Stato e ‘Ndrangheta. In manette 6 talpe: tre ex carabinieri e tre poliziotti

sodano sindaco

STATO e ‘NDRANGHETA:
In manette sei talpe. Si tratta di 3 ex carabinieri in congedo e 3 poliziotti…..

Emilia: 28 gennaio 2015
Arrestati i vertici della massomafia – mammasantissima

Le mani della ‘Ndrangheta sull’Emilia, 117 arresti.

Indagati ridevano dopo sisma del 2012

Altri 46 provvedimenti sono stati emessi dalle procure di Catanzaro e Brescia. Ramificazioni all’estero. In manette anche consigliere comunale forzista di Reggio Emilia, e alcuni imprenditori, tra cui il padre del calciatore Vincenzo Iaquinta. Tra gli indagati il sindaco di Mantova Sodano.
E’ il clan dei Grande Aracri di Cutro che fa da padrone in Emilia nella zona di Brescello, dove vivono esponenti di spicco della cosca calabrese. La cosca si è infiltrata nel tessuto economico politico e militare…. Alcuni dei reati hanno carattere transnazionale, interessano Austria, Germania, San Marino. Chiesto il sequestro di beni per 100 milioni di euro.
Una parte consistente dell’inchiesta riguarda gli appalti della ricostruzione post terremoto e alcuni imprenditori emiliani. In particolare la “Bianchini costruzioni Srl” di Modena è riuscita ad ottenere “numerosissimi appalti” del Comune di Finale Emilia in relazione ai lavori conseguenti il sisma del maggio 2012 e altri in materia edile e di smaltimento rifiuti….
Anche la politica locale è coinvolta nell’inchiesta. E’ stato documentato che ci sono stati tentativi di influenzare elezioni amministrative da parte degli affiliati al gruppo criminale in vari comuni emiliani. Lo ha spiegato il procuratore Roberto Alfonso citando i casi di Parma nel 2002, Salsomaggiore nel 2005, Sala Baganza nel 2011, Brescello nel 2009.
Tra le persone colpite dai provvedimenti di custodia, il consigliere comunale di Reggio Emilia Giuseppe Pagliani, di Forza Italia.
Tra gli indagati ci sono il sindaco di Mantova Nicola Sodano, che sarebbe accusato di favoreggiamento per una vicenda legata a un appalto in cui è coinvolto un imprenditore arrestato, e Giovanni Paolo Bernini, ex presidente del Consiglio comunale di Parma, allora appartenente a Forza Italia. Per lui la procura aveva chiesto l’arresto, ma il Gip non l’ha concesso. L’accusa a suo carico è di “aver contribuito pur senza farne parte al rafforzamento e alla realizzazione degli scopi dell’associazione mafiosa”, perché “richiedeva e otteneva dagli associati voti a suo favore in relazione alla campagna elettorale 2007 per l’elezione del sindaco e del consiglio comunale di Parma”. I collegamenti tra Emilia Romagna e Calabria erano comunque continui e costanti e non si faceva niente senza che Grande Aracri lo sapesse e desse il consenso.
In manette anche sei “talpe”, che informavano i Grande Aracri. Si tratta di tre ex carabinieri in congedo e tre poliziotti …….

Rsp (individualità Anarchiche)