Allerta! I potenti del mondo si sono riuniti a Dresda

Il Bilderberg torna a riunirsi

09 giugno 2016

Il club dei segreti che comprende circa 130 personalità del mondo politico, economico e accademico discuterà, a porte rigorosamente chiuse, da oggi a domenica a Dresda, in Germania di vari temi dalla crisi dei migranti al prezzo del petrolio; dallo stato dell’economia fino alla Cina, ma saranno il referendum del 23 giugno sulla Brexit, il Ttip e le elezioni presidenziali negli Stati Uniti a dominare l’agenda….

Nella lista degli invitati ci sono il direttore del Fondo monetario internazionale, Christine Lagarde, due premier – Mark Rutte, Olanda, e Charles Michel, Belgio – i ministri delle Finanze di Olanda e Canada, i ministri della Difesa e degli Interni tedeschi, Ursula van der Leyen e Thomas de Maziere, la vice presidente della Commissione europea Kristalina Georgieva. Fra gli italiani ci sono, come ormai da quasi ogni anno, Franco Bernabè, ex presidente di Telecom, la giornalista Lilli Gruber, l’ex sottosegretario agli Esteri Marta Dassù, Claudio Costamagna, presidente di Cassa Depositi e prestiti, e John Elkann, presidente di Fca.

Circondato da imponenti misure di sicurezza, il gotha dell’establishment politico, economico e finanziario mondiale si riunirà all’Hotel Taschenbergpalais Kempinski della città tedesca. Nonostante la lista dei partecipanti sia ormai pubblica, la segretezza degli incontri resta il mantra del circolo dove a porte chiuse rappresentanti dell’economia e del mondo accademico discuteranno di globalizzazione, Russia ed elezioni americane con l’obiettivo – come recita lo statuto del Club – di “promuovere il dialogo tra Europa e America del Nord”.

Le Bilderberg Conferences sono considerate uno dei “think tank” dell’ideologia neoliberista insieme al Cato Institute e la Heritage Foundation negli Stati Uniti, l’Adam Smith Institute e l’Institute of Economic Affairs in Gran Bretagna, la Mont Pelerin Society fondata in Svizzera nel 1947, la Trilateral Commission, nata nel 1973.

Ma facciamo un po’ di storia per capire meglio chi sono questi massomafiosi (esseri secolari, ignobili e senza scrupoli) chiamati potenti ….

Il Gruppo Bilderberg nasce nel 1952, ma viene ufficializzato due anni più tardi, a giugno del 1954, quando un ristretto gruppo di vip dell’epoca si riunisce all’hotel Bilderberg di Oosterbeek, in Olanda. Da quel momento le riunioni si sono svolte una o due volte all’anno, nel più totale riserbo. In occasione di una delle ultime, nella splendida e appartata resort di Sintra, in Portogallo, il settimanale locale News riportò una notizia secondo cui il Governo avrebbe ricevuto migliaia di dollari dal Gruppo per organizzare «un servizio militare compreso di elicotteri che si occupasse di garantire la privacy e la sicurezza dei partecipanti»….

I primi incontri si sono svolti esclusivamente nei paesi europei, ma dall’inizio degli anni ’60 anche negli Usa. Tra i promotori occorre ricordare due nomi in particolare: sua maestà il principe Bernardo de Lippe, olandese, ex ufficiale delle SS, che ha guidato il gruppo per oltre un ventennio, fino a quando, nel 1976, è stato travolto dallo scandalo Lockheed e Joseph Retinger, un faccendiere polacco al centro di una fittissima trama di rapporti con uomini che per anni hanno contato sullo scacchiere internazionale della politica e dell’economia.

Nel 1976 l’azienda statunitense Lockheed ammise di aver pagato tangenti a politici e militari stranieri per vendere a stati esteri i propri aerei militari. Nei Paesi Bassi risultò coinvolta la stessa monarchia, mentre in Germania, Giappone e Italia i corrotti dalla Lockheed risultarono essere le strutture preposte alle valutazioni tecnico-militari dei ministeri della Difesa, i ministri della Difesa, e in Italia e Giappone anche i primi ministri.

stato di polizia: a proposito di guerre, fasci, armi e torture psicofisiche, per il controllo sociale

La maggiore ambizione di questi potenti senza scrupoli era quella di costruire un’Europa Unita per arrivare a una alleanza con gli Stati Uniti e quindi dar vita a un nuovo Ordine Mondiale (repressione – controllo sociale, economico e militare), dove potenti organizzazioni sopranazionali avrebbero garantito più stabilità rispetto ai singoli governi nazionali….

