Iniziato il processo agli sbirri spacciatori e terroristi!

Il 14 dicembre i mass media scrivono che si è aperta la prima udienza davanti al gup, con rito abbreviato, per i carabinieri arrestati, perchè spacciavano all’interno della caserma Levante di Piacenza. Non tutti gli sbirri erano in aula, c’era solo Giacomo Falanga, il maresciallo Marco Orlando (ex comandante di stazione) e il carabiniere Daniele Spagnolo. Erano assenti invece Giuseppe Montella e Salvatore Cappellano. Il processo è portato avanti dal procuratore Grazia Pradella. All’udienza sono presenti anche i sindacati dei carabinieri Nsc e Silca per difendere i loro compari. Poi in aula erano presenti anche diverse persone che sono state picchiate o torturate all’interno della caserma dei carabinieri. L’udienza è stata rinviata al 18 gennaio.

Ma torniamo indietro nel tempo:

Il 22 luglio 2020 i mass media scrivono che il giudice per le indagini preliminari di Piacenza, Luca Milani ha emesso 22 misure cautelari, tra di loro ci sono anche 10 carabinieri.

Cinque sbirri sono finiti in carcere, uno (il comandante della stazione) è ai domiciliari, altri tre sbirri invece hanno l’obbligo di firma e un altro sbirro l’obbligo di dimora.

I reati commessi dagli sbirri secondo la procura sono di: peculato, abuso d’ufficio, falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, rivelazione e utilizzazione di segreti d’ufficio, lesioni personali aggravate, arresto illegale, perquisizioni ed ispezioni personali arbitrarie, violenza privata aggravata, tortura, estorsione, truffa ai danni dello stato, ricettazione, traffico e spaccio di sostanze stupefacenti. Agli sbirri hanno sequestrato anche una villa con piscina, degli automezzi e numerosi conti correnti.

E’ stata la prima volta che in Italia viene sequestrata una caserma dei carabinieri.

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Il Pm Grazia Pradella dichiara, sempre quel giorno ai mass media: “le indagini patrimoniali hanno evidenziato un tenore di vita che mai avrebbe potuto essere appartenente all’Arma dei carabinieri”. Secondo gli inquirenti la caserma è stata sequestrata perché era lì che venivano portate le persone, arrestate illegalmente e dove si sono compiute, per l’accusa, torture, lesioni, estorsioni e spaccio di droga.

L’operazione era soprannominata “Odysseus” ed era partita nel 2017.

I quantitativi di stupefacenti sequestrati venivano presi dai carabinieri e dati in parte agli informatori per ricompensarli delle soffiate e in parte ai pusher, coi quali poi dividere i guadagni.

In diverse occasioni, inoltre, l’appuntato indagato trasportava la droga anche nella propria auto di proprietà, “sfruttando il suo ruolo di appartenente all’Arma che maggiormente garantiva da eventuali controlli”, come scrive il gip Luca Milani nell’ordinanza.

I carabinieri organizzavano anche festini a base di stupefacenti dove usavano e approfittavano di prostitute e transessuali che abitavano a Piacenza.

Ma il colmo dei colmi, è che all’interno della caserma c’era il nascondiglio dove tenevano la droga sequestrata. La procura di Piacenza si domanda come sia stato possibile che un appuntato dei carabinieri con un atteggiamento in stile Gomorra abbia acquisito tutto questo potere.

Ma il problema più grosso di tutta questa vicenda sporca sono gli ufficiali di grado superiore che hanno chiuso un occhio sui reati e sulle irregolarità compiute dai loro sottoposti.

Cioè: i graduati sapevano tutto e magari per stare zitti ogni tanto gli passavano (sempre tra sbirri che si dividono la torta), la mancia del surplus del business che la droga gli rendeva.

