Da Ghedi (Brescia) alla Turchia, si è mosso il gigantesco aereo C-17 Globemaster USA

Il 6 novembre i mass media scrivono che da Ghedi (Brescia) alla Turchia si è mosso in tutta Europa il gigantesco aereo C-17 Globemaster americano (foto sopra), velivolo appartenente al reparto Usa, trasporta ordigni nucleari.             

Le destinazioni sono tutte basi Nato dove sono custodite le bombe B-61. Il cargo C-17 Globemaster è atterrato martedì 4 novembre a Ghedi (foto sopra), nella base del 6° Stormo che appartiene all’unico reparto dell’aviazione statunitense (il 62esimo stormo da trasporto) abilitato al trasporto di bombe atomiche B-61, la cui distribuzione alle basi europee è stato annunciato dal Dipartimento della difesa statunitense. Le basi coinvolte nel programma Nato risulterebbero essere 6: in Italia: Ghedi e Aviano, in Belgio Kleine Brogel, in Olanda Volkel, in Germania Büchel, in Turchia Incirlik. E’ ancora i n volo Il cargo C-17 Globemaster coi suoi  voli speciali per trasferire la nuova versione delle B61, denominata B61/12 Lep, alle basi Nato. Anche la Rivista italiana difesa, aveva sollevato più di un sospetto, rilevando nel luglio scorso (2025) voli di C-17 Globemaster anche alla base Nato di Lakenheath, in Inghilterra nel Suffolk, dove le bombe americane erano state rimosse nel 2008.

Ma la distribuzione alle basi Nato delle nuove bombe B61/12 (foto sopra), di cui sarebbero stati prodotti 250 esemplari, era stata annunciata senza troppi segreti militari dall’amministrazione Usa già nel 2023. Il primo volo di Globemaster a Ghedi era avvenuto dalla base militare di Ramstein in Germania, non è sceso dritto a Ghedi (come avrebbe fatto un trasporto ordinario), ma ha compiuto un tragitto più ampio, girando sull’Atlantico al largo della Spagna per entrare nel Mediterraneo e da qui raggiungere Brescia, senza sorvolare la Svizzera e l’Austria (Paesi indipendenti, non sottomessi alla Nato), ma anche quelli della Francia e della Spagna, evitando il sorvolo in aree abitate. Dunque il denominatore comune di queste occulte e sporche vicende, è sempre quell’intrigante alone di mistero tipicamente massonico (vedi: loggia massonica P2). La Base militare di Ghedi è un aeroporto  gestito dall’aeronautica militare e secondo il programma ufficiale NATO di condivisione nucleare, a Ghedi sono conservate 20-40 bombe atomiche B61-3, B61-4 e B61-7, di potenza variabile e massima di 340 chilotoni.

Ma per capire meglio il problema sociale partiamo dalla Storia:

Nella I guerra mondiale la base militare di Ghedi fu assegnata nel 1916 al 75º Gruppo, che fa riferimento a diversi corpi storici: il 75º Reggimento Rangers italiano, sciolto nel 1958, la 75ª Squadriglia caccia italiana, disciolta o il 75th Ranger Regiment statunitense, un’unità di forze speciali ancora attiva, un corpo di fanteria leggera d’élite. Il 75º Gruppo è un’organizzazione occulta, non ufficiale. Nella II guerra mondiale invece, a Ghedi ci fu la sede della Scuola di pilotaggio per il bombardamento e lì si trovavano i bombardieri Fiat B.R.20 e CANT Z.1007; poi dal 1943, nel periodo della Repubblica Sociale Italiana (regime collaborazionista con la Germania nazista esistito tra il 1943 e il  1945, voluto da Adolf Hitler e guidato da Benito Mussolini), ospitò aerei da caccia con compiti di difesa aerea per l’Aeronautica Nazionale Repubblicana. In questi anni la base di Ghedi fu molto attiva.  Ancora oggi a sud-sud est della fattoria Prandoni posta al limite meridionale dell’attuale pista di Ghedi, è possibile notare una struttura abbandonata con 18 piloni di sostegno, delle specie di cubi di cemento, ai quali veniva avvitata la tralicciatura metallica della rampa di lancio delle V-1 (Base per il lancio della bomba volante tedesca “Fieseler Fi 103“nota come “V1”, con un sistema di guida costituito, già allora, da un pilota automatico), una struttura molto simile ad altre stazioni di lancio in Francia e Germania. Un documento segreto declassificato dei servizi segreti americani (doppiogiochisti) nota attività di “V-1” all’aeroporto di Ghedi (così come a Belluno, sul lago di Misurina). Contemporaneamente si stabilirono a Ghedi reparti della Luftwaffe: la 1ª Squadriglia dello Stabgruppe, equipaggiata con Junkers Ju 88 (foto sotto) e, a partire dall’ottobre 1944,  il secondo Staffel del Nachtschlachtgruppe 9 (Gruppo da combattimento notturno 9) coi suoi Junkers Ju 87D.

