Il 14 agosto 1974 viene arrestato l’agente del SID Guido Giannettini…

Il 14 agosto 1974 viene arrestato l’agente del SID Guido Giannettini, colpito da mandato di cattura per la strage di piazza Fontana a Milano. Si è costituito l’11 agosto alle autorità italiane a Buenos Aires.

Il 14 agosto 1978 Guido Giannettini, agente “Zeta” del SID accusato della strage di piazza Fontana, sarà liberato per decorrenza dei termini di carcerazione preventiva….

Ma andiamo a vedere chi è quella merda cattofascista di Guido Giannettini ….

Giannettini negli anni ’50 aderì al Raggruppamento giovanile missino e nel 1954 alla Giovane Italia. Fu attivo nella rete di supporto dell’Oas francese e nel 1961 fu arrestato a Madrid insieme a Pierre Lagaillarde.

Giannettini dai giornali della destra giovanile passò a collaborare a Il Secolo d’Italia, così come con la rivista L’Italiano, diretta da Pino Romualdi (MSI), fino ai giornali Il Roma e Il Giornale d’Italia.

Nel 1963-‘64 iniziò a scrivere per la Rivista Militare, organo ufficiale dell’Esercito Italiano e ha partecipato a varie riunioni NATO.

Il 3-5 maggio 1965 partecipò a Roma (albergo Parco dei Principi), ad un convegno sulla “guerra rivoluzionaria“, organizzato dall’istituto Alberto Pollio e finanziato dal Sifar“, agenzia di spionaggio militare. A seguito di questo incontro, al quale parteciparono circa 20 studenti (tra cui Stefano Delle Chiaie e Mario Pino Rauti, Michele Merlino), Giannettini e altri partecipanti furono assunti dai servizi segreti italiani per attuare il piano della ‘strategia della tensione’

Nel mese di aprile del 1968 Giannettini, partecipò ad un viaggio in Grecia insieme a 60 studenti della “Lega degli studenti greci fascisti in Italia” e a 51 studenti italiani neo-fascisti, organizzato dalla giunta militare greca. Tornati da Atene si “convertirono” improvvisamente all’anarchismo, alla sinistra o al comunismo, preferibilmente filo-cinese…..

Nel 1969, Giannettini accompagnò una delegazione di militari italiani in Germania Ovest per preparare l’acquisto di carri armati Leopard….

Secondo il magistrato Guido Salvini, responsabile delle indagini relative all’attentato di piazza Fontana del 1969, “Guido Giannettini ha anche avuto contatti con Yves Guérin-Sérac in Portogallo (Aginter Press) , fin dal 1964″.

Giannettini, per il suo ruolo di giornalista, fu reclutato dal SID nel 1965. Nel maggio 1969 questi aveva inviato un rapporto al servizio in cui avvisava “che erano in preparazione attentati in luoghi chiusi (strategia della tensione stragi di stato).

Nel gennaio 1974 fu emesso mandato di cattura nei confronti di Giannettini , il capitano Labruna lo aiutò a nascondersi in Francia.

Il 14 agosto 1974 si costituì al consolato italiano di Buenos Aires. Fu condannato il 23 febbraio 1979 in primo grado all’ergastolo per strage al processo di Catanzaro e poi assolto in appello il 20 marzo 1981 e scarcerato (sentenza confermata in Cassazione nel 1982).

Ma andiamo a vedere chi erano i servizi segreti e a chi erano subordinati….

wpe25.gif (3452 byte)

I servizi segreti nacquero ufficialmente il 1 settembre del 1949 sulle ceneri del vecchio SIM, il Servizio d’Informazione Militare nato durante il regime fascista, col nome di SIFAR, Servizio Informazioni Forze Armate. Già la loro costituzione fu anomala: per istituirli non fu necessario alcun dibattito parlamentare ma soltanto una circolare interna firmata dall’allora ministro della difesa Randolfo Pacciardi.

Il primo direttore del SIFAR fu il generale di brigata Carlo Del Re, sotto l’esplicita supervisione dell’emissario della CIA in Italia Carmel Offie. Del Re venne sostituito nel 1951 dal Gen. Broccoli, che diede l’avvio a “Gladio”, sostituito un anno e mezzo dopo dal Gen. Musco, uomo di stretta osservanza CIA, che portò a termine l’acquisto dei terreni di Capo Marrargiu, in Sardegna, dove sorse poi la base di “Gladio”17. Una decisiva impennata nelle attività politiche dei servizi segreti si ebbe con l’avvento ai vertici del SIFAR del Gen. Giovanni De Lorenzo, uomo gradito sia all’ambasciatrice americana, Clara Booth Luce, sia alle sinistre. De Lorenzo assunse le redini del SIFAR nel gennaio del 1956 e rimase in carica per quasi sette anni, fino all’ottobre del 1962. Proprio sotto la gestione di De Lorenzo iniziarono le schedature di massa degli italiani: furono raccolti oltre 157.000 fascicoli.

