Il 12 ottobre la portaerei Uss Ford (foto sopra), è arrivata sul mediterraneo orientale, partendo dal porto di Trieste dove era ormeggiata. Il Pentagono (sede generale del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti d’America) ha deciso che la portaerei Uss Ford a propulsione nucleare dovrà difendere Israele e incentivare la guerra contro i palestinesi molto più poveri di Israele a livello economico, ma pieno di materie prime, che gli stanno rubando, portando via con la prepotenza e adesso con la nuova guerra, che gli israeliani colonialisti, la fanno passare come una guerra di religione. La portaerei a propulsione nucleare Gerald R. Ford della Marina Militare statunitense (Nato), ha sostato anche in Italia, ancorata nella rada di Trieste, alcuni chilometri al largo del castello di Miramare, da domenica 17 a giovedì 21 settembre. La portaerei Ford si trovava in Italia come alleato dell’Ucraina, contro la Russia. La portaerei in questi giorni ha ricevuto l’ordine di dirigersi verso il Mediterraneo orientale ed è arrivata nel Mar Mediterraneo da giugno 2023 dopo una fermata in Norvegia.
Teniamo presente che, dopo i danni di Cernobyl nel 1987, in Italia, attraverso un referendum dove abbiamo detto No al nucleare! Ma a questi dittatori non gli frega niente delle nostre decisioni e ragioni.
La Gerald R. Ford è la prima nave della nuova classe di portaerei a propulsione nucleare CVN-21 della U.S. Navy, la costruzione è iniziata l’11 agosto 2005 nei cantieri navali di Newport News in Virginia ed è stata consegnata alla U S. Navy il 22 luglio 2017! La portaerei è lunga 333 metri, è alta 76 metri e pesa circa centomila tonnellate, a bordo ci sono 90 velivoli da combattimento, tra caccia, aerei da trasporto e sorveglianza aeronavale ed elicotteri. La classe Ford, di cui l’unità diretta nel Mediterraneo orientale è entrata in servizio nel 2017, dopo sei anni dall’ordine, rimpiazzando dopo mezzo secolo la Uss Enterprise (è stata la prima portaerei a propulsione nucleare della storia e l’ottava unità degli Stati Uniti d’America).
Insieme alla portaerei Uss Ford, gli Stati Uniti invieranno l’incrociatore Uss Normandy, i cacciatorpedinieri missilistici guidati della classe Arleigh-Burke Uss Thomas Hudner, Uss Ramage, Uss Carney e Uss Roosevelt e potenzieranno gli squadroni di caccia F-35, F-15, F-16 e A-10 dell’Usaf già schierati nella regione vicino orientale. Oltre all’invio del gruppo portaerei, l’amministrazione Usa si è detta pronta a fornire (agli israeliani), oltre alle armi, ulteriori attrezzature e risorse, comprese le munizioni.
Dopo il referendum contro il nucleare del 1987, il nucleare non è stata più una tecnologia energetica di utilizzo e sviluppo in Italia. La scelta del governo fu suggellata dagli italiani coi tre referendum abrogativi, che non vertevano sull’impossibilità di realizzare nuove centrali, ma che abrogavano gli oneri compensativi che sarebbero spettati agli enti locali individuati per la costruzione di nuovi impianti (la solita pagliacciata politica all’italiana). In Italia non sappiamo come smaltire le scorie nucleari prodotte delle 4 centrali nucleari che ci sono ancora oggi, eppure queste merdacce di politici, ci ritentano ancora!!: Come dicevamo, abbiamo quattro centrali nucleari: Trino Vercellese (nella foto), Caorso (Piacenza), Latina e Garigliano (Caserta); poi c’è l’impianto Fabbricazioni Nucleari di Bosco Marengo (Alessandria) e i tre impianti di ricerca sul ciclo del combustibile di Saluggia (Vercelli), Casaccia (Roma) e Rotondella (Matera). Quante sono le scorie nucleari in Italia? Secondo il nuovo censimento dell’Isin, l’Ispettorato sulla sicurezza nucleare, ci sono 26 depositi e i 19 stoccaggi minori di rifiuti radioattivi disseminati il Belpaese, dal Piemonte alla Sicilia. La dismissione di queste quattro centrali (Cancerogene – probabilmente abbandonate, senza manutenzione) è ancora ferma al 40%.
Sempre in questi giorni gli Stati Uniti (Nato) hanno inviato nel Mediterraneo il gruppo portaerei del Uss Eisenhower, che si aggiunge a quello del Uss Ford.