Furono poi trasferite a Ghedi 2 squadriglie di Messerschmitt Bf 109 tedeschi. Da Villafranca (Verona) e Ghedi (Brescia), ogni giorno partivano caccia italiani, per poi atterrare e sparire sotto i rifugi. Alla fine della II guerra mondiale, la V armata americana occupò l’aeroporto di Ghedi. L’aeroporto fu riattivato nel 1951 come sede del 6º Stormo dell’Aeronautica militare, prima dotato di P-51 Mustang, poi dei jet britannici Vampire, utilizzati fino al 1952. Fino al 1962 Ghedi ospitò gli F-84F e G che furono poi sostituiti dagli F-104 Starfighter e, infine (1982), dai Tornado IDS. Il 13/9/1993, i “Paperi” del 102º gruppo volo passarono dal 5º Stormo “Giuseppe Cenni”, sull’aeroporto di Rimini, al 6º Stormo sull’Aeroporto di Ghedi. Dal 1999 vi fu invece la chiusura della scuola “Tornado Trinational Training Establishment” (T.T.T.E.), di Cottesmore in Inghilterra, destinata alle tre aviazioni: inglese, tedesca e italiana. Il compito di questa scuola, fin dall’entrata in servizio dei Tornado, era quello di addestrarne e formarne i futuri piloti e navigatori. Per gli equipaggi italiani, tale prestigioso compito venne affidato dall’aeronautica militare al 102º Gruppo, che ha acquisito la denominazione di “Operational Conversion Unit” (O.C.U.), reparto che addestra e abilita tutti i piloti dell’aeronautica militare, e non solo, ai Tornado.

Il 19/8/2014 due Tornado di base a Ghedi e da qui decollati, si sono scontrati in volo nei cieli di Ascoli Piceno durante un’esercitazione. I 4 membri degli equipaggi hanno perso la vita. Dal 14/9/2016, a seguito della soppressione del 50º Stormo sulla base di Piacenza-San Damiano, e il contestuale passaggio del 155º gruppo al 6º stormo a Ghedi, rende così la base bresciana l’unica dotata di velivoli Tornado. Il 16/6/2022 è stato ufficialmente presentato il primo Lockheed Martin F-35A Lightning II (foto sopra), aeromobile consegnato al 6º stormo e che gradualmente sostituirà i P-200 IDS/ECR Panavia Tornado in tutti i ruoli operativi. A Ghedi il 154º gruppo occupa la zona nord dell’aeroporto dove si trova un bunker che ospita il Comando, la Sala operativa, la Sala navigazione e gli altri uffici. Del periodo bellico rimangono la palazzina comando e tre hangar “Saporiti” presso il moderno Aeroporto di Brescia-Montichiari.

La Nato nasce durante la ‘guerra fredda’, un periodo di contrapposizione geopolitica, ideologica e militare tra gli USA e l’URSS (tra il 1947 e il 1991, tra la fine della II Guerra, fin quando c’è stata la dissoluzione dell’URSS.). Nel 1955 nascono i Piani militari segreti del Patto di Varsavia (firmato il 14/5/1955, un’alleanza militare tra i paesi del blocco sovietico, come risposta alla NATO). I documenti militari Top secret del patto di Varsavia, sono stati resi pubblici nel 2005 e prevedevano un attacco all’Italia attraverso la neutrale (?) Austria con un bombardamento nucleare preventivo sulle città di Vienna, Monaco di Baviera, Innsbruck, Venezia, Padova, Vicenza, Verona, Ghedi e Piacenza. Al contrario, i piani militari segreti della NATO prevedevano, secondo quanto affermato dai mass media, dall’ex presidente Francesco Cossiga (foto sopra col presidente USA Reagan e consorte) una risposta nucleare italiana sulle città di Praga e Budapest condotta dall’aeronautica militare con cacciabombardieri Panavia Tornado dell’aeroporto di Brescia-Ghedi. Il rapporto statunitense del Natural Resources Defence Council mostra che nella base di Ghedi, secondo il concetto NATO di Nuclear sharing, sono conservate 20-40 bombe atomiche B-61 3,B61-4 e B61-7 di potenza variabile tra meno di 1 chilotone e 340 chilotoni. Le bombe atomiche B61 possono essere utilizzate dai cacciabombardieri Tornado IDS nonché dagli F-35A del 6º Stormo dell’aeronautica militare italiana.

