Il 28 ottobre i fascisti escono dalle fogne (parlamento) per ricordare la marcia fascista su Roma

Il 28 ottobre i fascisti escono dalle fogne (parlamento) per ricordare la marcia fascista su Roma (1922).

A Roma il 14 ottobre hanno sfilato i politici fascisti del Movimento Nazionale per la Sovranità e la loro bassa manovalanza (movimenti extraparlamentari). Quelle merde, con la scusa di essere entrati in politica si organizzano anche i cortei, per fare propaganda razzista xenofoba contro gli emigrati. Ma se i fasci sono anticostituzionali, chi gli ha dato il permesso di fare la loro pagliacciata allegorica? Chi ha fatto entrare in politica queste merde massone di piazza del Gesù (loggia massonica di destra)?

Ad aprire il corteo c’era il presidente del Movimento Francesco Storace e il segretario Gianni Alemanno, che hanno detto: “Siamo 20mila”. In piazza c’erano anche i rappresentanti parlamentari di Fi e Lega.

Ma chi sono quelle merdine altolocate di Storace e Alemanno?

Sia il fascistone Alemanno e il suo socio Storace sono stati allievi (adepti) del liberale cattofascista Pino Rauti.

Ma chi è Pino Rauti? (destra? Sinistra? “False flag”!!)….

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Rauti da giovane si arruolò come volontario nella RSI (RSI fu un regime dittatoriale voluto dalla Germania nazista e guidato da Benito Mussolini) e fu inquadrato nella Guardia Nazionale Repubblicana. Rauti entrò in politica per la prima volta nel 1952 partecipando al III Congresso missino a L’Aquila con la corrente evoliana. Nel 1953 Graziani costituì con Pino Rauti, Paolo Andriani e Paolo Signorelli il Centro Studi Ordine Nuovo, un laboratorio di idee cattofasciste che si rifaceva agli insegnamenti di Evola, (una componente interna del Movimento Sociale Italiano). Al congresso nazionale missino di Milano del novembre 1956 ON si allea con la “sinistra” di Almirante e Massi, perdendo di misura sui moderati di Michelini che è confermato segretario. Tutto il gruppo di Ordine Nuovo esce allora dal partito. Nel ’59 un’ulteriore scissione produrrà il secondo gruppo della destra radicale degli anni ’60: Avanguardia Nazionale, con a capo Stefano Delle Chiaie. ON e AN, pur mantenendo rapporti col vertice e con singoli dirigenti del MSI, conducono una politica autonoma dal partito di riferimento, fino al ’60 impegnato a sostenere governi democristiani e dopo a cercare di contrastare il centro-sinistra. Da un lato ON e AN indottrinano giovani, spronandoli alla rivoluzione nazionalsocialista, quindi aizzandoli alle risse, ai pestaggi, in un contesto xenofobo, discriminante razzista. Dall’altro Rauti, Delle Chiaie e Mario Merlino (ON e AN) e altri dirigenti dei due movimenti si inseriscono nelle alte gerarchie militari (P2), negli ambienti dei servizi segreti e della rete CIA-Stay Behind-Gladio. False flag…..

Teniamo presente che Rauti partecipò nel maggio del 1965 al convegno organizzato dall’istituto di studi militari Alberto Pollio. Un convegno finalizzato per attuare e pianificare la strategia della tensione (colpi di stato – stragi) anche in Italia, (patto Atlantico anticomunista – Stay Beind). L’evento fu organizzato a Roma all’Hotel Parco dei Principi e viene finanziato dallo Stato Maggiore dell’esercito e cioè dall’Ufficio REI del SIFAR diretto dal colonnello Renzo Rocca. Si trattava di un raduno fra fascisti, alte cariche dello stato militare e imprenditori: Rauti presenta una relazione su “La tattica della penetrazione comunista in Italia”…..

Nel 1969, quando Giorgio Almirante assunse la guida del partito alla morte di Arturo Michelini, Rauti e quasi tutti i dirigenti del “Centro studi ON” rientrarono nel MSI; il 21 dicembre Graziani coi pochi dirigenti dissidenti, tra i quali Elio Massagrande, fondò un movimento politico extraparlamentare chiamato Ordine Nuovo. Il movimento pubblicò il periodico Ordine Nuovo Azione e divenne l’organizzazione più consistente della destra extraparlamentare, giungendo ad annoverare circa diecimila iscritti. Ordine Nuovo scelse come proprio simbolo l’ascia bipenne e come proprio motto il motto delle SS: “Il mio onore si chiama fedeltà” (cane da guardia che obbedisce). La canzone La vandeana, una antica ballata controrivoluzionaria, il cui ritornello è “Spade della Vandea, falci (o asce) della boscaglia, baroni e contadini siam pronti alla battaglia”, diventerà l’inno di Ordine Nuovo in piena coerenza con l’insegnamento evoliano di difesa della Francia monarchica e pregiacobina.

