Recinti, gas Cs, crudeltà disumane, infarti e cocaina…

Questa che vi raccontiamo è una storia sporca, circondata da filo spinato, immersa nella nebbia chimica dei lacrimogeni, una storia di violenza, repressione e recinzioni, di gerarchie, interessi personali e persone senza scrupoli, di fascisti, sessisti, sbirri e cocainomani.

7 agosto 2016

Il sovrintendente capo della polizia di stato di Genova, Diego Turra, 52 anni, è morto per un infarto durante una manifestazione organizzata dal movimento No borders che difende i diritti dei migranti e la loro libera circolazione prevista dalla costituzione italiana (trattato di Schengen)…. Il movimento No borders lotta contro la militarizzazione del territorio e contro gli abusi di potere che gli sbirri fascisti sfogano quotidianamente contro la povera gente immigrata, indifesa e senza diritti.

A proposito, quel fetentone del presidente della Regione Ligure Giovanni Toti il giorno dopo l’infartino dello sbirro, ha voluto appesantire di più il problema (terrorismo psicologico-strategia della tensione) dichiarando ai mass media: ” A Ventimiglia servono agenti e pugno duro, basta perdere tempo”. Il presidente forse non sa che sono gli sbirri che si comportano illegalmente abusando di potere, attaccando coi lacrimoceni al Cs, (considerati armi chimiche, a lungo termine danneggiano polmoni, fegato e cuore…) contro gli emigranti che arrivano via mare, ammassati come animali su gommoni precari, che rischiano di morire prima di arrivare alla meta stabilita, mentre le mafie si arricchiscono seguendo le antiche rotte degli schiavisti.

Ci sono delle persone che, non per loro volontà, stanno fuggendo dalle loro terre. Vogliono essere trattate da liberi cittadini del mondo, e non da esseri inferiori da rinchiudere in recinti, schedare e umiliare. Loro vogliono solo oltrepassare le Alpi, non vogliono mica rimanere qua in Italia, perché sanno che siamo ignoranti, razzisti, ipocriti, bastardi, mafiosi e morti di fame, e che stiamo sempre dalla parte del più forte e dei suoi cani da guardia (bestie in divisa che usano la violenza e la sopraffazione), perché come indole siamo dei codardi, adulti rimasti scemi, ancora convinti di lavarci la coscienza andando tutte le domeniche a messa.

Ma gli sbirri senza cervello (perché abituati a obbedire senza pensare), i cani feroci dello stato massomafioso, difendono, militarizzando il territorio (strategia della tensione), una legge insensata che prevede, una volta identificati, che gli immigranti debbano rimanere in quel Paese e non permette loro di transitare da uno stato che non vuole nemmeno essere terra di passaggio per altri paesi più accoglienti.

https://it.wikipedia.org/wiki/Genocidio

La Storia ci insegna che l’uomo ha dovuto girare il mondo per scappare dalle guerre, dai genocidi e dalla miseria, per cercare fortuna insomma. L’essere umano ha sempre sentito il bisogno di viaggiare anche per sentirsi realizzato e accettato come risorsa umana, alla ricerca di un posto dove valga la pena vivere, senza ingiustizie e senza classi sociali.

Prima di dirgli ‘poverino’ allo sbirro morto, che se avesse lavorato in agricoltura, avrebbe fatto un lavoro molto più utile e dignitoso, andiamo ad analizzare le porcherie che hanno reso tristemente famosa la questura di Genova e i suoi pulotti sbirromafiosi col vizietto della cocaina, rischiando di sminuire le mafiosate del generale Ganzer a Bergamo ….

Nel 2009 sono stati fermati 11 spacciatori: due di loro erano poliziotti. Durante un’indagine della procura di Genova è stato accertato un traffico di due etti di cocaina a settimana. Nel corso dell’inchiesta sono stati segnalati alla prefettura almeno 15 poliziotti in servizio presso la questura di Genova per uso di cocaina…….

I poliziotti indagati e arrestati a febbraio 2009 avevano lavorato a Milano, Asti, Lodi, Novara, Mondovì e Genova, trafficando sempre in cocaina. I magistrati sono sempre più convinti che gli agenti abbiano goduto di una rete di connivenze. Non un complotto da parte di cittadini al di sopra di ogni sospetto. Piuttosto, la semplice condivisione del consumo di droga, pratica che dalle testimonianze raccolte sembra diffusa tra i colleghi degli agenti arrestati.