Sempre il 6 novembre scorso, i mass media annunciano l’inizio della “Falcon Strike 2025”, la più grande esercitazione aerea dell’anno, nella base Nato di Amendola, situata in provincia di Foggia, coi suoi 1100 ettari di superficie. L’esercitazione militare ha preso ufficialmente il via lunedì 3 novembre e si concluderà il 14 novembre, e coinvolgerà oltre 1000 militari e più di 50 velivoli provenienti da Italia, Stati Uniti, Regno Unito, Francia e Grecia. Durante le 2 settimane di attività, piloti, specialisti e unità di supporto delle diverse forze armate si addestreranno su missioni che integrano velivoli di 4ª e 5ª generazione, come F-35, Eurofighter, Tornado, Rafale e F-16. Partecipano anche assetti aerotattici dell’Air Wing del Carrier Strike Group della Marina militare italiana e della Royal Navy britannica. La Falcon Strike 2025 è un’Anomalia strategica nel contesto della Sicurezza Euro-Atlantica. La base aeronautica di Amendola si configura come un laboratorio strategico cruciale per le esercitazioni nucleari della NATO Atlantica, che durante la guerra fredda era anticomunista e si accordava bene (FACEVA PROGETTI), con mafia e fascisti.

Ma precisiamo anche che proprio eri, 7 novembre, i mass media hanno scritto che per l’Escalation militare, la Polonia sta creando una dittatura militare e sta preparando corsi militari anche per i cittadini civili. Il piano prevede di addestrare 500.000 volontari entro la fine del prossimo anno. Formazione volontaria ‘In prontezza’ (Gotowosci in polacco). «Siamo tutti chiamati a prenderci cura della nostra patria», ha dichiarato Kosiniak-Kamysz (foto sopra), vicepremier e ministro della Difesa nazionale, precisando che quest’anno sono state formate, in varie modalità, 50.000 persone, alcune delle quali sono entrate nell’esercito. Tomczyk invece, membro del Consiglio di Amministrazione dal 1° aprile 2023, ha anche riferito della ripresa dei lavori parlamentari sulla «Carta della famiglia in uniforme», un programma che offrirà sconti e agevolazioni alle famiglie dei soldati e delle altre forze dell’ordine operanti nel Paese. Il programma ‘In prontezza’ è in linea con le dichiarazioni fatte da Tusk, ex presidente del Consiglio europeo dal 2014 al 2019 che e ha guidato il Partito popolare europeo dal 2019 al 2022. Durante un intervento al Sejm, il massimo organo di governo della Terza Repubblica Polacca, la camera bassa del parlamento polacco ha dichiarato ai mass media: «La Polonia ha bisogno di un esercito di mezzo milione di persone, ma prima deve formare coloro che non vanno nell’esercito e renderli dei soldati a pieno titolo in caso di conflitto».

L’esercito polacco (foto sopra), oggi conta 212.000 soldati. 147.000 sono militari professionisti, 36.000 appartengono alle Forze di difesa territoriale e 16.300 prestano servizio militare volontario di base. Entro il 2035 la Polonia vorrebbe avere 300.000 soldati. Dal mese scorso i centri militari di reclutamento hanno iniziato a inviare alla popolazione la ‘Carta di mobilitazione’. Si tratta di un documento ufficiale che assegna ad alcuni cittadini un ruolo militare o lavorativo in caso di mobilitazione o guerra. Tali carte non vengono spedite soltanto ai riservisti o funzionari del personale in uniforme ma anche a specialisti in medicina, logistica, informatica, telecomunicazioni, nonché agli altri civili destinati a supportare settori strategici dello stato polacco. L’invio della Carta non corrisponde ad una vera e propria ‘chiamata alle armi’, ma impone comunque al destinatario -ove ritenuto necessario-, di presentarsi nel luogo indicato dal centro militare competente coi propri documenti e beni personali.

