La parlamentare fascista anticostituzionale e doppiogiochista Brambilla, è entrata in parlamento coi voti della destra cattolica e della sinistra cattolica dei 5 stelle (aumm aumm), ovviamente col consenso della massomafia, per mangiarsi anche lei qualcosa dei 250 miliardi di euro del Pnrr a fondo perduto (che non si è perduto, ma sappiamo benissimo in che tasche è finito…). Insomma: sta saltando fuori un’altra tangentopoli, e per noi che arranchiamo, non è una novità, ma piuttosto un vecchio vizio mai interrotto della politica borghese massonica, mentre noi poveracci e disoccupati, siamo ancora qua a sopravvivere senza diritti e senza futuro!
Ma ora andiamo a capire chi è questa stronza deputata senza scrupoli del centro destra che ha fatto affari d’oro col fascismo cattolico e con quel pedofilo massone P2ista di Berluska (numero di tessera da vivo: 1816), che gli ha fatto fare una carriera politica fulminea. Andiamo ad analizzare soprattutto i suoi intrighi e giochi sporchi, le sue ruberie e le sue speculazioni pur di rubare, senza averne bisogno, i soldi nostri gestiti dallo stato (se li sono distribuiti fraternamente tra di loro!). Ricordiamo che lo scorso anno, i politici italiani e i membri parlamentari si sono visti (da chi? per quale motivo?), aumentare il reddito: dai 293.531 euro annui del 2023 ai 459.460 euro registrati nel 2024! Teniamo presente che nel 2024 un deputato italiano, c’è costato al mese come stipendio 13.971,35 euro (quanta ingiustizia!), e noi lavoratori sottopagati e sfruttati, senza sicurezza e senza diritti (ci hanno tolto pure lo Statuto dei lavoratori), con la crudele logica del ‘libero mercato’, ci pagano, per tenerci appositamente alla fame, 700 euro al mese!
Dal 2008 quella pagliaccia doppiogiochista della Brambilla è diventa deputata alla Camera, ma prima è stata sottosegretaria di stato alla presidenza del Consiglio dei ministri con delega al turismo e ministra per il turismo nel 4° governo di quel pedofilo massomafioso di Berlusconi (dal 29/4/2008 al 16/11/2011).
Ma il più recente paradosso è che figura anche come presidente e fondatrice della Lega Italiana Difesa Animali e dell’ambiente. Nata a Lecco come Formigoni, Lupi e altri loschi personaggi, risiede a Calolziocorte (la verde Brianza), s’iscrive al corso di laurea in filosofia dell’Università Cattolica ‘Sacro cuore’ di Milano. L’11/7/2012 sposa Eros Maggioni, imprenditore con cui ha fondato il Centro medico privato lombardo di Cernusco Lombardone (Lecco). È stata collaboratrice e inviata per vari giornali e riviste, tra le quali ‘Cavalli&Cavalieri’ (conosciamo bene i cavalieri e pure i cavallini…), gestita dalla sporca e occulta massoneria. Nel 2010 lancia i ‘Promotori della Libertà’, un’organizzazione del centro destra (fascisti che vanno a messa), composta da iscritti al Popolo della Libertà, che faceva riferimento sempre a quella merda ipocrita (sepolta nel suo giardino ad Arcore) di Berluska e di cui diviene coordinatrice. Alle elezioni politiche del 2013 è di nuovo eletta alla Camera nelle liste fasciste del PdL da capolista nella circoscrizione Emilia-Romagna. Il 16/11/2013 la Brambilla con la sospensione delle attività del Popolo della Libertà, aderisce alla rinascita di Forza Italia, diventando il 24/3/2014 membro del Comitato di presidenza di Forza Italia, sponsorizzata nuovamente da quel fetentone di Berluskao, esaltandone i sentimenti, i pensieri, e i valori etici e morali come valori puri, sinceri, disinteressati, giammai solo di facciata, da buon cattolicofascista e integralista, valori che in realtà non considerava neanche lontanamente, ma che gli sono serviti (oltre alla già citata tessera), per entrare nelle stanze del potere! Grazie alla sua capacità di mentire consapevolmente e spudoratamente, attirò facilmente i favori dei politici sia di destra che di sinistra, compresi i favori della mafia (trattativa stato-mafia) e dei grossi industriali, per fare stragi (per es: la morte di Falcone che stava indagando appunto sulla massomafia), e accaparrarsi i molti sovvenzionamenti statali. Sovvenzionamenti che avrebbero dovuto andare alle problematiche sociali. Soldi che avrebbero dovuto andare ai poveri, non ai ricchi!