Il primo congresso nazionale del movimento extraparlamentare ON si tenne a Lucca nell’ottobre 1970. Il nuovo movimento avvia i corsi di formazione quadri. I corsi per la formazione ideologica duravano due mesi e erano suddivisi in 8 sezioni: rivoluzione tradizionale e sovversione, le due razze, impeto della vera cultura, orientamenti, la guerra santa, la contrapposizione di Oriente ed Occidente, rivolta contro il mondo moderno, la plutocrazia come forza sovversiva. Opere consigliate: quelle di Julius Evola e René Guénon. I corsi per la formazione politica duravano sempre due mesi e erano suddivisi in 5 sezioni: la guerra rivoluzionaria, le tecniche della guerra rivoluzionaria, la propaganda, l’organizzazione e la scelta dei temi di lotta. Volumi consigliati: la guerra rivoluzionaria di Clemente Graziani, Tecniche della guerra rivoluzionaria di Guido Giannettini e Mein Kampf di Adolf Hitler. La linea politica del movimento è quella tradizionale conservatrice liberale, anche se con l’esempio della Cina di Mao, si omologano e si aggregano molti gruppi giovanili, non solo comunisti, ma anche correnti nazimaoiste e frediane. Nel 1974 gli ordinovisti, legandosi ad altri estremisti neofascisti, si predispongono alla lotta armata organizzando il proprio movimento in modo clandestino, sull’esempio delle OAS. In questo periodo avvengono gli attentati di Ordine Nero, le stragi di Brescia e dell’Italicus, gli attentati di Savona e numerosi altri. Il 19 luglio 1976 Concutelli esegue l’omicidio del giudice Vittorio Occorsio (che in quel momento sta indagando sui sequestri di persona e sulla P2) che era stato il PM al processo ad Ordine Nuovo nel 1973. Le indagini porteranno nel 1977 all’individuazione e all’arresto di numerosi ex ordinovisti, Concutelli incluso. L’omicidio di Occorsio segna il periodo di unificazione con Avanguardia Nazionale. Numerosi militanti (diventati famosi) hanno partecipato alla lotta armata di estrema destra (ad esempio Augusto Cauchi, Massimo Batani, Viincenzo Vinciguerra, Carlo Digilio, Carlo Maria Maggi, Marcello Soffiati, Concutelli, Delfo Zorzi, Sergio Calore, Marco Affatigato, Mauro Tomei), con un ruolo importante nella “strategia della tensione” ( colpi di stato – stragi). Rauti riuscì a fare massa perché si discostò totalmente dalla tradizione fascista, ricercando nuovi orizzonti di omologazione, di infiltrazioni, e scelse come autori di riferimento Corneliu Codreanu, Giuseppe Tucci, Pio Filippani Ronconi e René Guénon e cominciando a immaginare, contrapposta alla dicotomia USA-URSS, una “Europa Nazione”. In breve tempo l’influenza culturale di Ordine Nuovo, con la sua visione eroica e aristocratica di impostazione evoliana esercitò una forte influenza sui giovani militanti di destra rimasti nel MSI che non rinunciarono a richiederne la partecipazione ufficiale ai Convegni del movimento giovanile come quello di Perugia del gennaio 1967 organizzato dal FUAN….

Nel frattempo, le piazze italiane furono dominate dal movimento del ‘68 (operai e studenti che si ribellavano al contesto autoritario cattofascista che incombeva ovunque, nelle scuole, nelle fabbriche, nelle famiglie ecc…

Logica conseguenza sarà la strategia della tensione, iniziata proprio nella seconda metà degli anni ’60, fatta di bombe, infiltrazioni nei partiti di sinistra, golpe militari, costruzioni di falsi indizi (morte di Pinelli), schedature di uomini politici, ecc. Nel ’64 l’Italia aveva corso il rischio di un colpo di stato attuato dai carabinieri del generale De Lorenzo (Piano Solo), col consenso del capo di stato, Antonio Segni. Ma la strategia della tensione fu qualcosa di molto più lungo, sottile e mostruoso: 19 stragi impunite, centinaia di morti e feriti innocenti, un ventennio di repubblica liberale cattofascista. Il vero momento di inizio della strategia della tensione è sicuramente la strage di piazza Fontana, il 12/12/’69, organizzata col chiaro fine di attribuirne la colpa agli Anarchici, e quindi di creare un clima di tensione, appunto, e di indotto desiderio di ordine, disciplina, repressione, di destra militare, ecc. Così è stato per il golpe dell’8 dicembre ’70, per le bombe del ’73/’74, per la strage di Bologna (e quella di Ustica) dell’80, per la strage di Natale dell’84. Anche le bombe del ’93 contro monumenti e passanti rientrano nella strategia delle stragi.

