FOIBE: conflitti globali tra Est e Ovest

Il 10 febbraio hanno ricordato le vittime delle foibe …..

Naturalmente anche i mass media hanno contribuito ad affossare la realtà dei fatti per far prevalere quell’ idea di Storia distorta raccontata all’italiano medio, girando attorno ai problemi, vergognandosi della realtà dura e cruda dei fatti e delle circostanze che hanno portato anche agli scontri tra partigiani…

Ma andiamo ad analizzare quel periodo storico partendo dagli interessi geopolitici delle due superpotenze (America e Russia) che, dopo il periodo storico della colonizzazione (fatto di guerre e genocidi), decisero di espandere a livello mondiale la loro sfera d’influenza. Le guerre, insieme ai vari conflitti, avevano lo scopo di dominare e sottomettere i territori conquistati.

Anche l’Italia ha subito le conseguenze (stragi di stato, rapimento Moro) di questa smania di conquista e di potere. Con arroganza, la loro supremazia economica e militare (basi Nato) si è imposta in tutto il mondo…

Ma ritorniamo alla Storia …

Dopo la firma dell’armistizio dell’ 8 settembre 1943, in Istria e in Dalmazia i partigiani slavi si vendicano contro i fascisti e gli italiani non comunisti (partigiani bianchi) perché li considerano traditori e nemici della lotta di classe.

Tra il 1943 e il 1947 sono stati gettati, vivi e morti nelle foibe ( voragini naturali dell’Istria), quasi diecimila anticomunisti: fascisti e partigiani bianchi.

La violenza aumenta nella primavera del 1945, quando la Jugoslavia occupa Trieste, Gorizia e l’istria. Le truppe del Maresciallo Tito si scatenano contro gli italiani. A cadere dentro le foibe ci sono fascisti, cattolici, liberaldemocratici, socialisti, uomini di chiesa. Il conflitto tra partigiani bianchi e rossi prosegue fino alla primavera del 1947, fino a quando, cioè, viene fissato il confine fra Italia e Jugoslavia.

Fra il 1943 e il 1945 quelle terre sono state sotto l’occupazione nazista, in pratica erano annesse al Reich tedesco.

Nel 1947, inizia la guerra fredda, cioè la contrapposizione politica, ideologica e militare che venne a crearsi dopo la fine della II guerra mondiale, tra due blocchi internazionali, categorizzati come Occidente (gli USA, gli alleati della NATO e i Paesi amici, fondatori della gladio atlantica e della P2, ideatori del piano militare anticomunista Stay behind “strategia della tensione”) ed Oriente, o “blocco comunista” (l’Unione Sovietica, gli alleati del Patto di Varsavia e i Paesi amici, fondatori della Gladio rossa, l’apparato militare clandestino del Pc).

Questa tensione dura da più di mezzo secolo, perché entrambe le nazioni si ricattano col terrorismo psicologico (e non solo) della disponibilità di armi nucleari che, dalle due parti, potrebbe distruggere l’intero pianeta. La loro competizione si sviluppò nel corso degli anni incentrandosi in vari campi (economico, militare, spaziale, tecnologico, ideologico, psicologico, psichiatrico, e anche sportivo).

Il 4 aprile 1949 negli States viene firmato a Washington il Patto Atlantico (piano militare anticomunista). A esso aderirono anche paesi non geograficamente atlantici (senza sbocchi sull’Oceano Atlantico) come l’Italia, la Grecia, la Turchia ed altri.

Nel conflitto strategico tra Usa e Urss, uno degli elementi principali fu la supremazia tecnologica (controllo sociale) col rafforzamento di armi di distruzione di massa nucleari d’inaudita potenza (bomba H) o il progresso in campo spaziale.

Solo in alcune occasioni la tensione a bassa intensità tra i due schieramenti prese la forma di conflitti armati, come la guerra di Corea, le guerre in Africa, la guerra del Vietnam, l’invasione sovietica dell’Afghanistan e gli scontri in America Centrale. Gran parte della guerra fredda si svolse invece attraverso conflitti indiretti, contro “nazioni surrogate”; in tali conflitti, le potenze maggiori operavano in buona parte armando o sovvenzionando i surrogati, come successe in Italia quando la Nato addestrò e sovvenzionò i gruppi di estrema destra come ‘ordine nuovo’, per attivare il piano militare della “strategia della tensione” iniziata con la strage di piazza fontana nel 1969….

Altri conflitti erano ancor più sotterranei, perpetrati attraverso atti di spionaggio, con spie e traditori che lavoravano sotto copertura da entrambe le parti, come nel caso del rapimento Moro, ucciso perché nel memorandum scritto durante la sua prigionia, rivelò un segreto di stato (desecretato negli anni ’90: spiegò che cosa era la gladio Rossa, la gladio nera e la gladio bianca…).

Il punto caldo del conflitto (tra le due potenze) in ambito europeo fu la Germania, e in particolare Berlino. Uno dei simboli più vividi della guerra fredda fu proprio il Muro di Berlino, che separava Berlino Ovest (controllata dalla Germania Ovest, assieme agli alleati di Francia, Regno Unito e Stati Uniti) dalla Germania Est, che la circondava completamente. Ad un tentativo di disimpegno iniziale intorno al 1950 col ritiro di circa 30.000 uomini dalla Germania, gli USA e la NATO fecero seguire delle esercitazioni annuali, denominate Reforger (REturn FORces to GERmany), per mantenere la loro supremazia.

Su cosa era la gladio bianca e nera atlantica o la gladio rossa, ormai sappiamo tutto ….., ma su chi erano i partigiani bianchi ne sappiamo meno, perché è ancora un argomento scomodo per il potere cattolico, una contraddizione storica che ancora oggi rimane oscura per la maggioranza delle persone ….

I partigiani bianchi:

Le formazioni bianche (di ispirazione monarchica) erano composte in gran parte da reparti dell’esercito e carabinieri, essi venivano foraggiati dagli alleati (patto atlantico). Nel 1956 la Cia e il Sifar, firmarono un accordo segreto per costruire la struttura italiana Gladio, associata al piano militare europeo Stay behind, assorbendo gran parte della formazione bianca dei partigiani dell’Osoppo.

Sia la Gladio Atlantica che la gladio rossa erano formate da una tecnostruttura a tre livelli non comunicanti tra loro.

Il piano militare della Gladio Atlantica prevedeva l’infiltrazione di partigiani bianchi nelle brigate comuniste (partigiani che infiltravano altri partigiani).

La tecnostruttura era suddivisa in 3 livelli:

– primo livello: paramilitari, mercenari e contact

– secondo livello: organizzazione interna; composta dal movimento (gruppi e formazioni)

– terzo livello: rappresentanti del contesto internazionale che utilizzavano la destra; infiltravano e manovravano la lotta armata di sinistra, per garantire gli equilibri di Yalta (anche l’America vi aderì) e dei loro servizi segreti (giochi sporchi).

 

Rsp (individualità Anarchiche)