Intrecci massomafiosi – Tangenti su Grandi opere -Tav – Expo: bufera sul ministro Lupi

Lupi

16 marzo 2015
Intrecci massomafiosi – Tangenti su Grandi opere -Tav – Expo: bufera sul ministro Lupi
Quattro arresti e oltre 50 indagati
Nel mirino la gestione illecita degli appalti delle cosiddette Grandi opere. Tra i 4 arrestati c’è il superdirigente del Ministero dei Lavori Pubblici (ora consulente esterno) Ercole Incalza. Gli altri sono gli imprenditori Stefano Perotti e Francesco Cavallo, e Sandro Pacella, collaboratore di Incalza. Agli indagati, tra cui ci sarebbero anche dei politici, vengono contestati i reati di corruzione induzione indebita, turbata libertà degli incanti ed altri delitti contro la Pa (pubblica amministrazione). Il valore delle gare era aumentato del 40%.
Spunta anche il nome di Antonio Acerbo, l’ex manager di Expo già arrestato lo scorso ottobre nel filone d’inchiesta milanese sulla ‘cupola degli appalti’. E’ accusato di turbativa d’asta per aver pilotato la gara per il ‘Palazzo Italia’.
“Stefano Perotti -scrive il gip di Firenze nell’ordinanza di custodia cautelare per i 4 arrestati nell’inchiesta sui grandi appalti- ha procurato degli incarichi di lavoro a Luca Lupi”, figlio del ministro Maurizio Lupi.
Tutte le principali Grandi opere (in particolare gli appalti relativi alla Tav ed anche alcuni riguardanti l’Expo, ma non solo) sarebbero state oggetto di un “articolato sistema corruttivo che coinvolgeva dirigenti pubblici, società aggiudicatarie degli appalti ed imprese esecutrici dei lavori”.
Le indagini sono coordinate dalla procura di Firenze, perché (sempre secondo quanto è stato possibile apprendere) tutto è partito dagli appalti per l’Alta velocità nel nodo fiorentino e per il sotto-attraversamento della città. Da lì l’inchiesta si è allargata a tutte le più importanti tratte dell’Alta velocità del centro-nord Italia.
Le ordinanze di custodia cautelare sono in corso di esecuzione dalle prime ore di questa mattina a Roma e a Milano, con decine di perquisizioni nei domicili degli indagati e anche negli uffici di diverse società tra cui Rfi e Anas international Enterprise. In primo piano nell’indagine, i rapporti tra il manager dei lavori pubblici Ercole Incalza e l’imprenditore Stefano Perotti cui sarebbero state affidate nel tempo la progettazione e la direzione dei lavori di diverse grandi opere in ambito autostradale e ferroviario, dietro compenso.
Secondo l’accusa sarebbe stato proprio Incalza (definito “potentissimo massone e dirigente” del ministero dei Lavori Pubblici, dove è rimasto per 14 anni, attraversando 7 governi, fino all’attuale) il principale artefice del “sistema corruttivo” scoperto dalla procura di Firenze. Sarebbe stato lui, in particolare, in qualità di ‘dominus’ della Struttura tecnica di missione del ministero dei Lavori pubblici, ad organizzare l’illecita gestione degli appalti delle Grandi opere, col diretto contributo di Perotti, cui veniva spesso affidata la direzione dei lavori degli appalti incriminati. Riguardo agli altri due arrestati, Pacella è un funzionario del ministero, stretto collaboratore di Incalza, così come gravitava nell’ambito del dicastero anche Cavallo, presidente del Cda di Centostazioni Spa, società del gruppo Ferrovie dello Stato.
E’ un paese il nostro in cui la corruzione è un tumore come la mafia”. Lo ha detto, a margine di un’iniziativa a Firenze, il prefetto del capoluogo toscano, Luigi Varratta, in merito all’inchiesta sulle grandi opere. “Sono dell’avviso -ha aggiunto- che la corruzione va combattuta come la criminalità organizzata.” Il procuratore di Firenze, Giuseppe Creazzo ha reso noto che “il totale degli appalti affidati a società legate a Perotti è di 25 miliardi di euro”……
Fra gli indagati anche politici ( massomafia) già sottosegretari come Vito Bonsignore, ex Forza Italia e Ncd e Antonio Bargone, Pd ed ex sottosegretario ai lavori pubblici nei governi Prodi e D’Alema, in relazione alla promessa della direzione lavori all’ingegnere Stefano Perotti da parte della sociatà consortile Ilia Orme che proponeva il project financing per la realizzazione dell’autostrada Civitavecchia-Orte-Mestre. Tra i politici coinvolti anche Stefano Saglia, ex Pdl e Ncd ed ex sottosegretario al Ministero per lo sviluppo economico per turbativa d’asta in relazione al bando di gara emessa dall’autorità portuale di Trieste per il collaudo della Hub portuale di Trieste in cui compare anche il nome di Rocco Girlanda, ex Pdl.
Uno degli imprenditori arrestati vive a Firenze ed è titolare di una società di ingegneria impegnata in alcuni grandi lavori, come Tav Firenze, City Life e Fiera Milano, Metro 5 Milano, Fiera di Roma, Autostrada Salerno-Reggio Calabria. L’inchiesta nasce dagli appalti per l’Alta velocità nel nodo fiorentino e per il sotto-attraversamento della città…..
