Il ciellino Fontana e le sue infami contraddittorie dichiarazioni

Il 2 aprile i mass media scrivono che i pm di Milano hanno indagato il ministro Attilio Fontana per aver fatto sparire in svizzera dal 1997 molti soldi.

Fontana si giustifica dicendo che su quel conto non ha mai operato nemmeno per un euro, prima del 2015, ha sempre saputo che quel conto c’era, lo sapeva fin dagli anni ’70, perché i genitori, come avveniva in tante famiglie borghesi, gli avevano detto che avevano messo i loro risparmi all’estero e solo alla morte della mamma ha saputo della cifra che gli era stata lasciata in eredità.

Ma andiamo nello specifico:

Ad Aprile del 2020 a seguito di una inchiesta della trasmissione Report, Fontana è stato indagato per turbata libertà del contraente e frode nelle pubbliche forniture nell’inchiesta sulla fornitura da mezzo milione di euro di 75mila camici e altro materiale sanitario.

L’accusa sarebbe che l’azienda varesina Dama s.p.a., azienda di proprietà al 10% di Roberta Dini (moglie) e al 90% del cognato Andrea (a umma umma), avrebbero fatto una commessa, senza gara d’appalto, venendo trasformata poi in donazione, ma per l’accusa, solo dopo che Report ha iniziato a indagare sulla vicenda.

A settembre 2020, la guardia di finanza ha acquisito i cellulari del capo della segreteria di Fontana Giulia Martinelli, della moglie di Fontana, del cognato Andrea Dini, e degli assessori della giunta regionale, per analizzare le chat e i messaggi scritti per l’indagine, dove emerge il coinvolgimento di Fontana nella faccenda e i tentativi di occultamento della sua presenza in vista di eventuali inchieste.

I magistrati ipotizzano anche il reato di frode in pubbliche forniture: in sostanza, la Regione Lombardia avrebbe acquistato un bene (i 75mila camici), senza che la commessa sia stata evasa appieno (ne mancano 25mila); e non avrebbe dovuto consentire che Dini si sottraesse all’impegno contrattuale di fornire comunque i 25.000 camici residui dopo i 2/3 già consegnati.

Ancora oggi, continua a valere mezzo milione di euro quella fornitura, che vincolerebbe Dini a fornire alla Regione Lombardia anche i pattuiti 25.000 camici restanti e mai più consegnati nemmeno nel periodo di emergenza coronavirus, in cui servirebbero di più.

Il 1 Aprile i mass media scrivono che la firma (ritenuta falsa) con cui l’anziana madre del presidente della Lombardia Attilio Fontana, nel 2005 avrebbe aperto il conto in Svizzera di circa 2,5 milioni ‘sospetti’ e riportata in calce sui documenti allegati nel 2015, sarà comparata con quella apposta in calce nei rapporti bancari originali dalla signora e con quelle del figlio.

La procura di Milano intende indagare le autorità elvetiche nella nuova indagine nata dal caso ‘camici’ nella quale Fontana, risulta iscritto per autoriciclaggio e false dichiarazioni in voluntary. L’ipotesi di reato inoltrata alle autorità svizzere, per investimenti finanziari ‘classici’, in azioni ad esempio, che avrebbe fatto dal 2015 in poi, dopo aver ‘scudato’, sempre secondo l’accusa in modo irregolare, i circa 5,3 milioni di euro su un conto Ubs a Lugano. Avrebbe reimpiegato così, è l’ipotesi nell’indagine dei pm Filippini, Furno, Scalas e dell’aggiunto Romanelli, soldi illeciti perché frutto di una presunta evasione fiscale (prescritta) che riguarderebbe in particolare oltre 2 milioni (quasi 2,5 è stato spiegato) con cui è stato aperto un conto nel 2005, gestito da un trust alle Bahamas legato ad una fiduciaria del Liechtenstein, cointestato al presidente della Lombardia e a sua madre. Su questo conto sono confluiti i quasi 3 milioni di euro che erano su un altro conto chiuso sempre nel 2005 e che era stato aperto nel ’97 dalla madre del governatore lombardo. Dagli estratti conto si potrebbe sapere, infatti, se ci sono stati bonifici o depositi in contanti, e comunque come sono arrivati quei 2,5 milioni sul conto.

