Renzi riconferma Gianni De Gennaro presidente di Finmeccanica

Renzi riconferma Gianni De Gennaro presidente di Finmeccanica

09/04/2015

ROMA – “Confermiamo la fiducia nei vertici di Finmeccanica”. Alla fine è dovuto intervenire il premier Renzi in persona per chiarire che non chiederà le dimissioni di Gianni De Gennaro, presidente di Finmeccanica dal luglio 2013, al centro di una dura polemica dopo la condanna della Corte europea dei diritti dell’uomo per i fatti accaduti nella scuola Diaz durante il G8 del 2001….

Renzi, cattosinistroide e leccaculo dei poteri forti dichiara: “Per il rispetto che dobbiamo a Finmeccanica, agli azionisti e a chi ha fiducia in questa società sui mercati, diciamo che il governo non ha alcun dubbio su De Gennaro”.

Ma che differenza c’è tra il cattolico Renzi e il Ciellino Formigoni? Sono tutti e due ambiziosi e ipocriti, pronti a tutto pur di arrivare al potere politico, attaccati alla Chiesa per convenienza di carriera. Renzi fa parte della massoneria fiorentina….

Storia di compassi e grembiulini dietro l’asse Renzi-Berlusconi (vedi anche Denis Verdini). Papà Renzi (nella foto sopra), ex consigliere comunale della Margherita, viene definito «gran signore della Massoneria in Toscana», nel feudo del Valdarno. Verdini invece ha avuto una lunga militanza massonica, confermata anche dal Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, Gustavo Raffi. Lo stesso Raffi che rivelò l’esistenza, nel Pd, di almeno 4 mila affiliati «su quasi 21 mila iscritti in 744 logge, il 50% dei quali concentrati in Toscana, Calabria, Piemonte, Sicilia, Lazio e Lombardia, con la maggiore densità assoluta a Livorno e Firenze».

Un legame tra Tiziano Renzi e la galassia di Verdini in Toscana sarebbe stata la ditta Baldassini-Tognozzi-Pontello, la famosa Btp dell’imprenditore Riccardo Fusi della cosiddetta inchiesta P3…..

Il padre di Renzi controlla dagli Anni ‘90 la distribuzione dei giornali e della pubblicità in Toscana; fa affari con la Baldassini-Tognozzi che si occupa di finanziaria, edilizia e gode degli appalti della Regione». Proprio la Btp ha vinto la gara per la nuova tramvia del Comune di Firenze. L’aspirante massone Matteo Renzi ha bussato alle porte dei templi dinanzi a cui sono eretti due Guardiani della Soglia d’eccezione: il Venerabilissimo Fratello Mario Draghi e il non meno Venerabile Fratello Giorgio Napolitano. Infatti, «mentre per i rapporti coi massoni toscani bastano i legami trasversali di suo papà Tiziano Renzi e qualche buon ufficio dell’altrettanto trasversale Denis Verdini, per chiunque, specie se dalla provincia, voglia accedere alle stanze di comando del Progetto in corso di ristrutturazione politico-economica dell’Italia, è d’uopo baciare la sacra pantofola del Fratello Draghi e il sacro anello del Fratello Napolitano. L’aspirante apprendista Matteo Renzi lo sa e si regola di conseguenza, provvedendo anche a sguinzagliare i fidi Marco Carrai, Davide Serra & Company a rassicurare, promettere, genuflettersi e omaggiare chi di dovere, in giro per l’ecumene globalizzata». Marco Carrai è sempre presente nella carriera renziana. Non solo collegandolo a logge massoniche , ma anche alla più concreta Comunione e liberazione. Suo cugino Paolo è stato presidente della Compagnia delle opere in Toscana, e anche il giovane Renzi, insieme col papà ex Dc Tiziano, ha bazzicato quegli ambienti….

 Renzi: la famigli e gli amici degli amici ….

