Moro e Andreotti: due poteri opposti all’interno della DC

 

 

Moro e Andreotti: due poteri opposti all’interno della DC

Con Aldo Moro alla Camera nel 1976

Il 16 marzo 1978 le BR rapirono a Roma il Presidente della Democrazia Cristiana Aldo Moro, uno dei maggiori sostenitori del compromesso storico tra la Dc e il Pci. Mentre rapivano Moro, il presidente del Consiglio incaricato, l’adepto piduista Giulio Andreotti, stava tentando di far nascere il primo governo, coi voti diretti del Pc, ormai trasformato in centro sinistra…..

Il fronte politico si divise allora tra i fautori della trattativa con le BR (centrosinistra laico cattosinistroide – Psi), e i sostenitori della fermezza (i democristiani andreottiani di centrodestra, insieme ai comunisti di Berlinguer). Il risultato di quegli accordi portò all’omicidio di Moro, il cui cadavere fu fatto ritrovare in via Caetani, a metà strada tra le sedi della DC e del PCI (compromesso storico tra Dc e Pc). Con la fine della Seconda guerra mondiale, tantissimi Stati ottennero l’indipendenza dai loro Paesi colonizzatori. La Nato era ufficialmente ostili al colonialismo, ma era interessata al business della modernizzazione( bum economico) dei nuovi regimi, osteggiando il nazionalismo, in quanto questo avrebbe precluso loro interessi economici e favorito il comunismo. La Nato era osteggiata dai Paesi non allineati in quanto rappresentava il nuovo imperialismo figlio dell’Ottocento.

Sorta sulle basi dell’Unione Europea Occidentale (UEO), l’Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico, dopo la fine della Guerra fredda, inglobò anche i Paesi europei della ex sfera sovietica (dopo lo scioglimento del Patto di Varsavia la maggior parte di quei Paesi è entrata a far parte, nel tempo, dell’Organizzazione con sede in Boulevard Leopold III a Bruxelles).

Il ministro dell’Interno Kossiga, adepto della P2 anticomunista, naturalmente si era rifiutato di trattare con le BR per la liberazione del suo nemico. L’ambiguo liberal cattofascista democristiano di centrodestra Francesco Cossiga, fu Ministro dell’interno nei governi Moro V, Andreotti III e Andreotti IV dal 1976 al 1978, quando dovette dimettersi in seguito all’uccisione di Aldo Moro… Cossiga da giovane faceva parte della F.U.C.I. – azione cattolica , una federazione di gruppi di studenti universitari cattolici, che provenivano dall’alta e media borghesia. Anche il presidente della Repubblica Leone non fece abbastanza per salvare Moro; perché non aveva tempo, era impegnato a coprire gli altarini, infatti in quel periodo era stato accusato per lo scandalo Lockheed, che in quegli anni stava portando a svariate inchieste giudiziarie….

Il compromesso storico fu approvato dall’area di centrosinistra della DC che aveva come riferimento il presidente del partito Aldo Moro – Dossetti, e il segretario Benigno Zaccagnini, ma non ebbe mai il consenso dall’ala destra (centrodestra) della DC, rappresentata da Giulio Andreotti. Anche se un compromesso minimo si raggiunse mediante l’appoggio esterno assicurato dal PCI al governo monocolore di Solidarietà Nazionale, costituito da Andreotti nel 1976……

Quindi il 16 marzo 1978 il presidente della DC Aldo Moro fu rapito, e il 9 maggio fu ucciso. In quei 55 giorni accadde di tutto, al vertice del ministero dell’Interno si insediò un Comitato di iscritti alla Loggia P2. La loggia massonica P2 è una loggia occulta formata dai vertici delle 4 principali organizzazioni militari dello stato (servizi segreti): marina, esercito, aeronautica, Cc e Ps, ed era gestita dal massone liberale Licio Gelli, partigiano bianco, antifascista repubblichino monarchico.

