Settembre 2017: Il magna magna e gli inciuci della massomafia e di mammasantissima

Truffa da 30 milioni di euro, arrestato monsignore in partenza per le Canarie

La procura di Bolzano il 1 settembre ha chiesto il rinvio a giudizio per monsignor Patrizio Benvenuti, accusato di associazione a delinquere finalizzata alla truffa e violazione fiscale. L’alto prelato, 65 anni, di origini argentine, era stato arrestato nel febbraio 2016 per una serie di presunte truffe in campo finanziario. Sarebbero circa 300 le vittime, tra cui numerosi altoatesini, per un valore complessivo di 30 milioni di euro. Il pm Igor Secco, titolare dell’inchiesta, ha chiesto il rinvio a giudizio anche per Etienne Benetrix, Fabio Pompei e Pandolfo Pandolfi, tutti accusati di associazione a delinquere finalizzata alla truffa. A far partire l’inchiesta, nel 2014, fu un’ex suora dell’ordine della Santa Croce di Merano, ex collaboratrice del prelato.

Il 1 settembre a Roma alla manifestazione Campus Everest c’era il leader P2 di FI Silvio Berlusconi che ha parlato di “centro-destra aperto e inclusivo. Una rivoluzione fatta dai giovani, col centro-destra di nuovo alla guida del paese. Un centro-destra liberale, saldamente ancorato alla grande famiglia della democrazia e della libertà in Europa, unito sul programma”. ….

Il 2 settembre la Procura di Como ha aperto un’inchiesta sulla morte di un ingegnere di Albavilla (Como) che nei giorni scorsi è andato a morire in una clinica svizzera dove si pratica il suicidio assistito. L’uomo, come riferisce La Provincia di Como, non era affetto da malattie incurabili ma in cura per una depressione. Condizione attestata da una lettera che aveva mandato ai servizi sociali in cui spiegava le sue intenzioni. Un caso diverso da quello di Dj Fabo reso cieco e tetraplegico dopo un incidente stradale e che fu accompagnato a morire in Svizzera dall’esponente radicale Marco Cappato….

Il 3 settembre c’è stato il sesto test nucleare della Corea del Nord, rivendicato da Pyongyang come “un successo perfetto”. Ma facciamo un excursus su il lanci di Kim, il bambino viziato rimasto scemo:

Il 9/10/2006, sotto la guida del ‘ leader’ Kim Jong-il, c’è la prima detonazione. Il Consiglio di Sicurezza dell’Onu vara la risoluzione 1718 per “eliminare tutte le armi nucleari e di distruzione di massa, e i missili balistici”.

A maggio 2009, malgrado l’intesa del ‘tavolo a 6’ composto dalle due Coree, Cina, Usa, Russia e Giappone, e la distruzione del 2008 della torre di raffreddamento dell’impianto nucleare di Yongbyon, la Corea del Nord fa detonare la seconda bomba, stimata come molte volte più potente della prima.

Il 12 febbraio del 2013 c’è il 3° test al sito di Punggye-ri, il 1° sotto la guida del ‘giovane generale’ Kim Jong-un, succeduto al padre Kim Jong-il morto a dicembre 2011.

Il 6 gennaio del 2016, due giorni prima del compleanno, Kim autorizza la quarta esplosione, rivendicata come la prima prova relativa a una bomba all’idrogeno.

Il 9 settembre del 2016, in occasione del 68° anniversario della fondazione dello stato, c’è il 5° test da 10 chilotoni, il più grande mai fatto dalla Corea del Nord.

Il 3 settembre 2017 c’è stato il 6° test dell’ordigno all’idrogeno disegnato per armare un supermissile intercontinentale: dai primi rilievi di Seul, il sisma artificiale causato è il più potente dei sei test fatti, con un’onda pari a 5-6 volte quella generata dal 5° esperimento e 11 volte quella del 4°. Quanto a potenza, l’ipotesi è fino a 100 chilotoni, circa 5 volte più della bomba Usa su Nagasaki del 1945. Un chilotone è pari a 1.000 tonnellate di tritolo.

Secondo i sondaggi questi test nucleari causano danni alla crosta terreste, che creano terremoti e uragani….

