Dalle stragi di stato a quelle piduiste

Il 14 gennaio i mass media scrivono che tra poco andrà in pensione il sostituto procuratore generale a Bologna Valter Giovannini, Nato a Roma 65 anni fa. Per più di 25 anni è stato in servizio alla Procura della Repubblica dove ha seguito a metà degli anni ’90 le indagini e i processi sui delitti bolognesi della Banda della Uno bianca, composta per per cinque sesti da poliziotti. La conclusione fu la condanna all’ergastolo dei tre fratelli sbirri Savi e di Marino Occhipinti.

L’8 gennaio i mass media scrivono invece, che “la strage alla stazione di Bologna è stata una strage politica, una strage di Stato”. Ne è convinto il presidente della Corte di assise di Bologna Michele Leoni, nel motivare la condanna all’ergastolo di Gilberto Cavallini (foto sopra). Per il giudice “il fatto che a 37 anni di distanza l’imputazione per la strage di Bologna sia di nuovo ‘esplosa’ in un’ottica minimalista e ‘spontaneista’ che riconduce solo alla dimensione autarchica di 4 amici al bar che volevano cambiare il mondo, non può essere veritiera!

Per farsi credere, il presidente della corte di assise Leoni, nel motivare l’ergastolo a Gilberto Cavallini, avrebbe dovuto citare quel patto Atlantico anticomunista firmato anche dall’Italia nel 1949 e che ancora oggi ne paghiamo le conseguenze…

Secondo la Corte, risulta chiaro che Cavallini, coi suoi ‘collegamenti’, era pienamente consapevole dei disegni militari geopololitici eversivi che coinvolgevano il terrorismo e i loro servizi segreti (nuclei clandestini dello stato, doppio Sid, Gladio, servizi segreti deviati”).

Ma per capire meglio facciamo un po’ di Storia:

Il Patto Atlantico, fu firmato a Washington il 4/4/1949, ossia nell’immediato II dopoguerra, ed entrò in vigore il 24 agosto dello stesso anno. Attualmente, fanno parte della NATO 30 Stati del mondo. Il Patto Atlantico ha sede a Bruxelles: il nuovo quartier generale è stato inaugurato nel 2017 mentre il trasloco dalla vecchia sede è stato completato nel 2018.

I Membri attuali che aderiscono al Patto Atlantico anticomunista sono 30:

Albania, Belgio, Bulgaria, Canada, Croazia, Danimarca, Estonia, Francia, Germania, Grecia, Islanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Macedonia del Nord, Montenegro, Norvegia,

Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Rep. Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia,

Spagna, Stati Uniti, Turchia, Ungheria.

Otto anni prima della nascita del Patto di Varsavia (1955), ebbe inizio la “guerra fredda” (Est/Ovest), così definita in quanto, in realtà, mai combattuta sul campo, ma per la quale i 2 blocchi prepararono i loro dispositivi militari in modo così meticoloso e credibile che fu sviluppato il concetto di “pace armata” (attuato anche con armi nucleari potenzialmente distruttive per l’umanità intera).

La strategia del neutrone…

L’ 1/6/2020 i mass media scrivono che il Ministero della Difesa di Mosca ha manifestato la propria preoccupazione per l’accrescimento delle attività di ricognizione aggressiva da parte dell’esercito americano e degli alleati della NATO.

La Federazione Russa ha registrato nell’ultimo periodo un altissimo livello di attività da parte delle forze americane e della NATO nei pressi dei suoi confini.

A riferirlo è il capo della Direzione operativa centrale dello stato maggiore russo, generale Sergei Rudskoy: “Il Ministero della Difesa russo monitora in maniera costante la situazione e ha registrato un alto livello di attività militare da parte degli Stati Uniti e dei suoi alleati NATO vicino ai nostri confini”, ha riferito.

A dispetto della condizione internazionale legata alla pandemia, la NATO ha incrementato la quantità delle esercitazioni che sembrano avere come bersaglio la Russia.

GLOBUS radar station above Vardø, Norway.jpg

Per accrescere le capacità di monitoraggio sulla Russia, la NATO ha iniziato un processo di modernizzazione delle stazioni radar GLOBUS III in Norvegia (foto sopra), ha inoltre spiegato Rudskoy Stoltenberg: “Nato rimarrà alleanza nucleare finché esisteranno le armi atomiche”.

