Sono talmente esaltati che si ammazzano tra loro! tra sbirri !!

 Sono talmente esaltati che si ammazzano tra loro! tra sbirri !!

Il 13 febbraio i mass media scrivono che dentro alla caserma Montebello in via Vincenzo Monti a Milano è morto (mentre si stava addestrando) Andrea Vizzi, un appuntato dei carabinieri. L’appuntato è morto nel pomeriggio durante una esercitazione delle Api (Aliquote di pronto intervento), l’addestramento doveva essere con le armi scariche. Il militare che ha sparato è un brigadiere con una lunga esperienza nelle Api, è entrato nella squadra d’élite nel febbraio 2016 (la fondazione delle Api è del dicembre 2015). E’ stato verificato che, l’appuntato dei carabinieri è stato centrato in pieno petto da un colpo di pistola mitragliatrice M12 sparato durante un’esercitazione in un’area di addestramento ricavata nella zona dei garage della caserma dove stavano mettendo a punto delle tecniche di intervento speciale… Il capo squadra e gli altri 3 colleghi presenti, giustificano l’accaduto dicendo che è stato un incidente, ma non si sbilanciano molto a spiegare come è accaduto (perché hanno litigato?!!). Vizzi quando morì non indossava l’elmetto con visiera in dotazione al gruppo Api e non aveva nemmeno il giubbotti antiproiettile. Il fatto che Vizzi non indossava la divisa per addestrarsi, fa pensare che l’incidente sia avvenuto al termine della esercitazione o comunque in una fase di riposo….

Ma andiamo a vedere chi sono questo gruppo d’élite di supercarabinieri addestrati (servizi segreti)…

Il 24 marzo 2017 i mass media scrivono che il parlamento discute (dopo gli attentati di Parigi e poi quelli di Bruxelles), di istituire dei corpi speciali (ci sono già, Nocs, Gis e vari gruppi occulti – alè se magna…). Così sia i carabinieri sia la polizia hanno pensato di istituire altre forze speciali contro l’Islam (creando le guerre di religione!! Come nel 1100 con le guerre sante). Si tratta di alcune centinaia di uomini di alto grado, dislocati in tutta Italia, in varie caserme. Si chiamano Api, Aliquote primo intervento, e Sos, Squadre operative di supporto. Le squadre sono formate generalmente da tre unità più un comandante, e viaggiano sul un Land Rover Discovery, armate con Beretta 92 e fucili d’assalto AR 70/90. Attualmente vi sono operative 18 squadre Api e 13 Sos.

Ma chi erano i servizi segreti e i loro paramilitari che c’erano già prima delle Api?

Chi sono questi del 1º Reggimento carabinieri paracadutisti Tuscania? I paramilitari del Tuscania sono un’unità militare dell’arma dei carabinieri. Nacquero l’1/7/1940 come battaglione dei carabinieri reali, e venivano usati come paracadutisti, nella II guerra mondiale colonialista, collaborò anche l’Italia all’accaparramento delle risorse prime dell’ dell’Africa, usando la sopraffazione e la violenza. Nel 1951 l’ unità era a disposizione esclusiva del comando generale dell’arma dei carabinieri come unità di pronto impiego per servizi di ordine pubblico e l’1/10/1975 assunse la denominazione di 1º Battaglione carabinieri paracadutisti “Tuscania“. Nel 1977 si staccò una parte del battaglione per creare le unità antiterrorismo e forze speciali, Gruppi Intervento Speciale (GIS). Il 15/3/2002, a seguito della costituzione in Forza Armata Autonoma dell’ex Arma dei Carabinieri, il 1º Reggimento “Tuscania” esce dai ranghi dell’Esercito e della Brigata paracadutisti “Folgore” e viene posto alle dirette dipendenze della II Brigata Mobile Carabinieri. La Brigata paracadutisti “Folgore” fu istituita invece l’1/1/1963 a Pisa. Nel 1997 suscitò scalpore la pubblicazione da parte del settimanale Panorama, di notizie concernenti presunte torture subite da diversi cittadini somali da parte di alcuni paracadutisti della Folgore. A proposito del reggimento carabinieri Tuscania, vi ricordate cosa dichiarò ai mass media nel 2006 Placanica?

