Pochi giorni fa, i mass media scrivono che sono stati pubblicati i redditi dichiarati dai massoni politici italiani, sui siti di Camera e Senato. A noi gente comune che paghiamo il contesto sociale delle classi sociali, ci hanno costretto ad arrancare, a sopravvivere senza diritti, senza un futuro, mentre questi massomafiosi (li aveva definiti Falcone come classe sociale, prima di morire) sguazzano ancora nell’oro come ai tempi della monarchia! La Massomafia è la monarchia insieme alla borghesia. Siamo ritornati ai tempi dove il potere era in mano alla massoneria, la monarchia liberale, la nobiltà, che usavano la mafia per fare i lavori sporchi, fin dai tempi dell’aristocrazia! Quante disuguaglianze, quante ingiustizie sociali dobbiamo ancora subire da parte delle classi sociali predominanti?
Dichiarazione dei redditi 2023, riferita all’anno fiscale 2022, che va resa pubblica entro fine anno. Tra i ritardatari, seppur ancor nei tempi, il vicepremier Antonio Tajani (foto sopra) e il ministro Raffaele Fitto. Tajani dal 2022 è vicepresidente del Consiglio dei ministri e ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale nel governo Meloni. Il ministro Raffaele Fitto, dal 2022 è ministro per gli affari europei per le politiche di coesione e il PNRR (PNRR: fondo europeo, di cui 250 miliardi di euro dati all’Italia quest’anno a fondo perduto) del governo Meloni e dal 10/11/2022 anche con delega al Sud.
Matteo Renzi (foto sopra), lo scautino ambiguo cattosinistroide, leader di Italia viva, ha dichiarato un reddito di 3,2 milioni, con una crescita di 630mila euro rispetto all’anno precedente. Poi c’è il senatore a vita Renzo Piano che ha dichiarato un reddito di 2,9 milioni di euro (2,5 milioni tassati in Francia e 389mila euro in Italia). Ma tra i politici milionari c’è anche il deputato di Fratelli d’Italia Giulio Tremonti, ministro delle finanze nel governo Berlusconi I e ministro dell’economia e delle finanze nei governi Berlusconi II, III e IV, ha dichiarato un reddito di 1 milione e 588mila euro nel 2021 e 2 milioni e 594 mila nel 2022. Poi c’è anche il senatore azzurro e presidente della Lazio Claudio Lotito che ha dichiarato un reddito di 1 milione e 112mila euro. Il ministro della Difesa Guido Crosetto invece ha dichiarato un reddito di 900.645 euro. La ministri Santanchè dal 22/10/2022 è ministro del turismo nel governo Meloni, ha dichiarato un reddito di 298.638 euro. Valditara leghista dal 2022 è ministro dell’istruzione e del merito nel governo Meloni, e ha dichiarato un reddito di 289.020 euro. Il ministro Calderone ministro del lavoro e delle politiche sociali nel governo Meloni dal 2022 ha dichiarato un reddito di 232.003 euro. Il ministro Schillaci nel 2022 è diventato ministro della salute nel governo Meloni e ha dichiarato un reddito di 227.345 euro. Vicepresidente del consiglio, il cattofascista Matteo Salvini (foto sotto), ha invece dichiarato un reddito di 99.699 euro.