In conclusione, il capo della Direzione operativa ha criticato aspramente gli Stati Uniti per la propria politica “aggressiva” di monitoraggio nell’area del Mediterraneo, sottolineando come tale atteggiamento contravvenga apertamente i trattati sulla Siria:

“Velivoli dell’aviazione americana classe Poseidon si avvicinano sistematicamente alle basi militari russe a Khmeimim e Tartus nel loro tragitto verso il Mediterraneo dell’Est. Al fine di impedire manovre di ricognizione aggressiva, siamo costretti a mettere in campo le nostre cacciatorpediniere. Sette casi del genere sono accaduti nel mese di Aprile, mentre a maggio ne sono stati registrati altri 17, oltre due volte in più”, ha riferito.

L’11/12/2020 i mass media scrivono che la Flotta del Mar Nero, ha annunciato che le navi della marina russa terranno esercitazioni a fianco di Paesi membri della Nato.

Le manovre congiunte “Aman 2021” si svolgeranno il prossimo febbraio nella regione marina di Karachi, a largo delle coste del Pakistan, e vedranno la partecipazione, oltre che delle forze russe (rappresentate da una fregata, un pattugliatore e un rimorchiatore di soccorso), della marina statunitense, britannica, cinese, giapponese, turca, filippina, malese e pachistana.

Si tratterebbe della prima esercitazione militare congiunta tra Nato e Russia dopo 10 anni: l’ultima era avvenuta nel 2011 a Bold Monarch, nella costa spagnola meridionale.

La notizia a dir poco singolare, è stata comunicata una settimana dopo la pubblicazione di un rapporto NATO che descrive Mosca come “una potenza in declino”, ma “ancora pericolosa” per l’Alleanza Atlantica.

Ad accompagnare l’annuncio di esercitazioni congiunte inoltre, vi è la comunicazione da parte del ministro della Difesa Russo Sergej Šojgu, circa lo svolgimento di un addestramento delle forze nucleari strategiche. Nel comunicato ripreso dai media ha precisato che “sono state coinvolte le risorse delle componenti terrestri, marittime e aeree delle Forze nucleari strategiche della Russia” e “sono state elaborate azioni pratiche di calcolo dei lanciatori delle Forze missilistiche strategiche, dei vettori missilistici strategici dell’aviazione a lungo raggio delle Forze aerospaziali e dei sottomarini missilistici nucleari della Flotta del Nord”.

<B>I Tupolev Tu-95 Bear e Tu-160 Blackjack<br>vecchie conoscenze della Guerra Fredda</B>

In particolare sono stati effettuati lanci di missili balistici a lungo raggio dal cosmodromo di Plesetsk, dal Mare di Barents, utilizzando velivoli Tu-160 (foto sopra) e Tu-95MS.

I confini settentrionali della Russia hanno subìto una pressione crescente da parte della coalizione occidentale: pochi mesi fa si è svolta Baltops 2020, l’imponente esercitazione militare della NATO nel Mar Baltico che ha visto coinvolte 28 unità navali, 28 velivoli, tremila militari e la partecipazione di 19 paesi, tra cui l’Italia.

Nel mese di agosto inoltre, il numero di intercettazioni di aerei militari stranieri è aumentato in modo significativo. Quasi ogni giorno le forze armate russe sono state costrette a far decollare caccia per “identificare” gli aerei da ricognizione stranieri, principalmente sul Mar Nero. L’ultimo caso è avvenuto ad ottobre, quando un caccia Russo Su-27 ha identificato un velivolo da pattugliamento P-3C Orion della Marina tedesca e un aereo da ricognizione U-2S dell’aviazione americana nelle acque del Mar Baltico.

Ma la contraddizione più grossa avviene il 26/5/2017: la Germania discute con la Russia e gli USA del disarmo nucleare, ha detto il portavoce ufficiale del ministero degli Esteri Martin Schaefer. Il rappresentante ha sottolineato che il governo tedesco ritiene che il disarmo nucleare sia estremamente importante. “Stiamo discutendo di questo argomento con chi possiede armi nucleari, in primo luogo, per quanto riguarda la situazione della sicurezza in Europa, con gli USA e la Russia” ha detto nel corso di una riunione. Schaefer ha aggiunto che il governo tedesco farà tutto il possibile per ridurre i rischi del nucleare.