Il 4 settembre è stato arrestato a Montevideo il boss della ‘Ndrangheta Rocco Morabito, ricercato in vari paesi del sud America dove aveva interessi. Morabito aveva ottenuto documenti uruguaiani presentando documenti brasiliani col nome di Francisco Antonio Capeletto Souza, nato il 14.10.1967 in Rio de Janeiro (Brasile). Nato ad Africo, in provincia di Reggio Calabria, nell’ottobre del 1966, Morabito viveva in Uruguay da una decina d’anni ed era latitante ormai da 25 anni. Morabito è accusato di aver fatto parte tra il 1988 e il 1994 di un gruppo del narcotraffico, nella quale organizzava il trasporto della droga in Italia e la distribuzione a Milano. Il ministero degli Interni del paese uruguaiano cita inoltre i casi del traffico “nel 1993 di 32 kg di cocaina in Italia, operazione fallita a causa della cattura in Francia di un trafficante, e di 592 kg nel 1992 dal Brasile all’Italia, droga confiscata in quest’ultimo paese”. Da ultimo, si ricorda un’ operazione l’anno successivo con 630 kg di cocaina.

A Roma il 6 settembre l’associazione ambientalista Marevivo, dichiara ai mass media che la mancanza di ossigeno, (causato dai veleni sversati dalle grandi fabbriche), sono la causa della morte di grandi carpe e altre specie di pesci, che sta avvenendo in queste ore nel Tevere“. “Da sempre i fiumi, ha commentato la presidente di Marevivo, Rosalba Giugni, hanno rappresentato i luoghi presso i quali sono sorte le grandi civiltà e hanno dato ricchezza all’uomo, che oggi purtroppo è la prima causa del loro profondo degrado e inquinamento che arriva direttamente ai nostri mari. ….

A Roma il 7 settembre ci sono stati attimi di tensione durante il sit-in dei movimenti in via di Ripetta. Le forze dell’ordine in tenuta antisommossa hanno allontanato i manifestanti, soprattutto donne, che si erano seduti in strada sollevandoli con violenza e respingendoli verso Piazza del Popolo. Con un grosso striscione “La nostra colpa è la povertà” movimenti per l’abitare e migranti ex occupanti del palazzo di via Curtatone sono scesi di nuovo in piazza con un’assemblea pubblica in via di Ripetta, nel cuore di Roma. “Abbiamo scelto questa strada perché qui davanti c’è un palazzo sequestrato alla mafia, spiegano i movimenti, chiediamo case per tutti!“. ….

A Bari il 9 settembre una delegazione di sindaci del Capo di Leuca ha atteso, davanti l’ingresso della Fiera del Levante, il Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni per manifestare pacificamente contro il decreto che ha autorizzato le ricerche in mare di idrocarburi al largo di Santa Maria di Leuca. I sindaci hanno cercato invano di incontrare il premier per fare il punto sulla situazione e individuare insieme delle soluzioni, ma è stato impedito loro di entrare nei padiglioni per un confronto col governo al fine di evitare le prospezioni che potrebbero comportare danni irreversibili all’ecosistema marino.

A Reggio Calabria il 9 settembre sono stati sequestrati 218 Kg di cocaina. La droga era stata nascosta in due diversi container con spezie e caffè in sacchi, caricati rispettivamente in Guatemala e nel Costarica e destinati ad Alessandria d’Egitto ed in Sicilia. La cocaina sequestrata, se messa in commercio avrebbe fruttato oltre 43 milioni di euro.

A Bologna l’11 settembre l’ambasciatore cileno in Italia Fernando Ayala Gomez nel corso di un convegno sul golpe dell’11 settembre 1973, nella sede della Regione Emilia-Romagna, dichiara ai mass media che sta finendo di girare in questi giorni col regista Nanni Moretti, un documentario sul ruolo dell’ambasciata italiana in Cile negli anni della dittatura di Augusto Pinochet….