Ma ci sono anche le dichiarazioni dei redditi dei politici cattolici, gli esosi del centrosinistra: la segretaria del Pd, Elly Schlein ha dichiarato un reddito di 94.725 euro (erano 88.000 nel 2021), Carlo Calenda di formazione politica di centro-sinistra (cattosinistroide) ha dichiarato un reddito di 85.292 euro (65.291 nel 2021). Nicola Fratoianni membro della Camera dei deputati dal 2022, ha dichiarato un reddito di 104.212 euro (contro i 105.660 dell’anno precedente), mentre il ministro Maurizio Lupi di centro destra (cattosinistroide), ha dichiarato un reddito di 86.913 euro. L’ambiguo politico ciellino Maurizio Lupi ha fatto carriera in politica perché è entrato nel movimento cattolico di Comunione e Liberazione (CL), dove ha incontrato anche il fondatore, don Luigi Giussani, così poi, seguendo la ferrea gerarchia cattolica, ha potuto entrare anche al potere dell’associazione delle Compagnia delle Opere, associazione imprenditoriale legata direttamente a CL (che se magnano tutti i fondi pubblici). Giorgia Meloni invece, dal 2022 è presidente del Consiglio dei ministri, ha dichiarato un reddito di 293.531 euro. La ministra Anna Maria Bernini dal 2022 è ministro dell’università e della ricerca del governo Meloni, nel 2021 è Vicecoordinatrice Nazionale di Forza Italia, ha dichiarato un reddito di 122.651 euro.
Un altro leghista, il responsabile degli Affari regionali e le Autonomie Roberto Calderoli (a sinistra nella foto): l’11/6/2007 gli viene notificata l’iscrizione al registro delle notizie di reato, con l’ipotesi di appropriazione indebita, nell’indagine sui comportamenti del banchiere Giampiero Fiorani e di Antonveneta; il suo nome compare nelle carte delle tre Procure che nell’aprile 2012 indagano sui rimborsi elettorali concessi alla Lega Nord che sarebbero stati utilizzati in seguito da alcuni dirigenti di primo piano del partito; nel luglio 2013 Calderoli ha affermato, riferendosi al Ministro Cécile Kyenge, “Amo gli animali, orsi e lupi com’è noto, ma quando vedo le immagini della Kyenge non posso non pensare, anche se non dico che lo sia, alle sembianze di orango”. In seguito a queste affermazioni è indagato con l’ipotesi di reato di diffamazione aggravata dall’odio razziale; dal 2022 è ministro per gli affari regionali e le autonomie nel governo Meloni e dichiara un reddito di 145.054. Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti leghista, dal 2022 è ministro dell’economia e delle finanze della Repubblica Italiana nel governo Meloni, dichiara come reddito 99.761 euro, Francesco Lollobrigida (foto sotto), cattofascista del centrodestra dal 2022 è ministro dell’Agricoltura e della Sovranità popolare nonché cognato della premier Meloni (tutto in casa), ha dichiarato un reddito di 101.108 euro. Poi c’è ancora la ministra Eugenia Roccella, dal 2022 è ministro per la famiglia, la natalità e le pari opportunità nel governo Meloni. È stata sottosegretario di Stato al Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali e al Ministero della salute nel governo Berlusconi IV, ha dichiarato come reddito 70.896 euro. Adolfo Urso, deputato alla Camera dal 1994 al 2013 (per un totale di 5 legislature, dal 2022 è ministro delle imprese e del made in Italy nel governo Meloni, ha dichiarato un reddito di 124.261euro, il ministro dell’Energia Gilberto Pichetto Fratin di centrodestra, dal 2022 è ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica nel governo Meloni, ha dichiarato un reddito di 140.252 euro. La senatrice a vita Elena Cattaneo ha dichiarato un reddito di 105.915mila euro, reddito assimilabile al compenso che percepisce per la carica parlamentare. Gli altri senatori a vita devono ancora dichiarare i redditi.
Ora invece andiamo ad analizzare gli inciuci, le inutilità e i danni ambientali, economici e sociali dei nostri politici massomafiosi di centrodestra e di centrosinistra.
Il Jobs Act del governo del milionario Renzi (debito pubblico), ha tolto l’articolo 18 dallo statuto dei lavoratori, una conquista delle lotte di classe degli anni ‘70. Un duro colpo alle norme sul lavoro che a partire dalla legge Fornero (la 92 del 2012) avevano indebolito l’art. 18, poi definitivamente abolito dal Jobs Act nel 2015.
