Cosa è la musica tekno?

Cosa è la musica tekno?

Gestiva un laboratorio di droga per i rave party d'Italia e d'Europa: arrestato 25enne nel Varesotto

Tekno music o Free Tekno è la musica Techno, suonata nelle discoteche, nei party e nei rave. La differenza è piuttosto funzionale, ma con una distinzione tra musica mainstream (Techno) eseguita nelle discoteche con ingresso a pagamento, ed underground (Tekno), musica sempre da discoteca, ma gratuita e autoprodotta. Questa musica banale che non trasmette input, è caratterizzata da suoni “campionizzati” ovvero un suono qualsiasi (es. uno schiocco di dita) sintetizzato su una scala ritmica che va da c0 a c9 (le varie tonalità). La tekno underground è conosciuta per le feste gratuite, organizzate all’aperto, con musica da discoteca, dove si cerca anche di fare cultura con design, pittura, mostre e manifestazioni New Age…. Il consumo di stupefacenti, principalmente psichedelici, empatogeni e stimolanti è ’motivata’ dai tempi lunghi (nonstop), le droghe come l’eroina invece, sono generalmente inadatte, anche se è stata rilanciata sul mercato a basso costo e molti giovani hanno ricominciato a farne uso. La Tekno rimbomba nel cervello e rincoglionisce (alla faccia delle relazioni umane…) con 150 sino arrivare ai 200 BPM kAsSa BaSsO mantenuta in ripetizione con loop drum n bass jungle tribal con varie pause vocali.

Nascita della musica elettronica

Verso la fine degli anni ‘80 la musica elettronica cominciò a prendere piede in alcune discoteche Italiane; nel giugno del 1990 venne organizzata nella discoteca “Doing”, nei pressi di Aprilia, “The Rose Rave”, evento con migliaia di giovani che pochi giorni dopo costò la chiusura del locale da parte delle autorità. A settembre dello stesso anno, nel Mugello, fu la volta del “World Beat Dance Festival”, grande raduno dedicato alla nascente musica House/Elettronica che radunò circa 4000 giovani da tutta Italia che entreranno gratuitamente (un buon piano di Marketing per formare un movimento di massa formato da cani e porci discotecari). Gli organizzatori dei party nelle discoteche, per evitare la chiusura dei locali (siccome ogni tanto scappava il morto a causa delle paste) si inventarono i Rave party in capannoni e fabbriche abbandonate nelle periferie soprattutto di Roma e Bologna, occupando per 3 giorni con musica da spazzatura (che non trasmette nessun messaggio culturale), a beneficio di pochi furbetti che avevano già esperimentato il business all’oratorio, o che avevano imparato il linguaggio di massa dei centri sociali ….

Verso la metà degli anni ‘90 Roma era l’epicentro di questa ‘ideologia’ che associava la musica elettronica, via via sempre più sofisticata, ad eventi illegali al massimo di 3 giorni (poi, ognuno a casa sua) organizzati in aree industriali abbandonate e capannoni di amianto nella periferia. Nello stesso periodo in Inghilterra venne approvato il Criminal Justice Act che spinse molti giovani appartenenti a varie “tribe” a spostarsi dal Regno Unito arrivando anche fino a Roma: Spiral Tribe e Mutoidi furono i primi ad arrivare nella capitale; questo incontro tra realtà musicalmente, socialmente e politicamente diverse, in poco tempo, anche dopo diverse diatribe, portò alla nascita della cultura frivola dei “Rave” in Italia (nata per declassare la cultura dei movimenti di lotta). Era meglio la musica punk, hardcore, ska o reggae, dove con strumenti musicali ‘da battaglia’, potevi esprimerti e sfogare la tua rabbia contro le ingiustizie sociali.

La musica ska punk nasce negli anni ‘70 nelle periferie di Londra, popolate da un buon numero di immigrati giamaicani. Questo incontro tra diverse culture portò inevitabilmente alla nascita del genere ska punk. Questo genere ibrido trae i ritmi dello ska giamaicano, o meglio la variante britannica sviluppata in seguito, nei tardi anni ‘70, il 2 Tone ska, fondendolo o alternandolo con le dure sonorità del punk hardcore. I primi accenni di ska punk possono risalire alla fine degli anni ‘70 nel Regno Unito, nel pieno periodo 2 tone ska, ovvero un’evoluzione stilistica del primo ska, che includeva elementi punk rock e generalmente rock. Alcune delle prime punk band britanniche, come i Clash appunto, a un certo periodo della loro carriera sperimentarono nuove contaminazioni includendo ska e reggae.

Anche la musica Rap ha superato di molto la musica sintetica dei rave. Il Rap è musica alternativa perché offre la possibilità al giovane di esprimere il suo stato d’animo e la sua rabbia, e di condividere dei messaggi coi suoi coetanei, in un periodo storico dove la socializzazione è diventata opzionale, l’importante è che consumi….

