Terrorismo psicologico: sta nascendo l’esercito europeo!

Terrorismo psicologico: sta nascendo l’ ESERCITO EUROPEO!

Modern Military Technology That Makes Soldiers Look Like Aliens (20 pics)

Oggi 13 novembre, i mass media dichiarano che a Bruxelles si sono ritrovati i ministri degli Esteri di una ventina di paesi, riunitisi per organizzare un esercito militare europeo. Alla cerimonia hanno partecipato i ministri degli Esteri e della Difesa dei Paesi che partecipano al progetto economico e militare. Questi firmeranno una ventina di impegni per poi consegnare il documento al rappresentante Ue Federica Mogherini. Il lancio definitivo arriverà col vertice dei leader del 14 e 15 dicembre. Secondo quanto si apprende, i Paesi si impegneranno ad aumentare i loro budget della difesa, promettono di dedicare il 2% del budget delle forze armate per ricerca e sviluppo, e il 20% delle risorse delle forze armate per materiale che permette di colmare lacune strategiche delle armate europee.

Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg ha accolto positivamente la firma di notifica della Cooperazione strutturata permanente (Pesco) da parte di 23 stati membri dell’Ue. Il rafforzamento della difesa dell’Ue, ha osservato Stoltenberg, “ha il potenziale di aiutarci ad aumentare la spesa per la difesa, a dare nuove capacità ma anche a migliorare la condivisione degli oneri all’interno dell’Alleanza….

L’uscita del Regno Unito dall’Unione europea ha creato instabilità in Europa; è uscita per le ristrettezze finanziarie provocate dalla crisi economica e debitoria (non c’è più niente da mangiare – umma umma), il resto dei paesi della Ue, ha deciso di riqualificarsi puntando sul business militare…

Insomma, nasce un’Europa con delle vere e proprie frontiere. Al termine della prima sessione di lavori del Consiglio dedicata proprio alla Difesa, il presidente francese ha dichiarato che nella Difesa, secondo lui, a differenza di altri ambiti “non si vede un’Europa che balbetta e zoppica”, per questo “si può essere ragionevolmente ottimisti”. E dice ancora: Le misure adottate sulla difesa comune europea sono “un avanzamento reale del potere ” e “all’altezza della posta in gioco storica”…. Jean-Claude Juncker, dichiara invece che la Pesco è “la principessa addormentata del Trattato di Lisbona. Ora la principessa si sta svegliando”, ha detto il presidente della Commissione europea annunciando l’accordo. Il fondo comune servirà sia alla ricerca, sia a compiere acquisti militari congiunti. La Mogherini dichiara ai mass media che il Consiglio europeo ha sottoscritto un accordo che prevede che il dispiegamento dei “gruppi di combattimento” dell’Ue (“Battle group“), che sono già operativi dal 2007, siano finanziati in modo permanente come costo comune dal meccanismo Athena, gestito dall’Ue. ….

Insomma un’Europa che vuole un esercito comune, ma che sconta ancora il fatto di essere al 3° posto nel mercato al mondo, su cui pesano secondo il Centro studi internazionali (Cesi), i pesanti tagli che, dopo la crisi, si sono abbattuti anche sui budget militari. Così è nato il gruppo Knds, acronimo tra la tedesca Kmw (totalmente privata, di proprietà della famiglia Wegmann), uno dei colossi degli armamenti e della meccanica pesante, al quale è legato il celebre carro da combattimento Leopard 2, divenuto standard di riferimento in Europa, e la francese Nexter (che ha dietro lo Stato), gigante europeo con una produzione in grado di coprire tutti i mezzi militari terrestri. L’assetto del nuovo soggetto, che conta più di 6mila dipendenti e ordini per 9 miliardi di euro, è tutto da costruire, ma l’obiettivo è chiaro: sfruttare le sinergie possibili sui mercati esteri e consolidare la capacità di assicurarsi i fondi europei (in primis, quelli per ricerca e sviluppo).

