agosto 2015: Fratelli d’Italia….

A proposito di business e intrallazzi tra banche,  politica massonica cattolica e laica (Rosa croce- templari, opus dei, P2) e la mafia imprenditoriale:

 

Rimini 20-26 agosto 2015: IL MEETING DI C.L.

Titolo ufficiale dell’incontro:

Di che è mancanza questa mancanza, cuore, che a un tratto ne sei pieno?

Titolo originale dell’incontro:

Di che è mancanza questa mancanza, CONTO IN BANCA, che a un tratto ne sei pieno?

 

L’ingordigia dei cattolici ciellini (centro destra) che predicano bene ma poi, razzolano male ….

Il potere di Comunione e Liberazione è strettamente connessa con la creazione delle prime cooperative legate alla Compagnia delle Opere. Sarà perché il fatturato complessivo delle oltre 30mila imprese che vi aderiscono vale oltre 60 miliardi di euro. Ad ogni edizione del Meeting, oltre alla immancabile passerella di politici e membri del governo in carica, le imprese fanno la fila per sponsorizzare l’evento, far parte del ristretto pannello degli “official partners” e sparpagliare stand con cui pubblicizzare prodotti, abbonamenti e offerte.

Sia tra gli “istitutional sponsor”, sia tra gli “official partner” fanno capolino società controllate dalla mano pubblica o che gestiscono servizi di interesse pubblico e controllati da autorità di settore. In sostanza, aziende dove la connessione tra politica ed economia è strettissima (massomafia).

L’elenco delle società sponsor, consultabile sul sito del Meeting, si apre col terzetto dei furbi che costituisce il podio dei partner istituzionali. Si apre con Intesa Sanpaolo, istituto da sempre al centro del malaffare economico nel mondo cattolico, che opera sotto l’occhio vigile di Banca d’Italia, prosegue con Enel, società controllata dal ministero del Tesoro e dall’Authority per l’Energia, e da Wind, azienda di Tlc appena fusasi con H3g, ora insieme leader della telefonia cellulare in Italia vigilata dall’Agcom. Per tutti e tre si tratta di una conferma, visto che ricoprivano lo stesso ruolo anche l’anno scorso….

Il meccanismo società pubblica-società di gestione di servizi pubblici si replica alla perfezione anche nel caso dei partner “ufficiali”. Del primo lotto fanno parte Eni, Ferrovie dello Stato, Finmeccanica e Poste Italiane. Nella seconda fattispecie troviamo Autostrade per l’Italia, soggetta a un regime tariffario pubblico, Lottomatica, gestita direttamente dalla mafia, è monitorata dai Monopoli di Stato, Sky, il cui settore rientra sotto l’Agcom e UnipolSai, il cui settore di competenza è sottoposto al vaglio di Bankitalia e Ivass. Si tratta di aziende che hanno confermato la loro sponsorizzazione dalla scorsa edizione, con l’eccezione di Poste, che vorrà sfruttare la vetrina del festival anche come parte del lancio pubblicitario per l’imminente quotazione in Borsa. Tra l’altro, Finmeccanica (produttrice di armi e velivoli militari) e Lottomatica (gioco d’azzardo) potrebbero anche essere in “conflitto di interesse” etico con CL, un movimento di ispirazione cattolica che si è arricchito speculando e arricchendosi sulle disgrazie della povera gente per ottenere prestigio, potere e gloria nei secoli, tra guerre di religione, guerre di potere e il conflitto tra cattolici e protestanti per l’egemonia dell’Europa.

La Compagnia delle Opere è molto inserita nel mondo delle cooperative emiliane, regione al 2° posto per importanza alle spalle della sola Lombardia, dove il movimento è nato.

Le “anomalie” al meeting di CL sono rappresentate dalla multinazionale Nestlé, presente con il marchio Motta, e la Ferrero che mette in mostra EstaThe. Del resto, i costi del Meeting in qualche modo devono essere coperti. E non basta l’esercito di volontari (composta dalla piccola e media borghesia mediocre, servizievole col più ricco, e leccaculo col più forte) per ammortizzare i costi milionari del meeting di CL.

