Il 22 gennaio i mass media scrivono che è stata arrestata una sostituta capa poliziotta Serafina La Placa, dipendente dell’ufficio immigrazione della questura di Parma, per aver agevolato la trattazione delle pratiche di rilascio o rinnovo dei permessi di soggiorno che le venivano commissionate dal marito e dagli altri indagati, dove riceva per queste prestazioni illecite, denaro o beni di varia natura. Oltre alla poliziotta (polizia di stato) ci sono altre 11 persone coinvolte nel business: Jalph Mandeep alias Rommy, 41anni, cittadino indiano, ; Pignato Filippo, 57 anni, marito di La Placa; Singh Sukhjinder, 40 anni, cittadino indiano; Singh Tarlochan, 35 anni, cittadino indiano; Sula Xhevahir, 37 anni, cittadino albanese; Singh Dalip, alias Jambo, 46 anni, cittadino indiano; Bouzid Taoufik,48 anni, cittadino tunisino; Toumi Fatma, 37 anni, cittadina tunisina; Anwar Naeem 55 anni, cittadino pakistano; Chen Tilian alias Chen Ti Lian alias Attilio, 56 anni, cittadino cinese; Meher Tanver Afzal alias Alì, 47 anni, cittadino pakistano. Dietro all’abuso di potere sui permessi di soggiorno c’era un vero e proprio tariffario: 400 euro per attivare una pratica bloccata o complessa, 200 per la trattazione di una ordinaria e 100 per la consegna. Denaro ma anche capi di abbigliamento, spese in negozi, generi alimentari e pranzi. Erano questi, secondo le indagini i costi delle ‘prestazioni’ di Serafina La Placa, assistente capo della Polizia di Stato, impiegata nell’ufficio Immigrazione della Questura di Parma che assieme al marito, Filippo Pignato, incassavano per accelerare le pratiche per la richiesta di permesso di soggiorno. Coi due cogniugi sono finite in manette altre 10 persone, intermediari di nazionalità indiana, albanese, tunisina, pakistana e cinese. E’ emerso così che il marito dell’agente aveva numerosi contatti e incontri con extracomunitari, per parlare delle pratiche che poi la moglie trattava in ufficio garantendone l’esito positivo anche omettendo controlli o sottraendo documenti dai fascicoli.
La polizia non è molto interessata alla logica
o alla giustizia. Essa cerca solo un bersaglio,
per mascherare la sua assoluta ignoranza dei motivi
e della psicologia di un atto politico.
Emma Goldman
Cultura dal basso contro i poteri forti
Rsp (individualità Anarchiche)