L’11 settembre il procuratore della Repubblica Giuseppe Creazzo dichiara ai mass media che potrebbe essere sentito nei prossimi giorni dagli inquirenti il più giovane dei due carabinieri accusato di aver violentato due studentesse Usa. E se non viene sarà convocato”. L’altro carabiniere, un appuntato, si era presentato spontaneamente in procura col suo legale. “Quanto successo a Firenze è di una gravità inaudita. Saremo ovviamente inflessibili”, ha detto il ministro della Difesa Roberta Pinotti. L’avvocato Gabriele Zanobini, che assiste la più giovane delle due studentesse, aveva ricordato che secondo l’art. 609 bis del codice penale, “l’accusa di violenza sessuale non si consuma solo con la violenza fisica o con la minaccia, ma anche abusando delle condizioni di inferiorità psichica o fisica al momento del fatto. Ai due militari, sempre secondo il legale, potrebbe essere contestata l’aggravante prevista dall’art. 61, quando “il fatto è commesso con abuso del potere o con violazione dei doveri inerenti una pubblica funzione”. ….

12 settembre ci sono state delle “polemiche” sulle parole pronunciate (umma umma) durante l’omelia di domenica da un padre comboniano che ha accusato Giulio Regeni di essersela cercata. La vicenda è avvenuta a San Bartolomeo al mare, in provincia di Imperia dove la messa, in occasione della giornata missionaria, è stata celebrata dal cattofascista padre Pietro Ferrari, impegnato in sud Sudan…… “I media sbagliano a parlare di lui, uno solo che è andato a fare il furbo e sapeva benissimo dove si stava andando a infilare mentre ogni giorno muoiono migliaia di poveri”, ha detto padre Ferrari, aggiungendo che “ci sono guerre dimenticate e invece si parla tanto di Regeni”. ….

A Bologna il 12 settembre c’è stato l’appello per 60 imputati che hanno scelto il rito abbreviato nel processo di ‘Ndrangheta ‘Aemilia’. Ad aprile 2016 il Gup Francesca Zavaglia aveva pronunciato 58 condanne, fino a un massimo di 15 anni. Confermata la prescrizione per corruzione elettorale per l’ex assessore Pdl di Parma, Giovanni Paolo Bernini. Dimezzata la pena per l’imprenditore Giuseppe Giglio, da 12 a 6 anni: è il risultato del riconoscimento dell’attenuante per la collaborazione di giustizia.

Sempre a Bologna il 12 settembre il giudice Manuela Melloni, ha condannato a 3 anni Anna Maria Regazzoni e a 2 anni Carlo Filippo Zucchini e Carlo Regazzoni, tutti e 3 ex consiglieri di amministrazione dell’azienda che fabbricava carrozze ferroviarie: l’accusa era omicidio e lesioni colpose di lavoratori morti dopo essersi ammalati per l’esposizione all’amianto.

A Parigi il 12 settembre ci sono state tensioni durante la manifestazione contro la riforma del lavoro……

Sempre il 12 settembre la rivista Scientific Reports pubblica di aver scoperto che gli inchiostri usati per i tatuaggi possono liberare minuscole particelle, delle dimensioni inferiori a un milionesimo di millimetro, capaci di viaggiare nel sangue fino a raggiungere i linfonodi, vere e proprie ‘sentinelle’ delle difese immunitarie. La maggior parte degli inchiostri usati nei tatuaggi contiene pigmenti organici, ma anche sostanze come nichel, cromo, manganese, cobalto e il biossido di titanio usato per il bianco.

Il 12 settembre l’Aula della Camera approva la proposta di legge di Emanuele Fiano che prevede la reclusione da sei mesi a due anni per chi fa saluti romani o vende gadget che richiamino i regimi totalitari di destra, con 261 sì, 122 no e 15 astenuti. Il centrodestra contesta il provvedimento che ora deve passare al Senato. Fratelli d’Italia aveva provato, senza riuscirci, a far slittare l’esame del testo a dopo gli altri provvedimenti in calendario per questa settimana….

Il colmo dei colmi: Il 13 settembre il Gruppo Torinese Trasporti, società partecipata del Comune di Torino, si costituisce parte civile in un processo contro i No Tav, i difensori degli imputati protestano. Il processo riguarda episodi del 27/6/2011, a poche ore di distanza dallo sgombero del maxi presidio No Tav a Chiomonte (la località della Valsusa dove oggi sorge il cantiere di un tunnel). Ci fu una manifestazione davanti al Municipio e alcuni tram interruppero la marcia. Gli imputati, molti dei quali di estrazione autonoma e anarchica, sono 14. “Abbiamo l’impressione (ribadiscono gli avvocati) che costituirsi sia stata una scelta anche politica e amministrativa ….