Nel 2017 quella fascista ladrona della Brambillona lancia il ‘Movimento animalista’, una formazione politica vicina a Forza Italia. Il socio fondatore, guarda caso, è quella merda del Silvio, difeso sempre dagli sporchi servizi segreti italiani (P2), conosciuti soprattutto perché negli anni ‘60 portarono avanti la ‘strategia della tensione’, fatta di colpi di stato e di stragi di stato, come per esempio Piazza Fontana.
Ma sono diversi i soci politici che condivideranno questa torbida ‘esperienza politica’ con la Brambilla, come Fiona Swarovski, Rita dalla Chiesa, Marina Ripa di Meana, Andrea Roncato e Carla Rocchi, presidente nazionale dell’Enpa onlus, già parlamentare dei Verdi e sottosegretaria. Il 10/8/2017 aderisce al partito animalista anche Rinaldo Sidoli (foto sopra), responsabile nazionale Verdi del settore Tutela e salute degli animali. Lo seguiranno altre personalità di sinistra con esperienze passate nell’Italia dei Valori, Verdi, Partito Democratico, Rifondazione Comunista e Partito Comunista.
Alle elezioni politiche anticipate del 2022 viene rieletta deputata nel collegio (massomafioso) uninominale Sicilia 1 – 04 (Gela), per la coalizione di centro-destra col 35,13%.
Il 9 Febbraio scorso, “Report”, programma d’inchiesta di Rai 3, ha parlato proprio dell’associazione animalista usata come banca per le spese personali della Brambilla, ed è saltato fuori un circuito di speculazioni e di crediti, a dir poco vergognosi.
Naturalmente l’onorevole Brambilla non vuole essere intervistata sul suo malaffare e sul perché la sua onlus (organizzazione non lucrativa di utilità sociale) per il benessere degli animali, di cui è presidente, viene usata come bancomat personale per alberghi di lusso e per finanziare la campagna elettorale che le ha fruttato la rielezione in Parlamento come partito di centrodestra.
La deputata per i suoi ‘intrallazzi’, viene difesa (naturalmente), da quel fascista travestito da agnello di Maurizio Lupi (foto sopra), suo compaesano (dopo ‘i promessi sposi’, si potrebbe scrivere ‘i promessi ipocriti’…).
La LEIDAA è un’associazione di volontariato, finanziata da enti pubblici, ma anche dal 5xmille e dalle donazioni di benefattori privati, risorse impiegate non per la cura di animali in difficoltà, ma per la cura e il benessere della Brambilla: è stata proprio la onlus a finanziare il Movimento ambientalista, così come i pullman per portare i sostenitori in piazza o per saldare le fatture delle kermesse (pagliacciate) politiche della deputata. L’associazione Leidaa ha pagato anche il fotografo che aveva ripreso l’apertura della campagna elettorale per la nuova sede di Forza Italia a Lecco, la conferenza stampa con Galliani e l’aperitivo col presidente della Regione Lombardia Fontana (altro noto benefattore…), ma anche le auto blu al servizio della rossa (di capelli) Brambilla, le potature degli alberi nella sua fresca dimora di Calolziocorte (capitale della ‘ndrangheta nel lecchese). Ma come spese a scapito della collettività, ci sono anche fatture di lusso all’Hotel Principe di Savoia di Milano, con cena in camera al costo di 3.290 euro e fatture speculative sulla sede dell’associazione animalista, il cui affitto si aggira sui 3 mila euro al mese pagate con soldi nostri. Ma il problema è che quella fascistona della Brambilla, non si vergogna affatto di aver speculato coi fondi pubbici senza averne bisogno anzi, rivendica ogni sua singola spesa, perché secondo lei tutto gli era dovuto: entrando in politica, ha seguito solo la prassi... Quell’infida della Brambillozza, non nega nemmeno le sue spese di lusso, e orgogliosa esalta i suoi ideali fascisti falsi e cupi, intrisi di arroganza, incoerenza e egoismo.