Carabinieri che tenevano in pugno una città, avevano messo in piedi un sistema di sopraffazioni, violenze, torture e traffico di stupefacenti. Tra arresti illeciti, pestaggi di pusher che loro stessi sfruttavano. Si sentivano padroni, e come tali venivano trattati in alcuni bar e ristoranti. Organizzavano feste durante il lockdown, contando sul silenzio dei colleghi sbirri. Carabinieri prepotenti e violenti che minacciarono anche i dipendenti di una concessionaria per pagare le automobili alla metà del prezzo. Carabinieri considerati peggio della mafia, rimasta ignorante perchè non avevano potuto accedere alla cultura. Fin dal 1900 la mafia erano le guardie dei latifondisti e si chiamavano gabellotti, ed erano poveri, dopo invece hanno imparato a fare i furbi, i truffaldini senza scrupoli, come la borghesia massonica culturata e illuminata, e si sono arricchiti…

Le reazioni del mondo politico sono state più o meno uguali, sia il centrodestra che il Movimento Cinque Stelle, hanno dato fiducia ai carabinieri, tirando in ballo la solita retorica delle “mele marce” da levare dal cestino sano (ipocriti! Come se non sapessero che è un sistema).

Purtroppo è una logica militare di sopraffazione, che gli viene inculcata già ai tempi del servizio militare, col nonnismo tra di loro: quelli piu grandi (graduati), umiliano e picchiano i più giovani, è una cultura militare! E comunque non è da adesso che gli sbirri si fanno di coca, ecco perchè sono ancora più esosi e bastardi.

Ricordiamoci di Giuseppe Pinelli, compagno Anarchico che è stato ucciso nel 1969 dagli sbirri che lo hanno torturato e buttato giù dalla finestra della questura di Milano perchè non firmava quello che volevano loro (che la strage di piazza Fontana l’aveva fatta lui), ma continuava a insistere dicendo che la strage era stata fatta ed organizzata dallo stato (strategia della tensione).

Noi che veniamo dal basso e lottiamo contro le ingiustizie sociali, sappiamo benissimo chi sono questi sbirri, uomini in divisa abituati ad eseguire e a obbedire, ad attaccare, e a causa del lavaggio del cervello che gli fanno durante gli addestramenti, non sono abituati a pensare, così i neuroni si atrofizzano e il cervello rimane piccolo, e non riesce più a percepire nessun imput.

Ma siccome quella di usare la violenza e maltrattare le persone fa parte del loro Dna cattofascista, è diventata quindi una prassi consolidata. E, come Totò Riina, hanno poi la casa piena di crocefissi e madonne per ripulirsi dai peccati. Ricordiamoci anche dell’omicidio di Sole e Baleno, di Stefano Cucchi, Uva, Androvandi, Zordan Gino, Carlo Giuliani ecc..

Ricordiamoci anche delle tante migliaia di persone uccise brutalmente dagli sbirri e che sono rimaste all’oscuro, e che cercano ancora giustizia sociale!

Ma non è finita qua la storia degli sbirri che si arrichivano come la mafia, facendo reati e illeciti che rendevano milioni di euro:

A Piacenza nel 2013 quattro poliziotti in servizio alla questura, sono stati arrestati perché acquistavano e vendevano cocaina insieme ad una banda di pusher.

A Roma invece, in un’inchiesta antidroga del 2015, avevano beccato 3 carabinieri che gestivano un giro di spaccio: i militari rubavano la droga sequestrata e la consegnavano ai pusher pretendendo denaro in cambio. Ma non è finita qua, nel 2011, altri due carabinieri di Roma erano stati fermati mentre vendevano tre panetti di cocaina. Più recentemente, nel 2017, ben 27 carabinieri di stanza in Lunigiana (Toscana) sono finiti sotto indagine (e in seguito rinviati a giudizio), per un totale di oltre 30 capi d’imputazione, avvenuti nel corso di 108 episodi di abusi “sistematici e metodici” contro cittadini italiani e stranieri. Nell’ordinanza, che riporta anche una caterva di frasi razziste, il gip ha sottolineato come “l’imponente mole di elementi indiziari ne dimostra un impressionante abituale ricorso alla violenza….”

Ricordiamoci che nel 2010 è stato condannato quel verme senza scrupoli di Gianni De Gennaro, capo dell’Aise (Agenzia dei servizi Segreti), per la sanguinosa irruzione nella scuola Diaz, dove sono stati massacrati e torturati giovani manifestanti, durante il G8 di Genova.

E del Generale dei carabinieri di Bergamo ci siamo già dimenticati?

Il generale del Ros Giampaolo Ganzer nel 2010 è stato condannato a 14 anni di carcere per “aver costituito un’associazione per delinquere finalizzata al traffico di droga, al peculato, al falso e ad altri reati, al fine di fare una carriera rapida”, tra i suoi complici c’erano anche due ufficiali dei carabinieri: Carlo Fischione e Laureano Palmisano.

