Ricordiamoci che il 12 dicembre, è il 51esimo anniversario della strage di Piazza Fontana avvenuta il 12 dicembre 1969 a Milano presso la Banca Nazionale dell’Agricoltura e che causò la morte di 17 civili e 88 feriti.
Noi Anarchici ci rendiamo conto che i metodi militari (meschini e repressivi) e la loro logica militare di allora (dittatura) non è cambiata, nemmeno ai giorni nostri: stiamo ancora pagandone il contesto siociale!….
Non è cambiato niente da quando comandava il re e le loro signorie latifondiste, siamo ancora in mano al loro braccio destro, al loro potere politico militare: a noi civili ci hanno tolto tutti i diritti e ci tocca anche stare zitti (terrorismo psicologico)…
Non è cambiato niente da quando anche l’Italia firmò il Patto Atlantico anticomunista nel 1949, che prevedeva anche Colpi di Stato: (Piano Solo, un piano militare organizzato nel 1964 dai carabinieri e dal suo generale De Lorenzo – Il Golpe Borghese, che fu organizzato nel 1970 dal principe Junio Valerio Borghese, ex comandante della X Mas – Colpo di Stato Rosa dei Venti 1973: organizzato dalla loggia massonica militare chiamata P2, – Golpe Bianco: organizzato da ex partigiani bianchi antifascisti e anticomunisti nel 1974 , ecc.).
Il patto Atlantico prevedeva anche le stragi di Stato: un piano militare geopolitico chiamato Strategia della Tensione, organizzato per difendere il potere della Democrazia cristiana di centrodestra (Andreotti e Licio Gelli) e di centrosinistra. ….
Il nostro compagno Anarchico Giuseppe Pinelli, fu sequestrato e ucciso dagli sbirri il 15 dicembre 1969 (False Flag piano militare previsto dal Patto Atlantico). Arrestato e ucciso apposta dal Viminale (P2), per incolparlo della Strage di Piazza Fontana!!
Siccome Pinelli durante l’interrogatorio continuava a sostenere che la Strage fu organizzata dallo Stato e non dagli anarchici, e non voleva ammettere (sotto tortura), quello che non avrebbe mai potuto compiere secondo la sua indole di sognatore utopista: uccidere dei civili innocenti. Gli sbirri cocainomani e terroristi, dopo averlo massacrato di botte, lo hanno buttato giù dalla finestra della questura inscenando un suicidio!
Abbiamo i politici massomafiosi ai vertici del potere, siamo sotto assedio militare, e la digos si dà da fare per scoprire chi sono gli anarchici che con le loro azioni dirette (senza fare genocidi come invece ha fatto lo Stato), cercano di puntualizzare il vero problema politico economico e militare: che hanno cancellato tutti i diritti mandandoci in miseria (e quindi sotto ricatto), causando problemi sociali ed economici per noi civili.
Gli sbirri non rompono i coglioni ai loro amici corrotti della P2, e ai loro compari….
Per noi Anarchici, sia la destra che la sinistra, sono sempre stati due poteri politici che si sono sempre scannati per detenere il potere e il primato politico economico e militare, ecco perchè non è mai cambiato niente, è sempre lo stesso gioco che fanno per fare massa e comandare politicamente lo Stato, come quando, dopo la liberazione, si sono trovati tutti assieme, sia i partigiani bianchi che i partigiani rossi per comandare in politica, per istituire e formare la vecchia Dc: Dc/Pc – Andreotti cattofascista (centrodestra), Dossetti e la Pira cattosinistroidi (centrosinistra)…
Solidarietà a tutti i compagni che hanno dovuto subire la repressione sbirresca, e sono finiti in carcere!!
Pinelli vive e lotta insieme a Noi! Le nostre idee non cambieranno mai!!
Basta guerra fredda! Basta strategia della tensione!
Basta professoroni: ripartiamo dal basso, dalla quotidianità e pensiamo al futuro! Perchè no?
Viva l’Anarchia e la sua filosofia!! Mettiamola in Atto!!