Il 15 settembre i mass media scrivono che nell’inchiesta a Monza, su un giro di tangenti nella sanità che portarono all’arresto di 12 medici e ad altre 9 misure, spunta il riferimento ad un “contratto” che sarebbe servito a fornire “un’apparenza di legalità” al rapporto corruttivo tra un chirurgo e i responsabili della società Ceraver, produttrice di protesi di bassa qualità. Il “contratto” avrebbe previsto “l’impegno del chirurgo ad impiantare 4 protesi a settimana per 20mila euro all’anno”. Di questo contratto “da formalizzare” parlano in alcune intercettazioni Claudio Manzini, specialista di Ortopedia degli Istituti Clinici Zucchi di Monza (in carcere) e Marco Camnasio della Ceraver.

Il 15 settembre I giudici della sesta sezione penale hanno confermato le condanne inflitte dalla corte d’appello di Genova nei confronti della famiglia Marcianò a Ventimiglia (bassa manovalanza della massoneria – ultimo gradino); in accoglimento del ricorso del procuratore generale di Genova sono state annullate le assoluzioni per associazione a delinquere di stampo mafioso alle famiglie Pellegrino-Barilaro: si dovrà celebrare un nuovo processo d’appello per le loro attività a Bordighera. Il procedimento nasce dall’inchiesta ‘La Svolta’ del dicembre 2012 che portò allo scioglimento del Consiglio comunale di Ventimiglia. Il Consiglio di stato, però, aveva stabilito che non vi erano gli elementi per far decadere l’amministrazione di centrodestra guidata da Gaetano Scullino. I processi in Tribunale a Imperia e in Appello a Genova avevano però portato alle prime condanne per associazione mafiosa in Riviera sottolineando la presenza della criminalità organizzata calabrese che aveva come referente la famiglia Marcianò a Ventimiglia. In primo grado era stata riconosciuta la presenza di una ‘locale’ anche a Bordighera, riconducibile alle famiglie Pellegrino e Barilaro. In appello Giuseppe Marcianò (morto nel gennaio scorso) era stato condannato a 15 anni e 4 mesi e il figlio Vincenzo a 7 anni e sei mesi, con loro, per il 416 bis, vennero condannate altre otto persone.

A proposito di infiltrazioni nei movimenti: Il 16 settembre si è aperta a Milano con un corteo e un’assemblea dal titolo ‘Difendi la vita’ la campagna elettorale del Movimento Animalista, il partito dell’on di Forza Italia Michela Vittoria Brambilla. In mattinata si era tenuta la direzione nazionale per approvare le linee guida del Movimento che ha scelto la giornata dell’apertura ufficiale della caccia per fare propaganda.

A Venaus il 16 settembre Karima Delli, presidente della commissione trasporti del Parlamento europeo chiede ai governi italiano e francese una “moratoria” sulla nuova ferrovia Torino-Lione. L’eurodeputata ha lanciato la sua sollecitazione oggi da Venaus, in Valle di Susa (Torino), aprendo i lavori dell’Alter-Vertice No Tav, un convegno che, in vista del vertice italo-francese del 27 settembre a Lione, vuole ribadire le ragioni della contrarietà all’opera. “Il progetto della Torino-Lione è vecchio, non corrisponde più alle necessità di questo momento storico, dove il trasporto merci è calato ed è diventata enormemente importante la questione climatica. Organismi di controllo hanno ribadito a più riprese che è un’aberrazione sia per i costi (dai 12 mld iniziali si è passati a 26), sia per le complicazioni sanitarie dovute al drenaggio delle acque“.

