Milano: il pellegrinaggio dei fasci. Quando si parla di fasci extraparlamentari, si definisce l’ultimo gradino armato dei servizi segreti…
Il 22 marzo i mass media scrivono che Milano, sarà ricordato nella storia come
il ‘sabato nero’, ma oggi a Milano non saranno solo reduci e nostalgici a ritrovarsi per il centenario della fondazione dei fasci di combattimento. In mattinata al cimitero Monumentale ci saranno anche i reduci della Repubblica di Salò, che si sono dati appuntamento alla cripta degli squadristi fatta erigere da Mussolini nel 1925. Il ‘pellegrinaggio’ è stato approvato sia col consenso della prefettura che della questura di Milano, giustificando l’evento anticostituzionale,(la manifestazione fascista) come una commemorazione funebre e, in quanto tale, non può essere vietata…
Nel pomeriggio i fasci si ritrovano alla casa editrice Spazio Ritter, (incendiata nel 2015,) dove verrà presentato il libro ’23 marzo 1919 – piazza San Sepolcro’. In serata, infine, è previsto il concerto degli ZetoZeroAlfa il cui leader, Gianluca Iannone, è il presidente di CasaPound. Il luogo del concerto (zona Rogoredo?) è tenuto segreto (forse un capannone alla periferia), l’orario non è casuale: 19.19, in omaggio al centenario.
Ma l’allarme non è finito qua, sempre il 22 marzo i mass media scrivono
che: La procura generale di Bologna ha chiesto la revoca del proscioglimento disposto nei primi anni ’90 nei confronti di Paolo Bellini, per iscriverlo nel registro degli indagati con l’accusa di concorso nella strage del 2 agosto. Bellini, ex militante dell’estrema destra, testimoniò come collaboratore di giustizia al processo sulla trattativa Stato-mafia di Palermo del 1992. La richiesta di revocare la sentenza è un ulteriore passo avanti nell’inchiesta che la Procura generale ha avocato a sé sui mandanti e finanziatori dell’attentato, il tutto mentre prosegue davanti al tribunale il processo a Gilberto Cavallini, ex Nar accusato di essere il ‘quarto uomo’. Di aver dato, cioè, un supporto logistico a Valerio Fioravanti, Francesca Mambro e Luigi Ciavardini, i Nar condannati in via definitiva. Nei giorni scorsi proprio dal dibattimento era emerso che la Procura generale ha indagato per depistaggio l’ex generale Quintino Spella, all’epoca responsabile Sisde a Padova….
La strage di Bologna è stato un attentato commesso sabato 2 agosto 1980 alle 10:25 alla stazione ferroviaria di Bologna Centrale (Patto Atlantico anticomunista: strategia della tensione – stragi di stato). È considerato uno dei più gravi attentati verificatisi negli anni di piombo, assieme alla strage di Piazza Fontana del dicembre 1969, alla strage di piazza della Loggia del 28 maggio 1974 e alla strage dell’ Italicus del 4 agosto 1974. Come esecutori materiali furono individuati dalla magistratura alcuni militanti di estrema destra appartenenti ai Nuclei Armati Rivoluzionari, tra cui Valerio Fioravanti. Gli ipotetici mandanti sono rimasti sconosciuti, ma furono rilevati collegamenti con la criminalità organizzata e i servizi segreti deviati… Nell’attentato rimasero uccise 85 persone e oltre 200 rimasero ferite. Le indagini si indirizzarono quasi subito sulla pista neofascista ma solo dopo un lungo iter giudiziario e numerosi depistaggi (per cui furono condannati Licio Gelli, Pietro Musumeci, Giuseppe Belmonte, e Francesco Pazienzia), la sentenza finale del 1995 condannò Valerio Fioravanti e Francesca Mambro «come appartenenti alla banda armata che ha organizzato e realizzato l’attentato di Bologna» e per aver «fatto parte del gruppo che sicuramente quell’atto aveva organizzato», mentre nel 2007 si aggiunse anche la condanna di Luigi Ciavardini, minorenne all’epoca dei fatti.
TERRORISMO di STATO – NATO
Ci sono oltre 800 BASI MILITARI Nato SPARSE NEL MONDO
La NATO, durante la guerra fredda, in coordinamento coi servizi di informazione dei paesi dell’Europa occidentale e il Pentagono, si è servita di eserciti segreti. Questa strategia dura ancora oggi per suscitare il timore dell’Islam (e riportarci al 1100, l’inizio delle guerre di religione) e giustificare le guerre per il petrolio. La strategia della tensione, le operazioni “false flag” o “false bandiere”, sono espressioni usate per descrivere atti terroristici, portati avanti segretamente da governi e organizzazioni, per essere poi imputate ad altri (comunisti e anarchici).
