Bonus ai politici. Per la povera gente: no future

E’ dai tempi del medioevo che se magnano la torta, e noi, trattati come servi (o meglio vorrebbero sfruttarci, ma piuttosto che arrenderci, ci arrangiamo), dobbiamo decidere il nostro destino in sopravvivenza, mentre loro se magnano tutto senza vergogna! A noi ce lasciano senza diritti e la Costituzione, serve solo come carta per andare al cesso! Il resto è utopia, in questo mondo di sciacalli.

Ultimamente abbiamo visto Salvini, si, il razzista! con quella faccia da ciellino cattosinistroide, intervistato dai mass media, indossando una vistosa croce francescana! Ci ha fatto compassione per cosa si abbassa a fare in tempo di crisi! Anche sui soldi destinati ai poveri s’è messo ad arraffà! Se lo facevamo noi che non siamo nessuno, ci ritrovavamo in galera. Appena abbiamo visto il nuovo look di Salvini, ci siamo detti: brutti tempi! Se quelle merde dei leghisti si mettono le croci per mangiare e speculare sulle disgrazie della povera gente, (business si dice nel gergo imprenditoriale), noi che non abbiamo più la garanzia di sopravvivere, a noi che ci hanno tolto pure lo statuto dei lavoratori e ora siamo in mano al libero mercato sia pubblico che privato, e’ meglio stare a casa perché ti incazzi meno. A un certo punto nell’età della maturità, ti rendi conto della differenza tra filosofia e realtà, tra misticismo e realtà delle cose, e questo ti sconvolge perché vorresti che fosse un concetto unico e invece… E tante volte ti domandi: basterebbe poco per stare meglio tutti, solo che siamo come ai tempi dell’uomo primitivo, dove avevamo solo il tempo di sopravvivere e di pensare a noi stessi!! Il livello di quoziente intellettivo era limitato, non è che ci siamo evoluti, perché l’omologazione, ci ha reso il cervello piatto, cioe’ con pochi neuroni, quelli che si attivano quando serve ragionare… Non ci arriviamo proprio a comprendere le problematiche geopolitiche, economiche e sociali per capire e cercare di risolvere il problema.

Ma noi siamo preoccupati, sopratutto adesso che devono arrivare dall’Europa, 5 miliardi per l’emergenza Covid!

Raccolta fondi Covid-19 e donazione di mascherine: il cuore dei siracusani durante l`emergenza

Il Covid19 è un virus inventato (modificazione del Dna), nei laboratori clandestini in Cina, ma su comando della Nato anticomunista…

Secondo loro dovevamo rimanere fermi ai piani militari che ci avevano imposto ai tempi della guerra fredda (1949- Est comunista contro Ovest Cattofascista che includeva la strategia della tensione, che prevedeva colpi di stato, quelli che sappiamo perché hanno tolto il segreto di stato negli anni 90′, come il piano Solo 1964, Rosa dei Venti 1973, Golpe borghese 1974, e le stragi di stato come la Strage portella delle Ginestre 1947, strage di piazza fontana 1969, Stage di Gioia Tauro 1970, Strage di Peteano e di Gorizia 31 maggio 1972, strage della questura di Milano 17 maggio 1973, strage di piazza della Loggia 28 maggio 1974, strage dell’Italicus sull’espresso Roma Brennero del 4 agosto 1974, strage alla stazione di Bologna 2 agosto 1980).

I partiti di governo (la Democrazia Cristiana, il Partito Socialista Italiano, il Partito Socialista Democratico Italiano, il Partito Repubblicano Italiano e il Partito Liberale Italiano), rafforzati dal sostegno del Partito Comunista Italiano, trovarono l’intesa politica per elaborare una serie di leggi per far fronte alla situazione di crisi che il Paese stava vivendo (contestazione di studenti e operai).

Nel periodo dell’emergenza terrorismo, i nostri politici cattosinistroidi assetati di potere, cambiano alcune leggi, proponendole alla Corte costituzionale, che decise di rafforzare i poteri di intervento e di uso delle armi da parte delle forze di polizia (modificando la costituzione e le leggi)…

Significativa è l’approvazione della legge Reale (n.152 del 22 maggio 1975), che introdusse una serie di misure repressive.

Questa legge suscitò molte polemiche e fu sottoposta a referendum, attuato l’11/6/1978: il 76,46% votò per il mantenimento e il 23,54% per l’abrogazione.