Il piano Solo (attuato nel ‘64 dai carabinieri), fu un colpo di stato militare organizzato dai democristiani di centrodestra per fermare la salita del centrosinistra fondata da Aldo Moro (Andreotti fece parte durante la resistenza, della brigata Osoppo che dal ‘46 al ‘56 cambiò nome, si fece chiamare “Organizzazione O” (struttura paramilitare segreta anticomunista, formata da ex partigiani bianchi, antesignana della P2, la cosiddetta Gladio atlantica, organizzazione paramilitare formata da servizi segreti, fondata nel ‘56 e attiva fino al ‘90). Alla P2 sono legati altri tre grandi misteri degli Anni di Piombo: la morte di papa Luciani avvenuta perché il papa aveva deciso (dopo lo scandalo sullo Ior fra i quali spiccano “l’affare Sindona” e il crac del Banco Ambrosiano) di cambiare l’amministrazione piduista dello Ior, poi la P2 fu indagata anche per la morte di Giorgio Ambrosoli, assassinato nel ‘79 da un sicario di Michele Sindona, sulla cui Banca Privata Italiana, Ambrosoli stava indagando da commissario. E quindi l’avvelenamento in carcere dello stesso Sindona, avvenuto nel 1986. Un complesso intreccio che ha toccato di volta in volta mafia, servizi segreti deviati, alta finanza, Ior. E in mezzo a tutto questo intreccio sporco c’è sempre dietro il partito democristiano di centrodestra di Giulio Andreotti. Come nella tragedia di Aldo Moro, suo compagno di partito (e avversario perché aveva fondato il centrosinistra dossettiano all’interno della Dc cattofascista). Qualcuno lo accusò di aver usato l’intransigenza contro le Brigate Rosse per disfarsi di un pericoloso rivale interno….

Ma torniamo indietro nel tempo, soffermandoci sulla divisione degli antifascisti nel 1947

[La stessa divisione, con le stesse problematiche, avvenne nel 1974 tra il movimento brigatista di Curcio e Franceschini, contro il movimento cattolico brigatista di Simioni – Moretti, ma questa analisi verrà approfondito nella 2 parte del testo].

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Il 9/9/1943, nasce a Roma il Comitato di Liberazione Nazionale(CLN) composto da brigate e divisioni che convivevano con ideologie diverse tra di loro: le Brigate Giustizia e Libertà (del Partito d’Azione), le Brigate Matteotti (socialisti), le cosiddette “formazioni bianche” (di ispirazione monarchica, composte in-gran parte da reparti dell’esercito e carabinieri), e la Brigata Garibaldi (comunisti di Secchia ). Gli alleati della Nato foraggiano le “formazioni antifasciste bianche” ed in particolare la Brigata Osoppo. Il 1° ingresso formale del Pci nel governo avvenne il 21/4/’44, nel gabinetto presieduto dal liberale Badoglio. Nel febbraio ’45, la brigata Osoppo partecipa ad un accordo (bandiere false) con l’organizzazione Franchi (rete spionistica collegata all’Intelligence Service e diretta dal partigiano bianco Edgardo Sogno), e la X MAS (il corpo speciale della RSI, comandato dal ‘principe nero’ Junio Valerlo Borghese) per infiltrare e contrastare le brigate partigiane comuniste, italiane e jugoslave, dopo la sconfitta dell’esercito di occupazione nazista. Il piano prevedeva una “tecnostruttura” a 3 livelli non comunicanti tra loro, e l’infiltrazione dei partigiani bianchi nelle brigate comuniste (partigiani che infiltrano altri partigiani)…

Dalla Brigata antifascista Osoppo nasceranno nel maggio ’45 le formazioni armate anticomuniste: III Corpo Volontari delle libertà, Volontari per la Difesa dei Confini, Gruppi Tricoloristi. Per decenni, Il più forte partito d’opposizione, il partito comunista, era fedele alleato di Mosca, la capitale dell’impero nemico atlantico. Proprio questa anomalia ha determinato una doppiezza nel corpo stesso dello stato: un 1° livello ufficiale regolato secondo i princìpi della democrazia parlamentare e quindi accessibile a tutti e un 2° livello segreto, costituito da Gladio e da un reticolo di strutture iperclandestine, ideato e finalizzato proprio contro una parte politica, la sinistra. Del resto, sul versante opposto, un doppio livello si era formato sin dal dopoguerra anche all’ombra del Pci, con la cosiddetta Gladio rossa, una struttura paramilitare clandestina composta da ex partigiani laici, legata al mito della rivoluzione proletaria. Il 25 aprile 1945 la burocrazia fascista era riabilitata sia come persone, molti dei funzionari erano nuovamente al posto di comando, sia per il giudizio normativo, l’amnistia di Togliatti consegnerà alla storia un’assoluzione piena dei crimini fascisti…