Ora cerchiamo, attraverso una breve cronologia, di sviluppare una trama che ci porta dalla II guerra mondiale ad oggi.
Il 9 settembre 1943, nasce a Roma il Comitato di Liberazione Nazionale(CLN) composto da brigate e divisioni: le Brigate “Giustizia e Libertà” (del Partito d’azione), le Brigate Matteotti (socialisti), le cosiddette “formazioni bianche” (di ispirazione monarchica, composte in gran parte da reparti dell’esercito e carabinieri), e la “Brigata Garibaldi”(comunisti). Gli alleati foraggiano le “formazioni bianche” ed in particolare la “Brigata Osoppo”(Udine). Nel febbraio ’45, la brigata Osoppo partecipa ad un accordo (bandiere false) con l’organizzazione Franchi (rete spionistica collegata all’Intelligence Service e diretta dal partigiano bianco Edgardo Sogno), e la X MAS (il corpo speciale della RSI, comandato dal “principe nero”, Junio Valerio Borghese) per infiltrare e contrastare le brigate partigiane comuniste, italiane e jugoslave, dopo la sconfitta dell’esercito di occupazione nazista. Il piano prevedeva una “tecnostruttura” a 3 livelli non comunicanti tra loro, e l’infiltrazione dei partigiani bianchi nelle brigate comuniste (partigiani che infiltrano altri partigiani).
I tre livelli della tecnostruttura si suddividono in: l° paramilitare,2° organizzazione interna (gruppi e formazioni), e 3°livello è il contesto internazionale, che utilizzava e manovrava la lotta armata di destra e di sinistra per garantirsi gli equilibri e le risorse nel mondo: il cosiddetto “ordine mondiale“.
Dalla brigata Osoppo nasceranno le formazioni armate anticomuniste: il corpo volontari della libertà, volontari per la difesa dei confini e gruppi tricoloristi.
Il 15/9/1947 negli Usa, viene istituita la CIA (CentraI Intelligence Agency). Il suo compito istituzionale è di ” … condurre operazioni all’estero per l’acquisizione di informazioni, non è autorizzata ad operare all’interno degli Stati Uniti e non può eseguire arresti …”, in realtà andrà molto al di là di queste funzioni ed influenzerà, con ogni mezzo possibile, la gestione politica di ogni paese del mondo. La CIA agisce alle dirette dipendenze dell’ufficio esecutivo del presidente USA. Una delle sezioni della CIA, l’Office of Policy Coordination, ha il compito ufficiale di aiutare i “… movimenti clandestini anticomunisti sia con l’aiuto finanziario che militare …”.
La NATO era il cuore di questa rete clandestina legata al terrore; il Clandestine Planning Committee (CCP) e l’Allied Clandestine Committee (ACC), erano sottostrutture clandestine dell’ Alleanza atlantica. Nell’estate del 1948 nasce in Belgio il gruppo “Glaive”, una rete clandestina destinata a funzionare in caso di occupazione russa o di vittoria elettorale delle sinistre. Si tratta di gruppi di guerriglia attrezzati con sofisticate apparecchiature e ben addestrati capaci di attuare sabotaggi, attentati, azioni di commando e garantire le comunicazioni. L’iniziativa è promossa dagli inglesi che, nei mesi successivi sigleranno dei patti bilaterali con Norvegia, Danimarca e Olanda per costituire analoghe formazioni che verranno poi addestrate a Fort Monkton (Portsmouth). E’ il primo embrione di “Stay Behind” che si espanderà a tutti i paesi che nel 1949 costituiranno la NATO, a paesi neutrali come la Finlandia, la Svizzera e l’Austria, e che organizzerà una rete clandestina anche in alcuni paesi dell’Est, in particolare in ex Jugoslavia, entreranno in “SB” le formazioni croate degli “Ustascia”. Nell’ inverno 1955 viene stipulato un accordo fra l’lntelligence Service e il servizio segreto greco (KYP) per la costituzione di un nucleo di “Stay Behind” in Grecia, si chiamerà: “Pelle di montone rosso”. Il 28/11/1956 tramite un accordo fra CIA e SIFAR nasce “Gladio”, la struttura italiana di Stay Behind, che eredita gran parte della struttura dell’Organizzazione O (Osoppo). Il 1° Giugno 1959 in una nota riservata, l’ufficio R del SIFAR dichiara che sono state costituite 5 unità di “Gladio” per un totale di 1500 effettivi e 3000 uomini mobilitabili. Nel Dicembre 1959 l’ Italia entra nel Comitato Clandestino di Pianificazione della NATO, si tratta dell’organismo che coordina le attività di “Stay Behind”.