40° ANNIVERSARIO DEL GRUPPO INTERVENTO SPECIALE CARABINIERI

Nel 1978 seguirà l’istituzione di corpi speciali (servizi segreti con le loro gerarchie militari), con finalità antiterrorismo, come la P2, la Gladio e i nuclei clandestini dello stato: il GIS (Gruppo di intervento speciale) dei carabinieri, il NOCS (Nucleo operativo centrale di sicurezza) della polizia e, più avanti, i reparti SVATPI (Scorta Valori Anti Terrorismo Pronto Impiego, in seguito divenuti ATPI) della Guardia di Finanza.

Nel 1980 verrà emanata la legge Cossiga (legge n.15 del 6 febbraio), che prevede condanne sostanziali per chi venga giudicato colpevole di terrorismo ed estende ulteriormente i poteri della polizia. Tale legge, dopo che furono sollevati alcuni dubbi di costituzionalità, è stata considerata conforme alla Costituzione dalla Corte costituzionale.

Anche questo provvedimento fu sottoposto a referendum abrogativo, tenuto il 17/5/1981, da cui risultò invece il favore dell’opinione pubblica per questa legge: l’85,12% infatti votò per il mantenimento della legge e solo il 14,88% per l’abrogazione.

Studiando la storia d’Italia, i politici ci hanno sempre sguazzato con le emergenze, per distribuirsi la torta e imporci poi la dittatura militare al primo soffio di ribellione.

La critica che abbiamo fatto alle generazioni prima di noi, e’ che andava bene alzare il livello di coscienza e conoscenza della lotta di classe, ma il fatto di farsi da paladini del proletariato e del sottoproletariato senza farne parte, senza conoscerlo e, infine, il fatto di ammazzare Moro senza nemmeno capire gli scritti che aveva lasciato, li abbiamo visti come ideali persi in partenza, senza contare che poi, quando lo rapirono, tra le trattative c’era anche la proposta di essere riconosciuti a livello militare – statale, come la Gladio rossa: i Tupamaros dei miei coglioni… Quando noi Anarchici abbiamo capito che i brigatisti volevano essere riconosciuti a livello statale, abbiamo compreso che erano già perdenti in partenza.

Per noi Anarchici era necessario anche alzare il livello culturale della povera gente, per non usarla quando faceva comodo a loro, ai grandi professori o maestri, che facevano giochi sporchi anche a livelli geopolitici, giochi più grossi della loro capacità di comprensione e oggi noi ne paghiamo il contesto sociale.

"Genova in Movimento", gli anni '70 tra piazze e fabbriche

Almeno il livello culturale, doveva essere uguale e non gerarchico, per fare in modo di non essere infiltrati e usati come è successo nei movimenti degli anni ’60/’70, quando la maggior parte degli operai allora era ancora analfabeta. Era importante, come lo e’ ancora oggi, l’ideale di portare avanti anche il livello culturale della povera gente, e lo scopo era che un giorno dovevano essere loro stessi a fare la rivoluzione e a portare avanti i loro diritti previsti dalla Costituzione. Invece siamo rimasti fermi alla logica delle raccomandazioni, perfino se devi pulire i cessi ti devi far raccomandare, altro che diritti…

Alzare davvero il livello culturale della povera gente, per evitare che rimangano solo concetti allegorici, della classe piccola, media, alto borghese. E’ quella l’unica cosa che per noi Anarchici individualisti, durante le rivendicazioni di massa non hanno azzeccato (di cui paghiamo ancora le conseguenze): il fatto che la povera gente e’ ancora nelle condizioni di ignoranza e sopravvivenza e che quindi la rivoluzione ce la possiamo scordà.

Falcone aveva parlato di massomafia (vedi loggia massonica P2, che portava avanti la strategia della tensione e i colpi di stato militare anche in Italia), formata da gerarchie militari, che usava per i suoi macabri scopi la mafia ignorante, e lo Stato lo ha fatto uccidere.

Perche’ e importane rifletterci? Per fare in modo che la Storia non si ripeta, attraverso la comprensione delle tante ambiguità e le problematiche che, purtroppo, dobbiamo ancora affrontare…

Ma ritorniamo ad analizzare le problematiche politiche e geopolitiche di oggi e dei nostri politici che ci sguazzano ancora sulla nostra ignoranza:

Camera Parlamento

‘Sta volta se accontentano de 600 euro dall’Inps: i politici del magna magna, con la fettona di torta, se magnano pure la ciliegina…

Scrivono i giornali di oggi: Nonostante l’Autorità sulla tutela della riservatezza personale avesse dato il via libera, secondo i vertici dell’Inps sono ancora da chiarire alcuni aspetti e se i parlamentari desiderano sapere tutti i nomi dei politici percettori del bonus da 600 euro, per Tridico «se la commissione Lavoro ha l’esigenza di una informazione puntuale, la presidente Serracchiani ci faccia una richiesta formale e noi dopo aver chiesto al Garante offriremo una risposta esauriente».

