Morandi: il ponte (spro)fondato da società anonime…

Il 14 agosto, i mass media scrivono che per l’anniversario per il crollo del ponte Morandi (GE), avvenuto nel 2018, c’erano anche quei pagliacci massoni di Mattarella e Draghi (pagliacci perché conoscono benissimo la prassi occulta che c’è dietro al business miliardario), che davano la solidarietà ai 43 morti sotto il ponte: civili morti  a causa della non manutenzione (se magnavano tutto loro). Perfino i manager mentirono sullo stato del ponte.

Nel 2020, quattro periti incaricati di individuare le cause del disastro, depositarono 476 pagine al gip Angela Maria Nutini e firmati dagli ingegneri Giampaolo Rosati, Massimo Losa, Renzo Valentini e Stefano Tubaro, che dichiarando che il danno è stato causato da  Autostrade, e che si poteva evitare, se speculavano meno. A far crollare il ponte, secondo loro è stato il cedimento dello strallo (lato mare) della pila 9, il capitello individuato e chiamato poi come ‘reperto 132’. Nelle ultime settimane la posizione degli ex vertici di Aspi e di Atlantia, i responsabili della costruzione e  manutenzione del ponte, si era  appesantita ma rimangono sempre impuniti. Nell’indagine i giudici del riesame hanno bollato Giovanni Castellucci ex ad di Autostrade (la società concessionaria del business) come uno spregiudicato, senza scrupoli, che non ha guardato di certo la vita e l’integrità degli utenti che usufruivano delle autostrade, compiendo azioni di  omissioni in concorso, relative alla pratica e alla manutenzione della gestione delle autostrade, condotte con una persistente politica del profitto personale e aziendale. I giudici hanno poi constatato che l’ultima manutenzione del rivestimento sui  piloni con tiranti nuovi, fu fatta solo nel ’93.

Già nel 2017 c’era stata una delibera che dava il via al rinforzamento dei gli stralli delle pile 9 e 10, ma mai eseguiti, se fossero stati fatti avrebbero evitato il crollo del ponte.

Gli ultimi interventi sul ponte sono stati eseguiti dal 1982 al ‘93, e i problemi erano sempre gli stessi: danni al calcestruzzo con distacchi per effetto della ossidazione delle armature, passaggi di umidità, difetti di esecuzione, e sostanze corrosive di  natura fisico-chimica sulle superfici esterne del calcestruzzo, e fessure, con  lesioni di solette, pareti e tiranti. Ma la cosa più preoccupante e assurda di tutta questa storia è che già nel 2019 i giudici avevano evidenziato uno stato diffuso di corrosione dei cavi d’acciaio degli stralli, i tiranti che collegavano la piattaforma stradale alla sommità della pila 9, quella crollata, ma hanno occultato tutto, i massomafiosi. Per quanto riguarda il “reperto 132C”, cioè il pilone 9, quella che secondo la Procura sarebbe stata la prima a spezzarsi causando il crollo, le analisi hanno confermato che il ponte ha ceduto per la corrosione dei cavi che lo costituivano, non per altre cause, ma per Il processo di corrosione che è cominciato sin dai primi anni di vita del ponte (costruito già precario, per specularci) ed è progredito senza arrestarsi fino al momento del crollo, determinando l’usura dei trefoli (i cavi d’acciaio), che costituivano l’anima dei tiranti, elementi essenziali per la stabilità dell’opera. I periti quindi puntualizzano che i problemi del ponte sono iniziati subito, in tutte le sue fasi di vita, a cominciare dalla  concezione/progettazione dell’opera. Quindi secondo gli ingegneri incaricati dal gip, non c’è stato caso fortuito o incidenza di fattori esterni, il ponte era destinato a crollare per carenza di manutenzione, che causò la corrosione che ha determinato la rottura dei fili, che avrebbe portato inevitabilmente al collasso della struttura anche solo per il grande flusso di automobilisti e di camion che lo attraversavano giornalmente.

Ma facciamo un po’ di storia per capire meglio il problema :

Il ponte Morandi fu progettato dall’ingegnere Riccardo Morandi (foto sopra) nel 1963 e costruito da due società: la  Società Italiana per Condotte d’Acqua e la  Società Italiana per le Strade Ferrate Meridionali fino al 1970.

La  Società Italiana per Condotte d’Acqua  è stata fondata nel 1880 come società anonima (ecco l’enigma massonico), alle dipendenze dell’Amministrazione della Sede Apostolica che, invece di distribuire i soldi ai poveri che per la  loro amara condizione sociale hanno sempre sofferto un destino amaro, hanno sempre pensato solo di arricchirsi sempre di più accumulando soldi illegali (speculazioni fatte anche sulle disgrazie dei poveri), nascondendoli nella loro banca mondiale, privata, chiamata Ior e ancora attiva. La Società era stata quotata  in borsa a Milano nel 1884 dall’ambiguo finanziere Michele Sindona che la vendette poi al gruppo IRI-Italstat, per poi essere acquistata  dal gruppo IRI-Iritecna. Nel 1997 la società Italiana per Condotte d’Acqua viene privatizzata da Fintecna e data in  cessione alla Ferrocemento Costruzioni e Lavori Pubblici spa del costruttore romano Paolo Bruno. Nel  2013 cambia padrone  e alla guida della società  entra la figlia Isabella e suo marito Duccio Astaldi, rappresentante della famiglia Astaldi (una multinazionale italiana di costruzioni faraoniche, con sede a Roma). Dal 2016 la società cambia nome e si chiama Condotte, e fa parte del gruppo Grandi Opere General Contracting, controllata dalla holding Ferfina della famiglia Bruno Tolomei Frigerio, con Duccio Astaldi presidente del consiglio di gestione e Franco Bassanini presidente del consiglio di sorveglianza. La prima opera eseguita da questa società anonima (occulta), è stato il Canale Villoresi lungo 80 km, un business di 16 milioni di lire. Poi la società costruì anche tunnel ferroviari, centrali idroelettriche, sbarramenti, 640 acquedotti, viadotti (tra cui anche il Ponte Morandi), grattacieli. La società ha eseguito anche i lavori per la costruzione del Traforo del Monte Bianco, il traforo del Brennero (Condotte ha una partecipazione del 35%; gli altri soci sono le austriache Porr e Interregger e l’italiana Itinera), il ponte Storstrom in Danimarca insieme a Itinera, il cantiere in Algeria in consorzio con Rizzani De Eccher per 150 chilometri di ferrovia, la Città della Salute di Sesto San Giovanni con Lombardia Infrastrutture come ente appaltante (massomafia, quella che aveva definito ed evidenziato Falcone), Figuriamoci se personaggi così viscidi, non partecipavano al business miliardario della costruzione della Tav, ferrovie costruite per reggere i treni ad alta velocità (che presa in giro!). Infatti costruirono la Tav Verona-Brescia e la Tav Verona-Padova e il terzo valico Milano-Genova.