Nonostante la sforbiciata (l’edizione 2015 costerà 5,5 milioni contro gli oltre 8 milioni di due anni fa), le uscite devono essere coperte da altrettante entrate. Secondo i dati ufficiali forniti dall’organizzazione, circa 1,1 milioni arriveranno dalle attività di ristorazione, mentre 3,65 milioni verranno ricavati da una voce definita come “servizi di comunicazione per le aziende. In pratica, stand e promozioni varie, tipo aver intitolato i padiglioni dove si tengono i vari incontri con i nomi delle aziende sponsor.

Ma in cambio, le aziende non ricevono solo spazi e stand dedicati. I manager delle aziende coinvolti come sponsor hanno un ruolo di primo piano (marketing) nei dibattiti della settimana del meeting. Così il numero uno di Finmeccanica, il massone P2 (loggia massonica formata da civili e alti gradi militari del esercito, della marina e dell’aereonautica) Mauro Moretti, è stato invitato a parlare di mercati globali (guerre, armi e droga); il presidente massone di UnipolSai parlerà degli investimenti in Italia; l’ad di Ferrovie di città e mobilità; il presidente massone di Autostrade Fabio Cerchiai di strumenti finanziari per lo sviluppo delle cooperative cattoliche; mentre Maximo Ibarra ad di Wind dovrà spiegare se la tecnologia (spionaggio, controllo sociale) è grande bene o idolatria. Da segnalare che del tema “Chiesa e denaro” si parlerà nello stand di Intesa Sanpaolo…..

Ma ricordiamoci anche del cattolico integralista, troglodita ed esoso Roberto Formigoni esponente di Comunione e Liberazione e il suo braccio economico, la Compagnia delle Opere…..

Quanti amici per il meeting. A Rimini casse aperte per CL

Nel 2014 Formigoni(presidente della regione Lombardia dal 1995 al 2013) è stato rinviato a giudizio con altri 9 imputati tra cui l’ex assessore regionale Antonio Simone e il faccendiere Pierangelo Daccò per il caso Maugeri, uno dei filoni d’inchiesta aperti sul funzionamento del sistema sanità nella regione….

Formigoni è stato accusato di associazione per delinquere e corruzione. Al processo saranno imputati anche l’ex direttore amministrativo della fondazione Costantino Passerino, l’ex direttore generale della Sanità lombarda Carlo Lucchina, lo storico amico dell’ex governatore nonché convivente nell’appartamento condiviso con altri ‘Memores domini’ Alberto Perego, l’ex segretario generale della Regione Lombardia Nicola Maria Sanese e altre tre persone. Formigoni è stato criticato per aver attuato il spoil system di tipo clientelare che avrebbe realizzato nella scelta dei dirigenti della Regione Lombardia, garantendo l’occupazione di “tutti i centri di potere” da parte di esponenti di Comunione e Liberazione appartenenti per lo più al suo braccio economico: la Compagnia delle Opere…..

 

18 agosto 2015

BREBEMI, TROPPI GLI AIUTI DI STATO AI GESTORI

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L’esposto di Legambiente inviato a Raffaele Cantone, presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione, è un dossier corredato di riferimenti normativi e regolamentari contro Brebemi. La A35 venne inaugurata un anno e un mese fa dal presidente del Consiglio Matteo Renzi con toni trionfali, “la prima autostrada costruita coi soldi dei privati”. Peccato che per tenere in piedi il collegamento tra Milano e Brescia, visto un piano economico che non ha retto l’urto del poco traffico e quindi dei minori introiti, pochi giorni fa il pubblico ci ha dovuto mettere sopra 320 milioni di euro: 260 dallo stato, 60 dalla regione.

Allungando (gratuitamente) la concessione alla società di progetto, da 19 anni e 6 mesi a 25 anni e 6 mesi. La storia di questa autostrada lunga 62 chilometri finora è stata decisamente tormentata. Costruita con il cosiddetto project financing, è partita subito col piede sbagliato: le previsioni parlavano di 800 milioni di euro di spesa. Il conto finale si è triplicato: 2,439 miliardi di euro, interessi compresi…..