Solidarietà agli anarchici che il 24 novembre a Torino hanno avuto l’appello per il processo Scripta – Manent.
La Storia ci insegna che il vero terrorista è sempre stato lo stato e non noi anarchici, sopratutto non è più un dubbio da quando alla fine del 1990, in Italia si toglie il segreto di stato sulla strategia della tensione, sui colpo di stato e sulle stragi, e si vengono a scoprire troppi altarini (crimini disumani), si viene a scoprire che le bombe negli anni ’70, le avevano messe i servizi segreti italiani, per eseguire gli ordini e piani militari dei politici di centrodestra e di centrosinistra (P2), che portava avanti il Patto Atlantico anticomunusta, un piano militare che prevedeva colpi di stato e stragi di stato, dove venivano uccisi soprattutto civili innocenti.
Tolto il segreto di stato, si viene a scoprire che le Stragi, furono fatte dai servizi segreti per incolpare gli Anarchici, come successe anche con Pino Pinelli nel 1969, dove gli sbirri lo incolparono, anche se sapevano che era innocente, per la strage di Piazza Fontana.
Ma chissa perchè non hanno mai fatto 1 giorno di galera i veri terroristi?
In compenso noi Anarchici siamo sempre stati capri espiatori per gli sbirri e le loro feci (servizi segreti), che ci incolpavano e ci incolpano anche se sapevano che eravamo innocenti, ci incolpano perche siamo utopisti, facciamo analisi storiche e non abbassiamo mai la testa!
Stragi di stato previste dal patto atlantico – “strategia della tensione”
Bombe del 25 aprile 1969: una serie di bombe ad alto potenziale esplodono alla Fiera e alla stazione centrale di Milano, provocando una ventina di feriti.
Altri attentati ai treni nell’estate del ’69: otto bombe rudimentali esplodono su altrettanti treni in diverse località d’Italia, tra l’8 ed il 9 agosto, provocando 12 feriti.
Per questi attentati e per quelli dell’aprile 1969, vengono accusati con sentenza definitiva, a 15 anni Franco Freda e Giovanni Ventura. Nel processo venne accertato anche che quegli stessi attentati facevano parte di un unico piano eversivo che doveva portare fino alla Strage di Piazza Fontana.
Strage di Piazza Fontana: il 12/12/’69 una bomba esplode nella sede della Banca Nazionale dell’Agricoltura in piazza Fontana a Milano uccidendo 17 persone e ferendone altre 88.
Il 3 maggio 2005, dopo una lunga vicenda giudiziaria durata oltre 35 anni, la Corte di cassazione conferma le assoluzioni di Carlo Maria Maggi (foto con Maurizio Tramonte), Giancarlo Rognoni e Delfo Zorzi (si sono comprati l’inpunità…). Conferma però (come un contentino), che l’eccidio fu organizzato da «un gruppo eversivo costituito a Padova nell’alveo di Ordine nuovo» e «capitanato da Franco Freda e Giovanni Ventura», non più processabili perché assolti per questo reato con sentenza passata in giudicato (grazie ai magistrati corrotti, camerati cattofascisti). La strage resta quindi tuttora impunita. Il collaboratore di giustizia Carlo Digilio, che confessò la sua partecipazione, fu condannato in primo grado e non fece ricorso, ma la pena era ormai prescritta grazie ai benefici di legge.
Strage di Gioia Tauro: il 22 luglio 1970, una carica di tritolo fa saltare un tratto di binario a poche centinaia di metri dalla stazione di Gioia Tauro, provocando il deragliamento del Treno del Sole (Palermo-Torino) e provocando la morte di 6 persone e centinaia di feriti.
Golpe Borghese: la notte tra il 7 e l’8 dicembre 1970 un tentativo di colpo di stato, organizzato dal principe Junio Valerio Borghese e il suo Fronte Nazionale, in stretto rapporto con membri di Avanguardia Nazionale, vertici militari e dei servizi segreti, venne bloccato all’ultimo momento per ordine dello stesso Borghese e in circostanze mai chiarite.
