Forza nuova e pagliacciata vecchia…

Il 7 settembre i mass media annunciano che Forza Nuova il 28 ottobre organizzerà ‘La marcia su Roma contro lo ius soli e l’immigrazione. “Una manifestazione patriottica, non filo-fascista o nostalgica”, dice quella merda esaltata di Roberto Fiore, leader di Fn, movimento di estrema destra. “Vogliamo sfilare nel centro di Roma, il ministero degli Interni sbaglierebbe a vietarla, a rispondere a un movimento di popolo, a una rivoluzione in atto, la marcia non è contro il ministro dell’Interno Minniti. Una data simbolica: 95 anni fa ci fu la marcia su Roma che portò al governo Mussolini. Ora Forza Nuova ci riprova. La marcia vìola la Costituzione antifascista…

A proposito di ambiguità: la marcia su Roma, chiamata dai fasci rivoluzione, fu una manifestazione armata organizzata dal Partito Nazionale Fascista (PNF), guidato da Benito Mussolini. Il 28/10/1922, 25.000 camicie nere si diressero sulla capitale. La manifestazione eversiva si concluse con successo quando, il 30 ottobre, il re Vittorio Emanuele III decise di incaricare Mussolini di formare un nuovo governo.

Ma chi sono quelle merde di Forza nuova?

Forza Nuova è stata fondata nel 1997 da Roberto Fiore e Massimo Morsello, capi e teorici del nazifascismo. Dal 2008 è presente con proprie sedi in tutte le regioni d’Italia. Nel periodo 2003-2006 ha collaborato col cartello di Alternativa Sociale guidato da Alessandra Mussolini, stringendo collaborazioni anche con la Casa delle Libertà. Forza Nuova si formò inizialmente all’interno della Fiamma Tricolore come un suo movimento di base, per poi iniziare l’iter che lo ha portato ad essere partito….

Roberto Fiore fu uno dei fondatori di Terza Posizione; venne condannato dalla magistratura italiana per il reato di associazione sovversiva e banda armata nel 1985. Cofondatore del movimento fu il cantautore Massimo Morsello, il quale sempre nel 1985 fu ritenuto membro dei NAR e venne anch’egli condannato per i medesimi reati. Nel 1986 grazie all’amicizia con Nick Griffin, Fiore e Morsello riescono a fondare l’agenzia Meeting Point, collegata con l’italiana Easy London (presente con 15 filiali in Italia) che conta circa 1300 appartamenti in Inghilterra, tra cui una catena di ristoranti, negozi con merce rigorosamente made in Italy, una casa discografica, un’agenzia che organizza concerti e alcune scuole di lingua (organizzate militarmente, proprio come la scuola Hyperion fondata da Duccio Berio)…. Tra il Novembre 2012 e il Novembre 2013 i frequentatori del circolo di Forza Nuova in via Lidia a Roma si sono resi responsabili di 50 o più aggressioni razziste, a danno di cittadini bengalesi, scelti come vittime, perché ritenuti dagli aggressori immigrati inermi e restii a denunce. Forza Nuova nasce come Club di ultras croati. Successivamente, un ex giardiniere del Pentagono e imbianchino della Casa Bianca, Roberto Fiore fonda il gruppo di estrema destra anche in Italia nel 1992.

Roberto Fiore e Massimo Morsello sono stati condannati per appartenenza ai Nuclei Armati Rivoluzionari (Nar) ma per 20 anni si sono nascosti a Londra per sfuggire alla giustizia italiana, secondo il Guardian, sono agenti del servizio segreto Mi6, l’equivalente britannico della Cia. I due sono stati condannati nel 1985 per associazione sovversiva alla fine del processo per l’attentato alla stazione di Bologna (1980) in cui persero la vita 85 persone. Secondo il Guardian, Fiore e Morsello arrivarono in Gran Bretagna dal Libano, dove erano stati reclutati nei primi anni ’80 dal Mi6. I britannici in quei momenti di guerra civile avevano disperato bisogno di informatori nelle file dei gruppi terroristici (per manovrarli) mediorientali dove agivano estremisti europei di varie tendenze. Le richieste di estradizione da parte italiana per Fiore e Morsello non furono mai esaudite né da Margaret Thacher, che pure aveva promesso una lotta senza quartiere al terrorismo, né dal suo successore John Major. I teorici del nazifascismo Fiore e Morsello, dopo i primi periodi a Londra si sono legati con un gruppo di giovani intellettuali del Fronte nazionale (Nf) britannico, e hanno dato vita a Terza posizione Internazionale nella quale Fiore è ancora coinvolto. Recentemente Fiore ha rivelato di aver riavuto il suo passaporto dal ministero degli Esteri britannico. I due neofascisti rappresentano uno dei tanti punti oscuri che hanno circondato le indagini per il processo della strage di Bologna. Il processo, ricordiamo, è terminato con la condanna all’ergastolo dei galoppini: Valerio Fioravanti e Francesca Mambro.