Nel 2023 la LEIDAA (foto sopra), ha incassato 1,4 milioni di euro da raccolte fondi, 5Xmille ma anche donazioni, come quella che ha visto nominata erede universale proprio la deputata. Per le auto blu pagate dalla Leidaa, il conto sarebbe invece di 7.515 euro. Poi c’è il beveraggio di lusso: nel periodo natalizio risultano 2 acquisti di bottiglie, uno da 1.263 euro, e l’altro da 2.550 euro per 15 bottiglie da 139 euro l’una. Nell’inchiesta di Report, si chiede conto a un lavoratore di un’altra fattura anche questa con poco a che fare con gli animali, è venuto fuori un conto di 488 euro per il noleggio di una piattaforma aerea per potatura piante! Quali? Ovviamente quelle del giardino della deputata, che impreziosisce i 450 metri quadri della sua casuccia, a pochi chilometri da Lecco. La potatura degli alberi della parlamentare a spese dell’associazione animalista (forse intendeva dire ambientalista?), ma pure altri 200 euro per il cancello della sua dimora ‘che volge a mezzogiorno’, 5.490 eurini per un intervento di bonifica delle aree verdi e altri 6.954 fatturati alla voce “a corpo concordato”. Molti sono i mondi e i ruoli che si incrociano fino a confondersi nella persona della deputata oggi passata con Maurizio Lupi. La vediamo nei panni di conduttrice televisiva, dalla prima puntata dedicata all’Enci, l’ente nazionale cinofilia italiana, vigilato dal ministero dell’Agricoltura: nell’ultima puntata di Report, è stato documentato che nel 2021 e nel 2024 ha pagato 200 mila euro a stagione alla trasmissione di Rete 4 ‘Dalla parte degli animali’ della stessa Brambilla, presidente della Leidaa, deputata che guida l’intergruppo benessere animali del parlamento, e conduttrice di un programma che costa 20 mila euro a puntata ma per il quale Mediaset non scucirebbe un centesimo limitandosi a mandarla in onda. E allora chi cura il programma, come si finanzia? A occuparsi della trasmissione è una produzione esterna, la Showlab srl, sia per quel che riguarda i costi sia per trovare sponsor tra cui nomi noti del settore ‘business sugli animali domestici’: Monge, Arcaplanet, L’isola dei tesori e Iv San Bernard (un marchio che produce cosmetici per cani e gatti), e aziende del settore alimentare come Trevalli e Proda. Poi però ci sono anche soggetti pubblici come tante Regioni italiane: Lombardia, Piemonte, Liguria, Emilia-Romagna, Marche, Toscana e Abruzzo, con cifre che vanno dai 40 mila ai 60 mila euro. Oltre all’Enci (il suo presidente Dino Muto, all’ente cani è costato 5 mila euro per ogni minuto di trasmissione per un totale di 460 mila euro!).
