4 aprile 1949 viene firmato il Patto atlantico: TERRORISMO NATO

 

Paesi aderenti all’Alleanza atlantica

4 aprile 1949 viene firmato il Patto atlantico

 

TERRORISMO NATO

GLI STATI UNITI HANNO OLTRE 800 BASI MILITARI SPARSE NEL MONDO

La NATO, durante la guerra fredda, in coordinamento coi servizi di informazione dei paesi dell’ Europa occidentale e il Pentagono, si è servita di eserciti segreti. Questa strategia dura ancora oggi per suscitare il timore dell’Islam e giustificare le guerre per il petrolio. La strategia della tensione, le operazioni “false flag” o “false bandiere”, sono espressioni usate per descrivere atti terroristici, portati avanti segretamente da governi e organizzazioni, per essere poi imputate ad altri (comunisti e anarchici).

Ora cerchiamo, attraverso una breve cronologia, di sviluppare una trama che ci porta dalla II guerra mondiale ad oggi. Il 9/9/1943, nasce a Roma il Comitato di Liberazione Nazionale(CLN) composto da brigate e divisioni: le Brigate “Giustizia e Libertà” (del Partito d’azione), le Brigate Matteotti (socialisti), le cosiddette “formazioni bianche” (di ispirazione monarchica, composte in gran parte da reparti dell’esercito e carabinieri), e la “Brigata Garibaldi”(comunisti). Gli alleati foraggiano le “formazioni bianche” ed in particolare la “Brigata Osoppo”(Udine). Nel febbraio ’45, la brigata Osoppo partecipa ad un accordo (bandiere false) con l’organizzazione Franchi (rete spionistica collegata all’Intelligence Service e diretta dal partigiano bianco Edgardo Sogno), e la X MAS (il corpo speciale della RSI, comandato dal “principe nero”, Junio Valerio Borghese) per infiltrare e contrastare le brigate partigiane comuniste, italiane e jugoslave, dopo la sconfitta dell’esercito di occupazione nazista. Il piano prevedeva una “tecnostruttura” a 3 livelli non comunicanti tra loro, e l’infiltrazione dei partigiani bianchi nelle brigate comuniste (partigiani che infiltrano altri partigiani).

I tre livelli della tecnostruttura si suddividono in: l° paramilitare, 2° organizzazione interna(gruppi e formazioni), e 3° livello è il contesto internazionale, che utilizzava e manovrava la lotta armata di destra e di sinistra per garantirsi gli equilibri e le risorse nel mondo: il cosiddetto “ordine mondiale” (totalitarismo).

Dalla brigata Osoppo nasceranno le formazioni armate anticomuniste: il corpo volontari della libertà, volontari per la difesa dei confini e gruppi tricoloristi.

Il 15/9/1947 negli Usa, viene istituita la CIA (CentraI Intelligence Agency). Il suo compito istituzionale è di ” … condurre operazioni all’estero per l’acquisizione di informazioni, non è autorizzata ad operare all’interno degli Stati Uniti e non può eseguire arresti … “, in realtà andrà molto al di là di queste funzioni ed influenzerà, con ogni mezzo possibile, la gestione politica di ogni paese del mondo. La CIA agisce alle dirette dipendenze dell’ufficio esecutivo del presidente USA. Una delle sezioni della CIA, l’Office of Policy Coordination, ha il compito ufficiale di aiutare i “… movimenti clandestini anticomunisti sia con l’aiuto finanziario che militare …”.

