Cibo sintetico OGM

Gates e la carne sintetica

Allarme: dopo la clonazione della pecora Dolly (clonata il 5/7/1996 in  Scozia, ha poi partorito 6 agnelli, prima di morire prematuramente), e gli ininterrotti sperimenti con gli Ogm, sono passati dall’uovo sintetizzato in laboratorio (subito ribattezzato “uovo vegano”!), alla carne creata anch’essa in laboratorio.

L’hamburger hi-tech è un prodotto gastronomico sintetico, al 100% vegetale ricreato in laboratorio grazie a una molecola (l’eme) ottenuta dalla leghemoglobina di soia.

La ragione per cui si sta creando la carne in laboratorio, è unicamente di natura imprenditoriale (business plan).

Già nel 2017 molte ricche società di settore hanno investito 273,5 milioni di dollari. Nella lista dei potenti papponi ci sono: Bill Gates (foto sopra), co-fondatore di Microsoft, Li Ka-shing( foto sotto), il terzo uomo più ricco (forse di tutto l’Universo!), il fondo governativo di Singapore Temasek e l’Open Philanthropy Project del co-fondatore di Facebook Dustin Moskovitz, Khosla Ventures.

Gli scienziati pagati da questi ignobili ricchi per produrre carne sintetica, spacciata come ‘carne vegetale’, che andrebbe bene soprattutto per i vegani. Un prodotto che potrebbe entrare in quantità industriali (marketing), nelle mense scolastiche (perché costa meno), e nei supermercati. Per pubblicizzarsi meglio, gli avidi scienziati e imprenditori ci sviolinano la storiella che la carne sintetica è prodotta con: 0% di carne;  95% in meno di terreno; 74% in meno di acqua;  87% in meno di gas serra e che quindi è perfettamente eco-sostenibile!

Ad Oakland, di fronte a San Francisco e a due passi dal quartier generale di Redwood City, è stato inaugurato un nuovo impianto che produce 635 mila chilogrammi di carne sintetica al mese, preparato a base di leghemoglobina e miscela di grano e proteine di patata che si trasformano in 5,64 milioni di hamburger.

FDA building

L’ente federale americano Food & Drug Administration, il cui compito è regolamentare i prodotti alimentari e farmaceutici, dichiara: “La Impossible Foods non ha fornito prove sufficienti sulla sicurezza dell’ingrediente geneticamente modificato”, eppure la Fda non ha vietato la commercializzazione del preparato.

Gli alimenti transgenici sono l’ultimo prodotto della globalizzazione dei mercati.

Un cibo altamente tecnologico, che non ha ancora subito il vaglio di specifiche ricerche epidemiologiche volte a verificarne gli eventuali effetti negativi e, perché no, positivi che si potrebbero avere per la salute umana e per l’ambiente. Secondo accurate indagini di mercato, in pochi vorrebbero acquistare questi alimenti ma, di fatto, li troviamo già nei nostri piatti.

Nei Paesi europei, gli alimenti contenenti OGM devono essere etichettati se superano la soglia dello 0,9%, ma noi consumatori, come facciamo a saperlo? Dobbiamo fidarci di questi super eroi che fanno i soldi sulla nostra salute e si ritengono ecologisti? Il problema principale della carne sintetica parte dalla legislazione vigente, che non prevede l’etichettatura dei derivati come: carne, latte, uova, ecc., ottenuti mediante l’utilizzazione di mangimi di importazione, che per la gran parte sono geneticamente modificati, per cui, indirettamente, gli OGM raggiungono la filiera alimentare, trasformati, anche se non li vogliamo!

Ma la cosa più stravagante è che in Italia, gli OGM si possono acquistare per alimentazione umana diretta o per scopi mangimistici, ma non si possono coltivare, quindi gli imprenditori che pensano di speculare sull’utilizzazione degli OGM, non potrebbero coltivarli e inoltre, subirebbero la concorrenza del prodotto proveniente  dall’estero ad un prezzo più basso (gli OGM hanno un costo di produzione leggermente più basso della pianta ottenuta da semente convenzionale).

E’ ormai dal 2014 che le nostre produzioni agro-alimentari devono confrontarsi non soltanto con quelle caratterizzate dalla presenza di un materiale genetico particolare, ma anche con quelle provenienti da Paesi caratterizzati da costi dei fattori della produzione inferiori, o che non hanno limitazioni nell’utilizzazione di determinati prodotti chimici, siano essi concimi e/o antiparassitari o fitoregolatori od ormoni della crescita, da Paesi nei quali il lavoro minorile non è tutelato o è, addirittura, incentivato e/o sfruttato, da Paesi che non hanno la “626” e l’elenco potrebbe continuare ancora. Gli Accordi GATT, seguiti poi dal WTO, hanno sancito il principio della completa eliminazione dei dazi, con conseguente liberalizzazione dei commerci internazionali. Tutto questo comporterà la realizzazione di un grande mercato mondiale dei prodotti alimentari, un mercato dove l’imperativo sarà “produrre di tutto, ovunque, ai più bassi costi possibili (non importa con quali metodi), per poi vendere i prodotti laddove ci sono i mezzi per acquistarli”. Ma questa è una strada che porterà irrimediabilmente effetti dannosi per il benessere della nostra società.