In altre parole, i parlamentari usufruiscono ingiustamente del bonus e quelli dell’INPS li coprono! E questa la chiamano “democrazia”…

Leggendo la Storia a ritroso, c’è da rabbrividire per le tante contraddizioni e ambiguità che la caratterizzano, con le lotte combattute o fatte combattere, per conquistare il potere, per avere “la fetta più grande”…

Ma il presidente dell’Inps e’ scappato coi soldi!! ecco perché l’inps dice sempre di no a noi poveracci: se son magnati tutto e ora sono al mare, alle Bahamas a mangiare come maiali: A li mortacci loro!

E, Visti i tempi de crisi, i nostri politici pretendono (secondo la loro logica) de farse mantenè coi soli pubblici. Ma andiamo ad analizzare chi è questo stato, cosa vuole dire stato “POTERE”.

Purtroppo gli è andata male perché noi Anarchici lottiamo da sempre per contrastare il magna magna di destra e di sinistra (politici mediocri, ambiziosi e senza scrupoli, ma sopratutto con poco cervello, abituati a sentirsi superiori a qualcuno). Questi sono talmente limitati che a forza di stare sulla poltrona e fare un lavoro alla volta, se gli dai una funzione in più vanno in palle (crisi esistenziale), perché sono abituati a far funzionare 1 neurone alla volta, con tutte le problematiche che ci sono attorno, figurati se riescono a comprendere un’analisi sociale…

Il 12 agosto i mass media scrivono che sono stati sospesi Elena Murelli e Andrea Dara (foto sopra). I deputati hanno percepito il bonus Inps di 600 euro previsto per i titolari di partita Iva. I vertici della lega si giustificano facendo la spia contro il direttore dell’Inps e dichiarano ai giornali: “E’ comunque incredibile che i vertici dell’Inps non abbiamo versato ai lavoratori che aspettano da marzo quanto dovuto e che abbiano invece versato a chi non era in difficoltà. In qualsiasi altro paese i parlamentari sarebbero stati sospesi ma il presidente dell’INPS sarebbe stato licenziato”.

Domanderemo pero’ al presidente dell’Inps come abbia fatto a non pagare il bonus a chi ne aveva bisogno per darlo invece ai parlamentari”(massomafia morta di fame: le signorie, appunto..)..

Napoli e’ anche una carta sporca, e nessuno ne vuole parla’.

Anche a Firenze Ubaldo Bocci si è dimesso dal ruolo di coordinatore del centrodestra in Palazzo Vecchio a seguito delle polemiche sul bonus di 600 euro dell’Inps. Bocci, già candidato a sindaco contro Dario Nardella, resta però nella carica di consigliere comunale (alè, se magna ancora!).

Anche il cattosinistroide Federico Broggi, sindaco di Solbiate con Cagno e segretario provinciale di Como del Pd, ieri uscito allo scoperto ammettendo di avere chiesto i 600 euro Inps per le partite Iva…

A proposito di geopolitica:

Brutti tempi per Trump, per il cattofascista liberale che si è dovuto cuccare la pagliacciata allegorica tramata dai servizi segreti che vogliono imporci una legge anticostituzionale:

trump elezioni usa

11 Agosto ci sono stati attimi di paura alla Casa Bianca. Donald Trump viene allontanato dalla sala stampa pochi minuti dopo aver iniziato la conferenza stampa della task force per il coronavirus a causa di una sparatoria fuori dal perimetro di Pennsylvania 1600.

Un agente del Secret Service ha sparato e colpito un sospettato armato. Le indagini sono in corso.

Tutto è accaduto in un brevissimo lasso di tempo. Arrivato con qualche minuto di ritardo sul podio, il presidente aveva da poco iniziato a parlare quando un agente del Secret Service lo ha interrotto e gli ha intimato di lasciare la stanza.

E’ che qui in Italia stiamo sempre a guardare come va a finire la storia. Questo perché l’Italia è sempre stata dominata dai cattoliberalfascisti, che potevano confluire nell’area di sinistra, invece a livello geopolitico siamo dominati dalla Nato, di cui l’America, la francia, la Germania e l’inghilterra, ne sono paladini, noi siamo considerati solo dei leccaculi morti di fame.