La NATO era il cuore di questa rete clandestina legata al terrore; il Clandestine Planning Committee (CCP) e l’Allied Clandestine Committee (ACC), erano sottostrutture clandestine dell’ Alleanza atlantica. Nell’estate del 1948 nasce in Belgio il gruppo “Glaive”, una rete clandestina destinata a funzionare in caso di occupazione russa o di vittoria elettorale delle sinistre. Si tratta di gruppi di guerriglia attrezzati con sofisticate apparecchiature e ben addestrati capaci di attuare sabotaggi, attentati. azioni di commando e garantire le comunicazioni. L’iniziativa è promossa dagli inglesi che, nei mesi successivi sigleranno dei patti bilaterali con Norvegia, Danimarca e Olanda per costituire analoghe formazioni che verranno poi addestrate a Fort Monkton (Portsmouth). E’ il primo embrione di “Stay Behind” che si espanderà a tutti i paesi che nel 1949 costituiranno la NATO, a paesi neutrali come la Finlandia, la Svizzera e l’Austria, e che organizzerà una rete clandestina anche in alcuni paesi dell’Est, in particolare in ex Jugoslavia, entreranno in “SB” le formazioni croate degli “Ustascia”. Nell’ inverno 1955 viene stipulato un accordo fra l’lntelligence Service e il servizio segreto greco (KYP) per la costituzione di un nucleo di “Stay Behind” in Grecia, si chiamerà: “Pelle di montone rosso”. 28/11/ 1956 tramite un accordo fra CIA e SIFAR nasce “Gladio”, la struttura italiana di Stay Behind, che eredita gran parte della struttura dell’Organizzazione O (Osoppo). L’1/6/1959 in una nota riservata, l’ufficio R del SIFAR dichiara che sono state costituite 5 unità di “Gladio” per un totale di 1500 effettivi e 3000 uomini mobilitabili. Nel Dicembre 1959 1’Italia entra nel Comitato Clandestino di Pianificazione della NATO, si tratta dell’organismo che coordina le attività di “Stay Behind”.

Il 4 aprile del 1949 si firma il Patto Atlantico (anticomunista), un trattato di alleanza politico-militare fra gli stati dell’occidente capitalistico, che fu reso operativo il 24/8/1949 con l’istituzione della NATO (North Atlantic Treaty Organization). Gli stati membri attualmente sono: Belgio, Canada, Danimarca, Francia (che nel 1966 ha lasciato l’organizzazione militare integrata pur continuando a far parte di quella politica), Germania, Grecia, Islanda, Italia, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito, Spagna, USA e Turchia. La struttura della NATO si articola in un Consiglio, un Comitato Militare composto da 3 organismi (comando alleato in Europa, comando dell’oceano Atlantico, comando della Manica) e il gruppo strategico regionale Canada-Stati Uniti.

Nel quadro della NATO, l’Italia aderisce anche all’accordo che regola le comunicazioni fra i servizi segreti occidentali, voluto dalla NSA (USA), a cui aderiscono anche il GCHQ (Gran Bretagna), la CBRNC (Canada), la DSD (Australia e Nuova Zelanda). Il patto prevede che i rapporti siano quasi paritari fra il primo e i secondi firmatari e che, invece, i terzi firmatari (Italia, Germania e Giappone) siano solo tributari di informazioni informali.

L’attività dei servizi segreti in Italia sarà quindi regolata da ” … un protocollo segretissimo imposto dagli americani che costituisce una vera e propria rinuncia alla sovranità nazionale della parte italiana … “. I principali obblighi sono: fornire agli USA una copia di tutte le informazioni e un diritto di supervisione americana sulla scelta del personale, che deve essere tutto di totale gradimento dei servizi competenti USA.

Ora spieghiamo l’influenza del SIFAR in tutta questa vicenda enigmatica:

Il servizio segreto delle forze armate (SIFAR) nasce il 3/3/1949 con una semplice circolare interna del ministro della difesa. In realtà esso inizierà ad operare solo dal 1O settembre dello stesso anno. Gli USA hanno sciolto la prognosi sul caso Italia ritenendo ormai stabilizzata la situazione, l’Italia fa ormai parte della NATO e quindi offre sufficienti garanzie, può quindi creare un proprio servizio segreto (SIOS=Servizio Informazioni Operative e Situazione), anche se sotto diretto controllo dei servizi statunitensi. E’ costituito da varie sezioni alle dipendenze dei capi di stato maggiore dell’esercito, della marina e dell’aviazione. Esso viene guidato dal 1959 al 1964 dal generale dei carabinieri De Lorenzo. De Lorenzo nel ‘64 attuò un colpo di stato militare, ( piano Solo) impiegando la brigata meccanizzata dei carabinieri da lui creata. Il colpo di stato era stato attivato per evitare che il centrosinistra (inaugurato in quell’anno da Moro) entrasse nel potere politico, De Lorenzo schederà 157.000 cittadini italiani e una copia di tali schede verrà fornita alla CIA.

Il SIFAR sarà negli anni successivi al centro di innumerevoli trame, tentativi di colpo di stato, stragi, attentati, rapporti con la mafia e la massoneria (massomafia).