Come riportato in una consulenza grafologica disposta e agli atti dell’indagine, la firma della madre apposta per aprire il conto del 2005 risulterebbe falsa. Dubbia per gli inquirenti sarebbe, dunque, l’origine degli oltre 2 milioni con cui è stato acceso quel conto 16 anni fa, anche perché la madre in quegli anni era già in pensione, percepiva circa 25mila euro all’anno e non sarebbe stata in grado di versare quella cifra. Agli atti e nel fascicolo della voluntary disclosure, falsa per i pm dato che Fontana avrebbe indicato che i 5,3 milioni erano tutti frutto di eredità della madre, non ci sarebbero documenti che dimostrano la provenienza di quegli oltre 2 milioni, come bonifici o altro. Da qui l’ipotesi di presunta evasione fiscale su quel denaro, con possibili rimesse in contanti portate in Svizzera, e il conseguente autoriciclaggio contestato per gli investimenti finanziari, perché i soldi non sono rimasti fermi sul conto svizzero.

Nel 2018 diventa presidente della Regione Lombardia e sostituisce Roberto Maroni.

Alle urne quel cattofascista di Attilio Fontana viene eletto con il 49,75% dei voti, battendo il principale sfidante Giorgio Gori del centrosinistra.

A maggio 2019 scoppia il caso della vasta rete di tangenti che coinvolgerebbe in Lombardia politici, imprenditori e funzionari, compresi esponenti di Forza Italia, una maxi inchiesta in Lombardia che ha portato a 95 indagati e 29 arrestati per corruzione. Inizialmente la posizione di Fontana era quella di parte offesa dopo aver subito un tentativo di corruzione comunque non denunciato. Neanche 24 ore dopo però la posizione di Attilio Fontana è cambiata venendo indagato per abuso d’ufficio per la nomina di Luca Marsico in Regione, dopo che il suo socio (compare) non era stato rieletto alle ultime elezioni (massomafia: gli amici degli amici che si raccomandano tra di loro).

Ma chi è quella piccola/media merdaccia borghese, del ministro cattofascista Attilio Fontana?

Fontana è un politico della Lega Lombarda e Lega Nord, dal 1995 al 1999 è stato sindaco del comune di Induno e di Olona (provincia di Varese).

Alle elezioni regionali in Lombardia del 2000 è stato eletto consigliere ed è diventato poi presidente del Consiglio regionale. Alle elezioni regionali successive del 2005 in Lombardia viene rieletto consigliere e poi rieletto presidente del Consiglio regionale, cariche che mantiene fino a luglio 2006. Nel 2006 viene eletto sindaco di Varese al primo turno delle elezioni comunali del 28 e 29 maggio 2006. Riconfermato al ballottaggio del 29-30/5/2011, resta in carica fino al 19/6/2016, fino a quando viene sostituito da Davide Galimberti, primo sindaco di centro-sinistra di Varese dal 1992. È stato presidente dell’ANCI Lombardia (associazione di oltre 1400 Comuni della Regione), venendo sostituito nella carica da Roberto Scanagatti, allora sindaco di Monza.

Nel 2017 viene multato dall’Autorità nazionale anticorruzione con una sanzione di 1000 euro per aver omesso nel 2016 (in quanto sindaco di Varese) l’obbligatoria dichiarazione del proprio stato patrimoniale in conformità alle norme sulla trasparenza..

Volevamo puntualizzare anche gli stipendi esagerati che i politici e i sindaci esosi (che ci vogliono comandare) si sono dati, quando noi viviamo col minimo necessario (e ci rimane solo di risognare ancora ‘la bella’!):

quando era sindaco di Varese la sua dichiarazione dei redditi era di 207.325 euro.

Nella dichiarazione del 2017 invece la cifra è salita a 294.000.

Nel gennaio del 2018 invece quello sfigato cattolico limitato ciellino di Fontana (in piena campagna elettorale in corso), dichiara ai microfoni di Radio Padania Libera (Marketing) delle frasi razziste senza senso (se si guarda la storia d’Italia, siamo emigrati dovunque per lavorare e avere la possibilità di costruirci un futuro): «Non possiamo accettare tutti gli immigrati che arrivano: dobbiamo decidere se la nostra etnia, la nostra razza bianca, la nostra società devono continuare a esistere o devono essere cancellate».