Il gradimento delle sinistre per la nomina di De Lorenzo era dovuto essenzialmente ai meriti resistenziali (…) rivendicati dal generale. Quando De Lorenzo fu nominato Comandante Generale dell’arma dei carabinieri e fu costretto ad abbandonare la guida dei servizi segreti riuscì a mantenerne comunque il controllo facendo in modo che al suo posto venisse designato un suo fedelissimo, Egidio Viggiani e che i posti chiave fossero occupati da suoi uomini di fiducia: Giovanni Allavena e Luigi Tagliamonte. Fu proprio De Lorenzo a mettere a punto, nel 1964, il Piano Solo, un colpo di stato sotto la cui minaccia venne formato il secondo governo di centrosinistra guidato da Moro.

L’anno successivo al tentativo di golpe il SIFAR venne sciolto e, con un decreto del Presidente della repubblica, il 18 novembre 1965, nacque il SID, Servizio Informazioni Difesa. Il comando del nuovo Servizio Segreto, nuovo solo sulla carta, venne affidato all’Amm. Eugenio Henke, sotto la cui gestione prese avvio la “strategia della tensione” che ebbe come primo, tragico, risultato la strage di Piazza Fontana a Milano il 12 dicembre 1969. Nel 1970 l’Amm. Henke fu sostituito dal Gen. Vito Miceli, sotto la cui direzione prese forma l’operazione “Tora Tora”, il tentativo di colpo di stato, ancora oggi misterioso, del “principe nero” Junio Valerio Borghese. Gli anni della gestione Miceli furono, inoltre, gli anni dello stragismo in Italia: da Peteano alla strage della Questura di Milano, da Brescia all’Italicus.

Il generale Vito Miceli Negli anni ‘70 fu nominato capo del Sid, A Miceli fu affiancato il colonnello Gianadelio Maletti, dirigente dell’Ufficio D (addetto al controspionaggio). Tra i due personaggi sorse ben presto un aspro conflitto, dovuto a divergenze di natura politica: Miceli sosteneva le trame più reazionarie, invece Maletti mirava ad un «golpe bianco», cioè a una svolta in senso conservatore delle istituzioni attraverso processi poco traumatici.

Nell’ottobre del 1977 (dopo vari scandali), si procedette a una riforma complessiva dei servizi di sicurezza, con la creazione di due nuove agenzie investigative: il Servizio per le Informazioni e la Sicurezza Militare (Sismi), che prese il posto del Sid; il Servizio per le Informazioni e la Sicurezza Democratica (Sisde), che sostituì il Sds.

Negli anni ‘80 una serie di scandali e rivelazioni portarono alla luce la funzione eversiva dei servizi segreti in Italia. Nell’elenco degli affiliati alla Loggia P2, diretta da Licio Gelli, si scoprirono i nomi di ex dirigenti dei servizi (D’Amato, Maletti, Miceli), ma anche del direttore del Sisde Giulio Grassini e del Sismi Giuseppe Santovito.

loggia_p2Emerse, poi, l’esistenza di alcune strutture “deviate” (il “Sid parallelo” e il “SuperSismi”), implicate in attività illegali «che spaziavano dall’occultamento delle prove, alla protezione di sospetti autori di stragi […], dalla diffusione di notizie calunniose verso esponenti politici […], al peculato». Si scoprì, inoltre, che c’erano stati vari depistaggi durante le indagini su stragi e attentati avvenuti negli anni precedenti (Milano, Brescia, Ustica, Bologna) e si comprese l’esistenza di altre organizzazioni occulte legate all’intelligence, come l’Anello e la Rosa dei Venti, coinvolte in tentativi eversivi o in operazioni coperte.

Nella lista di Gelli erano iscritti, tra gli altri, 28 giornalisti, 4 editori e 7 dirigenti editoriali del gruppo Rizzoli-Corriere della Sera, tra cui lo stesso Angelo Rizzoli. I direttori erano 7, quattro dei quali dirigevano testate Rizzoli, a cominciare da Franco Di Bella, allora direttore del Corriere della Sera.

Entrambi i servizi segreti ebbero responsabilità gravi nella strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980, per la quale sono stati condannati per depistaggio alcuni uomini del SISMI, come il Gen. Pietro Musumeci e il Col. Giuseppe Belmonte.

Ma cosa era L’Aginter Press?

L’Aginter Press era un’agenzia di stampa di Lisbona operante dal 1962 al 1974. In realtà era principalmente un centro di reclutamento ed addestramento per guerra non convenzionale, riconducibile alla rete in funzione anticomunista NATO Stay Behind.

Essa operava nel Portogallo governato dalla dittatura di Salazar ed era diretta dal capitano Yves Guérin-Sérac, che prese parte alla fondazione dell’Organisation armée secrète. Le azioni svolte dall’Aginter Press erano finalizzate a:

-diffondere le idee e programmi nazisti nel mondo, in particolare in Europa e Africa.