Figlio di Tiziano Renzi, che fu consigliere comunale di Rignano sull’Arno tra il 1985 e il 1990 per la Democrazia Cristiana, è il secondo di quattro figli. Cresce a Rignano sull’Arno, paese dei genitori, e studia a Firenze: prima al Liceo Ginnasio e poi all’Università degli Studi di Firenze dove si laurea nel 1999 in Giurisprudenza con una tesi in Storia del Diritto dal titolo Amministrazione e cultura politica: Giorgio La Pira Sindaco del Comune di Firenze 1951-1956 con relatore il professor Bernardo.

Ha una formazione scout nell’Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani e ha collaborato, firmandosi Zac, con la rivista nazionale della branca Rover/Scolte Camminiamo insieme della quale è stato anche caporedattore. Ha lavorato con varie responsabilità per la CHIL Srl, società di servizi di marketing di proprietà della sua famiglia.

Ancora diciannovenne, nel 1994 partecipa come concorrente per 5 puntate consecutive al programma televisivo La ruota della fortuna, vincendo 48 milioni di lire ….

Da sindaco, nel 2012, ha guadagnato 145.272 euro mentre da premier percepisce 114.796,68 euro mensili, dati resi noti per legge nel maggio 2014.

Renzi comincia la propria attività politica durante gli anni del liceo. Nel 1996 contribuisce alla nascita dei Comitati Prodi in Toscana e si iscrive al Partito Popolare Italiano, di cui diventa, nel 1999, segretario provinciale. Nel 2001 il PPI confluisce nella Margherita e Matteo Renzi viene chiamato a coordinarne la sezione fiorentina e, nel 2003, a ricoprire il ruolo di segretario provinciale.

Tra il 2004 e il 2009 è presidente della Provincia di Firenze; alle elezioni del 12 e 13 giugno 2004 ottiene il 58,8% dei voti, in rappresentanza di una coalizione di centro-sinistra.

