Ecco dove vanno a finire i 250 miliardi di euro del Recovery Plan dati all’Italia!
Ma chi vorrebbe combattere Draghi, con tutte quelle armi? Se fosse una barzelletta, una freddura, potremmo rispondere che vuole combattere i virus con le cannonate. Ma purtroppo, quegli enormi capitali, li spendiamo davvero, e non certo per nostro volere!
Ci ritroveremo indebitati per 4 generazioni, diventeremo anche noi il ‘3° mondo’, è quello che volevano le grandi potenze come Francia, Inghilterra, America e Germania, per vincolarci e manovrarci meglio a livello economico e militare: alla faccia che ‘l’Italia ripudia la guerra’…
Il nostro governo ha messo al potere uno come quel massone banchiere di Draghi, per incentivare le banche e aumentare di più il nostro debito pubblico, per vincolarci e tenerci sotto ricatto internazionale.
La costituzione Italiana ci ricorda che, fin dal 1948, esiste anche l’articolo 11, dove si ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali, invece in questi giorni, i mass media scrivono che quella merda del governo Draghi ha sovvenzionato nel 2021 miliardi di euro per il riarmo militare (coi soldi dello stato, cioè i nostri). Il ministro della Difesa Lorenzo Guerini è riuscito a far approvare in 5 mesi (settembre 2021 – gennaio 2022), 31 programmi militari per una spesa di più di 26 miliardi!
L’art. 11 è stato violato anche quando la forza armata italiana subentrò nella situazione Afgana in seguito a un mandato Onu e su richiesta del governo di Kabul per far fronte alle forze talebane. Anche con l’intervento dell’esercito italiano in Libia, è stato violato recentemente l’articolo 11. Si parla così di “costituzione violata” in quanto una missione di pace non dovrebbe prevedere combattimenti tanto frequenti, con l’uso anche di bombe devastanti che colpiscono troppo spesso, cittadini inermi…
Ricordiamoci anche che nel febbraio 2021 Guerini ha firmato l’Air Battle Decisive Munition, un patto fra 14 Paesi europei che ha l’obiettivo di creare appalti multinazionali di condivisione delle munizioni. Senza sbilanciarsi troppo, si potrebbe osare l’ipotesi di un grande esercito europeo.
Nel 2022 invece, le commissioni Difesa e Bilancio hanno firmato una spesa di 30 miliardi da investire sulle armi di ultima generazione!
Un bilancio militare gonfiato, con un aumento di spesa del 19% rispetto a 4 anni fa, per spese come: radar missilistici; missili nucleari; caccia di VI generazione; nuovi blindati; batterie missilistiche antiaeree; droni kamikaze, cioè droni teleguidati anche a decine di chilometri di distanza, che esplodono sull’obbiettivo; nuovo caccia Tempest (2 miliardi dei 6 previsti) che si aggiungerà agli F-35, nuovi eurodroni classe Male; aerei Gulfstream per la guerra elettronica; nuove aerocisterne per il rifornimento in volo. Una grossa fetta della torta è destinata alle nuove batterie missilistiche antiaeree per missili Aster (2,3 miliardi di euro) e ai nuovi blindati Lince: ben 3.600 rimpiazzeranno i 1.700 già in dotazione all’esercito; due nuovi cacciatorpedinieri lanciamissili classe Orizzonte da circa 1,2 miliardi l’uno che saranno prodotti da Fincantieri; una nuova nave per la marina militare, per le operazioni subacquee degli incursori del Comsubin da 35 milioni; una trentina di blindati anfibi 8×8 da sbarco di Iveco e Oto Melara da 10 milioni l’uno, e altrettanti gommoni armati da sbarco dal prezzo di un milione e mezzo.
L’ipocrisia del Senato è sempre più evidente e sfacciata, le finalità dei suoi programmi non vengono specificate, si parla di una generale: “cooperazione delle forze speciali della Difesa in attività di intelligence, (servizi segreti) in situazioni di crisi o di emergenza all’estero che coinvolgano aspetti di sicurezza nazionale o per la protezione di cittadini italiani all’estero”. Il ministro della difesa si giustifica dichiarando ai mass media: “In un momento in cui ha ripreso velocità il processo dell’integrazione della Difesa europea, l’industria italiana del settore è chiamata a raccogliere la sfida della globalizzazione, dell’innovazione digitale e della transizione ecologica”. Tradotto: l’Italia si è impegnata ad acquistare armamenti NATO. Ricordiamoci che in Italia, abbiamo dal 1946 (da quando abbiamo firmato il Patto Atlantico anticomunista), 56 basi militari sparse su tutto il territorio italiano. Gli stessi eserciti militari (Nato) che ci hanno organizzato la strategia della tensione fatta di colpi di stato e stragi di stato per incolpare i movimenti Anarchici e di sinistra, insieme ai nostri servizi segreti Italiani.