Ora l’Europa sta proponendo Leopard 3, prodotto dal tandem franco-tedesco. Anche la missilistica è un terreno in cui l’integrazione europea vuole puntare. E il risultato si chiama Mbda, frutto di un processo di raggruppamento cominciato alla fine degli anni ’90 con una prima fusione tra le industrie francesi e britanniche e che oggi vede una compagine azionaria a tre (Airbus e Bae Systems con il 37,5% a testa, Leonardo al 25%) per un consorzio da 10mila dipendenti, 3 miliardi di vendite e un portafoglio ordini di 16 miliardi (dati 2016). «Mbda è un gruppo a livello globale, figura tra i primi 3-4 produttori mondiali di missili e tecnologie per la difesa ed è una sinergia d’esempio per l’industria europea integrata della difesa». Non a caso, Alessandro Profumo (banchiere e dirigente d’azienda, attuale Amministratore Delegato di Leonardo, azienda italiana attiva nel business della difesa, dell’aerospazio e della sicurezza. Il suo maggiore azionista è il Ministero dell’economia e delle finanze italiano. È stato presidente di Banca Monte dei Paschi di Siena e amministratore delegato del gruppo Unicredit), ha riconfermato la strategicità della partecipazione italiana. Meteor è un missile a lungo raggio sviluppato dal consorzio che equipaggia svariate forze armate europee. L’Europa punta anche sul business aerospaziale franco-tedesco che controlla, pariteticamente, il 22,2% del capitale del gruppo Airbus, mentre gli spagnoli ne detengono il 4,2% (la quota restante, il 73,6%, è flottante): una public company dalla doppia anima civile e militare. Quest’ultima, ha invece un’integrazione molto stretta con la Gran Bretagna per via della fusione che, nel 2000, ha portato l’allora Finmeccanica e l’azienda di casa, Gkn, a fondersi per formare, con quote paritarie, AgustaWestland. Poi c’è anche il business come il programma Eurofighter per i caccia di ultima generazione, che vede in pista appunto Leonardo e Airbus insieme a Bae Systems. O ancora, sul nuovo drone europeo (Uav), dove, ad affiancare Leonardo e Airbus (che lavorano insieme anche nel segmento del trasporto regionale [Atr]), è un altro gruppo francese, Dassault Aviation. Altre alleanze si snodano poi nello spazio: da un lato, Telespazio e Thales Alenia Space (con compagini azionarie a specchio, Leonardo al 67% con Thales al 33% in Telespazio, mentre in Tas la maggioranza è francese), attive, la prima, nel campo della gestione dei servizi satellitari, e la seconda più nella realizzazione degli stessi e delle infrastrutture orbitali; e, dall’altro, sotto il cappello Esa (l’agenzia europea), Avio che lavora su programmi congiunti nei lanciatori spaziali con vari paesi (da Ariane a Vega), ma senza che ci sia una “ditta comune”.

Ma facciamo un po’ di storia:

La politica europea di sicurezza nasce grazie alla collaborazione militare della Nato.

Nel 1954 fu fondata l’Unione Europea Occidentale, un’organizzazione internazionale di sicurezza composta da alcuni stati che furono poi anche membri della NATO. Presto la NATO acquistò maggiore importanza tanto da oscurare l’UEO.

Nel giugno 1996, durante il Consiglio della NATO tenutosi a Berlino, i ministri degli Affari esteri della NATO si riunirono per sviluppare una Identità di Sicurezza e Difesa europea (in inglese “European Security and Defence Identity” – ESDI) nell’ambito della NATO…. L’obiettivo era di creare un pilastro europeo della difesa secondo il concetto di forze separate ma non separabili, in parte per consentire ai paesi europei di condurre delle azioni militari dove la NATO non voleva intervenire (strategia della tensione – Stay behind), e in parte per alleviare l’onere finanziario degli Stati Uniti per mantenere le basi militari che erano presenti in Europa (in Italia ne abbiamo 56) fin dalla Guerra Fredda. In tale contesto prendeva corpo l’accordo denominato Berlin Plus, per l’utilizzo da parte delle forze operanti sotto l’egida della UEO di strutture, personale, mezzi e capacità di pianificazione della NATO.

Il Consiglio europeo di Nizza nel dicembre 2000 ha dato il via alla creazione di un Comitato politico e di sicurezza (CPS) al quale spetta il compito di seguire l’andamento della situazione internazionale, contribuire alla definizione delle politiche e controllare l’attuazione di quelle adottate. Inoltre si è stabilito di creare le seguenti due strutture militari, finalizzate ad assicurare la direzione strategica di operazioni guidate dall’UE: un Comitato Militare; un nucleo (nuclei clandestini dello stato?) del futuro Stato Maggiore dell’Unione.