Fin dalla prima riunione venne invitata l’élite dei banchieri, l’élite dei politici, l’élite degli universitari e l’élite dei funzionari internazionali degli Usa e dell’Europa occidentale, per un totale di un centinaio di personaggi circa». …

Secondo esperti di affari internazionali, il gruppo Bilderberg avrebbe ispirato alcuni tra i più clamorosi fatti degli ultimi anni, come ad esempio le azioni terroristiche di Osama bin Laden, la strage di Oklaoma City, e perfino la guerra nella ex Jugoslavia per far cadere Milosevic. Ed ecco cosa scrive Giorgio Bongiovanni uno studioso di ordini paralleli e di gruppi e associazioni che agiscono sotto traccia: « Malgrado le apparenti buone intenzioni, il vero obiettivo è stato quello di formare un’altra organizzazione di facciata che potesse attivamente contribuire alla costituzione di un Nuovo Ordine Mondiale e di un Governo Mondiale, dove le decisioni più importanti a livello politico, sociale, economico-finanziario per il mondo occidentale vengano ratificate dai Bilderberg. …..

trilateral

Il Gruppo recluta politici, ministri, finanzieri, presidenti di multinazionali, magnate dell’informazione, reali, professori universitari, uomini di vari campi che con le loro decisioni possono influenzare il mondo. I veri ‘conducator’ fanno anche parte di altri segmenti strategici. Due in particolare: la Trilateral e la Commission of Foreign Relationship, nata nel 1921, la quale riunisce a sua volta tutti i personaggi che hanno fra le loro mani le leve del comando negli Usa. «Questi membri particolari – prosegue Bongiovanni – sono i più potenti e fanno parte di quello che viene definito il ‘cerchio interiore’. Quello ‘esteriore’, invece, è l’insieme degli uomini della finanza, della politica, e altro, che sono sedotti dalle idee di instaurare un governo mondiale che regolerà tutto a livello politico e economico: insomma, le ‘marionette’ utilizzate dal cerchio interiore perché i loro membri sanno che non possono cambiare il mondo da soli e hanno bisogno di collaboratori motivati e mossi anche dal desiderio di danaro e potere».

Passiamo, per finire, alla Trilateral, vero e proprio luogo cult del Potere nascosto, in grado comunque di condizionare i destini del mondo. Ovviamente ‘sponsorizzato’ della star dell’imprenditoria multinazionale, come Coca Cola, Ibm, Pan American, Hewlett Packard, Fiat, Sony, Toyota, Mobil, Exxon, Dunlop, Texas Instruments, Mutsubishi, per citare solo le più importanti. …

L’associazione Trilateral nasce nel 1973, sotto la presidenza “democratica” di Jimmy Carter e del suo consigliere speciale per la sicurezza, Zbigniew Brzezinsky, il vero deux ex machina. A ispirare il progetto, le famiglie Rothschild (banchieri aristocratici) e Rockefeller (famoso per essersi arricchita con l’oro nero) chiamati i paperoni d’America. Un progetto che ha irresistibilmente attratto i potenti del mondo, a cominciare proprio dai presidenti Usa, con un Bill Clinton in prima fila. Così descriveva Giovanni Agnelli la Trilateral: «Un gruppo di privati cittadini, studiosi, imprenditori, politici, sindacalisti delle tre aree del mondo industrializzato (Usa, Europa e Giappone) che si riuniscono per studiare e proporre soluzioni equilibrate a problemi di scottante attualità internazionale e di comune interesse». Il solito ritornello…..

Vediamo adesso nel dettaglio dove i tentacoli economici dei Rothschild sono arrivati nel 3° Millennio: Tra le straniere spiccano: De Beers quella dei diamanti, la Enron fallita da poco, British Telecom, France Telecom, Deutch Telekom, Alcatel, Eircom, Mannesmann, AT&T, BBC, Petro China, Petro Bras, Canal +, Vivendi, Aventis, Unilever, Royal Canin, Pfaff, Deutch Post.