Il 23/5/2023 la Fda, Agenzia Usa per la regolamentazione di farmaci e alimenti, dà l’approvazione iniziale alla carne di maiale da maiali geneticamente modificati. Questo metodo, detto anche genoma editing, con cui si ottengono i cosiddetti “nuovi Ogm”, è al centro di un’aspra diatriba scientifica che accompagna l’iter di approvazione, anche in Unione europea. Ma l’applicazione di editing CRISPR si rivolge a un gene specifico che è conservato in tutti i mammiferi, come: maiali, bovini, capre e pecore.

La tecnologia del  genoma editing, in 2 anni di ricerche,  è costato 200mila dollari per la raccolta di dati per l’autorizzazione della Fda, per lavorare sui maiali maschi che sono stati “modificati geneticamente in modo che i ricercatori li usino per produrre prole con tratti di un altro suino maschio. Ciò è stato fatto rendendo sterili i maiali eliminando un gene chiamato Nanos2, che è specifico della fertilità maschile. Fatto ciò, agli animali sono state impiantate le cellule staminali di un altro maschio che hanno creato lo sperma coi tratti di quegli altri maschi, che possono essere trasmessi alla generazione successiva”.

La  Friend of the Eart, ha dedicato un rapporto sulla questione: “Sebbene sia fondamentale condurre più studi scientifici sugli impatti specifici delle conseguenze indesiderate dell’editing genetico sui sistemi agricoli, sui sistemi ecologici, sulla salute umana e animale, anche la discussione sull’uso dell’editing genetico in agricoltura deve andare oltre piuttosto che una valutazione del rischio su base scientifica per includere un ampio dibattito pubblico sul futuro dell’agricoltura”. Il rapporto chiede anche una maggiore valutazione della sicurezza e supervisione dell’editing genetico. Il sito Web dell’Institute for Responsible Technology descrive l’editing genetico come un metodo economico, facile, soggetto a effetti collaterali, scarsamente regolato e in grado di alterare in modo permanente il patrimonio genetico della natura: una ricetta per un disastro ambientale e sociale.

In Europa il genoma editing  viene trattato come  punto di vista normativo come gli Ogm tradizionali. Dunque, per quanto riguarda la carne, è vietata sia la produzione che la vendita.

Ma dal febbraio 2023 le cose cambiano perché  l’Europa, dopo aver detto nel 2018 che il genoma editing andava regolamentato come gli altri organismi geneticamente modificati, la Corte di giustizia Ue ha fatto retromarcia con una sentenza che apre la strada ai cosiddetti “nuovi Ogm”.

Ma non c’è nessuna differenza tra il genoma editing e gli Ogm, perché in tutti e due i casi, si tratta di inserire una determinata sequenza genetica all’interno di sequenze preesistenti, che producono mutazioni non previste e non controllate. Il genoma editing invece si fa in laboratorio con uno scopo ben preciso, entrare nel mercato alimentare. Federica Ferrario, responsabile della campagna “No Ogm” di Greenpeace Italia, spiega che uno studio dell’Istituto federale tedesco di Biosicurezza delle biotecnologie vegetali, pubblicato nel 2019, afferma che la maggior parte degli studi fatti sulla carne sintetica, sono stati condotti dalla Cina e in seguito dagli Stati Uniti. L’editing del genoma era già stato applicato in 68 piante diverse e non solo sugli animali.

Bioterrorismo

Sono scienziati e imprenditori senza scrupoli che tramano e speculano alle spalle dell’intera umanità, ricercatori che lucrano sulle sperimentazioni Ogm, facendoci credere di risolvere il problema dell’esaurimento delle risorse planetarie e la fame nel mondo (ipocriti come la chiesa cattolica che per fare i soldi, si è sempre attaccata alle disgrazie della povera gente, sfruttandoli e lasciandoli poi, sempre alla fame). Ma il guaio è che, nella maggior parte dei casi, l’OGM NON E’ VISIVAMENTE DISTINGUIBILE dal prodotto naturale, giocando sul fatto che i prodotti modificati geneticamente non hanno ancora un’etichettatura e quindi gli alimenti ed i mangimi che includono o sono prodotti da OGM, non hanno una dicitura in etichetta, impedendo la libertà di scelta da parte del consumatore o dell’acquirente, dei mangimi o dei prodotti alimentari.