Col nuovo ordinamento dello stato maggiore della difesa, nasce il nuovo servizio segreto militare italiano, il SID (Servizio Informazioni Difesa). Il SIFAR quindi viene sciolto, coperto dagli scandali e dai sospetti accumulati in 16 anni. Il SID però inizierà a funzionare solo dal 1/7/1966 nel frattempo, il gen. Allavena rimane alla guida del servizio. Apprendendo tutto ciò, ci si può interrogare su quello che può passare a nostra insaputa …

Con le basi militari, gli Usa introducono una cultura di guerra, di dominio e di violenza. Ovunque avvengono crimini contro la salute, l’ambiente….. Raramente i responsabili subiscono un processo perché vige ovunque il principio della extraterritorialità.

Le strutture segrete della NATO erano state equipaggiate, finanziate e addestrate dalla CIA, in coordinamento con l’ M16 (i servizi segreti britannici), per combattere le forze armate dell’Unione Sovietica in caso di guerra, ma anche per commettere attentati terroristici in diversi paesi.

Così, fin dagli anni ’70, i servizi segreti italiani hanno utilizzato queste armate segrete per fomentare attentati terroristici con lo scopo di causare la paura tra la popolazione e, in seguito, accusare i comunisti o gli anarchici di essere gli autori. Era il periodo che la parte comunista aveva un potere legislativo importante al Parlamento. La strategia della tensione doveva servire a screditarlo, indebolirlo, per impedirgli di accedere all’esecutivo. I terroristi di estrema destra hanno spiegato nelle loro deposizioni che erano i servizi segreti e la NATO che li avevano sostenuti in questa guerra clandestina. Dunque gli Stati Uniti erano interessati al controllo politico. Questo controllo politico è un elemento essenziale per la strategia militare di Washington e di Londra.

Nell’ aprile del 1960 arrivano in Italia i dirigenti della massoneria americana Luther A. Smith e George E. Bushnell per favorire la riunificazione delle varie osservanze massoniche italiane. Per questa operazione si sono mobilitate da tempo tutte le logge statunitensi in Italia: la Benjamin Franldin di Camp Darby (base USA di Livorno), la Aviano di Trieste, la H.S. Truman di Bagnoli, la Colosseum di Roma, la Mc Clellan di S.Vito dei Normanni, la Val di Verona, la George Washington di Vicenza, delle quali fanno parte i massoni impiegati nelle basi Usa o Nato.

Un rapporto di scienziati pacifisti accusa: un milione e 300 mila morti solo dopo l’ auto/attentato dell’11 settembre 2001, quasi tutti civili. Un milione  di vittime in Iraq,  220 mila  in Afghanistan  e 80 mila  in Pakistan: nel 2oo3 sono partiti i missili contro la popolazione irachena in spregio all’art. 11 della costituzione italiana che dice:

“l’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”.

Nel luglio del 2006, il governo israeliano chiese agli americani armi “speciali”, che sarebbero partite dalla base italiana di Camp Darby (base nata da accordi fra Italia e Stati Uniti conclusi nel 1951). Da li, sono partiti i missili contro l’Iraq e contro la ex Jugoslavia. Gli Usa hanno regalato ad Israele numerose armi di vario genere, come le bombe a guida laser (Gbu-28) che sono state sganciate nei raid notturni a Beirut durante l’aggressione al Libano del periodo luglio-agosto 2006. Le bombe partivano da Camp Darby, senza che gli italiani ne avessero notizia. L’organizzazione statunitense Global Security ha dichiarato che: “il 31° squadrone munizioni che opera a Camp Darby, è responsabile del maggiore e più disseminato arsenale di munizioni convenzionali delle Forze aeree Usa in Europa, consistente in 21.000 tonnellate collocate in Italia, e di 2 depositi classificati situati in Israele”. La base militare di Camp Darby ha assunto un ruolo importante nelle guerre del Mediterraneo. L’uso bellico delle basi sul territorio italiano, di cui gran parte della popolazione è all’oscuro, è una delle tante prove che l’Italia è un paese a “sovranità limitata”, le cui autorità sono corresponsabili dei crimini che gli Stati Uniti stanno commettendo in molti paesi del mondo. A Vicenza la popolazione è costretta a subire la creazione di un’ altra base americana. Il governo si è sentito obbligato a rispettare un trattato stipulato 60 anni fa dai cosiddetti “triplogiochisti”, mescolati con codardi e opportunisti, senza morale e senza etica, e che oggi non ha più ragione d’essere. L’allora presidente del consiglio Prodi sostenne (dopo una “seduta spiritica”), che: “L’Italia deve rispettare gli accordi presi”, ma non ha precisato che si tratta di accordi stipulati nel dopoguerra, e che appaiono oggi semplicemente assurdi. La decisione di concedere agli Usa l’area “Dal Molin” per la realizzazione di una base militare americana (Ederle2), che sarà fuori dalla giurisdizione italiana, viola proprio l’art. 241 del codice penale: (Attentati contro l’integrità, l’indipendenza e l’unità dello stato). Salvo che il fatto costituisca più grave reato, chiunque compie atti violenti diretti e idonei a sottoporre il territorio dello stato o una parte di esso alla sovranità di uno stato straniero, ovvero a menomare l’indipendenza o l’unità dello stato, è punito con la reclusione non inferiore a 12 anni. La pena è aggravata se il fatto è commesso con violazione dei doveri inerenti l’esercizio di funzioni pubbliche. La NATO non è stata fondata per impadronirsi del petrolio o del gas dei paesi arabi. È precisamente là, in questa regione in cui si svolgono le pretese guerre “contro il terrorismo”, che si concentrano le importanti riserve in petrolio e gas. Se il governo nordamericano prende il controllo di quelle risorse, e la crisi energetica peggiora, noi saremo sempre sotto ricatto, consapevoli che gli Usa non daranno gratuitamente il petrolio ed il gas ai paesi europei.