Ma andiamo più sullo specifico: Il 26/8/1980 la Procura della Repubblica di Bologna arresta 28 militanti di estrema destra dei Nuclei Armati Rivoluzionari. Si tratta di: Roberto Fiore e Massimo Morsello (futuri fondatori di Forza Nuova), Gabriele Adinolfi, Francesca Mambro, Elio Giallombardo, Amedeo De Francisci, Massimiliano Fachini, Roberto Rinani, Giuseppe Valerio Fioravanti, Claudio Mutti, Mario Corsi, Paolo Pizzonia, Ulderico Sica, Francesco Bianco, Alessandro Pucci, Marcello Iannilli, Paolo Signorelli, PierLuigi Scarano, Francesco Furlotti, Aldo Semerari, Guido Zappavigna, GianLuigi Napoli, Fabio De Felice, Maurizio Neri. Interrogati nelle città di Ferrara, Roma, Padova e Parma, tutti saranno scarcerati nel 1981. La sentenza definitiva della Corte di Cassazione arrivò il 23/11/1995 e vennero condannati all’ergastolo, quali esecutori dell’attentato, i neofascisti dei NAR Giuseppe Valerio Fioravanti e Francesca Mambro. L’ex capo della P2 Licio Gelli, l’ex agente del SISMI Francesco Pazienza e gli ufficiali del servizio segreto militare Pietro Musumeci e Giuseppe Belmonte vennero condannati per il depistaggio delle indagini. Il 9 giugno 2000 la Corte d’Assise di Bologna emise nuove condanne per depistaggio: 9 anni di reclusione per Massimo Carminati, estremista di destra, e 4 anni e mezzo per Federigo Mannucci Benincasa, ex direttore del SISMI di Firenze, e Ivano Bongiovanni, delinquente comune legato alla destra extraparlamentare. In un’altra sentenza, pronunciata nel 2004, vennero descritti fatti e documenti che provavano come nell’ambiente del terrorismo di destra si conoscesse già prima del 2 agosto il progetto dell’attentato. Ultimo imputato per la strage è Luigi Ciavardini, con condanna a 30 anni confermata nel 2007. Ma non è finita qua: il 27/6/1980, 35 giorni prima della strage della stazione, sempre dal capoluogo emiliano era partito l’aereo DC9 Itavia per Palermo, misteriosamente abbattuto al largo di Ustica provocando la morte di 81 persone. Nonostante le versioni ufficiali abbiano mantenuto separati i due episodi, esiste tuttavia, secondo alcuni, la possibilità che servizi segreti come CIA e Mossad abbiano meccanizzato l’episodio di Bologna al fine di mettere sotto pressione il governo italiano e il suo filoarabismo ben espresso dal “lodo Moro”, in quanto considerato controproducente agli interessi atlantici. Da qui la protezione del colonnello Gheddafi nell’attacco subìto nei cieli di Ustica il 27 giugno di quella stessa estate….

I mass media hanno annunciato che Roberto Fiore, dal 1° settembre è alla ricerca ufficiale di tre precise tipologie di cittadini disposte a partecipare a “passeggiate (ronde) della sicurezza da svolgersi in tutte le città italiane. Tassisti, tifosi di calcio e pugili cercasi per ronde in tutte le città italiane. Insomma cercano picchiatori senza cervello (bassa manovalanza della politica) per fare i lavori sporchi …..