-reclutare e addestrare agenti per guerra non convenzionale per perpetrare disordini e caos, allo scopo di minare le fondamenta dei governi democratici.

-azioni di spionaggio, per conto dei servizi segreti portoghesi e con connessioni tramite questi ad altri servizi segreti di paesi NATO.

-collaborare a dirigere l’organizzazione internazionale dell’eversione in chiave anticomunista. Questa “internazionale eversiva” usava l’Aginter Press come braccio d’azione per interventi in diversi paesi.

Tra le carte rinvenute nei loro archivi vi era un documento nel quale delineavano la propria linea strategica:

« Noi pensiamo che la prima parte della nostra azione politica debba essere quella di favorire l’installazione del caos in tutte le strutture del regime. È necessario cominciare a minare l’economia dello Stato per giungere a creare confusione in tutto l’apparato legale. […] Questo porterà a una situazione di forte tensione politica, di paura nel mondo industriale, di antipatia verso il governo e verso tutti i partiti: in questa prospettiva deve essere pronto un organismo efficace capace di riunire attorno a sé gli scontenti di ogni classe sociale: una vasta massa per fare la nostra rivoluzione. […] A nostro avviso la prima azione che dobbiamo lanciare è la distruzione delle strutture dello Stato sotto la copertura dell’azione dei comunisti e dei filo-cinesi. Noi, d’altronde, abbiamo già elementi infiltrati in tutti questi gruppi; su di loro dovremo evidentemente adattare la nostra azione: propaganda ed azioni di forza che sembreranno fatte dai nostri avversari comunisti e pressioni sugli individui che centralizzano il potere ad ogni grado. Ciò creerà un sentimento di antipatia verso coloro che minacciano la pace di ciascuno e della nazione; d’altra parte ciò peserà sull’economia nazionale. »

Ma chi era Guérin-Sérac?

Guérin-Sérac (vero nome, Yves Guillou), ex ufficiale dell’OAS approda a Lisbona nel 1962. In quell’anno si può fissare la nascita della pseudo-agenzia di stampa. Nella capitale portoghese cerca un appoggio concreto da parte del governo. Non ottiene un appoggio ufficiale, ma riceve aiuti e “spinte” dalla Legione Portoghese, organizzazione paramilitare del regime. Guérin-Sérac viene incaricato di sfruttare la sua passata esperienza nelle file dell’Organisation armée secrète, per organizzare corsi pratici di sabotaggio, terrorismo e spionaggio, ed ha un rapporto diretto col governo portoghese fin dal 1962. Tra il ’62 e il ’65 gli agenti di Guérin-Sérac viaggiano in lungo e in largo, costruendo quella rete di informatori e collaboratori che, più tardi, si rivelerà piuttosto utile. Fin dai primi anni di attività, uno degli scopi principali dell’Aginter Press è quello di infiltrare i suoi uomini nei movimenti di sinistra e di estrema sinistra d’Europa e nei movimenti di liberazione in Africa.

Dopo aver raccolto attorno a sé un nutrito ed eterogeneo gruppo, tra cui spiccava Robert Leroy, ex SS della Legione Vallona di Léon Degrelle, Guérin-Sérac prestò il proprio gruppo ad operazioni di destabilizzazione politica e di eversione terroristica in Europa, fungendo nel contempo da centro di reclutamento per mercenari da inviare in Angola a combattere contro gli indipendentisti. Tra le operazioni condotte dall’Aginter Press, l’infiltrazione in gruppi della sinistra extraparlamentare di stampo maoista e trozkista in Italia, Francia e Svizzera, il tentato golpe in Algeria nel 1966 e la regia congiunta nell’attentato di Piazza Fontana a Milano del dicembre 1969…..

La Rivoluzione dei garofani dell’aprile 1974 segnò la fine del regime salazarista di Marcelo Caetano in Portogallo, comportando l’apertura della prigione fortezza di Caxies e la nascita di commissioni d’inchiesta sulle violenze perpetrate dalla dittatura attraverso la polizia politica, la Pide-DGS. Nell’ambito di queste indagini, nel maggio dello stesso anno vi fu la scoperta della sede, ormai deserta, dell’Aginter Press nei locali di un elegante palazzo nel centro di Lisbona. Guérin-Sérac e i suoi sodali si trasferirono in Spagna, progettando ulteriori azioni terroristiche di stampo atlantista come la guerra civile in Portogallo contro il governo di Vasco Gonçalves, la tentata secessione delle isole Azzorre e successivamente, in collaborazione con fuoriusciti italiani di estrema destra come Stefano Delle Chiaie, parteciparono attivamente alle azioni di guerriglia anti-ETA nei Paesi Baschi e alla progettata restaurazione franchista.

 

Documentario: I rapporti (segreti) tra America e Italia – mafia e stato.

 

La nascita della Stasi e il ruolo del KGB nella DDR

https://www.youtube.com/watch?v=zMOw5yckk30

 

Rsp (individualità Anarchiche)