La Società Italiana per le Strade Ferrate Meridionali invece, è una società ferroviaria privata, fondata nel 1862 dal conte Pietro Bastogi (foto sopra), gestì le linee ferroviarie da nord fino al versante adriatico e meridionale, uno speculatore come il suo compare predecessore, il conte Cagliostro (truffatore, alchimista ed esoterista italiano). Dal 1885 assunse la ragione sociale di Società Italiana per le Strade Ferrate Meridionali, e della Rete Adriatica. Nel 1906 in seguito alla nazionalizzazione delle linee ferroviarie da parte dello stato, la società si trasformò in finanziaria investendo nel settore elettrico, in imprese immobiliari e di costruzione, in obbligazioni e titoli di stato nazionali ed esteri. Assorbita dall’IRI dopo la Crisi del 1929, viene risanata e riprivatizzata nel 1937. Nel 1972 la società assume la denominazione di Bastogi Finanziaria, nel 1978 di Bastogi IRBS e nel 1987 di Bastogi Spa.

Sindona Marcinkus: Il tandem di ferro

Ma per spiegare meglio chi c’è dietro al crollo del Ponte Morandi a Genova, vi spieghiamo in due righe chi era quel massone piduista di Michele Sindona (nella foto col cardinal Paul Marcinkus): era dentro alla mafia (ultimo gradino), alla massoneria (P2) e ai servizi segreti. E’ stato anche un faccendiere, un banchiere e un criminale italiano. Sindona è stato il banchiere della Banca privata del vaticano, dove iniziò la sua carriera e il suo business speculativo, con la collaborazione del suo compare il Cardinal Montini. Il piduista Silvio Berlusconi (numero di tessera 1816), se oggi viaggia con un elicottero privato e apre cantieri da 500 miliardi al giorno alla periferia di Milano, lo deve a Sindona. Il padre Luigi era direttore della Banca Rasini, una banca che era il centro per il riciclaggio dei capitali sporchi della massomafia. Ma il governo Berlusconi non viene incentivato solo da Sindona, ma anche con l’approvazione della legge Tremonti (che agevola i grossi imprenditori, lo stato e le banche) e che porterà alla Fininvest un vantaggio fiscale di 250 miliardi. Berlusconi ha ricoperto 4 incarichi come presidente del consiglio dal ‘94 fino al 2011, è imputato in oltre 20 procedimenti giudiziari. Nel 2013 come premio per i suoi malaffari, viene riciclato come senatore (nonostante tutti i suoi precedenti giudiziari!!), viene condannato in via definitiva a 4 anni di reclusione e all’interdizione ai pubblici uffici, quando esce si fa sostituire per il suo grande business massomafioso dal suo compare Mario Monti, che a sua volta ci impone nel 2021 come presidente del consiglio dei ministri Mario Draghi. Ma la carriera massonica occulta di Berlusconi continua, alle elezioni del 2019 viene eletto come parlamentare europeo. E così la tarantella non finisce, rimane ancora un problema grosso che va analizzato, evidenziato e risolto il prima possibile. Per approfondire meglio il problema vi consigliamo di leggere il libro intitolato: “L’Odore dei Soldi”, scritto dal giornalista di Repubblica Marco Travaglio. Un libro contro gli avversari di Berlusconi, che non hanno mai ‘saputo’ usare queste prove per una seria campagna politica contro il Cavaliere P2ista e pedofilo.

Massoneria: leggende e verità - Informareonline.com

La P2 è una loggia massonica formata da politici, banchieri, imprenditori e carabinieri, fu fondata nel 1877, col nome di Propaganda massonica, un’associazione a delinquere, una loggia che fa parte della massoneria italiana (Fratelli d’Italia).

Espropriamo i soldi dello IOR e diamoli ai veri destinatari, alla povera gente, così risolviamo la povertà in tutto il mondo, dando dignità e diritti per tutti, senza escludere nessuno.

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Solidarietà ai parenti delle vittime, morti nel crollo del ponte Morandi.

Solidarietà alle compagne e ai compagni Anarchici arrestati e rinchiusi nei carceri-lager italiani.

Canzone anarchica-https://www.youtube.com/watch?v=N3EpuPCK7R0

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L’autorità corrompe chi la possiede

e degrada chi ne è vittima.

A. Berkman

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Cultura dal basso contro i poteri forti

Rsp (individualità Anarchiche)