Non vogliamo fare sarcasmo, ma aprire un dibattito, quindi proporre ai giovani ribelli, che c’è un senso nella vita, ma ti devono dare i mezzi per costruirtelo, per realizzarti e portare avanti anche un’ideale di classe!! Non è male come idea quando sei giovane…

Occorrerà sconfiggere la piccola ambiziosa e mediocre borghesia assetata e con poco cervello da esibire, che sta sempre col più forte, per comodità…

Ma ritorniamo alla proposta del gruppo “Ricercatori senza padroni”: la parte giovane del gruppo, vorrebbe proporre anche la creazione di un nuovo collettivo Anarchico ed occupare qualche sede non troppo impegnata nelle iniziative, e che paga l’affitto allo stato, anche se non ne usufruisce appieno della struttura (in base alle tante problematiche che dobbiamo affrontare in questi tempi, diamo almeno i mezzi ai giovani, lasciamo anche a loro, la possibilità di cambiare le cose (il mondo): perché no??

Se qualcuno è interessato, scriva alla nostra mail: spiritiliberi@inventati.org

Col loro collettivo, i giovani Anarchici porteranno avanti analisi sociali e politiche e proposte culturali (libri, ricerche), per potersi anche alzare di livello culturale e non solo divertirsi, per sconfiggere il senso di omologazione e di consumismo a tutti i costi, ma sopratutto proporre iniziative didattiche, seguendo la pedagogia libertaria e il senso della vita di ognuno, sopratutto nella fase adolescenziale, per evitare che anche i giovani rimangano delusi perché non trovano il senso della vita, e vadano in crisi esistenziale! Per evitare che caschino nel tunnel delle droghe pesanti incentivato sempre dalla massomafia e organizzato per evitare che i giovani si ribellino (piano militare chiamato Chaos: importare le droghe pesanti per annientare i giovani studenti e operai che già negli anni ’70 stavano ribellandosi al contesto sociale cattoliberal fascista -dittatura militare).

Ma non è finito qua il magna magna: Anche Matteo Gagliasso, consigliere regionale del Piemonte, eletto lo scorso anno con la Lega, ha dichiarato ai mass media sempre l’11 agosto, di aver ottenuto la pratica per ottenere i 600 euro dall’Inps, secondo quanto si apprende, grazie al suo commercialista, perché l’azienda immobiliare per cui il consigliere regionale lavora, era rimasta chiusa durante il lockdown.

Anche Anita Pirovano, consigliera comunale di Milano per la lista ‘Milano progressista’ si autodenuncia in questi giorni sui mass media per aver richiesto all’Inps il bonus Covid da 600 euro al mese per le partite Iva. “Pur non cedendo alle sirene antipolitiche dichiara la Pirovano sui mass media: “ ho capito sulla mia pelle che avere un lavoro (nel mio caso più d’uno in regime di lavoro autonomo), mi consente di essere ‘più libera’ nell’impegno politico presente e ancora più nelle scelte sul futuro, per definizione incerto”. Come tanti, prosegue, “mi indigno, perché è surreale, se un parlamentare in carica fruisce di ammortizzatori sociali e penso sia paradossale che una misura di sostegno al reddito non preveda nessuna soglia di reddito”. Per forza, ‘sti stronzi massomafiosi se sono fatti la legge per ingrassarsi solo loro, come avevano previsto ste zecche dello stato.

A propositi dell’ultimo gradino della massomafia, la mafia appunto:

Massimo Giletti vive sotto scorta. La notizia, lanciata dal sito Antimafia Duemila e rimbalzata in rete, è stata confermata dallo stesso giornalista, ,l conduttore di Non è l’Arena su La7, al sito del Corriere della Sera: “Sono molto dispiaciuto e non posso dire molto. È obbligatorio, non posso sottrarmi”.

Alla base del provvedimento, le minacce rivolte a Giletti dal boss Filippo Graviano, intercettato in carcere, dopo l’uscita dalla detenzione di 300 mafiosi a causa dell’emergenza coronavirus: nel mirino, in particolare, la puntata del 10 maggio in cui il conduttore lesse i nomi dei detenuti usciti di prigione. In questa storia quello che pesa è per l’ennesima volta il silenzio delle istituzioni competenti”. Al conduttore è arrivata la solidarietà di quel pagliaccio del ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede che dichiara ai mass media: “Massimo Giletti sotto scorta è un pessimo segnale”, commenta oggi su Twitter il direttore di La7, Andrea Salerno. “Continuare ad andare in onda col proprio lavoro, la migliore risposta”, conclude.

Secondo quanto sui apprende, la scorta a Giletti è stata assegnata a fine luglio dalla Prefettura di Roma.