Nel 2018 Fontana, risultato un truffaldino, come premio diventa presidente della Regione Lombardia, e per questo ruolo percepiva uno stipendio di 13.245 euro al mese.

Nella sua ultima dichiarazione dei redditi del 2019, relativa al 2018 come periodo di imposta anno in cui è diventato governatore, il reddito complessivo per Fontana è stato di 229.998 euro annue, in aumento rispetto alla dichiarazione 2018 quando invece il reddito era di 178.826.

Nella dichiarazione dello stato patrimoniale 2018 che fa riferimento al 2017, alla voce riguardante la consistenza degli investimenti viene indicato un mandato fiduciario misto dal valore di 4.456.417,98 euro (che si affogasse con tutti quei soldi!).

Ma per capire meglio il business e il magna magna dei leghisti come prassi (di quelle merde esaltate dal loro capo cattofascista Salvini – Mussolini), ricordiamoci delle loro malefatte:

Nel 2019 il partito della lega è stato indagato.

La Lega ha governato per decenni, tanto a livello locale quanto nazionale, facendo più volte parte dell’esecutivo. Quando governavano e avevano in mano il potere, la lega è stata al centro di scandali, polemiche, indagini.

Lega Ladrona

L’ex consulente per l’Energia del ministro Matteo Salvini, Paolo Arata, è stato arrestato con l’accusa di “intestazione fittizia, con l’aggravante di mafia, corruzione e autoriciclaggio”. L’indagine rivela che Arata è socio occulto del re dell’eolico Vito Nicastri, considerato tra i finanziatori della latitanza del boss Matteo Messina Denaro. Nell’inchiesta è emerso che c’è stato un giro di tangenti alla regione Sicilia per favorire l’imprenditore nell’ottenimento di autorizzazioni per i suoi affari nell’eolico e nel bio-metano.

Paolo Arata aveva partecipato all’elaborazione del programma della Lega, in vista delle elezioni del 4 marzo. Era un collaboratore del ministro dell’Interno, Matteo Salvini, e il suo nome si lega a un’altra figura di spicco della realtà leghista: Armando Siri. Siri coinvolto nella medesima inchiesta avrebbe pagato una mazzetta da 30mila euro al sottosegretario alle Infrastrutture leghista, che dopo le accuse di è dimesso. Anche il figlio di Paolo Arata, Francesco, è stato arrestato. L’altro figlio di Siri Federico è stato assunto nel 2017 come spin doctor dalla Lega e curatore dei rapporti internazionali del Carroccio con Trump e altre realtà sovraniste (raccomandato umma umma: tutto in famiglia).

Spese pazze in Liguria, Edoardo Rixi condannato a tre anni e cinque mesi. Salvini: "Accetto le sue dimissioni"

Ma non è finita qua il magna magna (massomafia) della Lega: nel 2018 il tribunale di Genova ha condannato a 3 anni e 5 mesi il viceministro leghista alle Infrastrutture Edoardo Rixi (foto sopra) al termine del processo per le cosiddette ‘spese pazze’ in Regione Liguria negli anni dal 2010 al 2012. Ma nessuno si ricorda più di Christian Solinas senatore e presidente della Sardegna, eletto come governatore leghista della Sardegna e tuttora parlamentare del Carroccio? Aveva una doppia carica che costituisce un conflitto d’interesse secondo l’articolo 122 della Costituzione (da quando manifestano liberamente i fasci, con la costituzione ci possiamo solo pulire il culo), eppure Solinas va avanti nel suo doppio incarico. Nel 2019 invece è stato arrestato il sindaco leghista di Legnano, Gianbattista Fratus, che oggi si trova ai domiciliari con l’accusa di corruzione elettorale e nomine pilotate. Erano le ore di campagna elettorale in vista delle Europee, Fratus aveva annunciato le dimissioni per far calmare le acque, dimissioni poi ritirate a elezioni avvenute (l’italiano furbone – mediocre – ipocrita – cattofascista infame).

Il viceministro leghista all’Economia, Massimo Garavaglia nel 2019 è stato indagato per danno erariale, ma anche i capogruppo leghisti alla Camera Riccardo Molinari e Paolo Tiramani sono stati indagati e condannati per le spese pazze alla Regione Piemonte, insieme all’ ex consigliere lombardo e attuale capogruppo al Senato della Lega Massimiliano Romeo, condannato a 1 anno e 8 mesi per le spese pazze al Pirellone.

