Nella guerra in Ucraina si riciclano i fascisti!

Il 10 agosto, i mass media scrivono che un giovane genovese di 19 anni che fa parte dei fascistoni di estrema destra di CasaPound, è stato accusato dal sostituto procuratore Marco Zocco e dalla direzione antimafia, di far parte della Brigata internazionale Fascista Ucraina (foto).

Ucraina: dietro la Brigata Azov ci sono un movimento e una tradizione fascista - Alex De Jong 1

Ma partiamo dalla storia:

Nei paesi dell’Est ci sono sempre stati militanti comunisti  e fascisti tra i filorussi. Quindi non dobbiamo stupirci se sono aumentati gli italiani che stanno combattendo in Ucraina soprattutto nella zona di Donetsk e Luhansk, nel Donbass, dove  ci sono soldati della destra fascista e della sinistra.

In sintesi i fascisti combattono per gli  ucraini,  mentre la sinistra combatte con le milizie filorusse, e si sono  schierati  con le truppe delle repubbliche separatiste. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha creato la Brigata internazionale, mentre il  ministero della Difesa ucraino ha creato la Legione internazionale.

In queste Brigate e Legioni internazionali ci sono mercenari canadesi, inglesi, australiani, americani pagati per uccidere.

Andrea Palmeri conflitto Russia Ucraina

Il più famoso italiano che è partito militarmente per l’Ucraina si chiama Andrea Palmeri (braccio armato del fascismo), è di Lucca e ha 42 anni e faceva parte della  curva degli ultras di Forza Nuova. Ora Palmeri (foto sopra), vive nell’Ucraina dell’est, ed è  diventato cristiano ortodosso, e ha  fondato una onlus per aiutare l’Ucraina (per speculare). Fu condannato in primo grado nel 2019 a cinque anni di carcere a Genova, nell’inchiesta sui reclutatori di mercenari da mandare a combattere a fianco dei russi in Ucraina. Il processo contro Palmeri nasce nel 2013 quando indagavano sull’estrema destra ligure…

Ma non è finita qua: c’è anche  Massimiliano Cavalleri (foto sopra), 42 anni di Brescia che combatte oggi coi Russi e con lui c’è Gabriele Carugati (foto sotto), di 32 anni di Varese, figlio dell’ex segretaria cittadina della Lega, coinvolto anche lui, come Cavalleri, nell’inchiesta sui fascisti di Genova e ha combattuto a lungo nel Donbass. Nell’ inchiesta di Genova sul reclutamento di mercenari per le milizie filorusse del Donbass, c’era anche Antonio Cataldo, ex membro della Legione Straniera francese, addestrato dai russi nel Kazakistan, ha combattuto in Libia e poi nel quarto battaglione motorizzato del Corpo dell’esercito LPR (Luhansk People Republic). Poi andò anche in Siria, per combattere nell’esercito di Bashar el Assad, per poi ritornare a fare il miliziano in Ucraina.

In guerra per scelta, ora è ricercato dalla giustizia

Poi c’è anche un Romano di sinistra, conosciuto come Comandante Nemo, ed è dentro al Comitato per il Donbass antinazista. Ma c’è anche l’antifascista comunista Riccardo Sotgia, che dichiara ai mass media, che quella di condannarlo come braccio armato dei fascisti è una strategia di Putin, per lui la responsabilità della guerra è dovuta all’espansione della NATO verso est. Per lui, un comunista e un antifascista hanno il dovere di schierarsi con chi lotta contro il fascismo, specie se  usato dalla NATO per scopi di espansione militare, politica ed economica. Sotgia dichiara anche di un avanzamento delle milizie della LNR (Luganskaja Narodnaja Respublika) e della DNR (Doneckaja Narodnaja Respublika), che hanno allontanato la linea del fronte, ricongiungendosi col contingente Russo intorno alla città ucraina assediata di Mariupol. Avverte anche che le reazioni occidentali all’operazione militare russa, sembrano sottovalutare lo spettro della guerra nucleare.

Ma puntualizziamo ancora, che l’assurdo di tutta questa storia è che a combattere in Ucraina ci sono mercenari sia di destra che di sinistra che combattono assieme, estremisti di destra e di sinistra che combattono contro l’Occidente. Gli unici che ci guadagnano per questa coalizione (mercenari di destra e mercenari di sinistra assieme) è la Nato, che ha trovato chi combatte per loro per portare avanti il patto Atlantico anticomunista (quelli che hanno portato avanti la strategia della tensione fatta di stragi e colpi di stato come es: la strage di Piazza Fontana) firmato nel 1956….