Il 17 settembre quel venduto massone cattofascista di Paolo Foietta, commissario di governo per la nuova linea ferroviaria afferma ai mass media che la richiesta di moratoria sulla Tav Torino-Lione di cui ha parlato ieri, a Venaus l’eurodeputata verde francese Karima Delli, “è in contrasto con la politica, con le decisioni e le richieste recenti delle istituzioni europee”. “Il percorso europeo (dice Foietta) risulta condiviso e coerente, a partire dal Libro bianco sui trasporti del 2011 ed alla conseguente decisione, approvata dal Parlamento Europeo….

La procura di Grosseto il 19 settembre ha indagato 6 persone per corruzione, abuso d’ufficio, turbativa d’asta e truffa aggravata. Queste le ipotesi di reato contestate dalla procura sull’affidamento della gara per la costruzione e gestione dell’impianto ‘Pump & Treat’ nel sito dell’ex discarica delle Strillaie. Sei gli indagati e 24 le perquisizioni in provincia di Grosseto, Vicenza, Rimini, Siena, Livorno, Pisa e Firenze. Tra i siti perquisiti la discarica Le Strillaie e quella di Cannicci, dove operano “imprese riferibili ai soggetti indagati”. L’indagine riguarda i provvedimenti adottati nel 2013 dall’allora dirigente del servizio ambiente del Comune grossetano coi quali sarebbe stata prorogata per altri 20 anni la gestione dell’ex discarica a favore delle imprese vincitrici dell’appalto, riunite un un’associazione temporanea. Riguardo all’ipotesi di truffa il danno per il Comune sarebbe da quantificare, per l’accusa, in 15 milioni di euro.

Il 19 settembre è stata chiusa a Roma un’altra tranche dell’inchiesta su Mafia Capitale e il cosiddetto Mondo di mezzo di Carminati, teorico fascista borghese. Tra i 28 che rischiano di finire sotto processo ci sono il direttore de “Il Tempo” Gian Marco Chiocci, per favoreggiamento, Salvatore Buzzi, Ras delle cooperative, Massimo Carminati, Luca Odevaine, Gennaro Mokbel, Franco Panzironi e Giovanni Fiscon. Tra i reati contestati non c’è l’associazione per delinquere di stampo mafioso. Tra i reati contestati, a vario titolo, anche bancarotta, traffico di influenze illecite, corruzione, usura, turbativa d’asta, favoreggiamento, trasferimento fraudolento di valori.

A Roma il 20 settembre la Procura di Roma ha chiesto il rinvio a giudizio per 5 persone, tra cui il direttore ed editore del Corriere Laziale, Eraclito Corbi, accusati di concorso in truffa aggravata, avrebbero ricevuto milioni di euro dei fondi per l’editoria pur non avendone le credenziali. In tutto circa 3,5 milioni di euro. Gli indagati, inoltre, avrebbero attestato il falso nel prospetto dei costi alla voce di bilancio ‘spese per prestazioni di servizi’ nella quale figurano anche i costi relativi a ‘collaboratori e corrispondenti non dipendenti’, che in realtà lavoravano gratis. …

A Bologna il 21 settembre l’Oratorio San Filippo Neri ha organizzato un incontro per celebrare l’80° anniversario della morte del politico e filosofo Antonio Gramsci che partecipò nel 1921 alla fondazione del Pci. L’organizzazione è sponsorizzata da Fond.Unipolis, Bottega Finzioni e Edizioni Dehoniane.