Strage di Peteano: il 31 maggio 1972 a Peteano di Sagrado a causa di una telefonata anonima, una pattuglia di carabinieri viene chiamata a controllare un’auto sospetta, che poi risulterà imbottita di esplosivo T4, in dotazione alla NATO. Reo confesso della strage è Vincenzo Vinciguerra, allora membro di Ordine Nuovo e condannato all’ergastolo.
Strage di Piazza della Loggia: il 28 maggio 1974, una bomba nascosta in un cestino portarifiuti, esplode in piazza della Loggia a Brescia, mentre è in corso una manifestazione sindacale, provocando 8 morti e 103 feriti. Nonostante nei vari procedimenti giudiziari si sia continuamente ipotizzato il coinvolgimento di rami dei servizi segreti, di apparati deviati dello stato e di manovalanza neofascista nella vicenda. Dopo decenni di processi e indagini, il 16/11/2010, la Corte d’assise di Brescia ha assolto, per non aver commesso il fatto, tutti gli imputati: gli ordinovisti Carlo Maria Maggi e Delfo Zorzi, l’ex generale Francesco Delfino, il politico Pino Rauti e l’ex collaboratore del SID Maurizio Tramonte (foto sopra), lasciando così la strage impunita.
La Corte di Cassazione nel 2014 ha confermato l’assoluzione di Zorzi, ma ha annullato quella nei confronti di Maggi e Tramonte, per cui verrà istruito un nuovo processo. La posizione di Rauti è stata dichiarata estinta, dato il decesso sopraggiunto dell’imputato.
Strage dell’Italicus: il 4 agosto 1974 una bomba ad alto potenziale posizionata sul treno Italicus esplode all’altezza di San Benedetto Val di Sambro, in provincia di Bologna, provocando 12 morti e 48 feriti. L’attentato venne inizialmente rivendicato da Ordine nero: «Abbiamo voluto dimostrare alla nazione che siamo in grado di mettere le bombe dove vogliamo, in qualsiasi ora, in qualsiasi luogo, dove e come ci pare.» Sebbene il processo si concluse con l’assoluzione degli imputati Mario Tuti e Luciano Franci, nella sentenza del tribunale di Bologna che giudicò i neofascisti implicati nella strage, venne scritto come la P2 svolse un’opera di istigazione agli attentati e di finanziamento nei confronti della destra extraparlamentare toscana.
Strage alla stazione di Bologna: il 2 agosto 1980 l’esplosione di una bomba posizionata nella sala d’aspetto di seconda classe della stazione bolognese provoca 85 morti e 200 feriti. Condannati, come esecutori materiali, con sentenza definitiva del 23 novembre 1995 i componenti dei NAR Giuseppe Valerio Fioravanti, Francesca Mambro e Luigi Ciavardini. Condannati per il depistaggio delle indagini, i massoni Licio Gelli, Francesco Pazienza e i due ufficiali del servizio segreto militare, il generale Pietro Musumeci ed il colonnello dei carabinieri Giuseppe Belmonte, entrambi iscritti alla loggia massonica P2.
Strage del Rapido 904: il 23 dicembre 1984, una bomba esplode sul treno 904 Napoli-Milano, nei pressi della Grande galleria dell’Appennino, tra Vernio e San Benedetto Val di Sambro, causando la morte di 15 persone ed il ferimento di altre 267. Il 24/11/1992, la Corte di cassazione, confermò la sentenza di colpevolezza nei confronti degli imputati, puntualizzando la matrice terroristico-mafiosa dell’attentato.
Il nostro ideale rivoluzionario e l’antico ideale
di tutti coloro che non vollero rassegnarsi
all’oppressione ed allo sfruttamento
e si compone per noi, come per i nostri
predecessori, dei due non meno antichi
termini: libertà ed uguaglianza.
(Carlo Cafiero)
Cultura dal basso contro i poteri forti
Rsp (individualità Anarchiche)