Ma facciamo un esempio: se la mucca fosse transgenica, il latte dovrebbe riportare un’etichetta specifica OGM; al contrario, nel caso in cui la mucca si alimenti con mais o soia GM, il produttore non ha alcun obbligo di specificare l’utilizzo di OGM in etichetta! Questo perché l’animale scompone le sequenze geniche dell’alimento GM per poi ri-assemblarle e dar vita ai prodotti del proprio metabolismo.

Nel 2006 è stato possibile ricavare un maiale GM contenente grassi di tipo omega-3, quindi benefici per la salute dell’essere umano, al contrario di quelli saturi, invece “nocivi”. Anche nel settore ittico gli scienziati si sono dati piuttosto da fare; con la consapevolezza che la pesca intensiva sta lentamente svuotando sia i mari, sia le acque interne di numerosissime zone del Globo, alcuni ricercatori hanno proposto un salmone di allevamento GM che raggiunge la maturità nella metà del tempo rispetto al salmone naturale. L’utilizzo di questa specie consentirebbe di allentare lo sfruttamento delle risorse naturali a vantaggio dell’ecosistema (secondo i loro interessi economici). Oltre alla contaminazione genetica tra piante ed animali, può avvenire un’interazione (o, come dicono, una ricombinazione) tra gli OGM prodotti dall’uomo e microorganismi (batteri) o micro-macchine molecolari (virus) già presenti in natura. Nel 2004 è stata sviluppata una ricerca sull’eventualità che la soia GM potesse trasferire i geni alterati (modificati geneticamente) alla flora batterica intestinale dell’essere umano, dove viene  riscontrata traccia di adattamento genetico agli antibiotici; questo aspetto è tuttavia riconducibile all’evoluzione naturale dei microorganismi sottoposti a queste molecole sia in zootecnica, sia nella cura patologica dell’essere umano.

Questo Business creato dalla “scienza ufficiale”, potentissima ed intoccabile lobby costituita dall’industria farmaceutica e alimentare di ricerca (finanziati con fondi statali), che quotidianamente ci rifila tutte le palle che vuole per aumentare a dismisura i propri guadagni, compresa la classe politica e medica ignorante poco informata, ma anche corrotta ci speculano (perché la laurea se la comperano, non se la sudano come noi poveracci), e prendono per veritiere le informazioni derivanti dalle multinazionali della ricerca sugli Ogm.

Ma la cosa più assurda è che questi prodotti alimentari vengono coltivati soprattutto nelle terre dove c’è più povertà come: India, Brasile, Argentina e Sud Africa, che coltivano il 46% delle colture biotech globali (78,2 milioni di ettari), mentre la popolazione locale muore ancora oggi di fame e di miseria, perché i prodotti vengono esportati all’estero, dove è proibito coltivarli.

Ma chi controlla il controllore? E chi controlla lo strapotere dei ricchi?

bioterrorismo

Dopo le stragi di stato messe in atto dalla Nato (patto Atlantico anticomunista), nasce nel 1986 il virus dell’ Hiv, seguito da molti altri, come il Covid, ecc.. Virus modificati geneticamente: “bioterrorismo”, o “guerra bilogica” per il “controllo sociale” di cui, ovviamente, i servizi segreti ne sono al corrente, se non sono i registi, per i loro sporchi “giochi geopolitici”!!

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Per documentarvi meglio vi consigliamo di guardare i video:

Ogm fuori controllohttps://www.rai.it/programmi/report/inchieste/Ogm-fuori-controllo-3b93ebe5-e2c3-400a-8b47-daac9254d1ef.html

La banca dei virushttps://www.rai.it/programmi/report/inchieste/Epidemia-come-procede-la-ricerca-31f2f06b-c070-4eb7-ac91-405c3d8dfd75.html

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Dopo la carne, arriva il latte sintetico https://www.today.it/attualita/carne-latte-sintetico-coldiretti-israele.html

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Le Convenzioni sulle armi biologiche (BW) e chimiche (CW): due conferenze deludenti: www.peacelink.it/disarmo/a/35314.html

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Dal film tratto dal romanzo distopico scritto nel 1948, drammaticamente attuale di George Orwell “1984”: Loscopodellaguerra.https://www.youtube.com/watch?v=UpKlX7sqTEc.

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La cultura non si può creare su comando.

Si crea da sé, sorge spontanea dalle necessità

degli uomini e dalla loro attività

sociale cooperativa.

R. Rocker

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Cultura dal basso contro i poteri forti

Rsp (individualità Anarchiche)