Sempre in questo periodo, a PIOMBINO (LIVORNO), l’ 8 Agosto i mass media dichiarano che “Diciassette giorni fa è stata emanata l’ordinanza della Presidenza del Consiglio, è già stata raccolta la seconda balla (ecoballa), e ne sono state individuate ben più di due”. Lo ha annunciato il ministro dell’Ambiente Sergio Costa, a Piombino (Livorno) insieme al capo della Protezione civile Angelo Borrelli per fare il punto sulle 60 ecoballe disperse nel mare fra Follonica, Piombino e l’Elba, nel golfo di Follonica (Grosseto). “Oggi è una giornata importante per gli equilibri ambientali di queste terre, finalmente abbiamo dato il via alle operazioni di recupero delle 40 ecoballe residuali da 1,2 tonnellate l’una che dal 2015 giacciono sui fondali del golfo di Follonica”, ha anche annunciato il ministro dell’Ambiente Sergio Costa, ad appena due settimane dalla seduta del Consiglio dei Ministri, che ha dichiarato lo stato di emergenza per il risanamento ambientale. “Le chiamano tutti così (spiega), ma di ‘eco’ non hanno proprio nulla: sono ammassi di rifiuti di plastica abbandonati a mare da una nave cinque anni fa, nel silenzio generale.

A proposito del magna magna: Il 9 maggio i mass media scrivono che a Firenze c’è anche la loggia massonica (libera muratoria), progettata da Arata Isozaki per la nuova uscita degli Uffizi tra gli 11 nuovi cantieri del piano strategico ‘Grandi progetti culturali’ da oltre 103 milioni di euro lanciato dal Mibact. Una decisione “storica” quella del ministro Dario Franceschini, “per Firenze e per la cultura italiana”, commenta il sindaco del capoluogo toscano Dario Nardella, “dopo più di 20 anni di discussioni e polemiche inconcludenti sulla realizzazione della loggia del grande architetto giapponese Isozaki”: il celebre architetto giapponese vinse il concorso nel 1999. “Finalmente, grazie al coraggio del ministro” arriva “la parola definitiva sulla realizzazione di un’opera che la mia giunta ha sempre sostenuto”. “Con la realizzazione della loggia destinata all’uscita della Galleria degli Uffizi – prosegue Nardella – sblocchiamo l’ultimo grande ostacolo (al magna magna massomafioso), al protagonismo di Firenze nella creatività contemporanea. Sono certo che il maestro Isozaki, uno dei grandi indiscussi architetti viventi, gioirà nel sapere che la sua opera vedrà la luce”. “La loggia di Isozaki si farà: la decisione è stata presa definitivamente e suggellata con lo stanziamento dei fondi necessari a realizzarla. Entriamo così nell’ultima fase dei lavori dei Grandi Uffizi. Tra di loro si leccano il culo: Il direttore degli uffizi e il ministro Franceschini ringraziano per aver risolto nel migliore dei modi questa oltre ventennale vicenda per il magna magna…

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Riportiamo una parte dell’analisi del 2003, sulle signorie, fatta sulla nostra ricerca storica intitolata: Storia della massoneria in Italia E delle sue complicità internazionali: Dai cavalieri crociati a quelli P2isti.

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Fra ‘600 e ‘700 l’Europa fu sconvolta da 3 guerre di successione per dividersi il potere e la torta, che si conclusero nel 1748 con la Pace di Aquisgrana. Queste guerre determinarono anche le sorti dell’Italia: gli Asburgo d’Austria si radicarono nel milanese; i Borbone salirono sul trono di Napoli e di Sicilia; i Savoia si estesero oltre il Piemonte fino a Vigevano e Voghera, a Nizza e in Sardegna; gli Estensi dominavano il Ducato di Modena e Reggio; la Repubblica di Genova e la Repubblica di Venezia rimasero indipendenti; lo stato della chiesa mantenne il Lazio, l’Umbria, le Marche, la Romagna e l’Emilia. Nonostante la frammentazione, a metà del ‘700 diversi stati italiani cominciarono a riprendersi, soprattutto nelle campagne del Centro-Nord, dove le colture erano state diversificate ed era stata avviata una attività artigiana. Nel Meridione, invece, il malgoverno della Spagna aveva impedito qualsiasi sviluppo e a Napoli, nel 1647, si era verificata una rivolta popolare, capeggiata da Masaniello (nel dipinto sotto).

passato e presente masaniello

Nel 1795 i Direttori lanciarono una Campagna d’Italia affidando il comando a Napoleone Bonaparte, che in pochi mesi sbaragliò gli Austriaci. Nel 1797 firmò il Trattato di Campoformio con cui la Francia strappava la Lombardia all’Austria e l’Emilia-Romagna al papa, consegnando però il Veneto agli Austriaci. Poi il suo esercito conquistò Roma e Napoli e organizzò l’Italia in repubbliche giacobine controllate dalla Francia, che beneficiarono delle importanti riforme francesi, controbilanciate però da imposte straordinarie e dal trafugamento di molte opere d’arte.