Ma andiamo ad analizzare quando nascono i gruppi extraparlamentari di estrema destra e i loro intrighi per detenere il potere politico economico, militare

Il partito da cui hanno origine tutti i gruppi extraparlamentari di destra attivi negli anni ‘70 è il Movimento Sociale Italiano (MSI), da cui si distaccano Fronte Universitario d’Azione, Centro Studi Ordine Nuovo e Fronte Nazionale. Fondato a Roma nel 1950 da giovani universitari aderenti alle sezioni giovanili del MSI, il Fronte Universitario d’Azione Nazionale (FUAN) è un movimento politico studentesco; spesso in contrasto con la linea ufficiale di partito, agli inizi degli anni ‘70 se ne allontana, assumendo posizioni più radicali ed extraparlamentari. È questo il caso della sezione romana (detta FUAN Caravella), il cui presidente, Giulio Caradonna, nella “battaglia di Valle Giulia” del 1968, guida l’assalto alla facoltà di lettere occupata. Nel 1956, l’elezione a segretario del MSI di Arturo Michelini, sostenitore di una politica orientata verso alleanze col Partito Nazionale Monarchico e la Democrazia Cristiana, è la causa scatenante del distacco dal partito della frazione più radicale, guidata da Pino Rauti. Nasce così il Centro Studi Ordine Nuovo, movimento culturale di estrema destra. Col cambio di vertice del MSI, che nel 1969 elegge segretario Giorgio Almirante, Rauti scioglie il Centro studi per rientrare nel partito, creando così un’ulteriore scissione.

Rauti sotto la guida di Clemente Graziani fonda il Movimento Politico Ordine Nuovo, che sarà spesso collegato alle organizzazioni armate di destra e verrà sospettato di aver avuto un ruolo negli avvenimenti della “strategia della tensione”. Nel 1973, infatti, 30 dei suoi dirigenti vengono condannati per ricostituzione del Partito Nazionale Fascista e viene decretato lo scioglimento dell’organizzazione….

Molti dei suoi membri, inoltre, anni più tardi verranno indagati per terrorismo, primo fra tutti Pierluigi Concutelli, condannato nel 1976 per l’omicidio del giudice Vittorio Occorsio. Sempre dal Centro Studi Ordine Nuovo si distacca, nel 1960, anche Avanguardia Nazionale, organizzazione politica nazional-rivoluzionaria di estrema destra fondata da Stefano delle Chiaie, che riunisce gli aderenti insoddisfatti della politica di Rauti. Il movimento sarà sciolto nel 1965, ma nel ‘70, in concomitanza col rientro parziale di Ordine Nuovo nel MSI, verrà ricostituito, soprattutto a seguito della partecipazione in blocco degli ex membri alle rivolte studentesche sessantottine. Avanguardia Nazionale teorizzava ipotesi golpistiche e negli anni ‘90 viene infatti indagato per la Strage di Gioia Tauro, per la quale tutti gli accusati sono stati scagionati (impuniti). Ultimo a distaccarsi dal MSI, nel 1968, è l’ex comandante della X Flottiglia Mas, militante della Repubblica di Salò, Junio Valerio Borghese, che fonda il movimento Fronte Nazionale. È sotto questa sigla che il “principe nero” organizza, la notte tra il 7 e l’8 dicembre 1970, un colpo di stato (noto appunto come Golpe Borghese). Il (tentato) golpe prevedeva l’occupazione del Ministero dell’Interno, del Ministero della Difesa, delle sedi RAI e dei mezzi di telecomunicazione (radio e telefoni), la deportazione degli oppositori presenti nel Parlamento, il rapimento del capo dello stato Giuseppe Saragat

Ma chi era Aldo Semerari?