Placanica dichiara di essersi ritrovato in “un ingranaggio più grande di lui” e che sul G8 non sarebbe stata detta tutta la verità, dando anche per vera l’ipotesi, già formulata da inchieste indipendenti, relativa al fatto che la testa di Giuliani sarebbe stata colpita con un sasso mentre questi giaceva a terra morto, nel periodo di tempo in cui le Forze dell’ordine non facevano avvicinare né i giornalisti e nemmeno i manifestanti. Poi sostiene che mentre erano in corso le cariche e lui sparava lacrimogeni, «il maggiore Cappello (Claudio, ufficiale del Tuscania che ha partecipato a diverse missioni all’estero, mi ha preso il lanciagranate perché diceva che non ero capace. Io sparavo a parabola, invece lui ha iniziato a sparare ad altezza d’ uomo, colpendo in faccia le persone». Le dichiarazioni del carabiniere Placanica sono servite per riaprire il dibattito della commissione d’inchiesta parlamentare sul G8. Le rivelazioni mostrano un inquietante tessuto di menzogne da parte delle forze dell’ordine nei confronti dell’omicidio di Carlo Giuliani. Il G8 di Genova viene organizzato a un mese dalla nascita del governo P2 (P2?) di BerlusKa. La Corte europea dei diritti umani ha stabilito che gli atti commessi dalle forze dell’ordine a Bolzaneto nei giorni del G8 del 2001, sono stati atti di tortura. La Corte europea dei diritti umani ha condannato quindi l’Italia per le azioni violente fatte dai membri delle forze dell’ordine ai manifestanti che parteciparono come opposizione al grande strapotere economico e militare che incarnano i potenti del G8 – G7.

Ma proseguiamo con l’analisi:

Prima della struttura Gladio, esisteva già in Italia nel 1949 un’altra organizzazione clandestina denominata “Ducae aveva le stesse funzioni occulte della Gladio (top secret), ed obbedivano già allora al Patto Atlantico (strategia tensione)…. Gladio fu costituita con un protocollo d’intesa tra il servizio segreto italiano e i servizi segreti della Nato il 26/11/1956. Fu un’intesa occulta tra SIFAR (al cui comando, al tempo della stesura del protocollo, era da poco stato posto Giovanni de Lorenzo) e la CIA. Ma ricordiamoci anche cos’è stato il piano Solo chiamato così perché fatto solo dai carabinieri: il Piano Solo è stato un colpo di stato che aveva obbiettivi ben precisi. Fu ideato dal capo dell’arma dei carabinieri, il generale Giovanni de Lorenzo, preoccupato per la crisi del I governo democristiano (Moro aveva fondato nell’estate 1964 all’interno del partito democristiano il centro sinistra, trovandosi in opposizione con Andreotti che era di centro destra). Al colpo di stato militare (Piano Solo) parteciparono: carabinieri, gruppi di civili, ex parà e repubblichini di Salò, la Confindustria e alcuni circoli militari invece, finanziarono alcune formazioni paramilitari… L’Arma dei carabinieri avrebbe assunto il controllo delle istituzioni e dei servizi pubblici principali, compresi la televisione, le ferrovie e l’ente telefonico nazionale ed avrebbe occupato con le armi le sedi dei partiti di sinistra, le redazioni de “L’Unità”, le sedi della RAI-TV e le prefetture. Quello del 1964 non fu, l’unico tentativo di colpo di stato. Il 7/12/1970 Junio Valerio Borghese e l’industriale romano Remo Orlandini tentarono un colpo si stato con l’operazione “Tora Tora”. Tre anni dopo, nel 1973, venne scoperta l’organizzazione segreta “Rosa dei Venti”, che puntava ad attuare un colpo di stato in sei fasi, tra cui un intervento militare e la fucilazione di ministri e parlamentari socialisti e comunisti, dirigenti della sinistra, vecchi comandanti partigiani comunisti. Nel 1974 ci fu il Golpe Bianco, un colpo di stato di stampo liberale e presidenzialista, promosso da ex partigiani antifascisti e anticomunisti. Un “golpe bianco”, che faceva capo a Edgardo Sogno, Randolfo Pacciardi, ex ministro della Difesa. Il progetto aveva il sostegno degli Usa e della loggia massonica P2 di Licio Gelli….

Brutti tempi (anche la logica di fare i giochetti sporchi è ancora la stessa): sono gli anni dei fascisti di Ordine Nuovo e Avanguardia Nazionale, del Golpe Borghese, di Gladio, di Gelli e della “Rosa dei venti”… Francesco Cossiga rimane la parte più enigmatica della storia, perché faceva da tramite tra i servizi segreti e la politica democristiana di Andreotti. Teniamo presente che Cossiga era Ministro dell’Interno nei governi Moro V, Andreotti III e Andreotti IV dal 1976 al ‘78 e durante il periodo in cui era sottosegretario alla difesa aveva la delega alla sovrintendenza di Gladio.

