata di Alfredo Cospitohttps://www.youtube.com/watch?v=LQsTdr2vGNs

CANZONE PER ALFREDO COSPITOhttps://www.youtube.com/watch?v=_X33J74_ALE&list=RDMM&index=9

Gli Anarchici (Versione Italiana di: Les Anarchistes) – Léo Ferréhttps://www.youtube.com/watch?v=GzpzBOkXvpI&list=RDMM&index=4

Assalti Frontali – cattivi maestrihttps://www.youtube.com/watch?v=Sqc5gFf-35Y&list=RDMM&index=2

Emsi Caserio: Rap Anarchico Popolarehttps://www.youtube.com/watch?v=qg4N2z7g_5k&list=RDMM&start_radio=1&rv=95CiS9ObL_U

.

Ti dicono di essere onesto, e per tutta la vita

ti derubano. Ti ordinano di rispettare la legge,

e la legge protegge il capitalista che ti rapina.

Ti insegnano che non bisogna uccidere, mentre

il governo impicca la gente, la manda sulla sedia

elettrica o la massacra in guerra.

Ti impongono di obbedire alla legge

ed al governo, anche se leggi e governo

sono sinonimi di rapina e omicidio.

A. Berkman

.

Cultura dal basso contro i poteri forti

Rsp (individualità Anarchiche)