Nasce in Puglia nel 1923. Negli anni ‘70, parallelamente alla sua attività medico-forense, ricoprì un ruolo di cerniera tra formazioni dell’eversione di destra, degli ambienti della criminalità organizzata e di frange estremiste degli apparati di sicurezza, con l’obiettivo di far compiere atti di violenza, strumentali all’eversione e alla destabilizzazione dell’ordine democratico (strategia della tensione). Professore ordinario di medicina criminologica all’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, Semerari era solito dormire su un letto in metallo nero, sormontato da una bandiera con la svastica e protetto dai suoi dobermann, cui impartiva solo ordini in tedesco. Fin dai primi anni ‘50 fu un convintissimo militante della corrente stalinista del Partito Comunista Italiano prima di convertirsi d’improvviso, a partire dai primi anni ‘60, alla destra post-fascista, suggestionato dall’universo dei movimenti politici extraparlamentari come il Movimento Rivoluzionario Popolare, Ordine nuovo e Costruiamo l’azione, l’organizzazione d’ispirazione neofascista nata da un’idea dell’ideologo Paolo Signorelli e di cui Semerari diviene uno dei principali artefici. Semerari era un collaboratore del Sismi, il servizio segreto d’informazione militare, infatti Semerari (sopranominato il Professore nero), grazie alle raccomandazioni del Gran maestro Gamberini, si iscrisse poi alla Loggia P2 (loggia massonica segreta formata da alti gradi militari delle forze armate). Nel 1978, organizzò anche una serie di riunioni politiche nella villa del professor Fabio De Felice a Poggio Catino, con alcuni componenti della banda della Magliana a cui Semerari illustrò la sua strategia eversiva basata sulla collaborazione fattiva tra estremismo di destra e malavita comune: bombe e attentati ad obbiettivi precisi in cambio di perizie e consulenze tecniche al fine di ammorbidire le sentenze in caso di arresti e detenzioni. Semerari, grazie alle sue conoscenze altolocate, custodiva molte informazioni legate agli anni di piombo e della strategia della tensione, segreti che, se rivelati, avrebbero avuto effetti quantomeno devastanti per la repubblica democristiana cattosinistroide….

Il 1 aprile 1982, Aldo Semerari lo trovarono morto su una Fiat 128, parcheggiata proprio di fronte all’abitazione del camorrista Vincenzo Casillo, «braccio destro» del boss Raffaele Cutolo.

Ucciso dalla camorra per il suo doppio gioco e per le alleanze coi servizi segreti…

Dalla sua parte, per il suo ricettario, passarono un po’ tutti. Da Luciano Liggio alle agguerrite batterie della Banda della Magliana di Nicolino Selis, Franco Giuseppucci “il Fornaretto”, Marcello Colafigli. Da Alessandro D’Ortenzi “zanzarone”, al clan dei Marsigliesi fino al boia di Albenga, Luciano Luberti. Fior di mafiosi al suo cospetto diventavano agnelli. Lui studiava e poi sentenziava: matto. Per un insano di mente non c’è posto in galera. Bussarono al suo studio romano camorristi e mafiosi pagandolo profumatamente per i suoi servizi. C’erano anche i “neri” come Paolo Signorelli o Fabio De Felice teorici, come il professore, di una comune prospettiva rivoluzionaria per camicie nere e bolscevichi. Passò per le sue mani anche un giovane Pier Paolo Pasolini e Semerari fu utile a bollarlo (discriminarlo) come un omosessuale. Precedente necessario per la messinscena dell’Idroscalo. Aldo Semerari ha ricoperto lo stesso ruolo che ebbe Corrado Simioni e Giovanni Senzani coi gruppi extraparlamentari di estrema sinistra. Teniamo presente che Senzani era un Criminologo e docente e fu consulente del ministero di Grazia e Giustizia (ecco l’ambiguità) ed ebbe incarichi universitari a Firenze e Siena dove fece proselitismo…..

La vita di Aldo Semerari, le vicende legate alla sua scomparsa e il processo per il suo omicidio sono stati approfonditi da Corrado De Rosa nel libro “La mente nera“.

la mente nera recensione

Il 28/10/2015 Duccio Berio viene ascoltato dalla Commissione parlamentare d’inchiesta. L’uomo fondatore della scuola Hyperion ha detto che il suo gruppo si dedicava alla vita comunitaria e si teneva ben lontano da quelli che avevano scelto la lotta armata. Non c’entra niente col caso Moro e tutto il resto, non aveva neanche sedi a Roma (Hyperion: scuole fondate a Roma nel 1978) via Nicotera e viale Angelico, lui personalmente non ha mai conosciuto Tony Negri, né Franco Piperno. Scalzone sì. “Mio padre del Mossad come dice Alberto Franceschini? Se lo è inventato, era piuttosto un massone: 33° grado” (P2). La scuola di lingue Hyperion è stata fondata a Parigi nel 1976 da Duccio Berio, Vanni Mulinaris e Corrado Simioni. Berio davanti alla commissione si è dimostrato molto disponibile a rispondere alle domande e ha voluto apparire come un uomo lontano dalla politica e dalla militanza, impegnato nella attività ricreative del suo gruppo, che si finanziava facendo pulizie nelle case e alla sua professione di rappresentante nell’industria della gomma. Eppure l’audizione è stata più importante di quanto lasciano apparire le spiegazioni minimaliste di Berio: ad esempio, è interessante un suo lontano ricordo, quando venne avvicinato da un agente del Sid (“un certo Ballini”) che gli propose, già nel 1972, di fare l’infiltrato (per manovrarle) all’interno delle Br che andavano organizzandosi….

