G8 di Genova 19-20-21/7/2001: 3 giorni di Stato di polizia- dittatura militare
Il 20 luglio è l’anniversario dell’assassinio di Carlo Giuliani, un ragazzo come tanti altri che protestava contro le grandi potenze economiche che volevano imporci la riforma del libero mercato (togliendoci lo statuto dei lavoratori), favorendo gli industriali e le fabbriche (lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo).
In quei tre giorni di dittatura militare nel luglio del 2001, a Genova c’erano 700 mila persone (donne, giovani, anziani e bambini), che volevano manifestare il loro sentito dissenso contro i poteri forti che ci rubano il futuro….
Ma andiamo indietro nel tempo per capire il contesto sociale: Nel 1998 una commissione Stragi toglie dopo 50 anni, il segreto di stato militare sui fatti avvenuti dopo la II Guerra mondiale, nel 1947: La strage di Portella della Ginestra! La strategia della tensione!! Il patto Atlantico, le stragi di stato, Gladio, la P2 ecc.).
La Commissione Stragi rese pubblichi i segreti di stato militari top secret, nel frattempo viene fuori anche tangentopoli. Un sistema losco, ma di prassi consolidata, per accaparrarsi le gare d’appalto e i miliardi legati al business delle infrastrutture pubbliche.
Il movimento chiamato “no global”, dovette subire la stessa violenza sbirresca (stato di polizia – dittatura militare), e la stessa repressione subita dal movimento giovanile degli anni ’60/’70.
Al forum del G8 di Genova, c’erano le maggiori 8 (pre)potenze industriali del mondo, che tramavano per i loro interessi economici e militari: Canada, Francia, Germania, Giappone, Italia (noi italiani siamo sempre stati considerati zerbini, utili per la posizione geografica), Regno Unito, Russia e Stati Uniti d’America più i rappresentanti dell’Unione europea.
https://ricercatorisenzapadroni.noblogs.org/post/2017/05/03/a-proposito-di-infiltrati-nel-movimento/
Torture a Bolzaneto: abusi di potere e sbirri (fasci) infami…
https://www.piazzacarlogiuliani.it/
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Se la democrazia potesse essere altro
che un mezzo di ingannare il popolo,
la borghesia, minacciata nei suoi interessi,
si preparerebbe alla rivolta e si servirebbe
di tutta la forza e di tutta l’influenza che
le sono date dal possesso della ricchezza,
per ricordare la governo la sua funzione
di semplice gendarme al suo servizio.
Errico Malatesta
Cultura dal basso contro i poteri forti
Rsp (individualità Anarchiche)