Il 26/6/2017 i mass media scrivono che gli ex paesi del patto di Varsavia partecipano al progetto nucleare russo.

Gli istituti di ricerca ceco, slovacco, ungherese e polacco hanno firmato un memorandum d’intesa per partecipare al progetto di ricerca per il più potente reattore nucleare del mondo noto come MBIR (Multipurpose Fast Research Reactor). Il memorandum è stato firmato dal Centro di eccellenza V4G4 del Gruppo Visegrad e dalla società di energia atomica russa Rosatom.

La costruzione di MBIR (foto sopra), è iniziata nella città di Dimitrovgrad alla fine del 2015 sul sito dell’Istituto di ricerca dei reattori atomici, che ospita 8 reattori di ricerca. I documenti forniti da Rosatom presso il Forum Economico Internazionale di San Pietroburgo (SPIEF), hanno fissato questo mese al 2022 come data di costruzione del MBIR.

Ma la contraddizione più grossa avviene il 26 maggio 2017: la Germania discute con la Russia e gli USA del disarmo nucleare, ha detto il portavoce ufficiale del ministero degli Esteri Martin Schaefer. Il rappresentante ha sottolineato che il governo tedesco ritiene che il disarmo nucleare sia estremamente importante. “Stiamo discutendo di questo argomento con chi possiede armi nucleari, in primo luogo, per quanto riguarda la situazione della sicurezza in Europa, con gli Stati Uniti e la Russia” ha detto nel corso di una riunione. Schaefer ha aggiunto che il governo tedesco farà tutto il possibile per ridurre i rischi del nucleare.

Elenco delle Stragi di Stato avvenute in Italia e previste dal Patto Atlantico, attraverso un piano militare chiamato “Strategia della tensione”:

Quando la commissione stragi, alla fine degli anni ’90, ha tolto il segreto di stato, abbiamo scoperto i loro perversi e sporchi giochi militari geopolitici organizzati dallo stato cattofascista, anche se il compagno anarchico Giuseppe Pinelli fu ucciso in caserma dagli sbirri perchè già allora (1969), insisteva dichiarando esplicitamente che la Strage di Piazza Fontana era una Strage organizzata dallo Stato! Ecco perchè gli sbirri lo hanno buttato giù dalla finestra, per non far sapere all’opinione pubblica la verità: forse si vergognavano un po’…

False Flag: per poi dare la colpa della strage di civili, a noi Anarchici!

Bombe del 25/4/1969: una serie di bombe ad alto potenziale esplodono alla Fiera e alla stazione centrale di Milano, provocando una ventina di feriti.

Altri attentati ai treni nell’estate del ’69: otto bombe rudimentali esplodono su altrettanti treni in diverse località d’Italia, tra l’8 ed il 9 agosto, provocando 12 feriti.

Strage di Piazza Fontana: il 12/12/’69 una bomba esplode nella sede della Banca Nazionale dell’Agricoltura in piazza Fontana a Milano uccidendo 17 persone e ferendone altre 88.

Il presidente Mattarella, su Piazza Fontana, dichiara oggi ai mass media che ci furono depistaggi di Stato, per non far sapere la verità! (meglio tardi che mai?).

Il 3/5/2005, dopo una lunga vicenda giudiziaria durata oltre 35 anni, la Corte di cassazione conferma le assoluzioni di Carlo Maria Maggi, Giancarlo Rognoni e Delfo Zorzi (organizzatori delle Stragi di Stato). Confermando però (per darci il contentino), che l’eccidio fu organizzato da «un gruppo eversivo costituito a Padova nell’alveo di Ordine nuovo» e «capitanato da Franco Freda e Giovanni Ventura» (pagati dallo stato per eseguire le stragi, previste dal piano militare della Stategia della tensione), non più processabili perché assolti per questo reato con sentenza passata ingiudicata (grazie ai magistrati corrotti, camerati cattofascisti). La strage di Stato resta quindi tuttora impunita. Il collaboratore di giustizia Carlo Digilio, che confessò la sua partecipazione alle Stragi di Stato, fu condannato in primo grado e non fece ricorso, ma la pena era ormai prescritta grazie ai benefici di legge (tutto previsto, calcolato).

Strage di Gioia Tauro: il 22/7/1970, una carica di tritolo fa saltare un tratto di binario a poche centinaia di metri dalla stazione di Gioia Tauro, provocando il deragliamento del Treno del Sole (Palermo-Torino) e provocando la morte di 6 persone e centinaia di feriti.