Ma perchè della storia dei 49 milioni rubati dalla Lega ce ne siamo già dimenticati? E ci siamo dimenticati dei 480mila euro di fondi pubblici regalati dal partito a una barista, cognata del commercialista del Carroccio.

E pensare che la lega oltre ad essere razzista (come piano di marketing), si è fatta pubblicità dicendo anche che voleva rottamare la vecchia politica mafiosa e corrotta, per essere eletti (‘sti cattolici ipocriti e massomafiosi, parlano parlano e poi razzolano sempre male).

Ma verrà il giorno che riusciremo ad affossarli tutti questi politici con tutte le loro contraddizioni e buttarli nella fogna per sempre, loro e i loro servi (politici e sbirri – forze militari del disordine).

Solidarietà ai compagni Anarchici arrestati ingiustamente, perchè lottavano per i più deboli, contrastando i poteri forti!!

Mondo crudele, politici corrotti esosi ed arroganti, pagherete caro, prima o poi, la vostra arroganza e violenza repressiva. Noi non vogliamo entrare in politica perchè sarebbe una contraddizione, e quindi lottiamo ancora per un mondo equo, che valorizza tutti gli esseri umani e non solo i borghi!! Vogliamo un mondo dove tutti finalmente possano essere felici di vivere, ritrovando il senso!!

Avanti compagni e compagne mettiamocela tutta per cambiare questo mondo egoista e repressivo, non possiamo fare massa (vista la Storia, rischiamo troppo), ma possiamo creare un mondo a parte tutto nostro, dove l’ipocrisia e l’incoerenza non esistano, senza gerarchie: tutti sono uguali e possono realizzare i propri sogni, i propri ideali!

Aò! Nun ce rimane che sognà ‘la bella’!! (significato del gergo galeotto: la rapina risolutiva).

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Avanti compagni e compagne, creiamo delle Comuni dove poter realizzare i nostri ideali!!

Così li freghiamo tutti queste merdacce di politici e i loro servi che ci vogliono sempre reprimere, ci vogliono togliere la libera espressione fin dal 1947, quando l’Italia ha firmato il patto Atlantico: un piano militare che voleva reprimere con tanti anni di galera tutto il movimento antifascista. Pensavano di eliminarci e invece noi siamo ancora qua che combattiamo per un mondo felice, equo e solidale per tutti !!

Perché: chi sa domina chi non sa, ecco perché è importante conoscere e alzarsi di livello culturale, per evitare di essere manovrati da chi fa finta di condividere i tuoi ideali (es: partigiani bianchi- antifascisti, repubblichini monarchici), perché come dice Alberto Franceschini: a 20 anni conosci solo metà della mela e quindi sei facilmente manovrabile…

Nuove caserme, vecchi fascismi e… cocchi clandestini

https://ricercatorisenzapadroni.noblogs.org/post/2018/08/15/nuove-caserme-vecchi-fascismi-e-cocchi-clandestini/

 

https://www.raiplay.it/video/2020/10/Report-lunedi-2120-Rai3-dfe93d3e-afb2-4cad-81c1-3b1d695a07e1.html

Ma per capire meglio il problema della prassi e del magna magna della politica masssomafiosa, vi consigliami di guardare il recente video di Atlantide (La7), che spiega bene cos’è tangentopoli. E’ un pò pallosa la parte che parla di Gardini, il resto è molto interessante.

Raul Gardini, il corsaro: una storia dimenticata

https://www.la7.it/atlantide/video/raul-gardini-il-corsaro-una-storia-dimenticata-07-04-2021-374115

 

Ti dicono di essere onesto, e per tutta la vita ti derubano.

Ti ordinano di rispettare la legge, e la legge protegge il capitalista che ti rapina.

Ti insegnano che non bisogna uccidere, mentre il governo mette in galera e impicca la gente,

la manda sulla sedia elettrica o la massacra in guerra.

Ti impongono di obbedire alla legge e al governo

anche se legge e governo sono sinonimi di rapina e omicidio.

A. Berkman

 

Cultura dal basso contro i poteri forti

Rsp (individualità Anarchiche)