Noi pensiamo che gli israeliani avrebbero dovuto essere più umani e comprensivi col popolo palestinese, visto che anche loro hanno provato nel periodo nazifascista le discriminazioni razziali e religiose attuate dal regime dittatoriale su di loro, quando li mettevano nelle camere a gas per eliminarli, perché considerati un popolo inferiore ai nazisti e ai fascisti.
I palestinesi hanno sempre visto gli israeliani come colonialisti che, insieme alle potenze europee (più ricche), già tra la seconda metà dell’Ottocento e la I guerra mondiale, gli rubavano le loro terre sfruttandone le loro risorse primarie, lasciandoli sempre alla fame e in povertà! Come è successo anche all’ Africa, all’Asia e all’America Latina. Perché ritenuti da loro ignoranti, arretrati o selvaggi.
Insomma adesso è in corso una guerra che non è certo stata organizzata dai civili, ma dai servizi segreti israeliani e palestinesi, i civili sono sempre quelli che ci rimettono e che pagano il contesto economico, politico e militare.
Ma la pagliacciata politica all’Italiana non è finita qua: sempre il 12 ottobre, il leghista cattofascista Matteo Salvini ha dichiarato ai mass media che vuole fare una centrale nucleare a Milano nel 2032.
Il ministro (è pure cinico; merdaccia!) ha sottolineato che l’anno 2032 non è stato indicato a caso, ma perché “nel 2032, il primo treno passerà per la Torino-Lione. Lo stesso anno il primo treno viaggerà da Bolzano a Innsbruck in 25 minuti e un altro treno passerà sul Ponte sullo Stretto. Nel 2032 ci sarà anche il primo treno sulla metro che a Roma unisce l’Altare della Patria con Roma Nord”. C’è un piccolo problema Salvini: chi viaggerà su quei treni, se sperpererete tutti i soldi degli italiani, già molto provati dalle vostre mangerie?
Al progetto della nuova centrale nucleare del 2032, partecipano anche tre ministri, ha spiegato Salvini: “Io della Lega, Pichetto di Forza Italia e Urso di Fratelli d’Italia, stiamo mettendoci d’accordo con quattro ministeri, Imprese, Ambiente, Infrastrutture e Mef (Ministero dell’Economia e delle Finanze)”.
Sul progetto della centrale nucleare italiana è intervenuto anche il ministro dell’ambiente Gilberto Pichetto Fratin (foto sotto), dichiarando il suo consenso alla centrale Nucleare.
Ma non c’è solo quell’ipocrita razzista, mangiasoldi di Salvini, ci sono anche quelle merdacce del governo Meloni che stanno spingendo sul nucleare per detenere il potere politico, vogliono accelerare i tempi per imporci il ‘nucleare green’: i cattofascisti lo chiamano green per convincerci e prenderci in giro meglio. Salvini ha chiesto ad alcuni tecnici “quanto tempo ci mettiamo per costruire la centrale Nucleare a Milano se partiamo domani: nel 2024?” Il ministro delle Infrastrutture dichiara che se si riesce a superare il dibattito ideologico su referendum si e referendum no, secondo anche i tecnici (manager del business…), ci vogliono 7-8 anni e nel 2032, appunto, si può accendere il primo interruttore.
In stragrande maggioranza, abbiamo detto No al nucleare col referendum nel 1986, quindi il nucleare è già fuori tempo massimo rispetto agli obiettivi Ue e dell’Accordo di Parigi, sul quale Salvini ha preferito soprassedere, forzando le previsioni degli esperti filo-nucleari. Milano aveva già il primato che le fu dato nel 1883: con l’apertura della centrale di Santa Radegonda progettata da Giuseppe Colombo, si dotò della prima centrale termoelettrica italiana e della prima dell’Europa continentale, dopo le centrali di Holborn a Londra aperta nel giugno del 1882 e di Pearl Street a Manhattan inaugurata nel settembre dello stesso anno.
Ma non è finita qua: il ministro dell’ambiente però, in questi giorni sta litigando con Salvini perché la centrale nucleare la vorrebbe invece a Torino.
Ma questi battibecchi (marketing), servono per detenere il potere politico economico e militare, ma il nucleare, lo aveva già tirati fuori nel 2008 il cavaliere (fu)Berlusconi, poi abbandonato in seguito al referendum contro il nucleare del 2011, avvenuto subito dopo l’incidente di Fukushima (foto sotto).
I referendum abrogativi in Italia del 1987 si tennero l’8 e il 9 novembre dopo il disastro di Černobyl’, avvenuto nel 1986. Le cause di Černobyl’ andavano ricercate, oltre che in errori umani, nell’insufficiente attenzione che i progettisti sovietici avevano dato alle misure di sicurezza. Ecco perché gli ambientalisti ma non solo, anche chi conosce le misure di sicurezza in Italia, vollero che si votasse per porre un freno alla costruzione di centrali nucleari in Italia..