Il Governo di Renzi fa parte dei residui del centro-sinistra (o sinistra moderata), dove si intende una posizione politica nata dall’alleanza dei partiti di sinistra con quelli di centro; schieramento politico che si colloca fra i conservatori (destra) e i progressisti (sinistra). Il centrismo è stato principalmente sinonimo di cristianesimo democratico. La DC ha racchiuso al proprio interno variegate posizioni sia in campo economico-sociale che culturale, tutte, però, cresciute nel comune alveo della dottrina sociale della Chiesa cattolica.
Ma ora facciamo un passo indietro per capire la parte oscura e più ambigua della storia italiana.
La storia d’Italia è stata segnata anche dalla dittatura militare del fascismo.
A partire dal II dopoguerra c’è stato un violento conflitto tra forze politiche e militari (nuclei clandestini dello stato) di destra e di sinistra, nel contesto della ‘guerra fredda’ tra le due superpotenze USA (Nato anticomunista) e URSS, una lotta senza esclusione di colpi con assassinii, stragi di stato, depistaggi e strumentalizzazioni ai fini della strategia della tensione (Piano militare Nato Anticomunista fatto di colpi e stragi di Stato). Nel mezzo di questi aspri conflitti barcamenandosi tra estremismi di destra e di sinistra, la Democrazia Cristiana riuscì a manovrare, ad indirizzare e inglobare una società classista e consumista. La Dc è stato un partito politico italiano di ispirazione democratico-cristiana e moderata, di centrodestra (vedi: partigiano Bianco cattoliberalfascista Edgardo Sogno [foto sotto], agente segreto italiano), fondato nel 1943 e attivo per quasi 51 anni, sino al 1994.
La maggior parte della società italiana si scoprì liberale e affidò i suoi sogni alla neonata formazione politica “Forza Italia” e all’imprenditore Silvio Berlusconi, uomo esperto di media e comunicazione che grazie alla concentrazione di poteri politici, mediatici ed economici, avrebbe dovuto compiere l’agognata rivoluzione liberale. Nell’ 2011 invece, si forma un’ambigua coalizione, una strana maggioranza parlamentare costituita dal centrodestra e dal centrosinistra che votò la fiducia al governo tecnico di Mario Monti. Certo si trattava di un governo tecnico, ma considerando che in Italia è il Parlamento a esprimere il capo dell’esecutivo e ad approvare decreti e proposte di legge del Governo, fu chiaro che durante la XVI legislatura col 61° Governo, il centrodestra di Berlusconi e il centrosinistra di Bersani stavano governando assieme il paese.
Insomma, una sinistra ancorata ancora alla logica militare, al potere, ai soldi, al passato che non vuole saperne di evolversi e di cercare una via alternative e strumenti più efficaci per una più equa distribuzione della ricchezza, una sinistra che crede ancora (nell’era della globalizzazione) di poter far leva esclusivamente sul mercato del lavoro per migliorare il benessere della popolazione, nonostante la più grossa contraddizione della sinistra, o meglio il centrosinistra, che era al governo nel 2015 quando ci han tolto il diritto dell’art. 18, nonostante il reddito spettante al lavoro nei paesi di prima industrializzazione sia ormai in calo da decenni, e le persone che ricorrono al mercato del lavoro per vivere abbiano sperimentato un grande peggioramento dei diritti e delle loro condizioni di vita, delle loro aspettative anche nei paesi dove hanno governato le sinistre! Esiste ancora il divario tra ricchi e poveri aumentato anche in Europa.
Ma la pagliacciata italiana dello scontro di potere tra la destra e la sinistra italiana è sempre stato falso, perché si sono sempre messi d’accordo tra massoni per detenere il potere politico, economico, militare, e spartirsi il ricco bottino. Infatti i colpevoli di estrema destra che hanno eseguito le stragi di Stato del piano militare della Nato anticomunista, sono rimasti indisturbati al loro posto. Insomma, un finto scontro tra destra e sinistra, una messa in scena, la rappresentazione di un conflitto politico in realtà inesistente, funzionale sia ai politici di centrodestra che di centrosinistra per aumentare i propri privilegi di casta (magna magna) e per nascondere l’esistenza di accordi mutualistici sottobanco tra parte del centrosinistra ed il centrodestra di Berlusconi e della Meloni. Il salesiano pedofilo Piduista Berlusconi, si è appropriato del potere politico nel 1994. Dal 30/5/2001 al 27/4/2006 il governo Berlusconi II e III, il potere cattofascista dello Stato ritorna ai vertici del potere politico, economico, militare dello Stato insieme al centrosinistra.