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Togliatti (quello che fece uccidere Secchia perché non voleva democratizzarsi), provò quindi ad affrontare il problema del rapporto tra i comunisti e il potere della Chiesa e, consapevole che la chiesa è la base catalizzatrice delle forze anticomuniste, ritiene che il mondo cattolico sia molto composito e agitato da forze contrastanti, dissidenti, alcune delle quali possono essere utili alla causa della sinistra…

In ogni caso gli sembra errato e controproducente uno scontro poiché comunque il sentimento religioso è ben radicato nelle masse agrarie e anche in quelle operaie…

Le radici della cosiddetta Gladio bianca o destra bianca eversiva, com’è accaduto ed accade per quasi tutte le cose peggiori in Italia, affondano in un complesso sistema di ingerenze esterne (in prevalenza da parte delle superpotenze vincitrici del 2° conflitto mondiale: vaticano, Usa e Urss) nella vita politica, militare, economica e civile del nostro paese. Nel 1948 esistevano nuclei armati di irriducibili di Salò, i quali confluirono nella brigata partigiana “Osoppo”, e che non volevano accettare la nuova situazione nazionale. Questo enigma è rimasto occulto, allo stato latente per tutti gli anni ’50 e gran parte degli anni ‘60, si incendiò con la rivolta studentesca e le lotte operaie, fino a trasformarsi in una sorta di guerra civile a bassa intensità“. Pezzi di questo mondo sotterraneo anticomunista delle istituzioni, si attivarono per imporre al paese una svolta autoritaria. Ma anche il terrorismo rosso, certamente un fenomeno nazionale con radici nella storia della sinistra italiana, così come era accaduto negli anni precedenti con quello nero, fu infiltrato e contaminato dai servizi segreti stranieri, dell’est e dell’ovest. …

Questa fenomenologia esplose durante il sequestro di Aldo Moro, l’interlocutore moderato di Berlinguer (firmò il Trattato anticomunista Nord Atlantico il 4/4/1949, l’adesione al Patto Atlantico anticomunista e fondò il partito democristiano di centrosinistra, all’interno della democrazia cristiana di centrodestra di Andreotti, (compromesso storico tra il Pc e la Dc ), raggiunse il suo culmine quando si ebbe la certezza che lo statista democristiano stava rivelando i ‘segreti internazionali dell’Italia’ ai suoi carcerieri (Gladio – piano militare anticomunista Stay behind), mettendo a rischio la stabilità (imposizione militare, economica e politica) dell’intera area atlantica (Patto Atlantico).

L’esistenza di una Gladio o l’alleanza sotterranea, si cementò soprattutto negli anni ’60 al riparo dell’ombrello Nato, tra schegge di ex formazioni partigiane bianche, terroristi neri e apparati di forza militare anticomuniste …..

D’altra parte, non capiremo mai la storia di quegli anni se, ad esempio, non pensiamo che in una casa alto borghese, attorno a un desco familiare, si riunivano quotidianamente un ministro della repubblica, uno dei principali uomini della Dc, e il capo di una delle formazioni guerrigliere che attentava al cuore dello stato; Carlo Donat Cattin, leader di una corrente storica della Dc e suo figlio Marco, leader di Prima linea. Piperno disse, in Commissione stragi, che si rese conto della forza reale delle BR riflettendo sul livello alto borghese della casa romana vicino a Piazza conte di Cavour, in cui nel 1978 gli fu possibile incontrare Mario Moretti (braccio armato del cattolico di centrosinistra Corrado Simioni. Simioni (braccio destro del cattoliberal ‘rivoluzionario’ Toni Negri), autore confesso dell’uccisione di Moro…..

Il democristiano Aldo Moro (Dossetti, La Pira) si era accorto che nella DC, quasi tutti avevano la tessera della loggia P2 atlantica, anticomunista, golpista e di destra e nel ‘64 decise di fondare il primo partito democristiano di centrosinistra, anche se l’alleanza atlantica non era d’accordo …….

Dicevamo che, il Piano Solo fu un colpo di stato attuato nel ‘64, dalla brigata carabinieri per impedire che la sinistra ( centrosinistra) conquistasse il potere politico….