Massimo Pigozzi per esempio è un agente cocainomane che nel luglio 2008 era stato condannato a tre anni e due mesi per i fatti avvenuti durante il G8 nella caserma di Bolzaneto. Aveva «strappato» la mano di un no global, divaricandogli le dita fino a lacerare pelle e legamenti. Nel 2007 era stato arrestato con un’altra accusa. Insieme ad alcuni suoi colleghi avrebbe violentato tre prostitute straniere nelle guardine della questura genovese. I magistrati decidono di fare intercettazioni sull’utenza dell’agente che abitualmente era di turno con lui. Dall’ascolto delle telefonate emergono riferimenti a festini a base di cocaina. Ad organizzarli è uno spacciatore, Luca Schenone, che rifornisce decine di poliziotti. Due di questi acquirenti, gli agenti Morgan Mele e Stefano Picasso, decidono di mettersi in proprio, organizzando una rete che aveva clienti in molte questure del Nord Ovest…..

I comportamenti illegali di questo gruppo di agenti mostrano una scelta di campo netta. «Venererò quello spacciatore fin che vivrà» dice Mele, consapevole dell’abbruttimento dovuto alla droga. “Non riesci a pisciare, dormire, mangiare e ti innervosisci diventando violento. E non ci vedi, cazzo”. Quando Picasso viene fermato dai carabinieri mentre sta sniffando fuori da una discoteca, decide di prendersi una pausa dal lavoro in questura e simula una malattia, ingannando il medico. Un poliziotto dichiara le sue intenzioni: «Voglio bruciarmi completamente». Il collega lo ammonisce a non portare un amico considerato non adatto: «Non vorrei che morisse lì, e poi ci tocca anche buttarlo nella spazzatura». Medici pronti a dare lastre false per simulare incidenti, armi illegali, depilazioni integrali e ripetute per aggirare i controlli. La sensazione di impunità che permette di fare progetti folli. «Facciamo come i colleghi arrestati a Brescia» dice l’agente Mele. Si riferisce ad una banda di carabinieri e vigili urbani che rapinava extracomunitari. ……

Vi ricordate chi era quello psicopatico cocainomane di Mario Placanica? Il carabiniere ausiliario che durante il G8 di Genova, nel 2001, sparò a Carlo Giuliani uccidendolo (o meglio: per proteggere il capo della polizia de Gennaro si è autoaccusato lui di omicidio), a maggio di quest’anno ha minacciato il suicidio sulla sua pagina Facebook. Scrive Placanica, senza punteggiatura: “Gli zingari mi hanno fatto perdere due macchine una Tiguan ed una Chevrolet la Tiguan mi hanno raggirato gli zingari del quartiere Pistoia di Catanzaro (drogandomi e dicendomi che mi avrebbero dato i soldi o un altra macchina) ed in quel periodo ero indagato e non si è degnata la Procura di Catanzaro farmela riavere, la Chevrolet mi hanno messo sotto pressione gli zingari dell’Aranceto quartiere di Catanzaro assieme ad uno noto alle forze dell’ordine Maurizio Masciari perche avevo un debito di droga di 900euro e minacciato da lui più volte l’ho dovuta vendere ma gli do i soldi, HO PERSO IL LAVORO NEL 2014 PER COLPA DELLA COCAINA, MI SONO DISINTOSSICATO ho riavuto la patente ed ora mi ritrovo senza macchina e non posso portare a scuola il figlio”…..

Dieci anni dopo la condanna in appello contro gli imputati della “macelleria messicana” del G8 di Genova, le vittime dei tre giorni di “sospensione della democrazia” non verranno risarcite …..

Il 5 marzo 2010, da una corte presieduta da Maria Rosaria d’Angelo, con Roberto Settembre giudice a latere, la sentenza aveva confermato tutte le accuse del verdetto di primo grado, dichiarando però il non luogo a procedere per intervenuta prescrizione per 28 imputati, mentre ha confermato la sentenza di primo grado a carico di altri quattro. Tra i primi, spicca l’allora vice-capo della Digos Alessandro Perugini, filmato mentre sferrava una micidiale ginocchiata in faccia un quindicenne già sanguinante e gonfio di botte. Tra quelli per cui la sentenza di primo grado è stata confermata, invece, c’è l’assistente capo Massimo Pigozzi che, afferrata una mano di Giuseppe Azzolina, uno degli arrestati, ne aveva divaricato le dita sino a lacerarla. Richiamandosi alla legge 3/11/1988 n° 498 con cui l’Italia ha fatto propria la convenzione contro la tortura (firmata a N.York il 10/12/1984) il giudice Settembre scrive (contro l’opinione dei difensori degli imputati) che il termine tortura indica “qualsiasi atto mediante il quale sono intenzionalmente inflitti a una persona dolore o sofferenze fisiche o mentali, al fine di ottenere da essa o da una terza persona informazioni o confessioni, di punirla per un atto che essa ha commesso o è sospettata di aver commesso, di intimorirla o di far pressione su di lei … qualora tali sofferenze siano inflitte da un agente della funzione pubblica o da ogni altra persona che agisca a titolo ufficiale o su sua istigazione o con il suo consenso…”.