Il 31/1/1964 SCOPPIA LO SCANDALO DEL SIFAR (servizi segreti). Nel 1965 il SIFAR viene sciolto ma è uno scioglimento di facciata, l’ennesimo: con un decreto del Presidente della Repubblica, il 18/11/1965, nasce il SID (Servizio Informazioni Difesa) che del vecchio servizio continuerà a mantenere uomini e strutture. Nel gennaio 1978 Cossiga contribuì alla riforma dei servizi segreti e istituì i reparti speciali antiterrorismo della polizia NOCS e dei carabinieri GIS (Tuscania)….

Ma chi sono ‘sti NOCS? NOCS è un Corpo speciale della polizia di stato italiana; viene istituito per contrastare le rivendicazioni sociali ed economiche degli studenti e degli operai. Il N.O.C.S. dispone di un parco macchine composto da veicoli in borghese tra cui Jeep in borghese, Land Rover in borghese, altri tipi di SUV e fuoristrada in borghese e anche furgoni blindati in borghese.

E questi del Gis chi sono? Il Gis è sempre un reparto d’élite dell’Arma dei carabinieri e collaborano con le Forza Speciale: dell’Esercito, della Marina e con il 17º Stormo dell’Aeronautica. Il GIS nasce nel 1978 e dal 2004 è anche unità delle Forze Speciali, è attivo per ogni tipo di azione militare soprattutto internazionali. Il GIS è inquadrato nella II Brigata mobile carabinieri, dipende operativamente dal Comando interforze per le operazioni delle forze speciali. I suoi componenti, a differenza delle altre forze speciali italiane, oltre alla qualifica di incursore, hanno anche quella di agente di pubblica sicurezza. Il reparto dal 2000 si è “distinto” per le tante guerre a cui ha partecipato coi loro metodi autoritari – fascisti: Balcani, Afghanistan, Iraq, Corno d’Africa, ecc.. Durante gli anni ‘70 (anni di piombo), nonostante il Governo non avesse preso delle iniziative ufficiali, nei reparti d’élite delle Forze armate e di Polizia, furono create unità per lo sviluppo e la sperimentazione di tecniche di intervento militare (strategia della tensione). A partire dal 2004, il Comando generale dell’Arma dei carabinieri, ha promosso il Gruppo d’intervento speciale, da unità controterrorismo a forza speciale, enfatizzando la preparazione per i dispiegamenti nelle basi Nato (Patto Atlantico….) all’estero. I carabinieri che fanno domanda per entrare nel Gis, vengono inviati per essere addestrati presso il 1º Reggimento Tuscania dove iniziano il durissimo percorso. La sede dei GIS è a Livorno.

Facciamo una piccola parentesi sul periodo del ‘78: nel 1978 Cossiga istituì una commissione d’inchiesta per la liberazione di Aldo Moro, commissioni che poi si rivelò composta da appartenenti alla loggia P2: il direttore dei servizi segreti Bassini, il generale Santovito, il commissario Walter Pelusi e il generale Giudice, erano tuttiP2isti e collaboratori di Cossiga. Cossiga era preoccupato che Moro rivelasse, per salvarsi, i segreti di stato che riguardavano le trattative segrete per l’attuazione del “compromesso storico”, del ruolo della DC nel periodo dell’”attacco al cuore dello stato”, dal colpo di Stato di De Lorenzo, fino ai segreti militari che riguardavano la strage di Piazza Fontana, i segreti militari riguardanti la “Gladio” e l’affare “Lockeed”. Teniamo presente che nel 1967 c’era già stato lo scandalo del Sifar…

Ma cos’è la strategia della tensione? La strategia della tensione si basa su una serie di atti terroristici, volti a creare e a diffondere nella popolazione uno stato di tensione e di paura, tali da far giustificare o auspicare svolte politiche di stampo autoritario (dittatura militare), tattiche militari che consistevano nel commettere attentati dinamitardi e attribuirne la paternità ad altri (Patto Atlantico – stragi di Stato)…

La Strategia della tensione in Italia nasce a un convegno organizzato all’hotel Parco dei Principi, dal 3 al 5 maggio 1965. Il convegno è stato finanziato dallo Stato Maggiore dell’esercito. L’argomento principale era “la guerra controrivoluzionaria”, organizzata dall’Istituto di studi militari Alberto Pollio. In quel convegno stabilirono e pianificarono la strategia della tensione e le operazione false flag.