Moro, quando arrestarono il sovversivo aristocratico partigiano bianco Edgardo Sogno, mise il segreto di stato, intimorito dai diversi colpi di stato attuati in Italia (Piano Solo ‘64, Golpe Borghese ‘70, Golpe bianco ‘72 , Golpe rosa dei venti ‘73, per concludersi col suo rapimento 1978).

Quello fu il suo grande sbaglio che gli causò la morte: aver protetto gli autori dei colpi di stato.

Ma andiamo a capire meglio l’enigma del problema: Dopo la fine della II Guerra Mondiale e l’avvento della Guerra fredda, l’Italia era diventata parte della NATO, aderendo cosi al piano militare anticomunista stay behind. ….

Anche l’Unione Sovietica era interessata allo Stivale e difatti le maggiori formazioni politiche del periodo, dipendevano perlopiù da una o dall’altra parte in gioco: la DC e buona parte dell’élite della destra conservatrice era sostenuta e finanziata dall’anticomunismo della Nato, il PCI e buona parte dell’élite della sinistra progressista e radicale, dalla Russia …..

La “strategia della tensione” (stragi di stato) è stata considerata come il tentativo (riuscito) di mantenere l’Italia sotto l’orbita anticomunista della Nato rafforzandone la dipendenza e bloccando una possibile rivoluzione comunista.

Chi è Giovanni Senzani? Teorico delle BR, rapì Moro e fu anche consulente del ministero di Grazia e Giustizia contro il terrorismo durante il sequestro….

http://video.sky.it/news/cronaca/brigate_rosse_dopo_23_anni_torna_libero_giovanni_senzani/v73443.vid

Brigatista alto borghese e criminologo, collaborava coi servizi segreti di Yalta.

A Roma usufruiva in via della Vite di un appartamento che divideva a metà con un regista di film porno, che era però anche un informatore del Supersismi (doppio Sid), la tecnostruttura di stampo piduista. La tipografia utilizzata dai brigatisti per la stampa dei comunicati (da quasi un anno prima del rapimento), era gestita da un brigatista (Enrico Triaca) e finanziata da Mario Moretti, erano stati precedentemente di proprietà dello stato: si trattava di una stampatrice AB-DIK260T, che era di proprietà del Raggruppamento Unità Speciali dell’Esercito (facente parte del SISMI) e che, seppur con pochi anni di vita ed un elevato valore, era stata venduta come rottame ferroso, e di una fotocopiatrice AB-DIK 675, precedentemente di proprietà del Ministero dei trasporti, acquistata nel 1969 e che, dopo alcuni cambi di proprietario, era stata venduta a Enrico Triaca.

Anche l’appartamento di Via Gradoli 96 (diversi appartamenti erano intestati ad uomini del SISMI) fu affittato da Moretti (braccio destro del borghese intellettuale cattocomunista Corrado Simioni e del suo maestro Toni Negri) sotto lo pseudonimo di Mario Borghi nel 1975…

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Potere operaio serviva a Toni Negri come laboratorio, per creare le condizioni culturali e psicologiche in molti giovani per fare il “salto di qualità” necessario ed approdare a quel radicalismo borghese dove l’elemento terroristico è una variante prevista dell’agire, una versione aggiornata dell’arditismo dannunziano e del nichilismo… Toni Negri di questa organizzazione è il teorico e lo stratega. Il professore voleva un’organizzazione di tipo particolare, ma non comunista, come lui stesso dirà molti anni dopo in un articolo apparso su il Manifesto (20/5/1998, pag. 23) «una specie di massoneria mozartiana, questo era Potop». Il frutto di questo lavoro è la nascita di Autonomia operaia….

E ancora, parlando dei suoi progetti e del ruolo che avrebbe voluto assegnare a sé e alla classe operaia: «Un animale vivo, feroce coi suoi nemici, selvaggio nella considerazione di sé, delle sue passioni, così ci piace prevedere la costituzione della dittatura comunista. L’ordine delle funzioni e dei contenuti non può che instaurarsi sulla vitalità della bestia proletaria…». Questa concezione dell’ignoranza degli operai era stata giustificata anche dal postfascista Gabriele D’Annunzio principe di Montenevoso e da Filippo Tommaso Marinetti, era stata la base culturale del diciannovismo e dello squadrismo fascista. Questa tecnica comunicativa eccita gli animi di giovani non formati e con poco senso critico, abituati a essere comandati e a usare in politica le viscere della razionalità marxista, spingendoli a diventare inconsapevolmente strumenti dell’eversione anticomunista. E Padova, città politicamente clerico-fascista, dove si eclissarono i servizi segreti della Repubblica sociale di Mussolini, diventa la capitale dell’Autonomia cattosinistroide ……