Il 24 settembre i mass media scrivono che il Vaticano accusa il Papa di 7 eresie. Una lettera di 25 pagine firmata da 40 sacerdoti e studiosi laici cattolici è stata spedita a Papa Francesco l’11 agosto e le firme sono oggi arrivate a 62. “Per il fatto che non è stata ricevuta nessuna risposta da Bergoglio, la si rende pubblica quest’oggi, 24 settembre”, dicono i firmatari accusando Papa Francesco di “sette eresie” per la Amoris Laetitia. Spicca nell’elenco delle firme quella di Ettore Gotti Tedeschi, ex presidente dello Ior. Intanto però c’è il caso di Libero Milone, ex revisore dei conti vaticano che ora accusa la Santa Sede. Tutto questo è successo perché i tradizionalisti (studiosi della frangia ultraconservatrice della Chiesa) volevano far correggere al Papa, le novità introdotte sul matrimonio nella Amoris Laetitia. Tra le firme, oltre a quella di Gotti Tedeschi, ex presidente dello Ior, c’è quella del Capo integralista dei Lefebvriani, monsignor Bernard Fellay. C’è qualche religioso, noto ai siti tradizionalisti ma per la maggior parte le firme sono di studiosi laici. Nessun cardinale firma il documento, neanche quelli che si fecero portavoce dei ‘dubia’ sulla stessa Amoris Laetitia. Intanto il Vaticano interviene su Libero Milone. “Risulta purtroppo che l’Ufficio diretto dal Dott. Milone, esulando dalle sue competenze, ha incaricato illegalmente una Società esterna per svolgere attività investigative sulla vita privata di esponenti della Santa Sede. Questo, oltre a costituire un reato, ha irrimediabilmente incrinato la fiducia. In questo modo egli è venuto meno all’accordo di tenere riservati i motivi delle sue dimissioni dall’Ufficio, dichiara la Sala stampa vaticana in merito alle interviste rilasciate oggi dall’ex revisore generale. “Non mi sono dimesso volontariamente. Sono stato minacciato di arresto. Il capo della Gendarmeria mi ha intimidito per costringermi a firmare una lettera che avevano già pronta”. Così Libero Milone racconta la sua verità sulle dimissioni da primo Revisore generale dei conti vaticani. Non potevo più permettere che un piccolo gruppo di potere esponesse la mia persona per i suoi loschi giochi. Mi spiace molto per il Papa. Con lui ho avuto un rapporto splendido, ma nell’ultimo anno e mezzo mi hanno impedito di vederlo. Evidentemente non volevano che gli riferissi alcune cose che avevo visto. Volevo fare del bene alla Chiesa, riformarla come mi era stato chiesto. Non me l’hanno consentito”.. “Non potevo fare niente. Ero intimidito”. Il Papa mi aveva chiesto di promuovere la trasparenza, e ho cercato di farlo per rispettare la volontà dei fedeli e dei donatori. Sembra di essere tornati agli intrighi Vaticani massomafiosi degli anni ‘70/’80 (Crac Ambrosiano, mafia, Marcinkus, Sindona, Calvi, Gelli, P2 ecc…).

Stato di polizia: Il 24 settembre sono arrivate a Torino le prime delegazioni dei Paesi del G7 (potere massonico sovranazionale) che, domani alla Reggia di Venaria, aprono l’Innovation week italiana, la settimana dei vertici su Industria, Scienza e Lavoro. Ministri, sottosegretari e delegati alloggeranno nel centro di Torino, all’hotel quattro stelle Nh Collection. Lo stesso palazzo dove dormì Antonio Gramsci.

Sempre il 24 settembre c’è stato un corteo in Valle di Susa organizzato dai No Tav , per ribadire “il no determinato e incondizionato ad un’opera insensata e sciagurata”. Circa 250 attivisti del movimento che si oppone alla realizzazione della Torino-Lione hanno raggiunto il varco 1 del cantiere di Chiomonte scandendo slogan contro la nuova linea ferroviaria ad Alta Velocità. La manifestazione, partita dalla stazione di Chiomonte, dopo la recente pubblicazione della variante di progetto che ha confermato lo scavo della parte italiana del tunnel proprio a partire da Chiomonte. “Per i prossimi 15 anni la vita dei valsusini (sostengono i No Tav) sarà ostaggio di camion, polveri, esercito e polizia. Una grande mangiatoia di denaro pubblico”. Il corteo ha concluso la WallSusa, iniziativa che ha visto i No Tav impegnati nella realizzazione di graffiti contro il treno ad Alta Velocità….

Il 25 settembre il gup Nadia Magrini ha rinviato a giudizio 13 assessori ed ex consiglieri regionali, in carica nella legislatura 2005-2010, accusati di peculato nell’ambito di una delle varie inchieste sulle spese pazze in regione Liguria. Tra gli ex politici coinvolti, di quasi tutti gli schieramenti cattofascisti , ci sono Sandro Biasotti (Fi), attuale coordinatore regionale, Tirreno Bianchi (Pdci), Rosario Monteleone (Udc) e Fabio Broglia (Italia di mezzo). C’è anche Francesco Bruzzone, leghista attuale presidente del consiglio regionale, a processo anche per un altro filone di inchiesta. Il processo comincerà a gennaio dell’anno prossimo. L’accusa è di peculato perché gli imputati avrebbero speso fondi pubblici per fini privati….