Puntualizziamo che nel 1963 Aldo Moro forma il I governo di centro-sinistra con la partecipazione attiva dei socialisti, nasce così il Centro-sinistra organico formato appunto dalla DC alleata col PSDI, il PRI ed anche il PSI.
Dal 28/4/2006 al 6/2/2008 comandava il Governo Prodi II (foto sopra) – sinistra
Dal 8 maggio 2008 al 16 novembre 2011 comanda il Governo Berlusconi IV – destra
Dal 16 novembre 2011 al 27 aprile 2013 comanda il Governo Monti – tecnico
Dal 28 aprile 2013 al 21 febbraio 2014 comanda il Governo Letta – sinistra
Dal 22 febbraio 2014 al 12 dicembre 2016 comanda il Governo Renzi – sinistra
Dal 12 dicembre 2016 al 1 giugno 2018 comanda il Governo Gentiloni – sinistra
Dal 1 giugno 2018 al 4 settembre 2019 comanda il Governo Conte (foto sotto) – destra con III polo
Dal 5 settembre 2019 al 13 febbraio 2021 comanda il Governo Conte II – sinistra con terzo polo
Dal 13 febbraio 2021 al 22 ottobre 2022 comanda il Governo Draghi – tecnico
Quindi se facciamo le somme negli ultimi vent’anni ci sono stati circa 7 anni e rotti di governo di destra (più uno e qualche mese coalizzati col M5S), 7 e mezzo a sinistra (più uno e mezzo coalizzati col M5S), e circa tre anni di governi tecnici indipendenti.
Nel 2022 ha rivinto il potere il governo di Giorgia Meloni, una politica del centrodestra anticostituzionale per la costituzione antifascista del 1945.
Dopo le consultazioni, il Presidente della Rep. Sergio Mattarella convoca a Palazzo del Quirinale l’onorevole Giorgia Meloni per conferirle l’incarico di formare il governo. Meloni accetta l’incarico senza riserva, presentando contestualmente la lista dei ministri. Il Governo Meloni ha goduto dell’appoggio parlamentare dei seguenti partiti o formazioni politiche presenti in Parlamento:
Lega per Salvini Premier
Movimento 5 Stelle
Partito Democratico
Forza Italia (presente in Consiglio dei Ministri fino al 26/7/2022, poi appoggio esterno)
Insieme per il futuro (dalla sua formazione, il 21/6/2022)
Italia Viva
Articolo Uno
Azione (appoggio esterno fino al 29/7/2022, poi presente in Consiglio dei Ministri).
Alle elezioni politiche del 2013, fu l’elettorato a sfilarsi dallo scontro ideologico tra destra e sinistra e a penalizzare entrambe le coalizioni, premiando il Movimento cattosinistroide di 5 Stelle(movimento che, come i partigiani bianchi, tradirono la lotta di classe stando con la militarizzazione, la repressione e il razzismo del centrodestra). Ecco perché ci troviamo al potere quella merda cattofascista della Meloni (foto sopra)…
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Sotto le false sembianze di amministratore
della cosa pubblica, di difensore della legge,
di protettore dell’ordine, lo Stato non è invece
che il gendarme preposto alla sorveglianza
di istituzioni stabilite per mezzo della violenza
sistematicamente organizzata.
S. Faure
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Solidarietà a tutti i compagni/e anarchici ingiustamente arrestati.
Fuori il compagno anarchico individualista Cospito dal 41bis!
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Cultura dal basso contro i poteri forti
Rsp (individualità Anarchiche)