Nel 1876 il ministero Minghetti, l’ultimo governo della destra, venne sostituito dal ministero Depretis della sinistra storica. La sinistra iniziò con un programma di significative riforme, come la riforma elettorale, il decentramento amministrativo, l’abolizione della tassa sul macinato e l’istruzione elementare obbligatoria.

L’impegno ebbe però risultati alquanto modesti, perché imposti.

Per tenere tutto sotto controllo, il governo liberale fece eleggere e far intervenire il liberale Giovanni Giolitti, che diede un’impronta militare alla politica italiana dal 1901 al ’14. Esordì affermando il diritto dei lavoratori ad aver le proprie associazioni sindacali dal basso. Ciò determinò nel 1906 la nascita sindacale borghese, e gli industriali sovvenzionatori (massomafia), risposero nel 1910 fondando Confindustria.

La “febbre coloniale” che aveva contagiato tutte le nazioni europee, spinse anche l’Italia a tentare l’avventura africana.

Dopo la fallita impresa d’Etiopia, Giolitti scelse la Libia, che conquistò con la guerra del 1911-‘12 e che s’accompagnò alla conquista di Rodi e del Dodecanneso. I militari italiani (bastardi già allora), si macchiarono del massacro di migliaia di civili e l’impresa alla fine si rivelò deludente dal punto di vista economico. Nel 1914 Giolitti si dimise.

Tra il 1876 e il 1915, in tutta l’Europa e anche in Italia si verificava un immenso flusso migratorio sia interno al continente sia verso Usa, Brasile e Argentina. Il grande sacrificio degli emigranti ebbe 2 effetti fortemente positivi: le “rimesse” inviate in patria giovarono alle finanze italiane e la necessità di saper leggere e scrivere per essere accolti negli Usa, nonché comunicare coi parenti, accelerò il processo di alfabetizzazione.

La legge elettorale escludeva dal diritto di voto i cittadini più poveri; per i cattolici, inoltre, vigeva ancora il non expedit, ovvero il divieto papale che proibiva la partecipazione alla vita politica (1874).

Nel 1904, papa Pio X e i suoi partigiani bianchi, permise ai cattolici di votare e di interessarsi alla vita politica, rafforzando lo schieramento giolittiano. Dopo le elezioni del ’04, Giolitti, rafforzato dal sostegno dei cattolici, mantenne l’egemonia liberale cercando sempre il punto d’equilibrio e l’accordo tra i grandi gruppi di pressione.

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E’ appena passato l’anniversario della strage del 12 agosto di 76 anni fa, quando le frazioni di Stazzema divennero teatro dell’oltraggio più disumano: l’eccidio di centinaia e centinaia di civili inermi. Fu una delle stragi più efferate compiute nel nostro Paese durante l’occupazione nazista, per i numeri spaventosi del massacro, per la crudeltà con cui gli uomini delle SS si accanirono sui corpi privi di vita, per lo scempio del rogo nella piazza di Sant’Anna”.

Quel pagliaccio di Sergio Mattarella che convive e non molla il potere con Salvini, nell’anniversario della strage, dichiara ai mass media di non dimenticare l’eccidio, invitando a “non ignorare rigurgiti di intolleranza, di odio razziale, di fanatismo che pure si manifestano nelle nostre società e nel mondo”.

Il 9 agosto i mass media scrivono che ” Sergio Costa il ministro dell’Ambiente, 17 giorni fa ha emanato l’ordinanza della Presidenza del Consiglio per raccogliere la seconda balla. Lo ha annunciato il ministro in una conferenza stampa a Piombino insieme al capo della Protezione civile Angelo Borrelli per fare il punto sulle 60 ecoballe disperse (dalla mafia per ordine della massomafia) nel tratto di mare fra Follonica, Piombino e l’Elba, nel golfo di Follonica (Grosseto).

Sempre il 9 agosto i mass media scrivono che a Viareggio (Lucca) Alberto Veronesi, direttore musicale del Festival Pucciniano di Torre del Lago di cui è stato presidente (ora candidato col Pd alle regionali), dichiara ai mass media: “Vergogna, non si scherza con l’antifascismo” e “noi siamo una città civile”. E’ quanto ha gridato oggi il direttore del festival Alberto Veronesi, prima che iniziasse il comizio tenuto da Matteo Salvini a Viareggio (Lucca), insieme alla candidata del centrodestra alla presidenza della Toscana Susanna Ceccardi. Quella merda arrogante di Salvini gli risponde sempre attraverso i mass media: “Certo se il direttore di uno dei principali festival musicali è quello che viene come un matto qua a gridare la domenica mattina alla gente che non la pensa come lui, qua c’è da cambiare tante cose”.