Il 26 settembre la Procura di Monza e la Procura Distrettuale Antimafia di Milano in un’inchiesta su infiltrazioni della ‘ndrangheta nel mondo dell’imprenditoria e della politica in Lombardia, ha portato a 27 misure cautelari: 21 in carcere, 3 ai domiciliari e 3 interdittive. E’ stato arrestato anche il sindaco di Seregno, Edoardo Mazza (FI). Indagato per corruzione l’ex vicepresidente della Regione Mario Mantovani (FI), attualmente consigliere regionale. I soggetti colpiti dalle 27 misure cautelari sono accusati a vario titolo di associazione di tipo mafioso, estorsione, detenzione e porto abusivo di armi, lesioni, danneggiamento (tutti aggravati dal metodo mafioso), associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, corruzione per atti contrari ai doveri di ufficio, abuso d’ufficio, rivelazione e utilizzazione di segreto d’ufficio e favoreggiamento personale. L’inchiesta è partita nel 2015 e rappresenta una costola dell’indagine “Infinito”, che nel 2010, sempre coordinata dalle procure di Monza e Milano, aveva inferto un duro colpo alle “Locali” ‘ndranghetiste in Lombardia. Il procuratore aggiunto Ilda Boccassini, nel corso della conferenza stampa, ha osservato che ” E’ facile per le cosche “infiltrarsi nel tessuto istituzionale”. Col maxi blitz di oggi contro la ‘ndrangheta in Lombardia “è stata individuata una delle persone che era rimasta fuori” dagli arresti dell’operazione ‘Infinito’ del 2010 e che partecipò in quell’anno al noto summit in un centro intitolato alla memoria di Falcone e Borsellino. Nell’ambito della maxi inchiesta sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta in Brianza e in Lombardia è stato arrestato anche il sindaco di Seregno (Monza) Edoardo Mazza, di Forza Italia. E’ accusato di corruzione: avrebbe favorito gli affari con un imprenditore legato alle cosche, il quale si sarebbe a sua volta adoperato per procurargli voti. A legare a “doppio filo” politica e ‘ndrangheta, secondo l’inchiesta della Procura di Monza sarebbe stato un imprenditore edile di Seregno il quale avrebbe intrattenuto rapporti con politici del territorio, e coltivato frequentazioni e rapporti fatti di reciproci scambi di favori con esponenti della criminalità organizzata. Il suo ruolo sarebbe stato “determinante” per l’elezione del sindaco arrestato. Il suo interesse era quello di ottenere dai politici una convenzione per realizzare un supermercato nel monzese. I presunti esponenti della ‘ndrangheta arrestati stamane erano, dediti al traffico di droga ed alle estorsioni. Le indagini hanno portato all’identificazione del sodalizio legato alla Locale della ‘ndrangheta di Limbiate (Monza) composto da soggetti prevalentemente originari di San Luca (Reggio Calabria), che secondo l’accusa aveva avviato in provincia di Como un ingente traffico di cocaina, ed è ritenuto responsabile di alcuni episodi di violente estorsioni nella zona di Cantù (Como). Il sindaco (liberale cattofascista) di Seregno Edoardo Mazza invitava la popolazione “a non aiutare gli accattoni (la povera gente) …

Il 27 settembre Fabio Anselmo l’avvocato della famiglia Cucchi e Luigi Manconi, presidente della Commissione Diritti Umani del Senato dichiarano ai mass media che: “c’è un nuovo testimone che si è fatto avanti alcuni giorni fa la cui deposizione è importante perché ci descrive uno Stefano particolarmente in difficoltà fisiche, aggrappato alle sbarre che non riesce a reggersi in piedi, altro che lesioni dolose lievi”. Un incontro coi giornalisti per presentare il nuovo processo, che comincia il 13 ottobre, per la morte di Cucchi che vede imputati 5 carabinieri. ” Ilaria Cucchi ha presentato la terza edizione del memorial dedicato al fratello. “Sarà una festa, abbiamo scelto il primo ottobre, la data di nascita di Stefano e non quella della morte, perché vogliamo ricordarlo col sorriso sulle labbra”. L’appuntamento è per domenica al Parco degli Acquedotti, dove Stefano fu fermato 9 anni fa. Alle 19, invece, l’ex Dogana ospiterà un evento musicale con decine di artisti che si alterneranno sul palco. Sono previsti anche gli interventi dei ragazzi arrestati al G8 di Amburgo e le testimonianze di chi ha subìto pestaggi o torture in carcere, di migranti, rifugiati e persone in emergenza abitativa….