Le radiazioni ionizzanti danneggiano il DNA delle cellule e alterano l’ambiente che le circonda. Da queste trasformazioni può prendere il via il processo che porta allo sviluppo di un tumore nell’organismo umano e animale.
Ma non è finita qua: ieri 13 ottobre, la sottosegretaria alla Difesa Isabella Rauti (foto sopra), dichiara ai mass media che l’Italia comprerà i tank tedeschi Leopard 2, come è stato deciso dalla Nato euro-atlantica al vertice di Vilnius l’11 e 12 luglio. Questi tank tedeschi Leopard 2 ci costano a noi italiani 6 miliardi di euro, spese fatte in un periodo storico dove sia i poveri (che sono sempre stati poveri, cioè schiavi, pagati poco e in nero), che la classe media (dei padroni) e piccola borghesia (negozianti) si stanno impoverendo (chissà cosa ci combinano adesso questi falsi ipocriti e classisti, attaccati sempre alle palle dei preti per rassicurarsi il paradiso!!).
Secondo l’osservatorio Ares Difesa, Rauti ha indicato in 250 carri armati il requisito dell’esercito italiano per far fronte agli impegni presi con la Nato, per mandare e incentivare la guerre in atto tra in Ucraina e Russia e adesso anche la guerra tra la Palestina e Israele! I carriarmati che mandano per incentivare le guerre sono: 125 Ariete C2, di cui l’esercito italiano già disponeva, e ora, anche i nuovi Leopard 2 prodotti da Krauss Maffei Wegmann. Nel corso dell’audizione della Rauti non è stata specificata la versione dei carri armati, ma si suppone che sarà selezionato lo standard più recente che è l’A8: quest’ultimo prevede una serie di sistemi di protezione attiva a partire dal Trophy israeliano: una sorta di micro-Iron Dome che intercetta i missili anti-tank. Tuttavia, il peso di 67 tonnellate ne condiziona lo spostamento su strada e il cannone da 120 millimetri non ha il caricamento automatico. La Rauti (nella foto col padre), ha spiegato che il programma Ariete C2 AMV, gestito dal CIO (Consorzio Iveco Defence Vehicles – OTO Melara, ora Leonardo) andrà avanti (sono già stati stanziati 850 milioni nel corso del 2022!) e quindi l’esercito italiano tornerà ad avere, dopo diversi anni, una doppia linea di carri armati. Sembra che i politici (ci mancava solo la figlia di Pino Rauti…) giocano a Risiko o a un gioco di guerra (che ultimamente, ce ne sono anche troppi…), ma che ci vadano loro a farsi ammazzare!
Ecco dove vanno a finire i 250 miliardi di euro dell’Europa dati all’Italia a fondo perduto: per aumentare le spese militari e costruire altri armi! Spese sottratte ad altri ambiti importanti della spesa pubblica con lo scopo di adeguarsi ai nuovi parametri Nato anticomunista volti a proseguire e a intensificare la guerra contro la Russia stalinista.
L’Italia oltre a buttare via i soldi pubblici (attraverso il malaffare e le tangenti) distrarre risorse a importanti settori della spesa pubblica (come ad es. le famiglie andate in povertà, le scuole e la sanità) che andrebbero maggiormente finanziati, la corsa agli armamenti non fa che prolungare il conflitto rendendolo ogni giorno più cruento per via dell’utilizzo di armi sempre più pericolose; le ultime in ordine di tempo sono le bombe a grappolo, vietate da un’apposita convenzione. In ogni caso, il governo italiano, coi militari e pure i produttori di armi, non può esimersi (data la sua subordinazione all’Alleanza atlantica) dalla necessità improrogabile, messa in evidenza dai vertici della Nato, di avere a disposizione una massa di manovra corazzata di alto livello per qualunque evenienza, a dal supporto a Kiev e a agli israeliani, che continua ad essere il principale obiettivo del blocco atlantico.
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Solidarietà agli anarchici/che, rinchiusi ingiustamente in carcere: liberi subito!
Basta armi! Basta guerre!
Anarchia: l’unica via!
Tu e io, tutti noi, vogliamo vivere.
Possiamo vivere una volta sola e, giustamente,
vogliamo farlo bene. Finché viviamo
tutto il nostro essere brama la gioia e il riso,
il Sole e la felicità. E’ giusto che dobbiamo esserne
privati e che dobbiamo per sempre rimanere
schiavi di un pugno di uomini
che la fanno da padroni?
A. Berkman
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Cultura dal basso contro i poteri forti
Rsp (individualità Anarchiche)