Negli anni ’70 le formazioni di estrema destra quindi divengono esplicitamente terroristiche e clandestine: Ordine Nero, una nuova Avanguardia Nazionale, quindi i NAR, Terza Posizione e Costruiamo l’azione. I NAR, in particolare, costituiti da militanti del FUAN (organizzazione giovanile del MSI) romano nel ’77-’78 e guidati dal borghese viziato Valerio Fioravanti. Il 4 marzo 1972 il giudice Stiz di Treviso, emette un mandato di cattura contro Rauti per gli attentati ai treni dell’8 e 9 agosto 1969. Successivamente l’incriminazione si estenderà agli attentati del 12 dicembre (tra cui la strage di Piazza Fontana), per cui fu anche incarcerato alcuni giorni, venendo rilasciato il 24/4/’72, prima di essere eletto deputato. Nel 1974, con la rivoluzione dei garofani in Portogallo, viene scoperta l’organizzazione eversiva internazionale fascista Aginter Press, con la quale ha stretti rapporti anche Rauti attraverso l’agenzia Oltremare per la quale lavora.

Rauti indagato è stato ben protetto dai politici conservatori repubblichini, infatti per ripulirlo dalle inchieste lo riciclano (1972), come deputato alla Camera nelle file del MSI nella circoscrizione del Lazio, dove verrà sempre rieletto al potere fino alle elezioni del 1992.

Dopo la forte avanzata elettorale del 1972 il MSI nelle elezioni successive del 1976 subì un arretramento. Rauti che già alcuni mesi prima delle elezioni aveva cominciato a considerare conclusa l’esperienza della “Destra Nazionale”, fortemente voluta da Almirante, si spostò su posizioni di sinistra seguito da tutto il gruppo che proveniva da Ordine Nuovo rappresentando in sostanza l’unica corrente di opposizione interna nel MSI. Fautore di una svolta movimentista, divenne animatore della “sinistra” del MSI-DN, seguito in questo soprattutto dal movimento giovanile. La lotta contro il comunismo secondo Rauti, avrebbe dovuto quindi spostarsi dai vecchi motivi nazionalisti a posizioni alternative di destra, contendendo l’elettorato alla sinistra sui temi sociali. Alle elezioni europee del 1989 il MSI subì un calo elettorale e Fini perse il supporto di alcuni suoi grandi elettori. Al XVI Congresso di Rimini del 1990, coalizzandosi con la componente di Domenico Mennitti, Rauti vinse su Fini nello scontro per la segreteria. Rauti per motivi di salute delegò come segretario Mennitti.  Dopo il congresso di Fiuggi del 1995, che trasforma il Movimento Sociale in Alleanza Nazionale, Rauti fondò insieme con gli ex senatori Giorgio Pisanò e Cesare Biglia e all’ex deputato Tommaso Staiti di Cuddia il Movimento Sociale Fiamma Tricolore. Per alcuni anni il Msft, fu l’unico partito che riuscì a coagulare tutta la destra rimasta dichiaratamente fascista in un movimento ben strutturato con percentuali non insignificanti risultando determinante per la vittoria del centro-destra di Berlusconi alle elezioni regionali del 2000 in Abruzzo e in Calabria. Alla guida del MSFT, Rauti si candidò a sindaco di Roma alle elezioni amministrative del 1997. Alle elezioni politiche italiane del 2001 con tutta una serie di desistenze, Rauti ottenne la rielezione del senatore Luigi Caruso nel collegio di Avola, che si presentò questa volta, sempre come rappresentante della Fiamma Tricolore, nella lista della Casa delle Libertà, risultando vincitore nel collegio uninominale con la percentuale di circa il 42% dei voti validi. Nell’ottobre 2003 Rauti è stato espulso da Fiamma Tricolore e ha fondato, nel 2004, il Movimento Idea Sociale. Il MIS di Rauti ha partecipato alle elezioni europee del 2004 raccogliendo lo 0,1% dei consensi, ma alle elezioni regionali del 2005 trovò un accordo con la Casa delle Libertà ottenendo lo 0,5% di media nazionale. Il Movimento Idea Sociale è rimasto nell’orbita della Casa delle Libertà fino ai primi mesi del 2006. Nel 2008 il suo MIS partecipa alle elezioni politiche nazionali sotto il simbolo del partito di Roberto Fiore (Forza Nuova) avendo siglato un accordo elettorale, e mantenendo in piedi il Patto d’Azione. Al secondo turno delle elezioni comunali di Roma Rauti esprime il suo appoggio al candidato del PDL Gianni Alemanno, suo genero, che fu poi eletto sindaco della città….