Secondo il giudice infatti, rientrano sotto questa categoria gli atti commessi all’interno della caserma di Bolzaneto. Ecco alcuni passaggi delle motivazioni della sentenza, che raccontano ciò che accadde quella notte: “Insulti e percosse all’arrivo degli arrestati”, “l’imposizione di ‘posizioni vessatorie’”, “il passaggio tra due ali di agenti che percuotevano con schiaffi e calci, ingiuriavano e sputavano”, il fatto di costringere gli arrestati a “stare in ginocchio col viso alla parete per 10,18 o 20 ore”, anche se feriti, le “percosse al corpo compresi i genitali, con le mani coperte da pesanti guanti di pelle, o coi manganelli…”, “l’uso di sostanze urticanti nelle celle”, gli “insulti a sfondo sessuale, o razzista o le minacce di percosse o di morte o di stupro” , “la costrizione a pronunciare frasi lesive della propria dignità inni al fascismo, al nazismo e alla dittatura di Pinochet”.

Possibile che gli sbirri siano così ignoranti da non sapere che i lacrimogeni al Cs, dei quali spesso abusano sono, a lungo termine, cancerogeni?

Secondo lo United States Army Center for Health Promotion and Preventive Medicine, il CS rilascia “fumi molto tossici” quando viene scaldato e decomposto, e in particolari concentrazioni è un pericolo immediato per la salute. Coloro i quali sono stati esposti al gas CS riscaldato dovrebbero sottoporsi immediatamente a controlli medici.

Il gas CS fa parte dell’equipaggiamento delle forze di polizia italiane dal 1991, con il DPR n. 359 del 5 ottobre 1991, (Regolamento che stabilisce i criteri per la determinazione dell’armamento in dotazione all’amministrazione della pubblica sicurezza e al personale della polizia di stato che espleta funzioni di polizia), il quale all’articolo 12, comma 2, recita: “gli artifici sfollagente si distinguono in artifici per lancio a mano e artifici per lancio con idoneo dispositivo o con arma lunga. Entrambi sono costituiti da un involucro contenente una miscela di CS o agenti similari, ad effetto neutralizzante reversibile”.

L’uso del CS in guerre internazionali è stato definitivamente vietato nel 1997 con l’entrata in vigore della convenzione sulle armi chimiche di Parigi, firmata nel 1993. Il gas resta comunque legale in diversi stati ad uso esclusivo delle forze di polizia per motivi di ordine pubblico…..

Il gas lacrimogeno CS è stato usato in grandi quantità contro i manifestanti, anche durante il G8 di Genova…..

Nell’ottobre 2010 invece il “Legal Team Italia” denunciò l’eccessivo uso del gas contro la popolazione che manifestava per la chiusura della discarica di Terzigno.

Il Gas Cs è stato usato massicciamente dagli sbirri anche contro il movimento No Tav in Val di Susa, fin dal 1998 quando, tra i vari crimini, lo stato pianificò la morte di due ribelli, due giovani anarchici chiamati Sole e Baleno. La brutale violenza delle forze del disordine durante gli scontri con gli attivisti No TAV che manifestavano contro la devastazione ambientale del proprio territorio, causata dalla costruzione della ferrovia Torino-Lione (business miliardario massomafioso dell’alta velocità) non avevano un senso, se non quello di sperimentare e imporre al territorio una dittatura militare …..

In particolare, nella sola giornata del 3 luglio 2011, furono lanciati in totale dalle forze dell’ordine 4357 lacrimogeni (Polizia solo Reparti Mobili: 2157, Carabinieri 2000: Guardia di Finanza: 200)……

Ma non finisce qua: stiamo analizzando chi erano quelli della Uno bianca e chi erano quelli della Falange armata (sbirri mafiosi appartenenti ai nuclei clandestini dello stato, stay behind, gladio, i veri autori delle stragi di stato).

Noi abbiamo visto coi nostri occhi le violenze e le sopraffazioni, le bastardate degli sbirri contro i più deboli, ed è per questo che noi odiamo da sempre, per sempre, le forze del disordine!!!

Intanto auguriamo a tutti un buon ferragosto! Proviamo per un giorno a fare la vita del michelasso: mangiare, bere e fare un casso; magari leggere un buon libro col proprio amore “mon amour”, per noi Anarchici utopisti e sognatori, (quando siamo tristi) questo è un modo per ricaricarci e non farci trovare impreparati alla prossima lotta…

 

Presidio Permanente No Borders Ventimiglia

https://noborders20miglia.noblogs.org/

 

Bella Ciao – Documentario Censurato dalla RAI sul G8 a Genova

https://www.youtube.com/watch?v=heelKH24q2k

 

La legge, generata dalle maggioranze,

è la causa di tutti i nostri mali e la negazione assoluta

dell’integrità personale e della libertà umana

a beneficio di un gran numero

di imbecilli e di una minoranza di furbi

(R. Mella)

 

Cultura dal basso contro i poteri forti e i loro fottuti servi

 

Rsp (individualità Anarchiche)