Alcuni esperti affermano che il “picco del petrolio”, il massimo della produzione, è stato già raggiunto nel mare del Nord e che, quindi, la produzione del petrolio in Europa (Norvegia e Gran Bretagna) è in declino.

Il giorno che la gente si renderà conto che queste guerre “contro il terrorismo” sono manipolate, e che le accuse contro il popolo arabo sono solo strategie di propaganda atlantica, rimarranno tristemente sorpresi.

Per dare voce al proletariato e al sottoproletariato, consapevoli di puntualizzare questa interferenza anomala nella Storia, per ricominciare a pensare ad un Mondo libero da supremazie militari, senza gerarchie ne’ sfruttamento dell’uomo sull’uomo e per l’eliminazione delle classi sociali …

dammose ‘na mossa !!!

 

Droni a Sigonella per le guerre Nato in Africa e Medio oriente

12 Marzo 2015

Droni a Sigonella per le guerre Nato in Africa e Medio oriente ROMA – A partire dal prossimo anno, la base siciliana di Sigonella sarà utilizzata per le missioni dei droni di sorveglianza aeronavale del nuovo sistema AGS (Alliance Ground Surveillance) dell’Alleanza Atlantica.

Lo ha annunciato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, a conclusione della sua visita in Italia, dove ha pure incontrato il presidente del Consiglio Matteo Renzi. La Nato aveva previsto che la capacità operativa iniziale del sistema AGS sarebbe stata raggiunta a Sigonella nel 2017; secondo Stoltbeng, però, le operazioni d’intelligence, sorveglianza e ricognizione dei velivoli senza pilota saranno anticipate di un anno. “Desideriamo intensificare la nostra capacità di presa di coscienza delle situazioni con una maggiore sorveglianza sul terreno con l’uso di droni e faremo riferimento a Sigonella a partire dal 2016”, ha dichiarato Stoltenberg. Il primo banco di prova dei velivoli-spia sarà sicuramente la Libia, dove secondo il segretario generale Nato, il deteriorarsi della crisi politico-militare “determina nuove minacce alla sicurezza europea” per cui si dovrà garantire “una difesa costante ed una sorveglianza massiccia”. “Adesso la situazione in Libia è fuori controllo, con due governi separati e diversi gruppi armati, tra cui alcuni affiliati allo Stato islamico”, ha aggiunto Stoltenberg. “Ma la Nato è pronta a sostenere le autorità libiche fornendo consulenze sulla difesa e la creazione di istituzioni per la sicurezza”.