Il procuratore ha contestato ai carabinieri del Ros una serie di irregolarità nelle operazioni antidroga condotte negli anni ‘90. Il meccanismo messo in piedi era ben collaudato: un confidente segnalava l’arrivo in Italia di un carico di cocaina. Era allora che i carabinieri intervenivano chiedendo un “ritardato sequestro” ai magistrati per far passare invece la droga, con la scusa di arrestare il maggior numero di persone. Capitava anche che la droga spariva in qualche caserma per essere poi rivenduta dagli agenti sotto copertura.

Su Ganzer c’è anche la testimonianza del procuratore Armando Spataro che lo difende raccontando ai magistrati milanesi: “conoscevo Ganzer dagli anni del terrorismo, quando faceva parte delle speciali sezioni investigative.” (Terrorista è lo stato)…

Oltre a Ganzer sono stati condannati altri 13 imputati, tra i quali il suo ex braccio destro Mauro Obinu, ex colonnello del Ros, membro dell’Aisi, a 7 anni e 10 mesi di reclusione.

Ma la pena più alta (18 anni di carcere) è andata (al loro compare) al narcotrafficante Jean Ajaj Bouchaaya. Dopo la condanna, Ganzer ha ricevuto la solidarietà dei suoi compari, il ministro dell’Interno Roberto Maroni e il comandate dell’arma dei carabinieri Luigi Federici che ha dichiarato: “Su Ganzer metto la mia testa” (tra massoni piduisti si difendono).

Guercio.org - Nel 2002 viene nominato comandante del ROS.... | Facebook

Ma noi anarchici lottiamo contro le ingiustizie sociali, contro le speculazioni edilizie, contro il capitalismo che crea le classi sociali e difende e ingrassa la massoneria ecc..

Noi sognatori utopisti ci domandiamo ancora se c’è un posto in questo mondo crudele e senza scrupoli per costruire un nuovo mondo più equo e felice per tutti.

Sapevamo già chi sono gli sbirri: soldatini telecomandati con un piccolo cervello, perche sono abituati solo ad eseguire e non a pensare a quello che stanno facendo, quindi sono pericolosi per i cittadini, che invece dovrebbero essere tutelati da questi esseri ignobili e ignoranti.

A proposito di sbirri bastardi senza cervello:

Il 16 dicembre la procura di Genova ha chiesto la condanna a un anno e 4 mesi per ciascuno dei 4 poliziotti che il 23/5/2019 picchiarono il giornalista della Repubblica Stefano Origone durante degli scontri di piazza. Il cronista stava seguendo gli scontri tra agenti e antifascisti che protestavano contro il raduno dei simpatizzanti di Casapound, ma a un certo punto gli sbirri cattofascisti hanno assalito e preso a manganellate i manifestanti antifascisti, il giornalista è stato preso a manganellate anche lui riportando la frattura di due dita e di una mano mentre parava i colpi del manganello. L’udienza del processo è stata rinviata al prossimo 20 gennaio e la sentenza potrebbe arrivare il 10 febbraio.

La costituzione italiana è antifascista e invece questi esseri ignobili, inumani fascistoni, sono al potere: dobbiamo preoccuparci?

A proposito di politici massomafiosi (come li aveva definiti Falcone), e di speculazioni fatte da benestanti (che non avevano bisogno di rubare) a scapito della povera gente…

A Milano il 17 dicembre i mass media scrivono che il pm di Milano Bonardi, Furno e Scudieri, hanno fatto eseguire un sequestro di oltre mezzo milione di euro a carico dell’ex eurodeputata di FI Lara Comi e altri 5 indagati, per aver rubato – speculato sulle mense dei poveri.

I reati sono di truffa ai danni dell’Ue. L’ex europarlamentare era finita ai domiciliari nel 2019 (sempre per il reato di speculazione sulle mense dei poveri), ma poi grazie ai soldi è tornata libera.

I reati per cui era stata denunciata sono: corruzione, emissione di false fatture e truffa nei confronti dell’Ue. La Procura milanese ha chiesto il rinvio a giudizio per il business sulla mensa dei poveri anche del ‘burattinaio’ Nino Caianiello, ex responsabile FI a Varese (cattofascista).