Ogni chilometro di asfalto alla fine è costato 38 milioni di euro. Per ripagare il costo la società di progetto (composta da banche con Intesa in primis, società autostradali, costruttori con Gavio in testa, camere di commercio, comuni e province) aveva puntato tutto su una concessione ventennale e relativi introiti del pedaggio con un ipotetico guadagno dalla vendita alla fine del periodo. Le stime per rientrare almeno dai costi furono di 40mila transiti nei primi sei mesi, 60mila dal gennaio scorso. I numeri dicono altro: ad oggi la punta – quindi non è la media – tocca i 38mila accessi. E questo nonostante una vasta campagna pubblicitaria e di sconti sul pedaggio per attirare clienti.

Insomma il solito giro di tangenti, malaffare e criminalità organizzata, sorto all’ombra dei fondi della banca del ministro Passera….

L’autostrada dello scandalo – e dei rifiuti della ‘ndrangheta sotterrati nei cantieri, secondo le ultime rivelazioni della procura – è finanziata al 40% da Banca IIS, e dunque da Intesa San Paolo.

Il sospetto principale degli inquirenti è che sotto il tracciato della Brebemi siano finite grandi quantità di rifiuti illeciti e in molti casi pericolosi.

 

19 agosto 2015

MAFIA CAPITALE:

Processo con rito immediato per le 34 persone coinvolte nella seconda tranche dell’inchiesta su Mafia Capitale. Lo ha deciso il gip di Roma, accogliendo la richiesta della Procura. A giudizio, il prossimo 5 novembre, andranno Massimo Carminati, Salvatore Buzzi, ritenuti i capi del clan, politici locali e imprenditori. Sono 59 le persone che dovranno comparire in tribunale, per reati di stampo mafioso, corruzione, turbativa d’asta, estorsione, riciclaggio e usura. A guidare la lista degli imputati sono l’ex terrorista dei Nar, Massimo Carminati, e il presidente della cooperativa ’29 giugno’ Salvatore Buzzi, che la procura ritiene essere i capi e i promotori dell’associazione di “stampo mafioso che operava a Roma e nel Lazio dove controllavano e gestivano concessioni e appalti, servizi pubblici“.

Nell’inchiesta sono stati arrestati anche imprenditori, collusi col sodalizio criminoso, come gli imprenditori o i manager Fabrizio Franco Testa, Cristiano Guarnera, Agostino Gaglianone, gli ex dirigenti di Ama come Franco Panzironi e Giovanni Fiscon, e i pubblici ufficiali come Luca Odevaine (componente del Tavolo di coordinamento nazionale sull’accoglienza per i richiedenti asilo). Questo Business del malaffare ( massomafia), chiama in causa anche esponenti politici e amministratori: tra questi figurano Mirko Coratti, nella veste di presidente e consigliere dell’assemblea del consiglio comunale di Roma, il suo addetto alla segreteria Franco Figurelli, e poi i consiglieri della stessa assemblea Massimo Caprari e Giordano Tredicine, l’ex presidente del Municipio X (Ostia) Andrea Tassone, e poi Guido Magrini, nella qualità di direttore del dipartimento delle Politiche sociali della Regione Lazio, Daniele Ozzimo, assessore alla Casa del Campidoglio, Pierpaolo Pedetti, consigliere dell’assemblea capitolina nonché presidente della VII commissione Patrimonio e Politiche abitative del Campidoglio e Luca Gramazio, consigliere regionale alla Regione Lazio.

A completare la lista ci sono poi l’imprenditore Daniele Pulcini, i dirigenti della cooperativa ‘La Cascina’ (Francesco Ferrara, Salvatore Menolascina, Carmelo Parabita e Domenico Cammisa), Fabio Stefoni, sindaco di Castelnuovo di Porto e Angelo Scozzafava, coinvolto nell’inchiesta quale componente della commissione aggiudicatrice della gara Cup, poi bloccata dalla Regione Lazio.