Golpe Borghese: la notte tra il 7 e l’8/12/1970 ci fu un colpo di stato, organizzato dal principe Junio Valerio Borghese e il suo Fronte Nazionale, in stretto rapporto con membri di Avanguardia Nazionale, dei vertici militari e dei servizi segreti.

Strage di Peteano: il 31/5/1972 a Peteano di Sagrado a causa di una telefonata anonima, una pattuglia di carabinieri viene chiamata a controllare un’auto sospetta, che poi risulterà imbottita di esplosivo T4, in dotazione alla NATO. Reo confesso della strage è Vincenzo Vinciguerra, allora membro di Ordine Nuovo e condannato all’ergastolo.

Strage di Piazza della Loggia: il 28/5/1974, una bomba nascosta in un cestino portarifiuti, esplode in piazza della Loggia a Brescia, mentre è in corso una manifestazione sindacale, provocando 8 morti e 103 feriti. Nonostante nei vari procedimenti giudiziari si sia continuamente ipotizzato il coinvolgimento di rami dei servizi segreti, di apparati deviati dello stato (Nuclei Clandestini dello Stato, P2, Gladio) e di manovalanza neofascista nella vicenda. Dopo decenni di processi e indagini, il 16/11/2010, la Corte d’assise di Brescia ha assolto, per non aver commesso il fatto, tutti gli imputati: gli ordinovisti Carlo Maria Maggi e Delfo Zorzi, l’ex generale Francesco Delfino, il politico Pino Rauti e l’ex collaboratore del SID Maurizio Tramonte (foto sopra), lasciando così la strage impunita. La Corte di Cassazione nel 2014 ha confermato l’assoluzione di Zorzi, ma ha annullato quella nei confronti di Maggi e Tramonte, per cui verrà istruito un nuovo processo. La posizione di Rauti è stata dichiarata estinta, dato il decesso sopraggiunto dell’imputato.

Strage dell’Italicus: il 4/8/1974 una bomba ad alto potenziale posizionata sul treno Italicus esplode all’altezza di San Benedetto Val di Sambro, in provincia di Bologna, provocando 12 morti e 48 feriti. L’attentato venne inizialmente rivendicato da Ordine nero: «Abbiamo voluto dimostrare alla nazione che siamo in grado di mettere le bombe dove vogliamo, in qualsiasi ora, in qualsiasi luogo, dove e come ci pare». Sebbene il processo si concluse con l’assoluzione degli imputati Mario Tuti e Luciano Franci, nella sentenza del tribunale di Bologna che giudicò i neofascisti implicati nella strage, venne scritto come la P2 svolse un’opera di istigazione agli attentati e di finanziamento nei confronti della destra extraparlamentare toscana.

Strage alla stazione di Bologna: il 2/8/1980 l’esplosione di una bomba posizionata nella sala d’aspetto di II classe della stazione bolognese provoca 85 morti e 200 feriti. Condannati, come esecutori materiali, con sentenza definitiva del 23/11/1995 i componenti dei NAR Giuseppe Valerio Fioravanti, Francesca Mambro e Luigi Ciavardini. Condannati per il depistaggio delle indagini, i massoni Licio Gelli, Francesco Pazienza e i 2 ufficiali del servizio segreto militare, il generale Pietro Musumeci e il colonnello dei carabinieri Giuseppe Belmonte (foto sotto), entrambi iscritti alla loggia massonica P2.

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Strage del Rapido 904: il 23/12/1984, una bomba esplode sul treno 904 Napoli-Milano, nei pressi della Grande galleria dell’Appennino, tra Vernio e San Benedetto Val di Sambro, causando la morte di 15 persone ed il ferimento di altre 267. Il 24/11/’92, la Corte di cassazione, confermò la sentenza di colpevolezza nei confronti degli imputati, puntualizzando la matrice terroristico-mafiosa dell’attentato.

Le stragi di Stato sono state eseguite dagli apparati clandestini dello Stato.

Pinelli vive e lotta insieme a Noi!!

 

La ragione non è la virtù delle maggioranze,

ma dell’intelligenza sviluppata attraverso

l’uso della libertà.

R. Mella

 

Cultura dal basso contro i poteri forti

Rsp (individualità Anarchiche)