Ma gli intrallazzi putridi della Brambilla non finiscono qua: c’è anche quello di aver difeso l’egiziano Najeem Osama Almasri, ex capo della polizia giudiziaria libica ed ex direttore del carcere lagher di Mitiga a Tripoli, un uomo ambiguo ricercato dalla Corte penale internazionale per crimini di guerra e tortura. Colpito da un ordine di arresto deliberato il 18/1/2025 dalla Corte penale internazionale, è stato fermato a Torino, ma poi liberato dall’Italia Meloniana fascista e non condannato in Italia, ma fatto rimpatriare in Libia, 4 giorni dopo l’arresto, con un aereo di stato. Secondo i magistrati internazionali, avrebbe commesso per anni, a partire dal 2015, crimini di guerra contro l’umanità: è accusato di aver coordinato, ordinato e in alcuni casi eseguito personalmente: omicidi, torture e violenze sessuali anche su minori nelle carceri di Tripoli. Ma il colmo è che il capo della polizia libica Najeem Osama Almasri era venuto in Italia per partecipare il 18 gennaio alla partita Juventus -Milan (tanto per capire meglio il livello culturale mediocre di un criminale sanguinario e perverso). L’avvocato Luigi Li Gotti ha avuto il coraggio di denunciare due reati: favoreggiamento, a carico della premier Giorgia Meloni e dei ministri Carlo Nordio e Matteo Piantedosi, per il rilascio del ricercato; peculato per il sottosegretario Alfredo Mantovano, per il suo rimpatrio con l’aereo dei servizi segreti, a spese dello stato italiano (sempre fondi pubblici).
Ma in Italia siamo quasi abituati a questi abusi di potere da parte di ministri sia di destra che di sinistra, che per le tante ingiustizie sociali attuate negli ultimi trent’anni non hanno mai pagato nulla. Come nello scandalo Lockheed (che riguardava i gravi casi di corruzione avvenuti negli anni ‘70 negli USA, nei Paesi Bassi, in Germania Ovest, in Giappone e in Italia), fino ad arrivare a Tangentopoli: inchieste giudiziarie condotte in Italia nella prima metà degli anni ‘90 da parte di varie procure giudiziarie, in particolare quella di Milano, che rivelarono un sistema fraudolento ovvero corrotto che coinvolgeva in maniera collusa la politica e l’imprenditoria italiana (es: quel corrotto P2ista di Berluska, che a momenti lo facevano presidente della rep.).
Il primo politico ad essere dichiarato colpevole di corruzione fu Mario Tanassi nel 1979, come ministro socialdemocratico della Difesa, per le tangenti dello storico scandalo Lockheed. All’epoca il privilegio legale dell’immunità proteggeva tutti i parlamentari anche dai processi: in mancanza dell’autorizzazione a procedere della Camera o del Senato, i magistrati erano obbligati ad archiviare.
Tangentopoli fu un colossale sistema di corruzione e fondi neri che si può riassumere in un dato: solo a Milano, nel biennio 1992-‘94, ci sono state più di 1.200 condanne definitive di imprenditori e politici, tra cui decine di parlamentari e ministri. In diversi casi, quella storica indagine milanese (che allora veniva chiamata ‘Mani pulite’), ha dimostrato la colpevolezza anche di parlamentari potenti che a suo tempo avevano ottenuto l’immunità, anche se poi è risultato provato che avevano conti esteri segreti con tangenti milionarie, confessate da tutti gli altri accusati. Oggi i vertici massomafiosi di due partiti di governo, Forza Italia e Lega, con l’appoggio di singoli esponenti e ministri di Fdi, propongono di ripristinare l’immunità parlamentare: deputati e senatori, che già ora non possono essere intercettati, perquisiti o fermati, tornerebbero a costituire una casta legale di super privilegiati, in grado di evitare qualsiasi processo penale con un no politico all’autorizzazione a procedere.
Negli ultimi trent’anni si sono susseguiti i procedimenti e le polemiche su decine di ipotesi di reati ministeriali, come per es: la vicenda di Gladio o quella dei fondi neri del Sisde (servizi segreti), dove negli anni ‘80, furono indagati per alcuni scandali politici, il primo dei quali fu quello della loggia massonica segreta P2, nelle cui liste compaiono i nomi dei vertici del servizio segreto italiano e delle forze dell’ordine.