Il 7 Agosto invece il procuratore generale di New York Letitia James (puntualizziamo che è donna, quindi con una sensibilità maggiore rispetto agli uomini), ha avviato una causa legale contro la National Rifle Association (Nra) chiedendo lo scioglimento della potente lobby delle armi da fuoco. L’accusa è che i suoi leader hanno utilizzato le risorse dell’associazione per scopi personali macchiandosi di gravi reati finanziari.

Anche il politico ciellino infame ex governatore di Regione Lombardia (ale’ se magna!!) Attilio Fontana, anche lui beccato per aver fatto domanda anche se non ne aveva bisogno per le 600 euro, è stato protagonista della tavola rotonda sul tema ‘Territori, politica, aziende e autonomia’, col suo omologo piemontese Alberto Cirio. Quando lo hanno beccato, quella faccia tosta, spregiudicata di Fontana ha dichiarato ai mass media: “le 600 euro le avevo date in beneficenza” sempre li si attaccano quando li beccano a rubare ai poveri!!

Fontana intervistato dai mass media è andato all’attacco del Mes usando termini duri (pagliaccio ecco cosa gli interessa a lui e ai suoi amici abbuffini, accapparrarsi i soldi dello Stato, per dire cosa gliene frega di noi poveracci): “qui è l’esatto contrario di quello che si dovrebbe fare”, è “rubare ai poveri per dare ai ricchi”. Con il Mes ci sono titoli di Stato “non più garantiti al 100%, quindi non più oggetto di acquisto privilegiato da parte degli investitori; titoli che rischiano di poter essere ristrutturati nel loro valore e quindi non più appetibili, e questo (avverte), si riflette sui nostri cittadini che hanno comprato in buona fede i nostri titoli di Stato pagando 100 ed essendo certi che, il giorno in cui li avessero rivenduti, avrebbero guadagnato 100, ma questa certezza non c’e’ più”.

Attilio Fontana, l'ira di Salvini: «Stufi di indagini a orologeria». Fontana: «Non possiedo patrimoni nascosti»

Fontana si mette anche a fare la morale: Chi ci ‘guadagna’ sono altri, infatti, “se questi soldi andassero per un nobile motivo, potrei anche prendere in considerazione la situazione che si prospetta”, dice ancora Fontana, però “i beneficiari di questa situazione sono altri”. Nel senso che “in realtà questi soldi servono per liberare le banche tedesche dai titoli tossici che hanno nelle loro pance e che non sono riuscite ad eliminare”. La massomafia si distribuisce la torta… Fontanuccio, detta da te che hai mangiato e speculato anche sulla mensa dei poveri non è credibile!! ma non è neanche una novita’!! Fontana, sveglia, è finita la pacchia anche per voi del magna magna, ambiziosi e senza scrupoli, avete finito di prenderci per il culo, almeno a livello culturale…

Il 16 marzo di quest’anno, la procura ha chiesto l’archiviazione per i massomafiosi Attilio Fontana nell’ambito dell’inchiesta “Mensa dei poveri” (che vergogna!!), in cui il governatore della regione Lombardia è indagato per abuso d’ufficio. La vicenda che aveva portato all’iscrizione del politico leghista da parte dei pm Silvia Bonardi, Luigi Furno e Adriano Scudieri, riguardava la nomina di Luca Marsico, avvocato ed ex socio di studio di Fontana, nel Nucleo di valutazione degli investimenti della Regione. Tra la settantina di imputati, anche l’ex vice-coordinatore lombardo di Forza Italia ed ex consigliere comunale milanese Pietro Tatarella, il consigliere lombardo forzista Fabio Altitonante, l’imprenditore Daniele D’Alfonso e il deputato di FI Diego Sozzani, tutti coinvolti nell’inchiesta “Mensa dei poveri” sul sistema di appalti e nomine pilotate che giravano intorno all’ex coordinatore di Forza Italia a Varese Nino Caianiello.

Ma non è finita qua! è stato bloccato un conto in Svizzera all’Ubs di 5,3 milioni di euro “scudati” da trust alle Bahamas, eredità della madre, utilizzato da Attilio Fontana per prelevare 250mila euro da girare al cognato Andrea Dini come risarcimento per la fornitura di camici da 513mila euro a Regione Lombardia (alè se magna ), che era stata trasformata in donazione dopo che un’inchiesta di Report aveva sollevato il conflitto di interessi del governatore. È quanto emerge dalle indagini dei pm di Milano, partite dalle denunce sulla fornitura di materiale per 513mila euro da parte della Dama spa e arrivati alle verifiche sui conti svizzeri del presidente leghista.