Il Rap è un genere musicale a cui possono accedere tutti, anche chi non ha avuto la possibilità di imparare uno strumento musicale, infatti basta una base musicale prodotta anche col computer, per cantarci sopra le tue incertezze sul mondo di oggi, la tua rabbia contro le ingiustizie sociali, per dimostrare anche il tuo livello culturale, insomma un modo per esprimersi molto importante per i giovani, per sentirsi vivo, unico e sicuro di se stesso, in un contesto sociale dove se non sei omologato vieni isolato, un mondo duro e crudo da affrontare con molto coraggio, dove perfino la solidarietà può nascondere solo un fottuto business per pochi ipocriti….

Ma facciamo un po’ di storia per capire meglio il problema

Piano Chaos – concerti di massa: da Woodstock ai rave party – tecno ….

L’operazione CHAOS era il nome in codice di un piano della CIA elaborato alla fine degli anni ’60 dal generale americano William Westmoreland sotto l’amministrazione Johnson. E’ stata una tipica operazione False flag (falsa bandiera). Base di quest’operazione era, come dice il nome, creare il caos (con le stragi di stato), in modo che l’opinione pubblica richiedesse al governo più controlli e repressione (stato di polizia – dittatura militare). L’operazione raggiunse il suo momento culminante al festival di Woodstock, che si svolse a Bethel, una piccola città rurale nello stato di New York, dal 15 al 18 agosto 1969, all’apice della diffusione della cultura hippie (la piccola borghesia new age scappata dall’oratorio), per usare come cavie mezzo milione di persone, di giovani che erano venuti a questo mega raduno, ignari dell’operazione militare, vittime inconsce di quello che c’era dietro, vennero isolate, immerse nel sudiciume, ingozzate di droghe psichedeliche e tenute ‘sveglie’ per tre giorni interi. La sicurezza per il concerto era stata affidata ad un hippie addestrato nella distribuzione in massa di LSD (oggi ci sono altri tipi di droghe pesanti di moda come mdma, ketamina, crac, speed). Ancora una volta, l’iniziativa sarebbe partita dalle reti dei Servizi segreti Atlantici (anticomunisti). Woodstock fu una trovata di Artie Kornfeld, il direttore della Contemporary Projects Division, una sezione della Capitol Record. Il finanziamento originale proveniva da uno degli eredi di una grande compagnia farmaceutica con sede in Pennsylvania, un certo John Roberts, e da altri due partners. La droga psichedelica LSD era stata sintetizzata per la prima volta da un’altra prestigiosa casa farmaceutica situata in Svizzera: i Laboratori Sandoz. Così iniziarono anche le infiltrazioni nei movimenti rivoluzionari con lo scopo di egemonizzarli e strumentalizzarli, per attribuirgli la colpa di atti estremi (stragi di stato organizzati dai servizi segreti) e quindi diminuire il consenso verso le organizzazioni di lotta Anarchiche e comuniste.

<B>Morto a 102 anni Albert Hofmann<br>scoprì Lsd e ne descrisse gli effetti</B>

Ma non è finita qua: Il Manuale da Campo 30-31 dell’esercito Usa redatto il 18/3/1970 dal gen. Westmoreland, sviluppa i concetti dell’op. CHAOS, così come le appendici FM 30-31 A e FM 30-31 B, dove si trovano descritte le operazioni False flag: “Possono esserci momenti in cui governi ospiti mostrano passività o indecisione di fronte alla sovversione comunista, e, secondo l’interpretazione dei servizi segreti Nato, non reagiscono con sufficiente efficacia (…). I servizi segreti dell’esercito Nato ( Patto Atlantico anticomunista) devono avere i mezzi per lanciare operazioni speciali che convincano i governi ospiti e l’opinione pubblica della realtà del pericolo insurrezionale. Allo scopo di raggiungere questo obiettivo, i servizi devono formare gruppi d’azione speciale tra gli elementi più radicali (…). Nel caso in cui non sia possibile infiltrare i ribelli, può essere utile strumentalizzarli per i propri fini organizzativi. Per raggiungere gli scopi descritti sopra, è utile diffondere droghe pesanti, allo scopo di annientare e manipolare le menti della massa eterogenea. Queste operazioni speciali devono rimanere rigorosamente segrete. Solamente le persone che agiscono contro l’insurrezione rivoluzionaria conosceranno il coinvolgimento dell’esercito Nato negli affari di un paese alleato”. Il 1967 segnò una significante intensificazione nell’aperta guerra culturale contro la gioventù americana. Quell’anno vide l’inizio dei concerti di massa dal vivo. Nei due anni successivi, oltre quattro milioni di giovani si recarono a quasi una dozzina di questi festival, divenendo vittime inconsapevoli del progetto Caos – Mk ultra, dalla quale poi è stata realizzata l’operazione denominata Blue Moon su larga scala, per la sperimentazione di sostanze stupefacenti. Negli anni ‘90 invece ci fu la moda e quindi la diffusione delle ‘droghe da discoteca’ (associazione di sostanze psicoattive, stimolanti e allucinogene come ecstasy, anfetamina, Ketamina) e l’allargamento del mercato della cocaina e il suo uso elitario, fino ad arrivare al consumo diffuso del crack per i poveri. Droghe allucinogene sintetiche che distruggono la mente come il PCP, l’STP e l’LSD (già pubblicizzata dai Beatles), vennero liberamente distribuite durante questi concerti. Questi milioni di partecipanti sarebbero poi tornati nei loro paesi e città per divenire i messaggeri e i promotori della nuova cultura della droga. Una canzone intitolata San Francisco, che aveva venduto qualcosa come 5 milioni di dischi, invitava la gioventù americana a recarsi a San Francisco, «with flowers in their hair» («con i fiori tra i capelli»). Esso divenne il grido di guerra di decine di migliaia di giovani che invasero San Francisco nell’estate del 1968 per unirsi al neonato movimento borghese «hippie». Alcuni di questi giovani divennero facili prede per lo psicopatico Charles Manson….

