Formigoni e Maroni: simpatie marxiste e interessi al capitale…

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Formigoni il ciellino esoso che fece voto di castità e di povertà….
19 febbraio 2015
“Risulta accertato che Roberto Formigoni ha tratto dal rapporto con Massimo Guarischi (ex consigliere regionale di Forza Italia), sicuri vantaggi e utilità personali che hanno comportato per quest’ultimo esborsi economici di entità non certamente irrisoria”. Lo scrivono i giudici della quarta sezione penale del tribunale di Milano nelle motivazioni della sentenza con cui lo scorso 27 novembre avevano condannato Guarischi a 5 anni di reclusione per un presunto giro di tangenti nella sanità. Assieme all’ex assessore regionale Luciano Bresciani è indagato per corruzione e turbativa d’asta anche il ciellino Formigoni.
Guarischi, sarebbe stato una sorta di “grimaldello” per sbloccare i finanziamenti regionali a favore delle imprese del settore sanitario che versavano tangenti. In particolare, sempre secondo le indagini, l’ex consigliere regionale di Forza Italia avrebbe avuto un rapporto privilegiato con l’allora governatore lombardo (e ora senatore di Ncd) Formigoni, per il quale avrebbe messo su una “struttura di piacere” fatta di viaggi e vacanze.
I giudici elencano poi “le numerose spese al ristorante, a Milano o in provincia di Brescia, organizzate da Guarischi alle quali partecipava Formigoni (…), il pagamento e l’invio di cassette di vino e champagne destinati a Formigoni”. Ci sarebbero anche “regali che nel 2009 e nel 2010, in occasione del Natale, Guarischi chiede” all’imprenditore del settore della sanità Giuseppe Lo Presti “di fare al presidente Formigoni”. Secondo i giudici, quindi, “vi è prova certa” che l’ex direttore generale della Sanità lombarda Carlo Lucchina “abbia assecondato o obbedito a ordini superiori provenienti dai vertici della Regione coi quali l’intermediario Guarischi aveva sicuramente rapporti” nel varare quei provvedimenti finiti al centro dell’inchiesta, che avrebbero favorito le aziende del settore della sanità accusate di aver versato le tangenti.

La scalata del pretaccio Formigoni e le sue raccomandazioni
Il cattofasciosinistroide Roberto Formigoni è nato nella bigotta Brianza (Lecco nel 1947) figlio dell’ing. Emilio, tristemente noto comandante della brigata nera e di un’insegnante.
Si laurea nel 1971 in Filosofia all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano con una tesi sugli studi giovanili di Marx; studia Economia politica alla Sorbona di Parigi.
Aderisce al movimento di don Luigi Giussani, e al movimento di Gioventù Studentesca, in seguito aderisce a Comunione e Liberazione (diventa Memor Domini nel 1970, a 23 anni). Formigoni inizia giovanissimo l’attività politica nelle fila della (corrotta e stragista) Democrazia Cristiana. Nel 1975 fonda il Movimento Popolare, di cui rimane presidente nazionale fino al 1987. Nel 1984 è eletto al Parlamento europeo risultando, con oltre 450 000 preferenze, il primo degli eletti nelle liste del proprio partito, venendo confermato anche nel 1989. Nel 1987 è nominato vicepresidente del Parlamento europeo, dopo essere stato Presidente della Commissione Politica.
Nelle elezioni politiche del 1987 è eletto Deputato ed entra a far parte della Commissione Affari Esteri. Il 23/7/1995 nascono i Cristiani Democratici Uniti (CDU) con segretario Buttiglione, di cui Formigoni sarà eletto presidente nel ’96.
Nel ’98, quando il CDU confluirà nell’UDR, Formigoni (contrario a tale scelta) si dimetterà dal partito e fonderà i Cristiani Democratici per la Libertà (CDL).