Inoltre il 4 novembre, i mass media scrivono che è ufficiale: la base aerea di Trapani-Birgi (foto sotto), ospiterà il nuovo Polo Addestrativo degli F35 di nuova generazione. L’Italia si prepara a consolidare la sua posizione strategica nel panorama della difesa internazionale. Nel corso dell’International Fighter Conference 2025 a Roma è stata data la conferma ufficiale che la base aerea di Trapani-Birgi, sede del 37º Stormo dell’Aeronautica militare, ospiterà il nuovo Polo Addestrativo Internazionale dedicato ai velivoli da combattimento di quinta generazione F-35 Lightning II. Si tratta di una decisione di portata storica: il centro di Trapani-Birgi sarà il primo di questo tipo a sorgere al di fuori dei confini USA, dove l’addestramento di riferimento è oggi concentrato presso la Luke Air Force Base in Arizona. Questa iniziativa rafforza ulteriormente il ruolo dell’Italia come hub addestrativo di rilievo internazionale all’interno del programma F-35, sfruttando l’esperienza già maturata con successo in altri ambiti, come l’International Flight Training School (IFTS) di Decimomannu (Cagliari). La notizia non è del tutto inattesa: l’intenzione di avviare il progetto era stata anticipata dal ministro della difesa Guido Crosetto (foto sotto), già nel luglio scorso, durante una cerimonia tenutasi proprio presso l’IFTS. L’Aeronautica militare ha ora ufficializzato l’impegno. Il nuovo centro addestrativo, sebbene i dettagli precisi del progetto non siano ancora noti, è destinato a coinvolgere istruttori e piattaforme provenienti dai diversi Paesi che hanno in dotazione gli F-35. I tempi per la realizzazione sono già stati delineati: l’avvio dei lavori è previsto per il primo trimestre del 2026, col completamento della struttura stimato per la primavera del 2028.                               

Le spese militari italiane per il 2025 sono di circa 31,3 miliardi di euro, con un aumento del 7,2% rispetto al 2024. Questo importo, secondo la nuova definizione NATO, è circa il 1,5% del PIL e una voce aggiuntiva del 0,5% per la “mobilità militare” e la cybersecurity, che permette di raggiungere l’obiettivo del 2% del PIL, gentilmente richiesto dall’Alleanza Atlantica.

Puntualizziamo anche, perché è importante per la nostra analisi sociale, che La NATO (Organizzazione anticomunista del Trattato dell’Atlantico del Nord), è un’alleanza politico-militare creata nel 1949 e formata oggi da 32 membri militari:  Albania, Belgio, Bulgaria, Canada, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Islanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Macedonia del nord, Montenegro, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Romania, Slovenia, Slovacchia, Spagna, Stati Uniti, Svezia.

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Basta Nato! stop al nucleare, Basta armi!, basta guerre e militari, che con la loro meschina logica militare sporca e corrotta, occulta e bastarda, ci ha reso doppiogiochisti, perché non si sa mai cosa ci combinano es: stragi di stato!, se sappiamo qualcosa lo sappiamo solo dopo 50 anni di Top secret militare desegretato a fine anni ‘90 da una commissione stragi.

Solidarietà al compagno Anarchico Alfredo Cospito, che lotta per un mondo migliore, ingiustamente in carcere al 41 bis, insieme a mammasantissima (massoneria) e ai suoi gabellotti –mafia (guardie del latifondismo), che invece hanno ben altri ideali e sogni.

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Questi assassini, questi ladri, si fanno un nome.

Raggiungono i gradi più alti, diventano senatori,

vengono coperti di decorazioni, e qualcuno

arriva perfino ad avere un monumento.

Sono “eroi della guerra”. Senza la guerra non salirebbero.

Senza la guerra rimarrebbero ignoti.

Se uccidessero e rubassero fuori dal mondo guerresco

sarebbero ritenuti assassini feroci e ladri volgari.
(Camillo Berneri)

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Cultura dal basso contro i poteri forti e guerrafondai

Rsp (individualità Anarchiche)

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