Ma quando la commissione chiese a Duccio Berio se conosceva Giovanni Senzani lui rispose: “Giovanni Senzani? Mi pare fosse un estremista di destra”. Il senatore Gotor ha chiesto assicurazioni sulla verbalizzazione di quelle parole….

senzani

Durante gli anni ‘70 molti teorici borghesi dell’estrema sinistra italiana, trovarono rifugio in Francia, ricevendo il riconoscimento di rifugiati politici. Il riconoscimento di questo status da parte delle autorità francesi, di fatto, li sottraeva dalle indagini e bloccava ogni richiesta di estradizione. Secondo le dichiarazioni del brigatista Alberto Franceschini nella sua audizione in Commissione, i tre fondatori di Hyperion erano in contraddizione con l’impostazione dei leader storici delle Brigate Rosse, in quanto il gruppo della scuola parigina (soprannominato “Superclan”, ovvero “superclandestino”) è apparso subito molto ambiguo e si divisero (dopo l’attentato in Grecia del 2/9/1970 organizzato dal Superclan, dove morì la zia di Carlo Giuliani. Carlo Giuliani Ricordiamo è stato ucciso da uno sbirro che gli ha sparato una pallottola in testa, durante le cariche repressive del G8 di Genova nel 2001. I vertici di Hyperion avrebbero mantenuto un legame speciale, invece, con Moretti che faceva parte anche lui del Superclan. Questo legame si sarebbe rafforzato nel 1974, dopo la cattura dei capi brigatisti Curcio e Franceschini, a seguito della quale Moretti rimase l’unico tra i capi storici brigatisti in libertà.

Hyperion in realtà era un punto d’incontro tra i servizi segreti di Yalta (guerra fredda), necessario nella logica di conservazione degli equilibri derivanti dagli accordi di Yalta. All’interno dei servizi segreti di Yalta, facevano parte però anche gli Stati Uniti (Franklin Delano Roosevelt) e il Regno Unito (Winston Churchill) che facevano parte anche della Nato anticomunista (ecco l’enigma)…. Proprio la politica di apertura al PCI attuata da Moro, poteva considerarsi una minaccia per gli equilibri del patto Atlantico anticomunista…..

Il Superclan (super-clandestini) fu un’organizzazione terroristica clandestina costituitasi ad opera di Corrado Simioni e dai nuclei di Sinistra Proletaria (progenitrice delle Br) tra il 1970 e il ‘71. La rottura tra Simioni e Sinistra Proletaria avrebbe dato vita a due fazioni: alle Brigate Rosse (ad opera di Renato Curcio, Mara Cagol ed Alberto Franceschini) e dall’altra parte invece il Superclan da parte di Corrado Simioni, Vanni Mulinaris, Duccio Berio ed altri. Gli stessi componenti del Superclan sarebbero tra i nuclei direttivi ed operativi della scuola di lingue Hyperion di Parigi che in realtà era un centro di coordinamento e di influenza di gruppi rivoluzionari di sinistra europei e medio-orientali infiltrati (per essere manovrati) dai servizi segreti occidentali….

La storia è dura e cruda e non dà spazio alla filosofia, ma bisogna avere il coraggio di affrontarla, per evitare che i giovani di oggi che credono ancora nella lotta di classe e nell’eliminazione delle ingiustizie sociali, non cadano nel solito tranello geopolitico militare pianificato dai servizi segreti, attraverso le infiltrazioni nei gruppi extraparlamentari, per evitargli di affrontare le tante contraddizioni avvenute anche negli anni ‘70 durante la lotta di classe…

 

 

Tutti i governi, sedicenti lavoratori, promisero di smantellare le fortezze erette dalla tirannia per tenere in soggezione il popolo; ma, una volta insediati, lungi dallo smantellarle, le fortificarono, per continuare a servirsene contro il popolo.

C. Cafiero

 

Cultura dal basso contro i poteri forti

Rsp (individualità Anarchiche)