Monsanto, di male in peggio: dal glifosato al dicamba…
La Monsanto ha di recente firmato un accordo per la fornitura da parte della DuPont di un nuovo diserbante.
Il diserbante Roundup, a base di glifosato, è l’erbicida più utilizzato nel mondo. Proprio in virtù di questo massiccio utilizzo, si sono generate piante infestanti resistenti e definite superinfestanti. Questo ha reso il diserbante Roundup meno efficace nel trattamento delle piante indesiderate. Bisogna ricordare poi che questo prodotto è venduto spesso insieme alle piante geneticamente modificate per resistere al diserbante stesso. Ma se anche le piante spontanee divengono naturalmente resistenti, il suo uso risulta inutile. Ma le disavventure per il Roundup non finiscono qui. L’OMS ha infatti dichiarato lo scorso anno il glifosato sostanza potenzialmente cancerogena, il che ha fatto insorgere le associazioni dei consumatori affinché non venisse più usato.
Per correre ai ripari, la Monsanto ha stipulato di recente un accordo pluriennale per la fornitura di un altro diserbante il dicamba. La DuPont produrrà un nuovo erbicida che si chiama dicamba, sotto il nome di DuPont FeXapan plus VaporGrip Technology. Questo prodotto verrà venduto coi nuovi semi di soia OGM della Monsanto, chiamati Roundup Ready 2 Xtend, capaci di resistere al glifosato e al dicamba.
La Monsanto crede molto in questo progetto, tanto da avere investito un miliardo di dollari e avere intenzione di estendere le coltivazioni della nuova soia OGM da 1 milione di acri a 55 milioni entro il 2019.
Secondo gli esperti, le piante infestanti diverranno resistenti anche al dicamba. Per scusare l’uso degli OGM si è sempre parlato dell’opportunità offerta da questi organismi di ridurre l’uso dei diserbanti, ma a quanto pare non è così. Se prima si usava un solo diserbante, il glifosato, adesso ne servono addirittura due, il glifosato e il dicamba. Gli esiti previsti dagli esperti fanno intuire come le grandi multinazionali manchino di lungimiranza e puntino al massimo profitto da raggiungere a breve termine.
Il dicamba, si trova già al centro di diversi dubbi per quanto riguarda la salute, soprattutto quando viene inserita nel cocktail di ingredienti tipico dei prodotti agrochimici.
Per quanto riguarda i rischi del dicamba infatti si parla già di danni a livello del sistema nervoso, dello sviluppo del feto, del fegato e dei reni, almeno su modello animale, e di tossicità per pesci e uccelli.
L’Environmental Protection Agency (EPA) ha già dato la propria approvazione all’utilizzo del dicamba negli Stati Uniti sulle coltivazioni Ogm. Secondo quanto indicato dall’Epa all’inizio di novembre 2016, il dicamba verrà utilizzato nelle coltivazioni di cotone Ogm e di soia Ogm per il controllo delle erbacce.
Il dicamba è un erbicida selettivo che negli Usa è già autorizzato per l’impiego in agricoltura sul mais, sul grano e su altre coltivazioni, oltre che per usi non agricoli a livello di controllo delle erbacce in aree residenziali e, ad esempio, nei campi da golf.
Secondo l’EPA, il dicamba è sicuro per tutti se si seguono le regole di impiego del prodotto riportate in etichetta. Ma sarà davvero così?
Restano infatti molti dubbi che riguardano gli effetti sull’uomo, sull’ambiente e sugli animali dell’impiego a lungo termine di questo erbicida, ricordando che negli Stati Uniti una nuova sostanza o un nuovo prodotto sono considerati sempre sicuri finché non causano danni dimostrabili in tribunale dalla parte lesa…
Dal glifosato al dicamba, il nuovo pesticida di Monsanto in arrivo. Già pronti anche sementi OGM resistenti all’erbicida
http://www.ilfattoalimentare.it/glifosato-dicamba-monsanto.html
Monsanto, TTIP, soia ogm, glifosato e cambiamento climatico…
In natura non ci sono né ricompense né punizioni:
ci sono conseguenze.
Robert Green Ingersoll
Rsp (individualità Anarchiche)