Dopo i mega concerti all’aperto, negli anni ’70 si diffusero velocemente anche in Italia le discoteche, dove la mafia si conquistò il nuovo business del divertimento di massa, che gestirà fino ai giorni d’oggi: nel gennaio 2014 ad esempio, ci sono stati 10 arresti, eseguiti nei confronti di appartenenti alla cosca Barbaro-Papalia operante nell’hinterland milanese. Il gruppo criminale, originario della Locride, forniva protezione ad alcuni locali della movida milanese attraverso una “sorta di estorsione-tangente” dal cui pagamento gli imprenditori hanno tratto anche “un cospicuo vantaggio”. Tra i “servizi” forniti quello del recupero crediti e dello spaccio. “Sono gli imprenditori a cercare i clan, non più viceversa”.

I rave party invece, nascono come alternativa alla discoteca (cultura di massa), ma il contesto sociale rimane sempre uguale: mediocre, eterogeneo e facilmente omologabile….

Sono sempre raduni di massa, organizzati spesso dai soliti borghesi ambiziosi (teorici), dove si ingrassa perfino lo sbirro infiltrato e la mafia…

La musica tekno, creata dai computer, privata dei testi, serve a egemonizzare le menti da manipolare dall’alto. In questo contesto non riesci a contraddistinguerti dalla massa mediocre, e quindi diventi un burattino in mano a menti ciniche e spietate…

Roberto Cavallaro il 7gennaio 2010 al processo per la strage di Brescia, riferì agli organi inquirenti che, nel 1972, mentre si trovava in addestramento in Francia, apprese dell’esistenza di una operazione segreta della CIA in Italia, denominata Blue Moon, con l’obiettivo della diffusione delle droghe pesanti a base di oppiacei tra i giovani delle principali città italiane e per sviluppare disgregazione sociale, con l’obiettivo di diffondere il consumo di droga negli ambienti sociali vicini all’area della contestazione studentesca. L’operazione Blue Moon “era condotta in Italia dai servizi Nato (patto atlantico anticomunista), utilizzando uomini e strutture che facevano capo alle rappresentanze ufficiali di quei paesi in Italia.”

Ma chi era Roberto Cavallaro?

Cavallaro dopo aver vissuto l’esperienza del ‘68 francese, per un qualche periodo era stato attivista sindacale, prima nella CISL (cattolici fascisti) e poi nella CISNAL. Nel 1972, per un breve periodo collaborò con l’MSI, per passare poi a posizioni più radicali, fondando (con altri) un’organizzazione di picchiatori della “Milano bene”, che aveva un certo seguito soprattutto all’università Cattolica, il Gruppo Alfa. Cavallaro fu arrestato nel 1973, per aver partecipato a quello che lui chiamava colpo dello stato, agli ordini di un “organizzazione” che tirava le fila della Rosa dei venti e di tanti altri gruppi eversivi di ogni colore, utilizzati prima di tutto come leve di provocazione (il disordine crea la necessità di riportare ordine). L'”organizzazione” Rosa dei venti era organizzata dal ‘Supersid’ e sarebbe nata contestualmente all’aborto del colpo di stato chiamato Piano Solo (fatto solo dai carabinieri nel 1964), ed avrebbe avuto una sorta di battesimo del fuoco nella controguerriglia in Alto Adige…..

Perché come diceva un vecchio brigatista, Alberto Franceschini: a 20 anni è facile cadere nelle trappole perché conosci solo metà della mela ….

Meditate mediocri meditate …..

Contro la schiavitù delle droghe pesanti e i loro ideatori: mafia, servizi segreti, fascisti, ps e cc…

 

La ragione non è la virtù delle maggioranze,

ma dell’intelligenza sviluppata attraverso l’uso della libertà

R. Mella

 

Cultura dal basso contro i poteri forti

Rsp (individualità Anarchiche)