Si istituisce, in base a un trattato firmato il 4/ 4/1949 che fu reso operativo il 24/8/1949, l‘alleanza politico-militare fra gli stati dell’occidente capitalistico, chiamata North Atlantic Treaty Organization (NATO). Gli stati membri attualmente sono: Belgio, Canada, Danimarca, Francia (che nel 1966 ha lasciato l’organizzazione militare integrata pur continuando a far parte di quella politica), Germania, Grecia, Islanda, Italia, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito, Spagna, USA e Turchia. La struttura della NATO si articola in un Consiglio, un Comitato Militare composto da 3 organismi (comando alleato in Europa, comando dell’oceano Atlantico, comando della Manica) e il gruppo strategico regionale Canada-Stati Uniti.
Nel quadro della NATO, l’Italia aderisce anche all’accordo che regola le comunicazioni fra i servizi segreti occidentali, voluto dalla NSA (USA), a cui aderiscono anche il GCHQ (Gran Bretagna), la CBRNC (Canada), la DSD (Australia e Nuova Zelanda). Il patto prevede che i rapporti siano quasi paritari fra il primo e i secondi firmatari e che, invece, i terzi firmatari (Italia, Germania e Giappone) siano solo tributari di informazioni.L’attività dei servizi segreti in Italia sarà quindi regolata da “… un protocollo segretissimo imposto dagli americani che costituisce una vera e propria rinuncia alla sovranità nazionale della parte italiana …”. I principali obblighi sono: fornire agli USA una copia di tutte le informazioni e un diritto di supervisione americana sulla scelta del personale,che deve essere tutto di totale gradimento dei servizi competenti USA.
L’influenza del SIFAR in tutta questa vicenda enigmatica:
Il servizio segreto delle forze armate (SIFAR) nasce il 3/3/1949 con una semplice circolare interna del ministro della difesa. In realtà esso inizierà ad operare solo dal 10 settembre dello stesso anno. Gli USA hanno sciolto la prognosi sul caso Italia ritenendo ormai stabilizzata la situazione, l’Italia fa ormai parte della NATO e quindi da’ sufficienti garanzie, può quindi creare un proprio servizio segreto (SIOS=Servizio Informazioni Operative e Situazione), anche se sotto diretto controllo dei servizi statunitensi. E’ costituito da varie sezioni alle dipendenze dei capi di stato maggiore dell’esercito, della marina e dell’aviazione. Esso viene guidato dal 1959 al 1964 dal generale De Lorenzo che prima schederà 157.000 cittadini italiani (una copia di tali schede verrà fornita alla CIA) e poi tenterà di attuare un colpo di stato (1964) impiegando la brigata meccanizzata dei carabinieri da lui creata.
Il SIFAR sarà negli anni successivi al centro di innumerevoli trame, tentativi di colpo di stato, stragi, attentati, rapporti con la mafia e la massoneria.
Col nuovo ordinamento dello stato maggiore della difesa, nasce il nuovo servizio segreto militare italiano, il SID (Servizio Informazioni Difesa). Il SIFAR quindi viene sciolto, coperto dagli scandali e dai sospetti accumulati in 16 anni. Il SID però inizierà a funzionare solo dal 1/7/1966 nel frattempo, il gen. Allavenarimane alla guida del servizio. Apprendendo tutto ciò, ci si può interrogare su quello che può passare a nostra insaputa …
Con le basi militari, gli Usa introducono una cultura di guerra, di dominio e di violenza. Ovunque avvengono crimini contro la salute, l’ambiente, reati sessuali e di altro genere. Raramente i responsabili subiscono un processo perché vige ovunque il principio della extraterritorialità.
Le strutture segrete della NATO erano state equipaggiate, finanziate e addestrate dalla CIA, in coordinamento con l’M16 (i servizi segreti britannici), per combattere le forze armate dell’Unione Sovietica in caso di guerra, ma anche per commettere attentati terroristici in diversi paesi. Così, fin dagli anni ’70, i servizi segreti italiani hanno utilizzato queste armate segrete per fomentare attentati terroristici con lo scopo di causare la paura tra la popolazione e, in seguito, accusare i comunisti o gli anarchici di essere gli autori. Era il periodo che la parte comunista aveva un potere legislativo importante al Parlamento. La strategia della tensione doveva servire a screditarlo, indebolirlo, per impedirgli di accedere all’esecutivo. I terroristi di estrema destra hanno spiegato nelle loro deposizioni che erano i servizi segreti e la NATO che li avevano sostenuti in questa guerra clandestina. Dunque gli Stati Uniti erano interessati al controllo politico. Questo controllo politico è un elemento essenziale per la strategia militare di Washington e di Londra.
Nell’aprile del 1960 arrivano in Italia i dirigenti della massoneria americana Luther A. Smith e George E. Bushnell per favorire la riunificazione delle varie osservanze massoniche italiane. Per questa operazione si sono mobilitate da tempo tutte le logge statunitensi in Italia: la Benjamin Franldin di Camp Darby (base USA di Livorno), la Aviano di Trieste, la H.S. Truman di Bagnoli, la Colosseum di Roma, la Mc Clellan di S.Vito dei Normanni, la Val di Verona, la George Washington di Vicenza, delle quali fanno parte i massoni impiegati nelle basi Usa o Nato.