Successivamente Pino Rauti fu inquisito per la strage di Piazza della Loggia a Brescia e in merito il 15/5/2008 è stato rinviato a giudizio. Assolto “per non aver commesso il fatto”, il 16/11/2010 con la sentenza numero 2 della Corte d’Assise di Brescia ai sensi dell’articolo 530, comma 2 del codice di procedura penale. Nelle richieste del pm Roberto Di Martino, per quanto concerne la posizione di Pino Rauti, il pm fascistone, chiede l’assoluzione, affermando che la sua è una “responsabilità morale (teorica), ma la sua posizione non è equiparabile a quella degli altri imputati dal punto di vista processuale (esecutori). La sua posizione è quella del predicatore di idee praticate da altri ma non ci sono situazioni di responsabilità oggettiva. La conclusione è che Rauti va assolto perché non ha commesso il fatto”.

Il 22 dicembre 2014, la procura distrettuale antimafia dell’Aquila ha indagato 14 persone che facevano parte di Avanguardia ordinovista, gruppo che si richiamava agli ideali di Ordine Nuovo e progettava azioni violente nei confronti di obiettivi istituzionali. Tra gli indagati: Stefano Manni, ex carabiniere residente a Montesilvano e indicato come possibile leader del gruppo eversivo e il 93enne Rutilio Sermonti, intellettuale di estrema destra ed ideologo del gruppo, aveva redatto anche un documento denominato “Statuto della Repubblica dell’Italia Unita” che rappresenta una nuova Costituzione della Repubblica nella quale viene tracciato il nuovo ordine costituzionale della nazione esplicitamente ispirato all’epoca fascista». Tra i reati contestati all’organizzazione, l’associazione con finalità di terrorismo, di eversione dell’ordine democratico e finalizzata all’incitamento alla discriminazione e alla violenza per motivi razziali, etnici o religiosi.

File:Ignazio La Russa in divisa da paracadutista.jpg

Il 20 ottobre quelli di Forza Nuova, annunciano ai mass media che rinunciano alla manifestazione del 28 ottobre, (anniversario della Marcia su Roma fascista del 1922). Anche se nel pomeriggio i promotori si sono presentati dai loro camerati in questura, per concordare – mediare, le nuove modalità di svolgimento dell’iniziativa. Il 28 ottobre, quindi, non si terrà nessun evento. Forza Nuova ha presentato preavviso per un’altra data. “Non abbiamo ancora sciolto la riserva sul 28 ottobre (precisa il leader di Forza Nuova, Roberto Fiore). C’é un importante appello firmato da La Russa (parlamentare di Fratelli d’Italia) e dal generale Bertolini con cui si chiede di tenere il corteo il 28 ottobre”…..

Non è che il potere internazionale e militare della P2 golpista e stragista (loggia massonica militare), si è rafforzato con l’Unione Europea? Un Europa che sta andando a destra!!!!

 

Ne’ destra, ne’ sinistra. Anarchia senza gerarchia!! ….

No alla logica militare! Eliminiamo i servi della P2!

Chi sa domina chi non sa e noi questo lo vogliamo evitare …..

Ne’ dio ne’ stato ne’ servi ne’ padroni, ma occupazioni e autogestione !!!!!

Lasciateci passare, a Noi sognatori e utopisti!! Lasciateci mettere in discussione il mondo e poterlo anche cambiare!! perché No?

Cultura e giustizia sociale per tutti quelli che stanno tribolando – sopravvivendo.

La nostra patria è il mondo intero la nostra legge è la libertà! Anarchia l’unica via….

 

Sotto le false sembianze di amministratore della cosa pubblica,

di difensore della legge, di protettore dell’ordine,

lo Stato non è invece che il gendarme preposto alla sorveglianza di istituzioni

stabilite per mezzo della violenza, sistematicamente organizzata.

(S. Faure)

 

Cultura dal basso contro i poteri forti

Rsp (individualità Anarchiche)