Il gip annota che il 21/10/2014, uno degli indagati, Giulio Burchi, “racconta al dirigente Anas, ingegner Massimo Averardi, che Stefano Perotti ha assunto il figlio del ministro Maurizio Lupi”. Segue l’intercettazione: “Ho visto Perotti l’altro giorno, tu sai che Perotti e il ministro sono non intimi, di più. Perché lui ha assunto anche il figlio, per star sicuro che non mancasse qualche incarico di direzione lavori, siccome ne ha solo 17, glieli hanno contati, ha assunto anche il figlio di Lupi, no?”. “Perotti -continua il gip- nell’ambito della commessa Eni, stipulerà un contratto con Giorgio Mor, affidandogli l’incarico di coordinatore del lavoro che, a sua volta, nominerà quale ‘persona fissa in cantiere’ Luca Lupi” per 2 mila euro al mese.
Nell’ordinanza si parla anche di regali che gli arrestati avrebbero fatto al ministro Lupi e ai suoi familiari: un vestito sartoriale e un Rolex da 10mila euro al figlio, in occasione della laurea. A regalare il vestito al ministro sarebbe stato Franco Cavallo, uno dei 4 arrestati oggi che secondo gli inquirenti aveva uno “stretto legame” col ministro (ciellino esoso) Lupi, tanto da dare “favori al ministro e ai suoi familiari”……
Ma ricordiamoci cosa dichiarò il 22/12/2014 ai mass media quell’ipocrita ciellino maledetto Lupi, in visita in Valle di Susa, (facendo riferimento alle recenti assoluzioni a Torino e all’incendio a Firenze) : “Questo è terrorismo.” ….
Lupi arrivò a Chiomonte poco dopo la sentenza che scagionò dall’accusa di terrorismo i 4 anarchici arrestati a dicembre 2013.
Lupi (ciellino ambizioso e cattofascista) per giustificare il business dell’alta velocità e l’invasione militare, dichiara sui mass media: “Proprio a causa di quelle azioni di sabotaggio, i costi del cantiere sono aumentati di 20 milioni”…..
Il 27/1/2015 il ministro dei Trasporti e alle Infrastrutture Maurizio Lupi commentò la sentenza del maxi processo No Tav dichiarando: «Oggi il tribunale di Torino ha giustamente condannato per violenza a pubblico ufficiale, lesioni e danneggiamento 47 attivisti No Tav per gli incidenti provocati in Val di Susa nell’estate del 2011». Di 53 imputati, 47 sono stati condannati per un totale di 140 anni di carcere. Pene ingiuste e spropositate per dei compagni che lottano per un mondo più giusto, contro il business della massomafia e contro l’invasione militare che reprime e discrimina un movimento che, per piu di 20 anni ha resistito e lottato contro un’opera inutile e dannosa per l’ ambientale e i suoi abitanti…..
Ma chi è questo grosso stronzo ciellino infame? È stato vicepresidente della Camera dei deputati per il Popolo della libertà per la XVI legislatura, riconfermato nella XVII fino alla nomina, dal 28 aprile 2013 al 22/2/2014. Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti del governo Letta, carica riconfermata nel Governo Renzi (scautino ambizioso, cattosinistroide).
La sua carriera politica è iniziata nel 1993 come consigliere comunale a Milano, della Democrazia Cristiana, un partito cattolico che governò per 20 anni come una dittatura… E per non rinunciare al potere politico militare e finanziario, aderì anche al piano militare della strategia della tensione (stragi di stato). Lupi, ciellino infame e ipocrita è stato indagato per tentata truffa e tentato abuso d’ufficio per la concessione a una federazione della Compagnia delle Opere della Cascina San Bernardo, vicino a Chiaravalle (sede storica dei templari…), e sul suo uso post-ristrutturazione, insieme al collega Verro, membri di Forza Italia. Comprarono profumatamente gli avvocati (come fa la mafia, che garantisce gli amici degli amici) e si fece raccomandare dal plurindagato ciellino Formigoni, per non pagare i reati commessi, quindi da impuniti, vennero prosciolti in udienza preliminare…..
Nel gennaio 2011 ha firmato, insieme a Roberto Formigoni ed altri, una lettera aperta per chiedere ai cattolici italiani di sospendere ogni giudizio morale nei confronti del pedofilo massone P2 Silvio Berlusconi, indagato dalla procura di Milano per concussione e prostituzione minorile. Il 16/11/2013, contestualmente alla sospensione delle attività del Popolo della Libertà e al rilancio di Forza Italia, aderisce al Nuovo Centrodestra guidato da Angelino Alfano. Il camaleonte Lupi, dopo aver sostenuto il dimissionario Governo Letta, assicura la fiducia anche al Governo Renzi, che lo conferma Ministro dei Trasporti……
Nel febbraio 2013, Lupi senior è stato indagato dalla Procura della Repubblica di Tempio, che avrebbe ipotizzato nei suoi confronti il reato di concorso in abuso in atti d’ufficio, per aver nominato (raccomandato) a commissario dell’Autorità portuale sarda, incarico che varrebbe 250 mila euro l’anno, l’ex senatore del PDL Fedele Sanciu, il quale non aveva le competenze specifiche né i titoli accademici per poter ricoprire il ruolo…..

Libertà per gli anarchici/ anarchiche No Tav arrestati/e
Ribellarsi alle ingiustizie sociali è un diritto !!!

Sole e Baleno sono vivi e lottano insieme a noi, le nostre idee non cambieranno mai !!!!
Terrorista e stragista è lo stato e i suoi apparati militari occulti

Rsp (individualità anarchiche)