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Un Conto in Svizzera di 5,3 milioni di fondi alle Bahamas: nel settembre 2015 infatti, Fontana ha utilizzato la legge sulla “voluntary discosure” per regolarizzare il denaro ricevuto in eredità dalla madre. Un “tesoro” da 5,3 milioni che in precedenza era detenuto da due “trust” alle Bahamas costituiti nel 1997 e nel 2005. Tutto lecito, almeno da quando l’eredità di famiglia è stata “scudata”. Ma Fontana di questi soldi all’estero, il ciellino infame non aveva mai parlato…

La vicenda che vede coinvolto il governatore lombardo è quella della fornitura, successivamente trasformata in donazione, di circa 75mila camici e altri dispositivi sanitari alla regione Lombardia da parte di una azienda che, in piena emergenza coronavirus, avrebbe ottenuto la commessa senza gara pubblica (siamo fermi ancora alle raccomandazioni, altro che diritti…). L’azienda, la Dama spa, è di proprietà del cognato di Fontana e la moglie del governatore ne possiede una quota. Il caso era stato sollevato nel corso di una puntata della trasmissione Report, andata in onda su Rai3 nel giugno scorso, ma continua a riservare sorprese e ad allargarsi quasi ogni giorno che passa, anche dopo il coinvolgimento di Fontana.

https://www.rai.it/programmi/report/inchieste/A-loro-insaputa-0f17c303-42e3-4af3-b60d-aee4855e3305.html

E non c’è soltanto la sanità. Tra le altre inchieste, c’è ad esempio quella che riguarda l’acquisto di un immobile a Cormano, vicino a Milano, da parte di Lombardia film commission, una fondazione di regione Lombardia e comune di Milano, il cui prezzo sarebbe stato gonfiato. L’operazione avvenne quando alla guida della regione c’era ancora Roberto Maroni. Tra gli indagati compaiono tre persone considerate molto vicine al magna magna della Lega.

Ma la storia che probabilmente ha colpito di più l’opinione pubblica, è quella relativa alla gestione dei fondi del partito nell’ambito della quale venne chiesta la confisca di 49 milioni di euro di rimborsi elettorali. Questa lunga e complessa vicenda, rappresenta certamente il caso giudiziario che più di ogni altro ha segnato la storia del partito, costituendo una sorta di spartiacque tra il prima e il dopo, segnando il passaggio da Bossi a Maroni, e infine a Salvini….

Non è tanto il magna magna di Fontana a essere messo in discussione, perché per noi comuni mortali, non è neanche una novità, ma ci stupiamo ancora: ecco perché quella merda di Salvini va in giro con la croce francescana in bella vista, per riciclare anche i cattolici, per far massa…

È stata infatti piuttosto evidente, la difficoltà della regione Lombardia nell’affrontare la pandemia e le emergenze. Si tratta di una questione centrale per il mondo che fa riferimento al centrodestra, poiché ciò che è accaduto riguarda un sistema di potere che ha già mostrato in passato i propri limiti, le proprie contraddizioni e i propri lati oscuri (si veda il caso di Roberto Formigoni) e che potrebbe adesso rivelarne di nuovi. Ciò che sta emergendo dalle inchieste sull’accordo tra il policlinico San Matteo e la Diasorin sui test sierologici (l’accusa è quella di essersi accordati per escludere altre aziende), sembrerebbe andare in questa direzione.

Nonostante gli scandali, in questi anni quel sistema di potere della destra e della sinistra (rappresentato da forze politiche diverse in epoche diverse, ma che in fondo rappresenta sempre lo stesso blocco sociale ed economico), non è mai stato messo davvero in discussione.

La proposta del collettivo Anarchico dei giovani è partita da Milano: mollate le poltrone, vecchiacci intellettuali polverosi, perché i giovani non vogliono fare più la gavetta per voi!! Meditate mediocri meditate…

 

Anarchia, al giorno d’oggi, è l’attacco, è la guerra ad ogni autorità, ad ogni potere, ad ogni Stato. Nella società futura, l’anarchia sarà la difesa, l’impedimento opposto al ristabilimento di qualsiasi autorità, di qualsiasi potere, di qualsiasi Stato.

E. Reclus

 

Cultura dal basso contro i poteri forti

Rsp (individualità Anarchiche)