La corruzione comunque continua a dilagare negli appalti pubblici, come stanno a dimostrare le inchieste della magistratura sull’Expo 2015 e sul Mose, il sistema di dighe mobili che dovrebbe difendere la città di Venezia dall’acqua alta, o quelli della TAV. Ma i tribunali dei ministri hanno continuato a funzionare come fabbriche di archiviazioni e proscioglimenti, con qualche episodica sentenza di prescrizione.
Passando in rassegna i singoli casi, si trovano pochissime indagini che abbiano fatto emergere fatti nuovi, in precedenza sconosciuti: quasi tutti i procedimenti riguardano atti pubblici, visibili, dai voli di Stato alle nomine ministeriali, dalle consulenze agli sbarchi delle navi delle ong. Fatti noti di cui si discute solo l’eventuale rilevanza penale, come nel caso della recente assoluzione a Palermo del ministro Matteo Salvini. Ma appena ricevono una denuncia, come si è visto, il pubblico ministero ha il dovere di avvisare subito l’accusato, è la prassi, soprattutto in casi di corruzione, fondi neri o altri reati che vengono tenuti nascosti: avvertire l’indagato significa permettere a lui e ai suoi possibili complici di far sparire le prove, nascondere i soldi, fare pressioni sui testimoni. È un privilegio legale, studiato da furbissimi esperti del diritto, per ridurre al minimo il rischio di veder condannare qualche ministro.
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Report ha avuto il coraggio di aprire uno squarcio sulle ruberie della fascista deputata Brambilla https://www.raiplay.it/video/2025/02/Dalla-parte-di-quasi-tutti-gli-animali—Report-09022025-164abdbe-a7a1-44b6-8f88-9767d637c839.html
Ora ci ricarichiamo ascoltando queste belle canzoni che ci fanno sempre sognare pensando che un mondo giusto ed equo può esistere per tutti, non solo per quelle merde dei politici massomafiosi che rubano e se magnano tutto!
Emsi Caserio: Rap Anarchico Popolare (VIDEOCLIP 2014)https://www.youtube.com/watch?v=qg4N2z7g_5k
CANZONE PER ALFREDO COSPITO – MARCO CHIAVISTRELLI SOLIDARIETA’ AD ALFREDO CONTRO L’ORRORE DEL 41 BIShttps://www.youtube.com/watch?v=_X33J74_ALE
Assalti Frontali – Compagno Orso – Feat. Er Tempesta e Nummiriunhttps://www.youtube.com/watch?v=UokQz9XIpEk&list=RDEMrVmJaEv0bT6Lbr1Hvyc_pw&index=6
Assalti Frontali – Fino all’albahttps://www.youtube.com/watch?v=nP4e05HNRk8&list=RDEMrVmJaEv0bT6Lbr1Hvyc_pw&index=5
PIOTTA feat. Il Muro del Canto – 7 vizi Capitale (SUBURRA Theme song / Sigla)https://www.youtube.com/watch?v=NKHYXng1KqA&list=RDEMrVmJaEv0bT6Lbr1Hvyc_pw&index=9
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Ti dicono di essere onesto e per tutta la vita
ti derubano. Ti ordinano di rispettare la legge,
e la legge protegge il capitalista che ti rapina.
Ti insegnano che non bisogna uccidere, mentre
il governo impicca la gente, la manda sulla sedia
elettrica o la massacra in guerra.
Ti impongono di obbedire alla legge
ed al governo, anche se legge e governo
sono sinonimi di rapina e omicidio.
A. Berkman
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Basta armi, basta guerre!
Solidarietà a tutte le compagne e i compagni Anarchici ingiustamente arrestati.
Anarchia: l’unica via!
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Cultura dal basso contro i poteri forti
Rsp (individualità Anarchiche)