A Roma il 28 settembre sono stati indagati 16 ex consiglieri regionali Pd del Lazio, tra cui l’ex capogruppo e attuale sindaco di Fiumicino Esterino Montino, coinvolti nell’inchiesta sulla gestione dei fondi destinati ai gruppi consiliari. I reati contestati, a seconda delle posizioni, sono peculato, abuso d’ufficio, corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio e truffa.

A Torino il 28 settembre la Procura federale sportiva (Fsi-Federazione scacchistica italiana, riconosciuta dal Coni) ha seminato lo scompiglio fra i praticanti. Un documento relativo all’indagine parla di “quadro preoccupante” tornei di scacchi col trucco: partite comprate e vendute, risultati concordati in partenza, giocatori che ricevono favori…..

Sempre il 28 settembre sono stati assolti (impuniti) anche in secondo grado gli imputati per la vicenda del ‘sistema Sesto’, tra i quali l’ex presidente della Provincia di Milano ed ex capo della segreteria politica di Pier Luigi Bersani, Filippo Penati, accusato di corruzione e finanziamento illecito. Lo ha deciso la Corte d’Appello di Milano che ha scagionato anche l’architetto Renato Sarno e Bruno Binasco e la società Codelfa. Sarno era ritenuto dai pm monzesi il collettore di tangenti. I giudici di primo grado avevano sostenuto che il dibattimento aveva “provato” l’esistenza del cosiddetto ‘Sistema Sesto'”, ma “all’esito dell’istruttoria il Collegio non ritiene raggiunta la prova dell’ipotesi accusatoria”….. Ipotesi per cui allora la Procura monzese aveva chiesto 4 anni di carcere per l’ex numero uno di Palazzo Isimbardi, per gli altri pene varianti da due anni e mezzo a un anno e 4 mesi e la confisca di 14 milioni di euro alla Codelfa. Le accuse a vario titolo erano di corruzione (di cui ora sono prescritti i due capi di imputazione che riguardano il Sitam e l’immobile di via Varanini mentre è rimasto in piedi quello delle presunte mazzette relative alla Milano-Serravalle) e solo per Penati, finanziamento illecito ai pariti (vicenda, questa, per la quale a Milano i suoi coimputati sono stati assolti). Gli episodi di concussione per le presunte ‘stecche’ sulle concessioni edilizie per le aree ex Falck e Marelli di Sesto San Giovanni, in sostanza il cuore delle indagini, vennero dichiarati prescritti già nel 2013 (massomafia impunita umma umma) …..

Il 29 settembre il tribunale di Torino nella sentenza del processo Alto Piemonte ha condannato Rocco Dominello a 7 anni e 9 mesi di carcere per la gestione dei biglietti per le partite della Juventus, e la loro rivendita a prezzo maggiorato ai gruppi del tifo organizzato, i quali, pur esercitando una rilevante forza intimidatoria nei confronti della società, agiscono tuttavia sotto il diretto controllo della ‘ndrangheta.

A Roma il 29 settembre è stato catturato il pedofilo Ruggero Conti, l’ex prete condannato per violenza sessuale aggravata nei confronti di minori, evaso martedì scorso da una clinica dove si trovava ai domiciliari.

 

Umanità nova di Milano del 7 ottobre 1920

Entrai dunque in massoneria ….

E mi accorsi subito che essa non serviva che per favorire gli interessi dei fratelli più furbi. 

Da allora non ebbi colla massoneria che relazioni di ostilità.

E. Malatesta

 

Cultura dal basso contro i poteri forti

Rsp (individualità Anarchiche)