Ma la storia non è finita qua: se da una parte ci sono comunisti e neofascisti a combattere fianco a fianco coi filorussi, ci sono anche fascisti italiani che combattono  nel reggimento Azov (foto sotto), un reparto militare che è stato inquadrato nella Guardia Nazionale dell’Ucraina. L’Azov è costituito da volontari appartenenti a movimenti dell’estrema destra ucraina, soprattutto del gruppo neonazista Pravy Sector (Settore destro), e da militanti nazifascisti di tutta Europa. Ci sono anche parecchi esponenti della frangia più violenta del tifo della Dynamo Kiev. Prima era una forza paramilitare autonoma, ma da tempo fa parte a tutti gli effetti dell’esercito ucraino. In questo contesto di guerra per le autorità ucraine il battaglione Azov è prezioso ed è stato mandato nell’Europa dell’est. Yuri Huymenko, capo del partito-milizia Ascia Democratica, un’altra formazione di estrema destra, vicina agli uomini del reggimento Azov, ha già detto che «se qualcuno nel governo ucraino cerca di firmare le trattative con la Russia, un milione di persone scenderà in strada e quel governo cesserà di essere il governo.

zelensky reggimento azov (2)

Nell’Azov ci sono  moltissimi mercenari (foreign fighters): russi, francesi, slavi e italiani. In Italia, fin dall’inizio delle ostilità nell’Ucraina dell’est, CasaPound sviluppò simpatie e contatti col Reggimento Azov mentre Forza Nuova è da sempre legata alle formazioni filo-russe.

False flag – cos’è e perché lo si usa.https://www.youtube.com/watch?v=l952fqqfJkU

Ma non è finita qua l’analisi: l’8 agosto i mass media scrivono che il presidente americano Joe Biden ha mandato  agli Ucraini nuove armi a Kiev, per un totale di 1 miliardo di dollari.

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha accusato la Russia di voler creare una catastrofe nucleare. Quindi sono consapevoli dei disastri sociali, ambientali, economici che, sia la Nato, che la Russia e gli Ucraini stanno creando. Puntualizza anche che i colpi di artiglieria che in questi giorni sono stati esplosi nei pressi della centrale nucleare di Zaporizhzhia (foto), erano in un’area sotto il controllo russo. Sia Kiev che Mosca si attribuiscono a vicenda la responsabilità degli attacchi…

Invasione dell\u0027Ucraina, incendio alla centrale nucleare di Zaporizhzhia

Noi Ricercatori senza padroni, puntualizziamo che per comprendere meglio i disastri sociali ambientali ed economici della guerra in atto, non dobbiamo dimenticare i danni della centrale nucleare di  Chernobyl (1986), per i quali ancora oggi paghiamo le conseguenze, con migliaia di civili che muoiono di cancro ancora oggi in tutta Europa, e quindi non dobbiamo sottovalutare la centrale nucleare di Zaporizhzhia sempre in Ucraina, la più grande d’Europa”.

Specifichiamo che il trattato New Start è un accordo sulla riduzione delle armi nucleari firmato da Stati Uniti e Russia a Praga l’8 aprile 2010.

Sempre 8 agosto, il sottosegretario alla Difesa americano Colin Kahl (foto sopra), dichiara ai mass media che: dall’inizio dell’invasione da parte della Russia, gli Stati Uniti attraverso il Pentagono hanno inviato all’Ucraina armi per circa 9 miliardi di dollari (usati  per i loro sporchi e luridi interessi), per mandare gli Ucraini (difesi dal braccio armato di destra e di sinistra) a combattere per gli USA, per il patto atlantico, che poi si prenderanno la gloria senza sporcarsi le mani, incentivando la guerra fredda (anticomunismo e comunismo, una contrapposizione politica e militare che venne a crearsi nel  1947 tra i due poteri, Stati Uniti e l’Unione Sovietica, vincitrici dalla II guerra mondiale).

Anche la Banca mondiale ha stanziato 4,5 miliardi (soldi e armi) per gli aiuti all’Ucraina, nell’ambito del progetto Peace (Public Expenditures for Administrative Capacity Endurance in Ukraine). Il presidente della banca mondiale David Malpass, dichiara ai mass media che il pacchetto di sovvenzioni di 4,5 miliardi di dollari sono stati dati dagli Stati Uniti. Finora la Banca Mondiale ha dato 13 miliardi di dollari di finanziamenti.