Un periodo storico ancora occulto perché scomodo ai nostri politicanti sia di destra che di sinistra. Al convegno parteciparono militari di alto grado, imprenditori, politici, giornalisti, ed un gruppo di 20 studenti universitari da usare per infiltrare nei movimenti extraparlamentari di sinistra). Tra gli alti ufficiali c’era anche Guido Giannettini (giornalista e agente segreto di estrema destra) e Pino Rauti, tra gli studenti universitari invitati c’erano anche Stefano Delle Chiaie e Mario Merlino. Dopo il convegno fatto all’Istituto di studi militari Alberto Pollio, in Italia ci fu un periodo caratterizzato da un terrorismo neofascista molto violento e mai chiarito (mai messo in discussione), un terrorismo di Stato sostenuto da alcuni settori militari e politici che intendevano attuare colpi di Stato tutte le volte che la sinistra rischiava di entrare nel potere politico. Oggi sappiamo che è così, infatti dopo il 1991, la commissione stragi ha tolto il segreto di stato imposto fin dal 1945 dal regime liberale. Insomma: strategie militari autoritarie attuate soprattutto dopo il movimento del ‘68 e dell’autunno caldo…

Ma chi era quel cattosinistroide di Rauti, considerato allora il capo dei fascistelli universitari?

Pino Rauti era un politico e giornalista come il suo compare sbirro (servizi segreti) Guido Giannettini, fu segretario nazionale del Movimento Sociale Italiano – Destra Nazionale dal 1990 al 1991, del Movimento Sociale Fiamma Tricolore dal 1995 al 2002 e del Movimento Idea Sociale dal 2004 al 2012. Rauti partecipò al convegno organizzato dall’Istituto di studi militari Alberto Pollio nel 1965, un convegno organizzato e finanziato dallo Stato Maggiore dell’esercito, per pianificare la strategia della tensione.

Il 4 marzo 1972 il giudice Stiz di Treviso, emette mandato di cattura contro Rauti per gli attentati ai treni dell’8 e 9 agosto 1969. Successivamente l’incriminazione si estenderà agli attentati del 12 dicembre (tra cui la strage di Piazza Fontana), per cui fu anche incarcerato alcuni giorni, venendo rilasciato il 24/4/1972, prima di essere eletto deputato (la politica ripulisce tutto). Nel 1972 Rauti fu eletto deputato alla Camera nelle file del MSI nella circoscrizione del Lazio, dove verrà sempre rieletto fino alle elezioni del 1992. Rauti naturalmente come tutti i borghesi esosi, ambiziosi, avidi e voltagabbana, aveva cominciato a rinnegare l’esperienza della “Destra Nazionale di Almirante” per spostarsi su posizioni di sinistra e con lui andò tutto il gruppo di Ordine Nuovo. E fonda la “sinistra” all’interno dell’MSI-DN – centrodestra (un po’ come fece Moro che fondò un altro potere all’interno del potere democristiano – centrosinistra). Rauti per fare proselitismo e allinearsi alla sinistra centrista, ha portato avanti nel corso degli anni, temi quali l’anticapitalismo e il terzomondismo. Teniamo presente che alle elezioni anticipate del 1972 vinse la Democrazia Cristiana di centro-sinistra grazie anche alla cordata di Rauti – centrodestra (che voleva stare al potere al di là della bandiera).

Rauti fondò nel 1969 il Movimento Politico Ordine Nuovo. Ordine Nuovo fu un gruppo politico di estrema destra extraparlamentare che raccoglie l’eredita del Movimento Sociale Italiano e quella del Centro Studi Ordine Nuovo. Nel 1974, con la rivoluzione dei garofani in Portogallo, viene scoperta l’organizzazione eversiva internazionale fascista Aginter Press, con la quale aveva stretti rapporti anche Rauti attraverso l’agenzia Oltremare per la quale lavora. Il 22/12/2014 dai mass media giunge la notizia dell’arresto di 14 persone in diverse regioni italiane, altre furono indagate. Facevano parte di Avanguardia ordinovista, un gruppo che si richiamava agli ideali di Ordine Nuovo e progettava azioni violente. Tra gli indagati: Stefano Manni, ex carabiniere residente a Montesilvano e indicato come il leader del gruppo eversivo e il novantatreenne Rutilio Sermonti. Nel 1977 Cossiga ammise ai magistrati che, la sera della manifestazione in cui si causò la morte di Giorgiana Masi, fossero presenti agenti provocatori armati della polizia e dei carabinieri.