In Italia le aziende in mano a Rothschild sono: Tiscali, Seat Pagine Gialle, Eni, Rai, Banca di Roma, Banco di Napoli, BNL Banca Nazionale del Lavoro, Banca Intesa, Bipop-Carire, Banca Popolare di Lodi, Monte dei Paschi di Siena, Rolo Banca 1473, Finmeccanica…..

L’aristocratico massone John D. Rockefeller Sr, aveva creato la sua fortuna fondando nel 1870 il colosso petrolifero Standard Oil, da cui derivano le moderne compagnie Exxon Mobil, Amoco e Chevron.

Le idee perverse della Commissione Trilaterale possono essere sintetizzate come l’orientamento ideologico che incarna il punto di vista sopranazionale delle società multinazionali, che cercano di subordinare le politiche territoriali a fini economici non territoriali». E’ la filosofia delle grandi corporation, che stanno privatizzando le risorse di tutto il pianeta, a cominciare dai beni primari, come ad esempio l’acqua: non solo riescono a ricavare profitti stratosferici ma anche ad esercitare un controllo politico su tutto il mondo. La logica della globalizzazione. E i bracci operativi di questo turbocapitalismo sono proprio due strutture che dovrebbero invece garantire il contrario: ovvero la Banca Mondiale e il Fondo Monetario Internazionale.

Entrambi sotto lo stretto controllo del ‘Sistema’ liberal della costa orientale americana. Agiscono a tutto campo nell’emisfero meridionale del pianeta, impegnate nella conduzione e ‘assistenza’ economica ai paesi in via di sviluppo». E proprio sull’acqua, la Banca Mondiale sta dando il meglio di sé: con la sua collegata IFC (Internazionale Finance Corporation) infatti sta mettendo le mani sulla gran parte delle privatizzazioni dei sistemi idrici di mezzo mondo, soprattutto quello africano e asiatico, condizionando la concessione dei fondi all’accettazione della privatizzazione, parziale o più spesso totale, del servizio. Del resto, è la stessa Banca a calcolare il business in almeno 1000 miliardi di dollari

Ma tutto questo non suscita particolari scossoni. Non vi sarà bisogno di dittature, di governi che riproducono la formula già sperimentata lungo l’intero corso del ventesimo secolo e plasticamente rappresentata dal passato governo Prodi-D’Alema: l’alleanza rinascimentale fra la politica, la borghesia capitalista massonica e la cultura mafiosa gabellotta ( massomafia – mammasantissima).

 

Tutti i nomi degli italiani che hanno partecipato dall’ 1982 al Bilderberg

AGNELLI GIOVANNI , AGNELLI UMBERTO, AMBROSETTI ALFREDO (Presidente Gruppo Ambrosetti )

BERNABE’ FRANCO (Ufficio italiano per le iniziative sulla Ricostruzione nei Balcani)

(BONINO EMMA) ( Membro della Commissione Europea), CANTONI GIAMPIERO (Presidente BNL),

CARACCIOLO LUCIO (Direttore Limes), CAVALCHINI LUIGI G. (Unione Europea),

CERETELLLI ADRIANA (Giornalista, Bruxelles)

CIPOLLETTA INNOCENZO (Direttore Generale Confindustria)

CITTADINI CESI GIAN C. ( Diplomatico USA)

DE BENEDETTI RODOLDO   (CIR)

DE BORTOLI FERRUCCIO (RCS libri)

DE MICHELIS GIANNI (Ministro degli Affari Esteri)

DRAGHI MARIO (Direttore Min. Tesoro)

FRESCO PAOLO (Presidente FIAT)

GALATERI GABRIELE (Mediobanca)

GIAVAZZI FRANCESCO (Dicente Economia Bocconi)

LA MALFA GIORGIO( Segretario nazionale PRI)

MARTELLI CLAUDIO (Deputato – Ministero Grazia e Giustizia)

MASERA RAINER S. (Direttore generale IMI)

MERLINI CESARE (Vicepresidente Council for the United States and Italy )