Una ‘piccola’ puntualizzazione

Il centrosinistra nasce quando papa Paolo VI diede il permesso ai preti cattolici di entrare nel potere politico. Dossetti e La Pira entrano nella DC (già cattolica laica, ma di centrodestra) e per contraddistinguersi e accaparrarsi il potere, dividono il partito democristiano, fondano insieme a Moro il centrosinistra(1964), furono i primi soldatini mandati dal papa per riconquistare il potere politico economico e militare che stava crollando, dopo gli scandali scoperti e i vari colpi di stato avvenuti anche in Italia (guerre sotterranee per il potere). Alè se magna !!! Pure il Vaticano!!! Alla faccia della povera gente che sopravvive e tribula in questo mondo pieno di merda, e con tante disuguaglianze e ingiustizie sociali da affrontare (chi ha tanto e chi ha poco, chi ha fortuna e chi non l’avrà mai perché proviene da un contesto sociale svantaggiato).

Nella DC c’era, sia il cattolico di centrosinistra Moro, che il cattolico di centrodestra Andreotti!! Tutti e due hanno firmato la bastardata del Patto atlantico, con le nefaste conseguenze che seguirono, come i giochi sporchi che sono avvenuti dietro le quinte (strategia della tensione: colpi di stato, repressione dei movimenti di protesta, stragi di stato per incolpare gli Anarchici e il movimento extraparlamentare della sinistra rivoluzionaria…).

Ma allora perché prendere Moro? Non era meglio prendere Andreotti?

Forse, i teorici borghesi avevano capito che Andreotti era protetto dalla loggia militare massonica P2?

Quindi hanno preferito fare il gioco più facile?

Andreotti era quello che nel ‘66 firmò la nascita dei nuclei clandestini dello stato, infiltrati sia nei movimenti extraparlamentari di destra, che nei movimenti extraparlamentari di sinistra (controllo sociale). Andreotti è stato l’artefice di tutto questo!!! Moro per lui era diventato solo un nemico che voleva portargli via il potere….

Ma allora perché prendere Moro? Per poi allinearsi al piano anticomunista di stay behind? Che senso ha avuto? Che giochi hanno fatto questi teorici intellettuali borghesi? Hanno solo voluto mandare le avanguardie allo sbaraglio, per darli in pasto ai mass media? Oppure era già stato tutto previsto (marketing)? ……

Forse i teorici intellettuali borghesi non avevano capito che Moro, all’interno della DC di centrodestra era diventato scomodo? O forse lo avevano capito ma hanno mandato ugualmente l’avanguardia esaltata (con poca capacità di analisi come li definiva con disprezzo il teorico Toni Negri) a rapire Moro? Che gioco hanno voluto fare?

Il concetto cattolico di ‘movimento eterogeneo’, è servito solo per creare confusione e manovrare meglio le masse degli elettori…..

Noi Anarchici facciamo molta fatica ad adattarci ad un contesto sociale gerarchico e militare diviso in tre livelli non comunicanti tra di loro (come erano organizzate anche le BR), o convivere in un contesto sociale e culturale diviso in classi. Noi sicuramente non ci saremmo cascati in quella logica militare, anche se le parole erano bellissime……

Ricordiamo a chi viene dal basso: chi sa domina chi non sa, quindi è meglio evolverci culturalmente prima, per evitare di farci fregare …., per evitare che approfittino della nostra rabbia, usandoci come carne da macello, per evitare di essere schiavizzati sia mentalmente che fisicamente ….

Ne’ dio ne’ stato ne’ servi ne’ padroni, fuori le avanguardie borghesi dai coglioni!

Pinelli vive e lotta insieme a noi, le nostre idee non cambieranno mai ….

Antimilitarismo sempre!

 

Si può mai considerare libero quell’uomo che

può ricevere un comando da un altro uomo?

Dov’è mai la nostra libertà, quando noi siamo

costretti dalla legge a conformarci ad un ordine

prestabilito, il quale ci riesce già insopportabile

per il solo fatto che ci è imposto?

C. Cafiero

 

Cultura dal basso contro i poteri forti

Rsp (individualità Anarchiche)