I fasci oggi ci vogliono prendere per il culo e si giustificano (per il fatto che l’Italia è antifascista), dicendo di essere fascisti moderni che non centrano col fascismo di Mussolini, fatto sta che i nomi delle loro organizzazioni extraparlamentari moderne e i loro metodi da sbirri infami non sono cambiati, come quello di prendersela con la povera gente indifesa!!!! Vabbè che questi adesso sono in politica (dentro le stanze del potere) e se la tirano pure, pensando anche di essere furbi (italiano mediocre)…

A proposito di gruppi occulti usciti dalle fogne della questura e mandati allo sbaraglio per destabilizzare per poi stabilizzare il potere autoritario (stategia della tensione): il 19 febbraio i mass media scrivono che Rosanna Zecchi, presidente dell’associazione dei familiari delle vittime della Uno Bianca (sbirri) dichiara ai mass media: “Sono molto stanca e provata dalle continue concessioni e permessi premio ai killer della Uno Bianca. Marino Occhipinti la scorsa estate è andato in ‘vacanza’ in Valle d’Aosta per un convegno”. (Convegno de che?) La presidente, quindi, si dice “amareggiata da questa situazione, perché i Savi continuano a chiedere ed ottenere molti benefici”.

Ma la più grossa presa per il culo è accaduta il 20 febbraio: la sentenza di cassazione di Milano ha assolto due fascisti dal reato di apologia del fascismo per aver fatto il saluto romano durante una commemorazione organizzata dai parlamentari di Fratelli D’Italia. La suprema Corte fascista e liberale si è giustificata sentenziando che “non ha ritenuto un reato (alla faccia della legge Scelba) il saluto romano se ha intenti commemorativi, in questo senso, può essere considerata una libera manifestazione. (!!)

Compagni stiamo allerta, è ritornata la P2!!

A Modena invece (a proposito di sbirri fascisti), sempre il 20 febbraio i mass media scrivono che la Procura di Modena ha chiesto il processo per un agente della Polizia di Stato. Il processo è fissato per il 16 aprile e le accuse sono di lesioni volontarie e abuso d’ufficio, per aver picchiato una 15enne al volto col manganello durante gli scontri con giovani studenti appartenenti al collettivo ‘Guernica’. L’episodio risale al 16 maggio del 2016: nei tafferugli che seguirono lo sgombero di un edificio in centro storico, la minorenne fu colpita in pieno volto, riportando una frattura. Priva di sensi, fu soccorsa dal 118 e portata all’ospedale. La sequenza – l’agente che colpisce la giovane in mezzo al tumulto – fu ripresa e il video finì sul web. La 15enne ha dovuto affrontare un intervento chirurgico.

A proposito di fasci che escono dalle fogne delle questure:

Oggi 23 febbraio i mass media scrivono che nella notte è stato appiccato un incendio all’interno del centro sociale Magazzino 47 di Brescia. A fuoco una pila di libri accatastata al centro di una stanza. Ieri il centro sociale aveva annunciato una manifestazione per sabato mattina in centro città contro la presenza nel quartiere Carmine di un banchetto di Forza Nuova con Laura Castagna, candidata sindaco alle prossime amministrative.

Consigliamo di leggere i libri :

L’infiltrato – Autore Egidio Ceccato. E’ la storia di Bernardino Andreola, la spia fascista dai mille volti che ha macchiato l’Italia di rosso, un libro che riscrive la strategia della tensione, i delitti Pinelli e Feltrinelli.

Io sono un’arma. Memorie di un marine- Autore David Tell

Guerra & droga – autore Alessandro De Pascale

Storia dell’uso militare delle droghe – autore Lukasz Kamienski

 

DAI MONTI DI SARZANA (canto partigiano del battaglione anarchico Lucetti)

 

Questi assassini, questi ladri, si fanno un nome.

Raggiungono i gradi più alti, diventano senatori,

vengono coperti di decorazioni,

e qualcuno arriva perfino ad avere un monumento.

Sono eroi della guerra. Senza la guerra non salirebbero.

Senza la guerra rimarrebbero ignoti.

Se uccidessero e rubassero fuori dal mondo guerresco

sarebbero ritenuti assassini feroci e ladri volgari.

C. Berneri

 

Solidarietà agli antifascisti che protestano contro le aperture delle sedi fasciste e vengono repressi dagli sbirri fascisti.

 

Cultura dal basso contro i poteri forti

Rsp (individualità Anarchiche)