Ma il problema più grosso è che i nazionalisti ucraini stanno provando a prendere in ostaggio l’Europa, bombardando la centrale nucleare di Zaporizhzhia. La situazione dell’impianto sta diventando ogni giorno più pericolosa, a causa delle azioni delle Forze armate ucraine.

Petro Kotin, il presidente della compagnia di energia nucleare in ucraina, dichiara ai mass media che Zaporizhzhia è il più grande complesso nucleare d’Europa ed è stato occupato dalle truppe di Mosca all’inizio dell’invasione, e in questi giorni è stato teatro di raid che hanno danneggiato diverse strutture, costringendo la chiusura di un reattore, il pericolo maggiore per il futuro, è il  rischio di un’incidente radioattivo, che creerebbe una catastrofe nucleare.

Ma il problema non è finito qua: sempre l’8 agosto i mass media dichiarano che questa settimana, più di 305mila tonnellate di grano (coltivato vicino alla centrale nucleare?), sono state portate fuori dai porti del sud dell’Ucraina, a bordo di 10 mercantili nell’ambito dell’accordo tra Ucraina e Russia, mediato da Ankara e dall’Onu a Istanbul lo scorso 22 luglio. Per supervisionare le esportazioni di grano ucraino, il 27 luglio è stato fondato il Centro di coordinamento congiunto di Istanbul, composto da rappresentanti dei tre paesi e delle Nazioni Unite per consentire il trasporto sicuro da parte delle navi mercantili di prodotti alimentari commerciali e fertilizzanti (pure i fertilizzanti chimici incentivano…).

Putin, quel fascistone, ha lanciato una guerra contro un Paese pacifico come l’Ucraina, che voleva uscire dal patto di Varsavia  (Patto di Alleanza politico-militare fondato nel 1956 tra l’Unione Sovietica e le democrazie popolari dell’Est europeo), per entrare nel patto Atlantico anticomunista. E pensare che potevano essere autonomi come la Svizzera e uscire dalla repressione militaresca imposta dai due poteri (est- ovest), invece hanno preferito stare col più forte, incentivando solo la guerra tra poveri!! La missione di quel verme di Putin, è quella di conquistare tutto il territorio Ucraino, per evitare che l’Ucraina entri nella Nato. Putin vuole tornare ai vecchi confini, non quelli dell’Unione Sovietica, ma quelli dell’impero russo. Annettere il territorio ucraino è solo il primo passo. Vuole il possesso e il controllo di una parte significativa di questi Stati Uniti d’Europa.

Prima della guerra (dove vengono uccisi migliaia di civili come: anziani, donne e bambini, che la guerra non la volevano di certo), Putin dichiarò ai mass media che i confini della Nato dovevano tornare quelli del 1997, soprattutto per l’area baltica, cioè Lettonia, Estonia e Lituania che nel 1994 hanno aderito alla Nato. L’Occidente invece non ha accettato.

Tra chi trae vantaggio da questa assurda guerra, c’è la Nato anticomunista; i Paesi europei a est, quelli centrali e i baltici, sono invece in grave pericolo. Questa guerra riguarda tutto l’Occidente!

Ma se vogliamo guardare al nostro passato, ricordiamoci anche dei danni fatti da quel traditore di Togliatti con l’amnistia del 1946, concessa ai fascisti dopo la II guerra mondiale, i quali sono diventati poi non più fascisti ma di centro (sempre loro sono, si sono riciclati nella Dc), fondando insieme ai cattolici (partigiani bianchi), la democrazia cristiana di destra (braccio armato dell’Occidente, dei paesi dell’ Ovest) e di sinistra (braccio armato della Russia dei paesi dell’Est), le due potenze militari ed economiche, vincitrici della II guerra mondiale!!

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Strettamente parlando noi non possiamo avere

una politica estera, poiché noi stiamo,

e vogliamo stare fuori e contro l’attuale

spartizione del mondo in stati rivali.

Per noi non vi sono stranieri.

E. Malatesta

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Né con la NATO, né con la Russia: Anarchia, l’unica via!

Solidarietà a tutti i compagni/e Anarchici arrestati

Cultura dal basso contro i poteri forti

Rsp (individualità Anarchiche)