Massomafia, intrecci occulti e parentele con le forze del (dis)ordine…

Massomafia, intrecci occulti e parentele con le forze del (dis)ordine…

Ieri, 15 luglio i mass media scrivono che è stato arrestato Roberto D’Agnano di Brindisi, sovrintendente della polizia di stato, in servizio nel capoluogo milanese da 15 anni e coinvolto nell’inchiesta della Dda sui rapporti con la ‘Ndrangheta e il traffico di droga. Altri due poliziotti sono indagati a piede libero.

Avvisare radio carcere:

D’Agnano si trova nel carcere milanese di San Vittore, in attesa dell’interrogatorio di garanzia davanti al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Milano che ha firmato l’ordinanza di custodia cautelare. Sono 22 gli arrestati.

Non è una novità che gli sbirri, come i sindaci, si comperano coi soldi: quel poliziotto si faceva comprare dalle Ndrine per 1000 euro al mese, per comprare il suo silenzio e ottenere soffiate utili per la sopravvivenza del traffico di droghe pesanti….

Secondo i pm dell’Antimafia, Giovanna Cavalleri e Cecilia Vassena titolari del fascicolo, D’Agnano, avrebbe imbastito legami coi gruppi criminali negli ultimi 7 anni, dopo essere stato per 15 anni in servizio nelle volanti del commissariato del distretto di Comasina 36….

In un’occasione, stando a quanto contestato, D’Agnano si sarebbe messo “in congedo straordinario per organizzare l’intercettazione abusiva della compagna di uno spacciatore sospettata di tradirlo” per “partecipare alla spedizione punitiva, in un motel, nei confronti dell’amante della donna”.

Secondo la commissione antimafia: «Tutto il compendio costituito da intercettazioni, indagini, annotazioni, documenti e relazioni di servizio offre un inquietante spaccato dell’assoluta commistione esistente nel quartiere della Comasina, all’epoca delle indagini, tra delinquenti e appartenenti alle forze dell’ordine, tutti legati da rapporti reciproci che andavano ben oltre la semplice conoscenza, giungendo a essere rapporti confidenziali e, in alcuni casi, di abituale frequentazione», ha scritto il gip Anna Calibi.

Il 3 luglio i mass media scrivono che è stata riaperta l’inchiesta su Angelo Vassallo, il sindaco di Pollica, ucciso il 5 settembre 2010. Ad aprile di quest’anno è finito in carcere il brigadiere dei carabinieri Lazzaro Cioffi, arrestato per presunti rapporti col boss del narcotraffico Pasquale Fucito, re dello spaccio nel Parco Verde di Caivano, in provincia di Napoli…..

Il brigadiere è stato indagato per aver rivelato notizie sulle indagini fatte al boss col quale era sodale, (investiva i proventi del narcotraffico). Pochi giorni prima di morire il sindaco aveva confidato ad alcuni amici di aver scoperto qualcosa che non avrebbe mai voluto sapere. Lo scorso aprile il procuratore nazionale antimafia, Federico Cafiero de Raho, aveva spiegato: «Vassallo Aveva dato fastidio alla criminalità sotto diversi profili: il porto di Acciaroli, il traffico di stupefacenti del Cilento».

Per l’omicidio di Vassallo fu indagata una vigilessa, Ausonia Pisani, figlia di un generale dei Ros e compagna di Sante Fragalà, vicino al clan di Nitto Santapaola.

Il sindaco aveva cercato di indagare anche sul business e il malaffare delle gare d’appalto. Vassallo, in qualità di consigliere provinciale aveva più volte denunciato lo scandalo delle strade fantasma, pagate dalla Provincia di Salerno ma mai costruite oppure costruite “al ribasso” (i famosi 2 sacchi di cemento invece di 3, per risparmiare e assicurarsi, a breve, anche i lavori di manutenzione…), che sfociò nel processo Ghost roads. La sua battaglia contro il cemento per preservare il Parco del Cilento e Vallo di Diano l’aveva reso un personaggio scomodo per la politica locale…..

Ma non è finita qua: il 10 luglio i mass media scrivono che a Rimini (alla faccia della Costituzione Italiana…), dei gruppi fascisti come quelli di Forza Nuova e Onr, movimento di estrema destra polacco, hanno sostituito gli sbirri, pattugliando e controllando le spiagge di Rimini dal 5 al 9 luglio. Mirco Ottaviani, dirigente Fn, per leccare meglio il culo al Viminale, ringrazia perfino le forze dell’ordine (disordine), dichiarando esplicitamente ai mass media: “Dispiace per il disagio arrecato alle forze di polizia”. Il Viminale dopo averli usati per mettere le bombe e fare stragi di stato in Italia negli anni ‘60 /’70 (strategia della tensione), oggi li vuole astutamente riciclare? Ma perché li vuole riciclare e tirare fuori dalle fogne? Che interessi economici e politici ci sono dietro? Che piani militari occulti ci sono in ballo al Viminale?

 

L’11 luglio invece, i mass media scrivono che alcuni militari dell’arma, in servizio il 15/10/2009 (data dell’arresto di Cucchi), sono stati ascoltati alla Prima Corte d’Assise di Roma nell’udienza del processo che vede imputati 5 carabinieri per l’omicidio di Stefano Cucchi. I militari dell’arma dichiarano che quel giorno notarono una pratica non regolare, sul registro delle persone sottoposte a fotosegnalazione, notarono che fu cancellato col bianchetto il nome di Stefano Cucchi (per occultare il fatto di averlo ucciso).

Aveva ragione Shakespeare a dire: “ma con tutti questi controllori, chi controlla poi il controllore?”

‘Sta volta c’è pure il Viminale? Quelli sono tutti granmaestri dell’a umma umma…!!!

La mafia e mammasantissima sono nello stato, nella polizia e nei carabinieri!

Che cosa è il piano militare Blu Moon? in un secondo tempo, faremo l’ analisi dettagliata …..

Eroina! fascisti, carabinieri e polizia, figli della stessa madre e della loro follia!!

Cultura dal basso contro i poteri forti

Rsp (individualità Anarchiche)