Accanto alle capacità militari, nei Consigli europei di Feira, Nizza e Göteborg, l’UE si è impegnata a sviluppare degli strumenti civili di gestione delle crisi (forze di polizia, amministratori civili, operatori giudiziari, protezione civile). Il 12 /7/2004 si definirono gli ultimi dettagli dell’Agenzia europea per la difesa. L’agenzia composta da 80 persone è diretta da Alexander Weis, proveniente dal Ministero della Difesa tedesco. La spesa complessiva per la difesa sostenuta dai 27 stati UE è di circa 160 miliardi di € (250 miliardi di $)…. Dal 1º gennaio 2007 il Centro Operazioni dell’UE ha preso avvio a Bruxelles. Può comandare un numero limitato di forze, all’incirca 2000 truppe (un battaglione). Oltre al Centro europeo sono stati creati altri 5 quartier generali nazionali che si sono resi disponibili all’impiego da parte delle Forze dell’UE: Mont Valérien (Parigi), Northwood (Londra), Potsdam (Germania), Centocelle (Pentagono Roma) e Larissa (Grecia). In poche parole la politica dell’Unione Europea, deve rispettare gli obblighi derivanti dal trattato del Nord-Atlantico occidentale- Capo II Art. 1-41 2 (patto Atlantico 1949 – strategia della tensione – stragi di stato ‘60/’70 )… Il rilancio della politica di sicurezza e difesa è stato dichiarato uno degli obiettivi principali del turno di presidenza del Consiglio dell’Unione europea detenuto dalla Polonia nel 2° semestre del 2011.

Davanti alle forze militari i Consigli europei di Feira, Nizza e Göteborg, l’UE si sono impegnati a sviluppare degli strumenti civili di gestione delle crisi (forze di polizia, amministratori civili, operatori giudiziari, protezione civile). Ma quali sono le Struttura principali di sicurezza militari della Ue – Nato?

Agenzia europea per la difesa, Helsinki Headline Goal, Eurogendforce, European Union battle groups

Istituto dell’Unione europea per gli studi sulla sicurezza (ISS).

Alé, se magna: il Servizio europeo per l’Azione esterna sta già studiando una cinquantina di progetti presentati a Bruxelles. Il loro pilastro finanziario è il Fondo europeo per la Difesa, istituito dalla Commissione. Un esempio ambizioso è la cooperazione tra le marine militari del Belgio e dell’Olanda, che risale al 1948 e prevede tra le altre cose un comando congiunto chiamato Amiral Benelux.

Toccherà alla Francia, il paese con la più evidente tradizione militare tra i 27, mostrare la via di una integrazione più profonda, decidendo tra le altre cose se e come mettere in comune anche la sua arma nucleare. Federica Mogherini ha specificato che ci sono già “oltre 50 progetti concreti” di cooperazione, tanto operativa quanto nel campo delle capacità militari e sarà affiancato dal Fondo europeo per la Difesa lanciato dalla Commissione. “Il rafforzamento della difesa europea (dichiara ai mass media la Mogherini), permetterà alla Nato di fare maggiore affidamento sulle forze economiche e militari europee….

Roberta Pinotti condivide con Federica Mogherini l’idea di un esercito europeo subordinato (servo) alla Nato ( l’Italia era già subordinata alla nato dal 1949…). Pinotti dichiara inoltre che la nascita dell’esercito europeo ha avuto una grossa spinta soprattutto dai paesi come la Germania, la Francia e la Spagna.

In Italia spendiamo già 64 milioni di euro AL GIORNO per comprare armi e fare guerre!

spese militari

Ma con tutti questi eserciti e tutte queste frontiere, chi controlla poi i controllori, che da secoli alimentano e creano guerre e genocidi per accaparrarsi le risorse energetiche nei paesi più poveri del mondo (ma ricchi di risorse energetiche e minerarie che fin dai tempi del colonialismo noi europei, gli rubiamo – guerre imperialiste )? Chi ci difende dagli eserciti che fanno genocidi di civili inermi? Insomma: chi controlla il controllore, servo dei poteri forti? ….

Eliminiamo gli eserciti, basta armi! Spendiamo i soldi per eliminare la povertà, invece di fare guerre per arricchire la solita massoneria che ha sempre usato la mafia per fare i loro porci comodi, gente che sa bene cos’è l’etica e la morale ma che sono talmente tutelati dalle loro logge massoniche (P2), che se ne fregano, a loro interessa fare carriera e soldi e non hanno scrupoli, il resto viene da se….

Le guerre servono a creare ulteriori ingiustizie e povertà,  per ingrassare i paesi più ricchi che speculano anche nel mercato delle armi, organizzano guerre che danneggiano solo i civili inermi, creando ulteriore miseria, carestie ed epidemie, guerre tra i poveri e disastri ambientali.

Meditate mediocri meditate !!!!….

 

Lo Stato è nato dalla forza militare;

si è sviluppato servendosi della forza militare;

ed è ancora sulla forza militare  che

logicamente deve appoggiarsi per mantenere il suo potere,

la sua onnipotenza.

Dal “Manifesto internazionale anarchico contro la guerra” (1915)

 

Cultura dal basso contro i poteri forti

Rsp (individualità Anarchiche)