L’AGS fornirà informazioni in tempo reale per compiti di vigilanza aria-terra a supporto dell’intero spettro delle operazioni Nato nel Mediterraneo, nei Balcani, in Africa e in Medio oriente. Il sistema AGS si articolerà in stazioni di terra fisse, mobili e trasportabili per la pianificazione e il supporto operativo alle missioni e da una componente aerea basata su cinque velivoli a controllo remoto RQ-4 “Global Hawk” Block 40, prodotti dall’azienda statunitense Northrop Grumman. La stazione aeronavale di Sigonella ospiterà sia il Centro di comando e controllo dell’AGS che l’intero apparato logistico e i velivoli senza pilota. Lunghi 14,5 metri e con un’apertura alare di 40, i “Global Hawk” Block 40 potranno volare in qualsiasi condizione meteorologica per 32 ore consecutive, a 18,3 km d’altezza. Grazie al radar ad apertura sintetica ad alta definizione MP-RTIP, i droni rileveranno e tracceranno ogni oggetto a terra e i missili da crociera a bassa quota. Il nuovo sistema s’interfaccerà con l’articolata rete operativa della Nato a livello planetario e con tutti i centri di comando, controllo, intelligence, sorveglianza e riconoscimento alleati.

La stazione guida AGS di Sigonella opererà in cooperazione con i “Global Hawk” e i droni-killer “Predator” che l’US Air Force schiera da diversi anni nella base siciliana e potrà contare pure sul supporto dei velivoli senza pilota “Sentinel” in dotazione alle forze armate britanniche ed “Heron R1” che la Francia ha prodotto congiuntamente ad Israele. Dal 2018 Sigonella entrerà a far parte pure del programma di ricognizione su larga scala BAMS (Broad Maritime Area Surveillance) che la Marina militare Usa sta per attivare grazie ai pattugliatori marittimi a lungo raggio Boeing “P-8A Poseidon” e ad una nuova generazione di droni-spia ancora più sofisticati, gli MQ-4C “Triton”, anch’essi di produzione Northrop  Grumman. Per la realizzazione in Sicilia di una serie d’infrastrutture che consentano di ospitare le componenti di volo del BAMS, la US Navy ha stanziato 29.730.000 dollari per l’anno fiscale 2015. Grazie a questo nuovo programma, la marina degli Stati Uniti d’America punta a rafforzare la propria superiorità strategica nello svolgimento di missioni prolungate ISR (intelligence, sorveglianza e riconoscimento) su vaste regioni oceaniche e costiere, per localizzare e intercettare unità navali di superficie e sottomarini potenzialmente ostili.

Al programma AGS, il più costoso nella storia dell’Alleanza, hanno aderito sino ad oggi solo 15 paesi dell’Alleanza atlantica: Bulgaria, Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Germania, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Norvegia, Polonia, Romania, Slovacchia, Slovenia e Stati Uniti. Per l’AGS, la Nato ha firmato nel maggio del 2012 un contratto da 1,7 miliardi dollari. Al team industriale guidato da Northrop Grumman partecipano con quote assai ridotte pure EADS Deutschland GmbH (Cassidian), Kongsberg e l’italiana Selex Es (Finmeccanica). Con una commessa di appena il 10% del valore complessivo del contratto AGS (140 milioni di euro), Selex ES predisporrà la componente fissa e mobile del segmento di terra e contribuirà al collegamento dati su banda larga con le piattaforme aeree del sistema di sorveglianza.

La prima simulazione operativa dell’AGS è stata realizzata nel luglio 2014 nel corso della grande esercitazione aeronavale Unified Vision UV14 che la Nato ha realizzato in nord Europa in cooperazione con  il Comando delle forze Usa per il continente europeo e un team di tecnici di Northrop Grumman e delle altre aziende contractor. “Grazie ai Global Hawk di US Air Force decollati dalla base di Sigonella, le simulazioni in alta risoluzione del sistema AGS hanno supportato le attività del Joint Force Commander in quella che è stata la più grande esercitazione militare in Europa per testare e valutare le capacità della Nato nell’implementare e coordinare i sistemi ISR (Intelligence, Surveillance and Reconnaissance) e raccogliere ed elaborare informazioni dallo spazio, dall’aria, dalla terra e dal mare”, ha rilevato il Comando Nato di Bruxelles.

 

Lo stato è nato dalla forza militare;

si è sviluppato servendosi della forza militare;

ed è ancora sulla forza militare che

logicamente deve appoggiarsi per mantenere

la sua onnipotenza.

dal “Manifesto internazionale Anarchico contro la guerra” (1915)

 

Cultura dal basso contro i poteri forti

Rsp (individualità Anarchiche)