Le sue posizioni politiche sono considerate da alcuni osservatori o da membri del suo stesso partito “non di sinistra”. In particolare, il suo pranzo ad Arcore con Silvio Berlusconi ha suscitato molte polemiche e perplessità. Silvio Berlusconi ha dichiarato: «Renzi porta avanti le nostre idee, sotto le insegne del PD». Nel 2012 la Procura di Firenze ha aperto un’inchiesta per verificare cosa c’è di vero nelle denunce sugli sperperi di Matteo Renzi all’epoca in cui era presidente della Provincia e aveva creato un carrozzone, la Florence Multimedia, che ha speso 9,2 milioni di euro dal 2006 al 2009 pagando a un’impresa privata di Matteo Spanò, già manager della stessa Florence e amico di Renzi…. Sul sito internet della società della famiglia Renzi, la Eventi 6 Srl, che si occupa di diffusione di giornali e comunicazione, spicca un logo, quello della società che ha curato il sito (“powered by Dotmedia”) e che realizza larga parte del suo fatturato annuo grazie al Comune e alle sue partecipate. La Eventi 6 dei Renzi, ha organizzato la campagna per Renzi sindaco del 2009 all’insegna dello slogan “Firenze prima di tutto”, e la DotMedia ha curato molte campagne di comunicazione che danno lustro all’immagine del Comune e di Renzi e che portano contemporaneamente soldi a questa società legata alla sua famiglia; si va dalla Notte tricolore, alla centrale del latte Mukki, all’acqua pubblica. Fatturazioni di società che lievitano in 12 mesi. Nel 2008 Dotmedia fatturava 9 mila euro, nel 2009 con Renzi sindaco si sale a 137 mila euro. Nel 2012 DotMedia ha fatturato 17 mila euro al comune che si aggiungono ai 215 mila euro fatturati dal 2009 alle 4 partecipate del Comune: Firenze Parcheggi, Mukki, Publiacqua e Ataf. La società dei Renzi (amministrata da Matilde Renzi, 28 anni, che ne controlla come l’altra sorella maggiore di Matteo, Benedetta il 36% mentre la mamma, Laura, ne detiene solo l’8%) si chiamava Chil e nasce nel 1993. Matteo in un vecchio curriculum ne è stato fondatore e socio fino al 2004. Si occupa di strillonaggio e ispezioni nelle edicole per i giornali ma anche di eventi e ideazione di campagne. Il suo fatturato è ragguardevole: si va dai 7,2 milioni del 2007, ai 6,8 milioni del 2008 quando trasferisce la sua sede a Genova e passa di mano. La famiglia Renzi però continua ad operare grazie alla Eventi 6, creata nel 2007 che ha comprato nell’ottobre 2010 l’azienda dalla Chil, facendo decollare il giro di affari fino ai 3 milioni e 967 mila euro del 2011. Nella Eventi 6 c’è Alessandro Conticini, bolognese di 36 anni ma residente in Etiopia dove lavora come direttore dell’Unicef. Conticini è allo stesso tempo socio della Eventi 6 dei Renzi con una quota del 20% ed è presente anche nella DotMedia con identica quota. Nel capitale della Eventi 6 è l’unico a non essere parente del sindaco. Conticini è diventato socio anche della DotMedia solo dal 10/2/2011 ed è interessante vedere chi lo ha fatto entrare. A cedergli le quote è stato Patrizio Donnini. Tra gli altri soci spicca il nome di Matteo Spanò, ex direttore della Florence Multimedia, con il 20% e Davide Bacarella. Sono nomi importanti. Nell’inchiesta sul tesoriere della Margherita, Luigi Lusi, erano emerse due fatture riferibili, secondo Lusi, alle spese sostenute da Renzi per le primarie a sindaco di Firenze che portavano impresso il nome della Web&Press Srl di Patrizio Donnini. La Web&Press e la Dot Media erano partecipate entrambe da Donnini, nella Dot Media sono soci anche Matteo Spanò e persino un socio della Eventi 6, controllata per il restante 80% dalle sorelle Matilde e Benedetta Renzi e dalla mamma di Renzi, Laura Bovoli. Conticini è socio della famiglia Renzi da un lato e di Spanò dall’altro. Mentre non ci dovrebbero essere lagami con la Quality press di Donnini, anche se proprio Donnini è stato delegato a rappresentare Conticini nell’ultima assemblea della Dot Media. A rendere ancora più inquietante il fatto che Dot Media tragga gran parte del suo fatturato dal comune di Renzi e dalle sue partecipate c’è un secondo dato: la partecipazione di Matteo Spanò al suo azionariato. Spanò nel 2006 era direttore di Florence Multimedia, ma era anche imprenditore in proprio con la Arteventi, che ha sede a Pontassieve, dove Spanò ha eletto il suo domicilio, e dove vive anche il suo amico Matteo Renzi con moglie e figli. Arteventi ha emesso fatture nel 2006 per Florence Multimedia, come risulta dal bilancio dove figura tra i fornitori da pagare per più di 7 mila euro. Spanò è uno scout come Renzi, di più, è un leader dell’Agesci in Toscana e a livello nazionale. L’amico Matteo si è ricordato di lui nominandolo presidente dell’associazione Museo dei ragazzi, che si occupa di molte campagne costose: dalla notte bianca, alla festa tricolore. Il Comune paga all’associazione un contributo annuo di 600.000 euro. Nel marzo 2014 la procura di Firenze ha aperto un’inchiesta per fare chiarezza sulla casa di Firenze dove Renzi ha soggiornato per brevi periodi dal 2011 al 2013, il cui affitto è sempre stato pagato dall’imprenditore Marco Carrai. (Marco Carrai ha ottenuto svariati incarichi in società controllate dal Comune e appalti dall’amministrazione, anche se per la maggior parte ottenuti prima dell’amministrazione Renzi)….

Rsp (individualità Anarchiche)