MONTI MARIO (Commissione Europea)

PADOA SCHIOPPA TOMMASO (BCE Banca Centrale Europea)

PASSERA CORRADO   (Banca Intesa)

PRODI ROMANO (Presidente UE)

PROFUMO ALESSANDRO (Credito Italiano)

RIOTTA GIANNI (Editorialista La Stampa)

ROGNONI VIRGINIO (Ministero della Difesa)

ROMANO SERGIO (Editorialista La Stampa)

ROSSELLA CARLO (Editorialista La Stampa)

RUGGIERO RENATO (Vicepresidente Schroder Salomon Smith Barney)

SCARONI PAOLO   (ENEL Spa)

SILVESTRI STEFANO (Istituto Affari Internazionali)

SINISCALCO DOMENICO (Direttore Generale Ministero Economia)

SPINELLI BARBARA (Corrispondente da Parigi – La Stampa)

STILLE UGO (Corriere della Sera)

TREMONTI GIULIO (Ministro dell’Economia)

TRONCHETTI PROVERA MARCO (Pirelli Spa)

VELTRONI VALTER (Editore L’Unità)

VISCO IGNAZIO (Banca d’Italia)

VITTORINO ANTONIO (Commissione Giustizia UE)

ZANNONI PAOLO (FIAT)

 

I partecipanti esteri al summit 2004

DAVIGNON ETIENNE (Suez-Tractebel)

TAYLOR MARTIN (Goldman Sachs International)

ACKERMANN JOSEF (Deutsche Bank AG)

BARNAVIE ELIE (Department of History, Tel Aviv)

BOLKESTEIN FRITS (Commissione Europea)

BOOT MAX (Wall Street Journal)

BOREL DANIEL (Logitech International)

BURGMANS ANTONY (Unilever)

CAMUS PHILLIPE (European Aeronautics Defence and Space)

CLARKE KENNETH (British American Tobacco)

COLLINS TIMOTHY C. (Yale School of Management, Trilateral Commission)

DAVID GEORGE A. (Coca-Cola Hellenic Botting Company)

DE CASTRIES HENRI (AXA Insurance)

DE VRIES GUS (UE coordinatore antiterrorismo)

DERVIS KEMAL (Banca Mondiale GR)

DIAMANTOPOULOU ANNA (Comm. Europea Affari Sociali)

EDWARDS JOHN (Senatore, candidato alla presidenza USA)

GATES MELINDA F. (Gates Foundation)

GEITHNER TIMOTHY F. (Presidente Federal Reserve Bank of New York)

GRAHAM DONALD E. (Washington Post Company)

HEIKENSTEIN LARS (Governatore Swedish Central Bank)

HUBBARD ALLEN B. (Presidente E&A Industries)

ISSACSON WALTER (Presidente Aspen Institute)

KERR JOHN (Direttore Shell)

KISSINGER HENRY A. (Kissinger Associates Inc.)

LONG YONGTU (Boao forum for Asia)

LOPES PEDRO M. SANTANA (Sindaco di Lisbona)

MYKLEBUST EGIL (Scandinavian Airline)

NOOYI INDRA K. (Presidente Pepsi Cola Inc.)

OLLILA JORMA (Presidente Nokia Corporation)

ROCKEFELLER DAVID (JP Morgan International Council)

ROSS DENNIS P. (Washington Institute for Near East Policy)

SIKORA SLAWOMIR (Presidente Citibank Handlowy)

SOCRATES JOSE (Membro del Parlamento Europea)

TRICHET JEAN-CLAUDE (Presidente European Central Bank)

UNDERDAL AROLD (Rettore Università di Oslo)

VASELLA DANIEL L. (Presidente Novartis AG)

VERWAAYEN BEN J. M. (British Telecom)

WEBER JURGEN (Deutche Lufthansa AG)

WOLF MARTIN H. (Commentatore economico Financial Times)

WOLFENSON JAMES D. (Presidente Banca Mondiale)

 

Ogni potere presuppone qualche forma

di schiavitù umana, perché la divisione

della società in classi superiori ed inferiori

è tra le condizioni primarie della sua esistenza.

R. Rocker

 

Cultura dal basso contro i poteri forti

Rsp (individualità Anarchiche)