Nel 2003 sono partiti i missili contro la popolazione irachena in spregio all’art. 11 della costituzione italiana che dice: “l’ Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”.
Nel luglio del 2006, il governo israeliano chiese agli americani armi “speciali”, che sarebbero partite dalla base italiana di Camp Darby (base nata da accordi fra Italia e Stati Uniti conclusi nel 1951). Da li, sono partiti i missili contro l’Iraq e contro la ex Jugoslavia. Gli Usa hanno regalato ad Israele numerose armi di vario genere, come le bombe a guida laser (Gbu-28) che sono state sganciate nei raid notturni a Beirut durante l’aggressione al Libano del periodo luglio-agosto 2006. Le bombe partivano da Camp Darby, senza che gli italiani ne avessero notizia. L’organizzazione statunitense Global Security ha dichiarato che: “Il 31° squadrone munizioni che opera a Camp Darby, è responsabile del maggiore e più disseminato arsenale di munizioni convenzionali delle Forze aeree Usa in Europa, consistente in 21.000 tonnellate collocate in Italia, e di 2 depositi classificati situati in Israele”. La base militare di Camp Darby ha assunto un ruolo importante nelle guerre del Mediterraneo. L’uso bellico delle basi sul territorio italiano, di cui gran parte della popolazione è all’oscuro, è una delle tante prove che l’Italia è un paese a “sovranità limitata”, le cui autorità sono corresponsabili dei crimini che l’organizzazione della Nato sta commettendo in molti paesi del mondo. A Vicenza la popolazione è costretta a subire la recente creazione di un’ altra base americana. Il governo si è sentito obbligato a rispettare un trattato stipulato 60 anni fa dai cosiddetti “triplogiochisti” (Yalta, Nato, Patto di Varsavia), mescolati con codardi e opportunisti, senza morale e senza etica, e che oggi non ha più ragione d’essere. Il presidente del consiglio Prodi ha sostenuto (dopo una “seduta spiritica” ndr), che: “L’Italia deve rispettare gli accordi presi”, ma non ha precisato che si tratta di accordi stipulati nel dopoguerra, e che appaiono oggi semplicemente assurdi. La decisione di concedere agli Usa l’area “Dal Molin” per la realizzazione di una base militare americana (Ederle2), che sarà fuori dalla giurisdizione italiana, viola proprio l’art. 241 del codice penale: (Attentati contro l’integrità, l’indipendenza e l’unità dello stato). Salvo che il fatto costituisca più grave reato, chiunque compie atti violenti diretti e idonei a sottoporre il territorio dello stato o una parte di esso alla sovranità di uno stato straniero, ovvero a menomare l’indipendenza o l’unità dello stato, è punito con la reclusione non inferiore a 12 anni. La pena è aggravata se il fatto è commesso con violazione dei doveri inerenti l’esercizio di funzioni pubbliche. La NATO non è stata fondata per impadronirsi del petrolio o del gas dei paesi musulmani. È precisamente là, in questa regione in cui si svolgono le pretese guerre “contro il terrorismo”, che si concentrano le importanti riserve in petrolio e gas. Se il governo Nato prende il controllo di quelle risorse, e la crisi energetica peggiora, noi saremo sempre sotto ricatto, consapevoli che gli Usa non daranno gratuitamente il petrolio ed il gas ai paesi europei.
Poche persone sanno che il “picco del petrolio”, il massimo della produzione, è stato già raggiunto nel mare del Nord e che, quindi, la produzione del petrolio in Europa (Norvegia e Gran Bretagna) è in declino. Il giorno che la gente si renderà conto che queste guerre “contro il terrorismo” sono manipolate, e che le accuse contro il popolo arabo sono solo strategie di propaganda atlantica, rimarranno tristemente sorpresi.
Per dare voce al proletariato e al sottoproletariato, consapevole di puntualizzare questa interferenza anomala nella Storia, per ricominciare a pensare ad un Mondo libero da supremazie militari, senza gerarchie ne’ sfruttamento dell’uomo sull’uomo e per l’eliminazione delle classi sociali … dammose ‘na mossa!!! Basta armi!! basta guerre!! Basta soldati!! Basta dittature militari!!!!
Lo Stato è nato dalla forza militare
si è sviluppato servendosi della forza militare;
ed è ancora sulla forza militare che
logicamente deve appoggiarsi per mantenere
la sua onnipotenza.
Dal “Manifesto Internazionale Anarchico contro la guerra” (1915)
Cultura dal basso contro i poteri forti
Rsp (individualità Anarchiche)