Il ministero della Difesa italiano in questo periodo ha incrementato il contingente militare in Iraq per poter assumere il comando della missione Nato. Missione militare con un unico scopo, quello di proteggere gli interessi delle multinazionali del petrolio e del gas, come ci ha spiegato una ricerca di Greenpeace: l’Italia negli ultimi 4 anni ha speso 2,4 miliardi di euro nelle missioni militari collegate a piattaforme estrattive, oleodotti e gasdotti che riguardano l’Eni.
L’omertà della nostra politica fa paura e ci riporta agli anni ’20 si, ma del secolo scorso! Un silenzio omertoso che avvolge, ormai da anni, le decisioni che riguardano le spese militari e i programmi di armamenti.
I nostri politici massomafiosi (come li aveva definiti Falcone prima di essere ucciso), sono talmente presuntuosi che non considerano nemmeno l’appello di ben 50 premi Nobel e scienziati, tra cui Carlo Rubbia e Giorgio Parisi. L’appello chiede ai governi di tutti gli stati membri delle Nazioni Unite, di avviare trattative per eliminare, o almeno ridurre, le spese militari. «La spesa militare, a livello globale, è raddoppiata dal 2000 ad oggi, arrivando a sfiorare i duemila miliardi di dollari l’anno», scrivono i Nobel. «Il meccanismo della controreazione, alimenta una corsa agli armamenti in crescita esponenziale che equivale a un colossale dispendio di risorse che potrebbero essere utilizzate a scopi sociali».
Spese decise dal governo, esagerate, assurde, sopratutto adesso, che stiamo attraversando una grave crisi economico-sociale e sanitaria, vengono sottratte risorse destinate a servizi essenziali. Una crescita economica militare, che serve anche per incentivare il controllo e la dittatura sanitaria (imposizione del green pass, anche lui, anticostituzionale), in un contesto sociale sempre più scadente e disumano. Le casse pubbliche sono sempre più vuote, quando c’è da finanziare: istruzione, scuole, sanità, mezzi pubblici e welfare, mentre quel massone di Draghi, invece, spende “in un botto”, 31 miliardi nel suo bel riarmo di merda!
In piena crisi economica-sociale (disoccupazione, Sarscov2, crisi energetica, cambiamenti climatici), il nemico da combattere è il governo, sempre più cattosinistroide, esoso e senza sentimenti (scrupoli).
Il disagio sociale sta aumentando, la maggior parte delle famiglie sono disoccupate e quelli che lavorano sono sfruttati, lavorano tutto il giorno per fare la miseria, e per trovarsi senza sicurezza sul lavoro (più di 1000 morti nel 2020), senza statuto dei lavoratori (conquista degli anni ’70 che ci tutelava), senza diritti. Una condizione sociale che ha colpito sopratutto i giovani, in crisi esistenziale e senza futuro. E’ ritornata l’eroina (chiamata la droga dei poveri), che oggi colpisce anche il laureato, non solo quello che aveva una bassa istruzione culturale come negli anni ’80. La mafia sta approfittando del disagio sociale per arricchirsi ulteriormente (vecchio vizio).
Le droghe pesanti sono il business degli sbirri, che usano la mafia e la ‘ndrangheta come galoppini con poca istruzione. Per approfondire vedi: Bergamo, Generale Ganzer spacciatore internazionale; vedi anche: 22 luglio 2020 carabinieri arrestati e caserma sequestrata a Piacenza per droga.
Contro le droghe pesanti, marijuana libera!!
E’ di oggi la notizia data dai mass media di un ragazzo di 18 anni morto sul lavoro in Friuli, nell’ultimo giorno dello stage scuola-lavoro (contratto anticostituzionale), un incidente avvenuto in un’azienda industriale di Lauzacco (Pavia di Udine). Il giovane è stato colpito da una barra metallica durante alcuni lavori di carpenteria.
Basta guerre! Basta armi! Basta frontiere! Basta sbirri!! Basta controllo sociale!!
Solidarietà agli Anarchici incarcerati ingiustamente, perchè avevano sentimento (il sentimento è considerato una debolezza, per i nostri vecchi), volevano cambiare questo mondo di merda, ingiusto, pieno di disuguaglianze e ingiustizie sociali!!
Solidarietà agli sgomberati dello ‘Sfascio Occupato’ di Genova. Sgomberati dalla polizia che dovrebbe, lei si, sgomberare da Genova, almeno dopo il G8 del luglio 2001.
Se la democrazia potesse essere altro
che un mezzo di ingannare il popolo,
la borghesia, minacciata nei suoi interessi,
si preparerebbe alla rivolta e si servirebbe
di tutta la forza e di tutta l’influenza che
le sono date dal possesso della ricchezza,
per ricordare al governo la sua funzione
di semplice gendarme al suo servizio.
Errico Malatesta
Cultura dal basso contro i poteri forti
Rsp (individualità Anarchiche)