Che gli sbirri incentivavano lo spaccio delle droghe non è una novità, lo abbiamo scoperto quando alla fine degli anni ’90 hanno tolto il segreto di stato e sono venuti fuori tutti i più sporchi altarini commessi dalle forze dell’ordine e dai loro capi: i servizi segreti…

L’operazione militare Bluemoon è stata attuata negli anni ’60/’70 dai servizi segreti della Nato e da quelli che appartenevano al patto di Varsavia.

Blue Moon è un’operazione sotto copertura, messa in atto dai servizi segreti dei paesi del blocco occidentale nell’ambito della Guerra Fredda, finalizzata a diffondere l’uso di droghe pesanti, in particolare l’eroina, tra i giovani attivisti dei movimenti giovanili di contestazione, in modo da renderli dipendenti (schiavi) e distoglierli dalla lotta politica.

Ma facciamo un’pò di storia

Durante gli anni ’60 in America, cominciò a diffondersi nel movimento studentesco e hippys, l’uso di droghe psichedeliche. Fin da prima del 1968, il governo americano aveva infiltrato numerosi agenti sotto copertura all’interno dei movimenti studenteschi, col compito di introdurre l’uso di sostanze psicotrope (Lsd ed eroina) tra i giovani attivisti. Durante la convention hippy di Chicago del 1969, gli agenti infiltrati rappresentavano il 17% dei partecipanti: si raggiunse così un grado di controllo interno su questi gruppi, talmente avanzato da poter cominciare una strategia di immissione massiccia di droghe pesanti.

L’operazione Blue Moon venne attuata per la prima volta nel 1972 durante un incontro segreto tra membri dei servizi segreti di vari paesi europei tenutosi in una località segreta sui monti Vosgi in Francia. Secondo Roberto Cavallaro, collaboratore del SID (Sid – doppio servizio segreto denunciato da Sossi per farsi liberare dalle Br, che lo liberarono e fecero pubblicare il testo), che era presente all’incontro, al vertice parteciparono esponenti dei servizi, sia dei paesi NATO, che del Patto di Varsavia; l’argomento era quello di trovare metodi meno espliciti possibili per mettere a tacere i gruppi di opposizione ai governi in carica (la Dc di destra e di sinistra), attraverso operazioni di guerra psicologica. Di questa forma di guerra non ortodossa, per l’Europa occidentale, se ne occupò l’Aginter Press di Lisbona, organizzazione parallela dei servizi del patto atlantico che operava in funzione anticomunista. In Italia l’uomo di collegamento con la CIA per l’operazione Blue Moon era Ronald Stark: agente segreto, una persona viscida, con tante personalità, amico personale di Timothy Leary che era molto vicino ai gruppi pacifisti americani, che riforniva di grandi quantità di LSD, e per questo usato molto spesso come infiltrato nei movimenti anarchici e di sinistra…

Noi anarchici pensiamo anche a quelle famiglie dei quartieri popolari (dove abitano sia la mafia che gli sbirri e mammasantissima), che si trovano impotenti, e soffrono nel vedere i propri figli rovinati a 12 anni dalle droghe pesanti!

Ora conosciamo come nasce il problema delle droghe, anche se ci rendiamo conto che da soli non possiamo risolvere il problema, ma possiamo fare informazione alternativa e alzare il livello culturale della povera gente, di modo che siano loro stessi a difendersi da questo mondo crudele, perverso e contraddittorio.

Anarchia: l’unica via!!

Vi consigliamo di vedere questi video per approfondire il problema:

P2, Licio Gelli e il Piano di Rinascita Democratica

Cariche e lacrimogeni contro la fiaccolata No Tav (video)

Solidarietà a tutti i compagni Anarchici arrestati in questi anni per aver fatto una semplice azione diretta, attuata per puntualizzare il problema e farlo sapere all’opinione pubblica. Compagni Anarchici arrestati ingiustamente come Sole e Baleno dalle forze dell’ordine (dai veri terroristi – stragisti e spacciatori)!

Sbirri infami: prima o poi pagherete caro, pagherete tutte le ingiustizie sociali che avete creato!!

 

Chi dice “Stato” dice necessariamente “Guerra”.

La lotta per la preponderanza, che è la base

dell’organizzazione economica borghese,

è anche la base dell’organizzazione politica.

P. Kropotkin

 

Cultura dal basso contro i poteri forti

Ricercatori senza padroni