 

7 agosto 2015

Bergamo in mano alla massomafia e a mammmasantissima e ai loro sgherri: mafia e sbirri (vedi generale Ganzer condannato a 14 anni per traffico internazionale di droga)….

E’ stato estradato Pasquale Claudio Locatelli, 63 anni, originario della bergamasca, uomo di fiducia di Pablo Escobar, il boss del narcotraffico a capo del cartello colombiano di Medellin.

Nel maggio 2010 Pasquale Locatelli, nato ad Almenno San Bartolomeo ma con ultima residenza a Brembate Sopra, era detenuto a Cadice in Spagna. Locatelli è tra i principali narcotrafficanti del pianeta. A ottobre dello stesso anno finiscono in arresto (ora sono in libertà) i due figli Massimiliano e Patrizio Locatelli, titolari rispettivamente dell’Impresa Max srl di Capriate e della Lopav di Ponte San Pietro…..

Secondo Roberto Saviano c’è un legame tra la famiglia Locatelli e la borghesia di Bergamo, e al proposito ricorda il party alle Ghiaie di Bonate organizzato nel 2010 dalla azienda guidata da uno dei due figli del re del narcotraffico a cui parteciparono magistrati, un arcivescovo, un ispettore di polizia, un sottoufficiale della Guardia di Finanza

Momenti di convivialità coi dipendenti, associazioni di volontariato e amici” sottolineò al proposito in seguito Patrizio Locatelli.

La Locatelli spa è un’azienda che gestisce 160 cantieri tra Milano e Bergamo. Le Ferrovie dello Stato pretendono il rispetto delle norme antimafia: vietato subappaltare più del 2% dei lavori. A quel punto un manager rigorosamente lombardo suggerisce ai calabresi come nascondere le insegne del clan: “Sui camion schiaffaci due targhette Locatelli (prestanome), così le Ferrovie non dicono niente”. I colletti bianchi del Nord arrivano a fabbricare “un falso contratto retrodatato” per occultare l’esistenza stessa del subappalto!

 

20 agosto 2015

I FUNERALI DI UN BOSS…

Vittorio Casamonica

ROMA – Una carrozza antica trainata da cavalli e la musica de “Il Padrino” ad accompagnare il feretro ai funerali del 65enne capo clan romano, Vittorio Casamonica, che si sono svolti nella chiesa di Don Bosco. All’esterno della chiesa, un manifesto con la scritta “Re di Roma”, insieme a un fotomontaggio raffigurante il Colosseo accanto alla Basilica di San Pietro e l’immagine dell’esponente dei Casamonica vestito di bianco con un crocifisso. Su un altro manifesto, invece, c’era scritto: “Hai conquistato Roma, ora conquisterai il paradiso”. Al passaggio del feretro tra le strade della capitale anche un elicottero che ha lanciato petali rossi sui presenti. Dopo la funzione, la bara è stata trasportata da una Rolls-Royce, mentre la banda musicale ha suonato la colonna sonora del film “2001 Odissea nello Spazio”

Don Manieri il pretaccio che ha consentito l’allegorico funerale si giustifica così: “Rifarei il funerale di Vittorio Casamonica? Probabilmente sì, faccio il mio mestiere”….

Ma è proprio sul ruolo della parrocchia Don Bosco che lo scrittore Roberto Saviano posta un messaggio su Twitter: “La chiesa che negò i funerali a Piergiorgio Welby ieri li ha concessi in pompa magna al capo clan Vittorio Casamonica”…..

La mafia è nello stato e nella polizia ……

Solidarietà ai NOTAV arrestati per essersi ribellati al potere e all’arroganza politica dell’ingorda massomafia che ha prodotto da secoli ingiustizie, disuguaglianze sociali, militarizzazione del territorio (stato di polizia, dittatura militare) inquinamento dell’ecosistema e speculazioni edilizie ….

libere/i tutte/i

Sole e Baleno lottano insieme a noi,

le nostre idee non cambieranno mai …….

W l’Anarchia

Cultura dal basso contro i poteri forti

 

Rsp (individualità Anarchiche)