L’ingordigia e le malefatte di Formigoni
Nell’ambito di alcune indagini svolte dalla Procura di Roma nel luglio 2010 su eolico e P3 …. (continuazione della loggia massonica di Gelli P2), sono state ipotizzate pressioni sui giudici della Corte Costituzionale al fine di sostenere la riammissione della lista civica regionale Per la Lombardia nelle elezioni regionali del 2010; Formigoni è stato interrogato a Roma come «persona informata sui fatti».
Il 16/4/2012 uno dei fiduciari svizzeri di Pierangelo Daccò, amico di Formigoni e uomo vicino a CL era stato arrestato per aver creato milioni di fondi neri nello scandalo dell’Ospedale San Raffaele e aver distratto, dal patrimonio della Fondazione Maugeri, circa 70 milioni di euro sotto forma di consulenze e appalti fittizi, avrebbe pagato viaggi aerei compiuti dallo stesso Governatore Formigoni, da un suo collaboratore, a dal fratello di Formigoni e sua moglie.
Pierangelo Daccò è finito in galera per 10 anni, era imputato di associazione per delinquere, bancarotta e altri reati nell’inchiesta sul dissesto dell’ospedale San Raffaele. Inoltre il faccendiere Daccò, nell’inchiesta sulla fondazione Maugeri è indagato per corruzione in concorso con Roberto Formigoni. Nel giugno 2012, il ciellino Formigoni viene indagato dalla Procura di Milano per corruzione e finanziamento illecito ai partiti nell’ambito dell’inchiesta sulla sanità privata in Lombardia in cui risulta implicato il faccendiere ciellino Daccò, amico di Formigoni. Le accuse della Procura riguarderebbero un illecito finanziamento elettorale di oltre mezzo milione di euro ricevuto da un’azienda sanitaria privata in vista della campagna di Formigoni per le elezioni regionali italiane del 2010 in cui è stato rieletto per un 4° mandato consecutivo alla guida della regione; le accuse ipotizzano, inoltre, il reato di corruzione per la somma dei molteplici benefit di ingente valore patrimoniale (vacanze, soggiorni, utilizzo di yacht, cene di pubbliche relazioni a margine del Meeting per l’amicizia fra i popoli di Rimini, condizioni favorevoli nella vendita di una villa in Sardegna a un coinquilino di Formigoni nella comunità laicale dei Memores Domini) messi a disposizione del governatore lombardo dal mediatore ciellino Daccò. Secondo l’accusa, Daccò, sfruttando l’intima amicizia con Formigoni, basata su benefit di varia natura, riusciva ad ottenere delibere e fondi da parte della regione Lombardia in favore di strutture sanitarie private, tra cui la fondazione Maugeri di cui Daccò era consulente ricevendo da questa più di 70 milioni di euro. Il finanziamento di circa 200 milioni di euro alla Fondazione pavese è ancora tutto da riscoprire. Formigoni aveva creato un sistema clientelare che incentivava le imprese dei ciellini, avrebbe incentivato nella la scelta dei dirigenti della Regione Lombardia, (garantendo l’occupazione di “tutti i centri di potere) gli esponenti di Comunione e Liberazione, appartenenti per lo più al suo braccio economico la Compagnia delle Opere. Nel gennaio 2011 ha firmato una lettera aperta per chiedere ai cattolici italiani di sospendere ogni giudizio morale nei confronti di Silvio Berlusconi, indagato dalla procura di Milano per concussione e favoreggiamento della prostituzione (pedofilia) minorile.
Nelle elezioni regionali 2010, Formigoni viene eletto per la quarta volta presidente della Lombardia con 2.704.364 voti, pari al 56,11% delle preferenze, battendo Filippo Penati. La lista di Formigoni viene sostenuta dal Popolo della Libertà e dalla Lega Nord, oltre che dal partito La Destra limitatamente alla circoscrizione di Milano.

Maroni e il ciellino Lupi

Sovvenzionamenti alle scuole: da Formigoni a Maroni …
19 febbraio 2015
Quel cattofascistoide di Maroni, l’attuale presidente della regione Lombardia, nel ’94 ha fatto entrare nel potere politico, anche quel piduista di Berluska….
Quel leghista di Maroni ha aumentato i sovvenzionamenti alle private, togliendo i contributi alle statali.
Da una parte le ovvie dichiarazioni di rito, dove si tentano di trasformare i tagli in ulteriori risorse. Dall’altra la realtà: rispetto al 2014 la riduzione di bilancio sull’assessorato all’Istruzione della Regione Lombardia è stata di 36 milioni di euro, ovvero -21%. E però ecco la sorpresa. Nella delibera varata dalla giunta Maroni, i contributi alle scuole private continuano ad incentivare le scuole del clero, che in tempi di crisi, mangiano (rubano) ancora di più. Il valore del buono scuola per le elementari private passa da 550 a 700 euro per la fascia di Isee più bassa e da 200 a 300 per la fascia di Isee fino a 38mila euro; mentre per la scuola superiore (sempre privata) si passa da 1.200 a 1.300 euro per la fascia di Isee più alta. Insomma, non c’è neanche la logica di aiutare i più “deboli” tra quelli che possono permettersi la paritaria. Tutto questo nonostante il contenzioso in corso — cioè la sentenza del Tar della Lombardia che ha dichiarato illegittima la disparità di trattamento fra studenti della scuola statale e paritarie: a oggi sono state raccolte oltre 20mila firme di genitori della scuola statale che hanno avuto un buono di valore nettamente inferiore e chiedono quindi un rimborso — che nei prossimi mesi potrebbe costringere il Pirellone a sborsare diversi milioni di euro a chi ha aderito alla class action. Intanto i 36 milioni in meno si traducono così: l’impegno sul diritto allo studio universitario (servizi di mense e alloggi ex Isu) si è ridotto del 10%. La mafia dei centri di formazione professionale della Regione, sistema che ogni anno risucchia oltre 200 milioni di euro, di cui nel 2014 la quota di bilancio regionale era pari a 122 milioni (95 milioni per pagare le “doti” più 27 milioni trasferiti direttamente ai centri di formazione provinciali ex regionali, per pagare il trasferimento del personale regionale). Corsi professionali che non hanno mai dato possibilità o sbocchi lavorativi concreti ai disoccupati o ai giovani studenti. Un business gestito da intellettuali mediocri della piccola e media borghesia cattolica.
Formigoni, sovvenzionava le scuole cattoliche a dispetto delle statali, anche Maroni fa altrettanto (il magna magna, business plan….).
Maroni all’età di 16 anni (1971) milita in un gruppo marxista-leninista di Varese; fino al 1979 frequenta il movimento d’estrema sinistra Democrazia Proletaria.
Laureatosi in giurisprudenza, Maroni si reca a L’Aquila in Abruzzo per sostenere l’esame di stato da procuratore e fa il praticante avvocato presso l’avv. Calligari a Varese.
Lavora quindi per diverse società: nell’ufficio legale del Banco Ambrosiano (vedi Crac Ambrosiano1982) guidato dal piduista cattofascistoide Roberto Calvi, poi è manager legale della multinazionale statunitense Avon cosmetici….

 

Rsp (individualità Anarchiche)